Recensioni per
Chiama l'aurora
di Elos

Questa storia ha ottenuto 41 recensioni.
Positive : 41
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/08/14, ore 15:02
Cap. 6:

che meraviglia questa storia! è curata sotto tutti i punti di vista, dalle descrizioni super evocative dei paesaggi ai temi delicati che hai toccato. ho adorato la caratterizzazione saccente del drago, ce ne fossero di più di personaggi come lui *-*
è inutile dirti che scrivi bene, perché lo saprai già. di persone che scrivono così ce ne sono proprio poche, dunque complimenti ancora.

Recensore Junior
16/06/13, ore 22:35
Cap. 1:

Continua così, è un inizio spettacolare :) l'ultima frase è davvero bella, e il tutto è molto fluido!! in bocca al lupo per tutto!!Posso chiederti quanto ci hai lavorato?? Quando hai iniziato avevi già tutta la trama in mente, o si è evoluta man mano?? Sai, sono un nuovo autore quindi sto cercando consigli in giro :) Sto scrivendo un fantasy/avventura, se vuoi dacci un'occhiata, si chiama Greg Mender e il Sortilegio di Banibarm. Spero sia il primo di una lunga serie!! Continua a scrivere che ti voglio seguire!!! Ciao, DanCar :)

Nuovo recensore
14/09/12, ore 10:39
Cap. 6:

Sono capitata in questa sezione un po' per caso ed un po' per voglia e mi sono incappata in questa meraviglia! E' una storia molto bella, molto ben scritta e che ho adorato praticamente da subito per via del Drago. Io amo i draghi. I draghi popolano ancora la mia mente, i miei sogni ad occhi aperti, sebbene i vent'anni ogni giorno si avvicinino sempre più. Sono creature che esercitano su di me tutto il loro fascino, li adoro,  letteralmente. Trovare una storia come questa mi ha resa pazza di gioia e perciò ti ringrazio, oltre a farti i complimenti. Un'altra cosa che amo sono i libri di Silvana de Mari, specialmente L'ultimo elfo, L'ultimo orco e Gli ultimi incantesimi. Yorsh è diventato uno dei miei personaggi preferiti. Silvana ha uno stile che io apprezzo molto, anche se secondo me negli ultimi libri qualcosa ha perso e non saprei spiegare il perchè, ma ciò che mi ha colpito è che tu hai uno stile che si avvicina al suo e anche la figura del tuo Drago assomiglia al suo. Mi fa ancora ridere ripensare alla seconda parte dell'Ultimo elfo dove il drago frignava per ogni minima cosa e aveva la paura costante di essere abbandonato. Posso farti i miei più grandi complimenti per il tuo racconto, perchè è veramente perfetto e mi ha fatto tornare alle emozioni che provai leggendo i libri della De Mari, quindi grazie e a presto.

Seth

Recensore Master
21/08/12, ore 13:14
Cap. 6:

Meravigliosa. E' il primo aggettivo che mi è venuto in mente leggendo tutto di un fiato questa storia.
Sei capitoli densi di fantasy puro.
I draghi sono creature affascinanti e, per quanto, un po' "cliché" se un autore sa lavorarci sopra può uscirne qualcosa di davvero buono.
Ecco, tu ci sai lavorare sopra, nel vero senso della parola.
La parte finale, poi, è poetica e su questa non si può davvero aggiungere altro.
Spero di leggere qualcos'altro di tuo in futuro.
Au revoir,
G.

Recensore Junior
21/06/12, ore 15:59
Cap. 6:

....
......
........
..............

*il silenzio scioccato va avanti per un po'*

Cioè xD quindi - in barba all'ingenuità - quella ragazzina, Aurora, è riuscita a farla a tutti, dal drago alla sottoscritta!
Ahahah.. ha avuto un' ottima idea, così almeno il Drago, seppure gli ci è voluto qualche ora di riflessione, ce l'ha fatta ad uscire v.v
pur immaginando che alla fine l'avrebbe fatto, quando ho letto pensieri come questo,

La luce del mattino gli pareva rossa com'era rosso il sangue degli uomini, rossa com'erano rosse le sue scaglie, come il fuoco. Fuori il mondo bruciava, ma lì, nella sua grotta, il Drago era al sicuro. Avrebbe potuto dormire per il prossimo secolo, si disse, con la speranza di riaprire gli occhi in un mondo leggermente migliore. Un mondo più giusto. Senza umani, magari, un mondo che potesse meglio funzionare per quelli come lui

ho creduto davvero che fosse capace di restare semplicemente lì, a lasciare che nei secoli passati dormendo, su di lui si posasse un manto di polvere e pallida apatia.. beh, invece alla fine ce l'ha fatta e questo lieto fine (anche se in fondo non è così "definitivo", nel senso che non sarebbe forzato, creare un continuo per questa storia) mi ha messa davvero di buon umore.
In particolare, davvero, non mi sarei mai aspettata una bugia detta dalla bambina! (la cosa mi ha sorpresa tanto perché davvero l'idea non aveva mai manco sfiorato l'anticamera del cervello xD)
La battuta finale detta dal drago mi ha fatto sorridere, e pensare che quella coppia riuscirà sicuramente  a cambiare qualcosa, come proposto dalla bambina quando gli dice:

Puoi venire con me, se vuoi. Possiamo chiedergli perché non è un Buon Re. Possiamo cercare un Buon Re. Possiamo cercare gli altri Draghi, gli altri come te. Magari, poi, le cose saranno un po' più giuste.

