Questa storia ha pertecipato al mio Contest "Fatemi leggere!" - indetto sul forum di EFP - e questo è il risultato. Ho avuto
modo poi di confrontarmi con l'autrice per chiarire qualche particolare, e ora posso dire che capisco come ci sia un
ragionamento più fine, sotto. Non immediatamente capibile, a parer mio, ma c'è.
Ti ringrazio per aver partecipato, adamantina :).
12° classificata
Titolo 2/5
Devo ammetterlo, penso che il titolo sia un po' scontato. A maggior ragione considerando il fatto che il contenuto è buono...
Magari avresti potuto scegliere qualcosa di più siginificativo, di maggiormente incisivo. Sarà che di “Angel” ce ne sono a destra e a manca, forse.
Impaginazione 6,75/10
Il testo è ordinato.
Non condivido pienamente la separazione dei giorni, che pur non essendo male a livello grafico, spezza un po' il ritmo della lettura. Il carattere, per i miei gusti, è un po' grande, ma almeno è sicuramente leggibile da chiunque.
Anche il fatto che tu abbia inserito i prompt in grassetto non è molto bello, da vedere. Capisco che in questo modo il giudice abbia potuto trovare le parole con maggiore facilità, però una volta concluso il Contest avresti potuto rimettere lo stile normale, no? È vero, sono molto pignola, però quelle parole in bella vista mi hanno fatto pensare a quei corsivi che a volte vengono usati a sproposito.
Altra cose che sono un po' bruttine da vedere: i trattini, dove gli spazi mancano più o meno sempre (prima o dopo il trattino stesso); e il fatto che tu scriva i puntini di sospensione staccati dalle parole, tra l'altro poi ti dimentichi d'iniziare la frase con la maiuscola.
Correttezza grammaticale e sintattica 8/10
Di errori grammaticali praticamente non ce ne sono, ho notato soltanto qualche svista:
▫ “miss Coleman” → “Miss” va scritto maiuscolo
▫ “evidente risultato dell’interrogatorio che Stockman in quei due giorni.” → questa frase è da rivedere, manca un verbo dopo “Stockman”, che potrebbe essere “aveva condotto”, per esempio.
▫ “ma non vi riuscì, specialmente quando l’angelo riuscì” → ripetizione
▫ “Yeratel si irrigidì.” → s'irrigidì
Poi ci sono quegli errori che ti ho già citato prima: se usi il trattino come segno di punteggiatura per creare un inciso va uno spazio sia prima che dopo, non è come dire (Milano-Roma); e dopo i puntini di sospensione (che vanno attaccati alla parola precedente e staccati dalla parola seguente) va la lettera maiuscola.
Per quanto riguarda la sintassi, generalmente le frasi sono più o meno fluide, anche se non sempre. Mi rendo conto che, essendo una One-shot, sia un po' impossibile controllare ogni minima cosa.
Stile e Lessico 7,75/10
Lo stile è fluido, ma non durante tutta la lettura. Ci sono dei punti in cui lo è un po' meno, per esempio in qualche dialogo, facendo perdere verosimiglianza alle parole pronunciate. Ho trovato la storia interessante, sono arrivata in fondo senza problemi, anzi; però non sono rimasta propriamente coinvolta dagli avvenimenti.
Non da tutti, almeno. In certi punti il modo di scrivere è proprio adatto al contesto, e ne fa trasparire tutta la drammaticità, in altri lo è un po' meno.
Il lessico è appropriato all'argomento scelto, tutto sommato: hai scelto un argomento non facile, però, e mi sarei aspettata qualche termine maggiormente specifico e qualche spiegazione scientifica in più.
Ho notato un po' di confusione nelle descrizioni degli angeli, e ammetto di aver fatto fatica a destreggiarmi tra oro, alabastro, luce, avorio, bianco, esseri evanescenti, pallidi, eterei... Capisco la difficoltà nel descrivere esseri del genere, però ho trovato il tutto un po'... Non so, non molto bello, a mio parere. Hai mescolato un po' troppi aggettivi, se posso permettermi.
Caratterizzazione dei personaggi 11,25/20
Sulla caratterizzazione ho un po' di considerazioni, da fare.
Si vede che ci hai lavorato, i personaggi non sono trattati in maniera superficiale.
Però ci sono un po' di cose che mi lasciano perplessa, soprattutto a proposito di Amanda.
La cosa che più mi ha lasciata basita, è la sua mancanza di senso di colpa, di risentimento. Certo, ne accenni... Ma io, fossi in lei, mi sarei sentita un mostro! Tu ci dici che le sue sicurezze vacillano, che effettivamente si pente di ciò che ha fatto... Ma io non lo ho sentito, il risentimento straziante di questa ragazza. Dove sono i dubbi “esistenziali”? Mi aspettavo di vederla mettere in dubbio tutte le sue certezze, mi aspettavo di vederle crollare tutti gli ideali attorno e addosso, conscia degli scempi che il suo “maestro” e quindi, anche se più indirettamente, anche lei, stavano compiendo.
