Eccomi qui a recensire cara! Sai cosa notavo che non ci sono mie recensioni a questa storia, ovvero c’erano ma sono andate perse quando ha craschato il pc nel lontano 2003!
E quindi rimedio subito.
Sono già trascorsi quattro anni da quando lessi la prima versione di Life, una delle storie più tribolate che ricordi del fandom storico di Capitan Tsubasa. È passata indenne attraverso bug al database che hanno inghiottito senza più restituirci molte delle fanfic più belle, plagi, poi le nuove norme sulla pedofilia che ci hanno privato di uno dei capitoli più crudi ma - credimi se te lo dico - meglio descritti per storie di questo tipo, ed infine per ragioni personali l’hai tolta e rimessa tre volte. E meno male che lo hai fatto, perché dovessi arrivare all’età della pensione ma io voglio, pretendo di leggere la fine di life, visto la costanza con la quale l’ho seguita e non credo di essere la sola a volerlo.
Life è una delle storie a cui sono più legata sarà, perché anche se adesso alcune situazioni da te narrate, Ely, sono diventate dei cliché o dei topoi troppo inflazionati, ricordo che quando per la prima volta postasti la storia su EFP, la sua trama così realistica e il suo particolare stile introspettivo che dava voce non solo ai protagonisti più glamour del fandom ma anche a quelli meno noti, uniti ai personaggi originali da te creati e che hai fatto interagire con quelli del Taka, colpirono il mio immaginario e mi tennero incollata allo schermo facendomi versare più di una lacrimuccia, mentre leggevo delle disgrazie che in serie colpivano Holly/Patty; ma mi facevi anche sganasciare dalle risate quando leggevo di quella furia di Martina, per non parlare di zia Kate che resta la mia preferita e non vedo l’ora di sapere come si evolverà la storia tra lei e Roberto e come faranno tra un accapigliamento e l’altro a tenere a freno i bollori in presenza dei loro pupilli ed evitare di farsi beccare di nuovo a fare i contorsionisti sotto la doccia!
Mamma mia! Un po’ di contegno alla loro età dovrebbero aver superato la fase di “arrapamento” o, perlomeno, non dovrebbero predicare bene e poi razzolare male!
E povero capitano già deve sottostare al diktat imposto da Patty su suggerimento di zia Kate e avallato da Roberto del motto niente sesso fino al compimento della maggiore età - il matrimonio mi sembra eccessivo - se poi i suoi ormoni sotto sopra oltre a fare i conti con una Patricia decisa a non farlo accostare alla sua virtù devono anche assistere a certe scene a luci rosse dei loro tutori nel bagno o sotto lo stesso tetto allora il poveraccio è davvero messo male!
Questa scena l’avrò riletta almeno dieci volte ma sei stata così dettagliata che ogni volta scopro un particolare nuovo e anche se qualcosa già sapevo dagli spoiler leggerla dal vivo fa tutto un altro effetto.
Sai cosa ho apprezzato in questo capitolo, ma anche nei precedenti? Che pur essendo Life una storia diversa dalle altre, dalla trama ingarbugliata a tinte decisamente forti, poiché tratta di argomenti non facili come la pedofilia o il tentativo di stupro di una minorenne, lo hai sempre fatto con una sensibilità che non ho riscontrato altrove riuscendo a smorzare la tensione e rendere il tutto più leggero da assimilare
A tal proposito come già ti ho detto quando ho letto il cap. in anteprima, una delle parti che più mi ha colpito ed emozionato è stato scoprire lo scheletro nell’armadio della zia. Ed ecco svelato perché è così protettiva nei confronti di Patricia e scettica in quelli di Oliver ed anche il suo razzismo verso Roberto.
Rivede in sua nipote la sua esuberanza giovanile e il suo sogno infranto sporcato da un tentativo di violenza carnale, di vivere una vita felice con un calciatore e teme che Patricia possa soffrire come lei e commettere il suoi stessi sbagli per confidare troppo in un amore di gioventù che potrebbe rivelarsi un fuoco di paglia com’era stato per lei e soprattutto che Oliver Hutton sotto quelle spoglie di ragazzo timido con la testa rivolta unicamente al pallone, possa rivelarsi diverso da come appare.
In fondo come darle torto fino ad un attimo prima che quel lupo travestito d’agnello le saltasse addosso svelando le sue reali e torbide intenzioni, anche lei pensava come sua nipote di aver incontrato l’amore della sua vita e il suo principe azzurro col quale avrebbe trascorso il resto dei suoi giorni e costruita una famiglia felice salvo poi scoprire che era un bastardo!
E quindi, dopo essere rimasta scottata, lei vuole impedire che lo stesso possa succedere a Patricia, rimasta sola al mondo dopo la morte dei genitori di cui è tutrice e della quale fino al compimento della maggiore età ha il pieno controllo della vita ed è per questa ragione che all’esterno quello che può apparire come un comportamento egoistico di Katherine non è altro che un gesto di amore, un volerla proteggere dalle insidie della vita, così come anche il suo razzismo verso Roberto non è altro che una corazza ed un retaggio di quel ricordo che l’ha marchiata a fuoco, rendendola una persona cinica frivola snob e tutto per causa di un qualcosa di cui fa fatica a liberarsi
Roberto Sedinho con il suo passato di calciatore professionista e il colore della sua carnagione rappresenta una ferita ancora aperta e difficile da rimarginarsi anche se l’intimità degli ultimi tempi fa presagire un cambiamento di rotta nei loro rapporti burrascosi.