In ogni caso, ti rinnovo i miei complimenti, questa storia è senza dubbio tra quelle che ho preferito ^^

Recensore Junior
21/06/12, ore 15:39
Cap. 5:

Che dire.. immagino che a questo punto sarei fin troppo ripetitiva, a ribadire quanto la storia mi piaccia, e quanto tu scriva bene.. quindi voglio solamente aggiungere che in questo capitolo il Drago, così restio ad uscire, secondo me tradisce cosa una profonda sfiducia nei confronti del mondo e immagino che lui avrebbe preferito continuare a vivere ignorando la triste realtà che lo circonda, piuttosto che agire in prima persona per cambiarla.
Da questo punto di vista invece, la bambina, ingenua al punto tale da credere che basti parlare e denunciare le cose per spingere le persone a fare qualcosa, non esita ad andare dal Re, seppure non fosse stata legata in modo particolare a nessuno nel villaggio distrutto, e non avesse desiderio di vendetta: solo per amore della giustizia, per il semplice fatto che ciò che è accaduto non è giusto, decide di muoversi.
T___T non riesco a credere di star per andare a leggere l'ultimo capitolo.. (ma alla fine hai pubblicato il seguito oppure la storia finisce qui? >.<)  

Recensore Junior
16/06/12, ore 13:18
Cap. 4:

Di solito *arriva dritta al punto* non recensisco tutti i capitoli di una storia, specie se è già stata interamente pubblicata e quindi non c'è d'aspettare per leggere il seguito.. solo che adesso mi sono ritrovata con un paio di orette libere, e dato che in ogni capitolo ci sono un paio di cose che mi hanno colpita particolarmente, ho pensato che non sarebbe stato male annotarle.. spero di non essere troppo noiosa >.<
Per prima cosa, la parte dei genitali.. sono scoppiata a ridere come una scema! quando il Drago dice: "Non ho intenzione di addentrarmi in questo discorso. Non oggi. Possibilmente mai." è epico xD
Mi piace molto il contrasto, il perenne confronto tra lui e la ragazzina.. quando lei, stupita perché per la prima volta da non so quanto tempo non si sentiva più affamata gli dice che "non è giusto avere sempre fame", una constatazione semplice e giusta di una bambina, quasi ovvia ai nostri occhi, ma non per questo meno vera, e il Drago, dopo un attimo di silenzio e tacendo tante cose si limita a risponderle: "molte cose non sono giuste, ragazzina." si vede la differenza tra i due, tra lei che è ancora così giovane e pronta a sorprendersi per le minime cose, a lui che dall'alto dei suoi secoli, la sua solitudine e la sua amarezza non può non provare affetto nei confronti di una creatura così fragile. 
Perché sebbene se anche lui continui ad ammirare con stupore cose che oramai per la bambina sono divenute quotidiane e scontate, come quel ramo di quercia, quando lo fa una nostalgica tristezza incupisce il suo sguardo.. che tristezza T__T e pensare che gli basterebbe uscire da quella grotta, e al massimo arrostire tutti quelli che gli daranno fastidio v.v ma in ogni caso, ho come l'impressione che lo farà a breve.. quindi passo subito a leggermi il prossimo capitolo ;)
(Recensione modificata il 16/06/2012 - 01:20 pm)

Recensore Junior
16/06/12, ore 12:54
Cap. 3:

Avevo già accennato al fatto che adoro il Drago?
La scena in cui fa le fusa, quella in cui dona una spada alla bambina, e in cui si ritrova a desiderare che ritorni perché quella piccola, esile figura (vissuta tra i pregiudizi della gente senza farsene nessuno) è l'unica con cui abbia parlato da tanti secoli, mi ha fatto notare che avevo dimenticato di aggiungere un ultimo particolare all'elenco delle cose che amo di lui: il fatto che, come ogni burbero Drago che si rispetti, alla fine abbia un buon cuore.
Mi è piaciuta molto la parte in cui dice alla ragazza "Io sono stato l'ultimo a scendere, non il primo." mostrando come, prima di rintanarsi in un'umida grotta, fosse stato anche lui pronto a combattere per ciò in cui credeva, per una luminosa utopia.
Della ragazza (su cui fino ad ora non avevo speso che poche righe) posso dire che è anche lei un personaggio senza dubbio interessante, ingenua al punto tale da ispirare tenerezza, in particolare nel momento in cui ha detto
"- Credevo fossero solo storie. - La ragazzina aveva scrollato le spalle. - Se i re possono essere buoni, perché questo non lo è? La gente sarebbe più felice."
e il momento in cui tenta di afferrare la spada. Credo che una persona così pura avrebbe avuto delle difficoltà ad inserirsi in una realtà  in cui tutti tentano di proteggere i propri interessi e mandare avanti le proprie pretese a prescindere dal proprio aspetto esteriore, ma crescendo, rafforzandosi nel fisico e imparando come va il mondo, potrebbe essere in grado di far rivalere la giustizia sui meschini istinti umani.