Fede e scienza. Argomento tremendamente complesso, che, a mio parere, non è stato sviluppato molto, e avresti potuto farlo proprio attraverso i personaggi.
Che cosa spinge Stockman a comportarsi in quel modo? Cosa è diverso in questo mondo fantastico, rispetto al nostro?
Da una parte ho trovato interessante la storia, dall'altra i personaggi mi sono parsi un po' traballanti, soprattutto Amanda, appunto; perchè se i comportamenti di Stockman posso essere giustificati etichettandolo come “pazzo”, di Amanda non si può dire lo stesso. Questa ragazza cambia idea durante il corso della storia, eppure penso che la sua evoluzione non sia stata presentata in maniera molto accurata e verosimile.
Per quanto riguarda Yeratel ok, è anche giusto che rimanga avvolto da un velo di mistero... Invece mi ha sorpreso un sacco Reiyel, giuro. Sono rimasta basita, per quel poco che ci hai fatto vedere di lei. Passa dall'essere inorridita di fronte a quel che resta delle ali di Yeratel a un “A questo proposito …”. Ho capito che il discorso doveva andare avanti, ma in questo modo hai spezzato quell'attimo di profonda drammaticità (che eri riuscita a creare anche bene) in cui l'angelo vede lo scempio che hanno causato al suo simile.
Forse quello che ti ha penalizzata è il fatto che tutto succeda troppo in fretta. Fossi stata in te a questo punto avrei scritto una Long, in modo da riuscire a caratterizzare meglio sia i personaggi che ciò che li circonda, affrontando meglio quindi anche la problematicità del rapporto tra fede e scienza.
Ambientazione 17,50/20
L'ambientazione c'è, però, come ti ho detto prima, mi aspettavo un po' più di specificità. Certe cose sono ben descritte, a volte spieghi proprio il funzionamento delle armi, e questo l'ho apprezzato (anche se ho trovato davvero macabro il particolare del sangue dei neonati, davvero terribile – terribile in senso buono, non è una critica).
Sei riuscita a rendere bene la sofferenza dell'Angelo, e anche la sua alterigia, il suo non arrendersi di fronte alle torture che gli vengono inflitte.
Però tutto si svolge nei laboratori. È tutto concentrato lì, capisci? Non ci dai altre notizie sul mondo esterno (come funziona? Perché succedono determinate cose?); da una parte è ovvio che tu non possa darci un quadro completo – per esempio ho apprezzato quell'accenno ai cacciatori, e va benissimo che tu non abbia approfondito oltre... Ma Amanda cosa fa, oltre a essere nel laboratorio?
Sarebbe stato bello se ce l'avessi fatta vedere anche in contesti diversi, magari durante le lezioni in Accademia, facendola discutere su cosa è giusto è cosa non lo è con un compagno di corso (o professore → qualcuno avrebbe potuto fare sorgere in lei il dubbio che i suoi comportamenti fossero sbagliati, per esempio, oppure qualcuno potrebbe aver cercato di farle credere che ciò che Stockman stava facendo era cosa-buona-e-giusta...).
Cosa ne penso io 6,50/10
Di solito non leggo storie di questo genere, devo ammettere che la questione “Angeli” non mi attrae più di tanto. Nel tuo caso, però, ho trovato la storia interessante.
L'idea è buona, anche se a parer mio ci sono delle pecche, e te ne ho già parlato prima.
Mi sarebbe piaciuto vedere una maggiore introspezione da parte di Amanda, e questo mi ha un po' rovinato la lettura, devo ammetterlo.
Hai scelto un argomento complesso, che sarebbe stato bello giustificare maggiormente, appunto.
Ad esempio: perchè Reiyel arriva solo alla fine? Poteva intervenire prima, evitando così che Yeratel venisse torturato, ma soprattutto avrebbe evitato che gli venissero strappate le ali!
Poi c'è una grande questione lasciata in sospeso: Dio. Che fa, lassù? Lascia che gli Angeli vengano scuoiati? In parte sì... Perché? Ma, dopotutto, ha mandato Reiyel a compiere giustizia: di nuovo, perchè?
Ci sono delle questioni che rimangono un po' così, e se da una parte concordo nel non spiegare tutto – un racconto non è un'enciclopedia – dall'altra rimangono dubbi e perplessità irrisolte.
Secondo me, come ti dicevo prima, tutto si può ricollegare al problema della lunghezza. Hai dovuto condensare troppe cose in poco.
Ad ogni modo ho apprezzato il finale. Strano, ma apprezzo gli autori che riescono ad avere il “coraggio” di far morire i loro protagonisti. Molto meglio di un lieto fine forzato.
Alla fine di tutto, ti faccio comunque i miei complimenti, perchè nonostante le cose che non mi convincono, si vede che hai scritto con cognizione di causa e non “tanto per fare”. Mi sono soffermata maggiormente su ciò che non mi convinceva par darti qualche spunto utile, ma questo non vuole assolutamente dire che io abbia disprezzato la tua storia.
Totale 59,75/85
|