Ok per adesso è solo attrazione fisica ma chissà che alla fine non sia solo il sesso ad unirli ma qualcos’altro.
Quel qualcosa che invece lega sempre di più Oliver e Patricia che di sesso invece per buona pace del povero capitano manco a parlarne però di sfighe ne collezionano a iosa.
Ed ecco arrivati ad un’altra delle parti che dopo la tensione iniziale come sempre accade nei tuoi capitoli si sgretola colorandosi di ironia.
E bravi i nostri Bonnie e Clyde giapponesi! Anzi no io li ho ribattezzati Patty Telma e Holly Luiso!
Devo dire che tutta la scena dal momento della fuga a bordo di una macchina rubata fino alla notte passata in cella dei tutori e il resto ha fatto sganasciare dalle risate e superfluo dire è scritta benissimo e sembra di assistere ad un film!
Certo che questa Patty un po’ OC è davvero pazza secondo me lei e Martina devono avere qualche gene in comune e lo ignorano, perché non so chi tra le due è più fuori di testa, visto le idee balzane che hanno, diciamo che una bella sfida per il primato e sarà davvero dura per Holly e Tom tenerle lontane dal mare dei guai in cui ci metto la mano sul fuoco si cacceranno da qui alla fine.
Dai per me che sono una sostenitrice accanita delle Anego non zerbino, non Mary Sue e toste la tua Patty Gatsby imperfetta, isterica fragile emotivamente e con quel pizzico di imprevedibilità e follia è veramente super e soprattutto appare umana e non finta!
Devo dire però che la parte che ho molto apprezzato di questo viaggio “on the road” è stato il momento in cui Oliver nell’abitacolo della macchina ha preso consapevolezza dei nuovi sentimenti che sta provando per Patty e della metamorfosi che sta avvenendo in lui. E sai qual è la cosa che più incredibile? E’ che per farlo non gli è occorsa nessuna pallonata sulla testa.
Stai a vedere che il nostro capitano a mezzo servizio dopo l’incidente e tutte le disgrazie che hanno colpito lui e Patricia rinsaldando il loro rapporto è cresciuto d’un tratto e non vede più la sua vita solo a forma sferica!
Si direbbe di sì se pensiamo alla scena tenera sulle scale mentre consola Patricia ancora sconvolta per aver beccato i loro tutori in flagrante ad insaponarsi la schiena e ….. dove nonostante una Patty che lo fa apposta a comparirgli sempre mezza nuda ricordandogli l’imposizione “guardare ma non toccare se non vuoi capitano arrischiare di vedere più un campo di calcio anche se dovessi miracolosamente rimetterti in salute per il mondiale ” ha rivelato una maturità davvero sorprendente per mister il pallone è il mio migliore amico! E il merito è tuo di averlo reso così uomo e meno superman del solito!
Life è una storia a metà tra una fanfic e una original, con una trama difficile scritta con un linguaggio non pomposo ma neanche troppo elementare e scialbo che rende l’approccio non facile, ma fidatevi se vi dico che è una storia bella, ben scritta emozionante come se ne vedono poche in giro rivolto ad un pubblico più adulto che in una fanfic cerca qualcosa di più della storia del capitano e della manager, per questo io che la seguo dagli albori e avendola giorno per giorno vista crescere e cambiare in concomitanza con i mutamenti che si sono avuti nello stile di Mystocmoon la consiglio vivamente a chi vuol leggere qualcosa di diverso dalle solite storie trite e ritrite sulla coppia Holly/Patty e non solo.
In Life un ruolo fondamentale lo hanno anche i personaggi originali che piacciono e colpiscono perché sono tutto il contrario di Mary Sue e Gary Sue, non sono troppo belli, troppo bravi non eccellono in nessuno sport e figli d’arte anzi sono pieni di difetti e proprio per questo piacciono, perché essendo così umani è facile immedesimarsi in loro e amarli.
Personaggi originali come Katherine Gatsby (la mia preferita, forse perché la zietta snob e isterica mi somiglia caratterialmente non poco), rampante giornalista sportiva dal passato chiaroscuro che si trova di colpo catapultata dal vivere nella caotica e anticonformista City alla più anonima e tranquilla Fugisawa e dal passare dall’essere una famosa e mondana reporter a tutrice di una minorenne piena di complessi e casalinga frustrata con il fiato sul collo dell’ex stella del Saõ Paulo tutore a sua volta del ragazzo di cui è invaghita la sua nipotina quel Roberto Sedinho tanto rompiscatole e bacchettone quanto sex e macho che sotto quella scorza dura si rivela una persona davvero dolce!
Ma a parte zia Kate e questo Roberto inedito anche gli altri personaggi si sono ritagliati un loro spazio conquistandosi il podio nel cuore di chi ama la tua Life e così oltre a tribolare per la sorte del nostro benamato capitano e della sua fragile e schizofrenica fidanzata ci siamo innamorati dell’ esuberante “microfono umano” della nostra Martina e della dolcissima e fragile, ma anche coriacea Colette, paragonabile ad un “fiore di acciaio” disposta a difendere il suo amore per Benji contro tutto e tutti facendoci riscoprire sotto una luce nuova meno glamour anche il nostro benamato SGGK.
In calce per me la tua Life resta un marchio di fabbrica e tu sai a cosa alludo ed una delle poche storie che nonostante viene aggiornata una volta all’anno aspetto di leggere con ansia, perché so per certa che l’autrice ripagherà l’attesa.
Mucho besos Alex
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