Recensore Junior
16/06/12, ore 11:11
Cap. 2:

Come potrai vedere, non ho davvero perso tempo prima di andare a leggere il secondo capitolo v.v
volevo farti notare solo una cosa: anche se è una regola abbastanza contestata e ritenuta inutile dai più, io continuo a credere che sia sbagliato dire "sé stesso" per il semplice motivo che il sé va accentato per distinguere la particella pronominale da quella condizionale, ma se la prima è seguita dai rafforzativi stesso e medesimo non corre il rischio di essere confusa e l'accento si omette v.v
E' una scemenza, ma così, ho pensato di farla notare perché avevi usato l'impressione più volte..
In ogni caso.. il personaggio del Drago è veramente fantastico! (sì, ho una passione per i draghi, non ci posso far nulla.. è una cosa che mi porto dietro da quando ero bambina ^^" questo mi ha "presa" particolarmente, perché rispecchia il modo in cui io ho sempre amato immaginare queste creature e gran parte delle caratteristiche che gli si attribuiscono nelle fiabe: l'amore per il denaro (anche se l'unica utilità che lui ci vede è quella di usarlo come cuscino xD), l'immortalità o comunque una vita molto longeva, la loro rarità (mentre in alcuni fantasy i draghi si proliferano come funghi accanto agli umani, manco fossero degli animaletti domestici), un'amara ironia (anche se la nostra protagonista non è che gli dia tante soddisfazioni in merito) e un sentimento di profonda sfiducia nel genere umano.. forse è per questo che la frase conclusiva (- E' stupefacente. - aveva sentenziato alla fine. - Ogni volta che mi dico che peggio di così non potrebbe andare, il mondo riesce a sorprendermi sempre.) mi ha colpita tanto..

Recensore Junior
16/06/12, ore 10:49
Cap. 1:

Questa scena iniziale, la grotta immersa nella penombra in cui si delinea la scura figura del Drago, su cui spiccano gli occhi felini da gatto e una chiostra di zanne aguzze e la bambina stanca, affamata al punto tale da non poter provare emozioni, mi è piaciuta molto.
La figura del Drago, disilluso e burbero - o almeno questi sono i primi due aggettivi che mi sono venuti in mente pensando a lui, è molto interessante.. mi chiedo cosa sia questo "male bianco".. forse l'albinismo? Rimarebbe da capire come mai la ragazzina era ridotta così male..
Oh beh, dato che questa storia è oramai completa, passo subito al prossimo capitolo (in modo da evitare di farti sorbire altre domande inutili xD) ancora complimenti!

Nuovo recensore
12/04/12, ore 22:46
Cap. 6:

Bellissima, toccante e davvero ben scritta. Complimenti per l'ottimo lavoro.

Nuovo recensore
07/02/12, ore 11:59
Cap. 6:

Ed io, sempre la solita idiota che non controlla mai la casella "autori preferiti" e quindi commenta con ere geologiche di ritardo. Che ci vuoi fare, sono troppo viziata.

La tua storia mi piace. Punto. C'è poco da spiegare, perchè conosci alla perfezione i miei gusti e sai che ormai il fantasy classico trito e ritrito mi è venuto a noi, benchè sia un'amante accanita di questo genere. E il tuo, di fantasy, nonostante rispetti tutti i canoni di questo genere NON è mai noioso nè stereotipato come molti altri racconti che spopolano nelle librerie (ogni riferimento ad autrici il cui nome inizia con L e finiscono con Icia Troisi è puramente casuale!) offuscando la qualità di moltri altri racconti, più studiati e più caratterizzati.

Aspettati qualche piccolo tributo artistico. XD

Recensore Master
20/12/11, ore 21:17
Cap. 6:

Io non so neanche cosa dirti ora, perché ho aspettato la fine cercando di cavarti dalla tastiera il più microscopico degli spoiler, senza volermi effettivamente rovinare la sorpresa. E sì, so di non essere molto coerente con me stessa.
Coooomunque: a fine lettura potrei dire di aver adorato ogni singolo capitolo, e ogni dialogo tra i due personaggi. Quanto posso stimare la ragazza - pardon Aurora? 
A tal proposito posso dirti che, beh, dopo aver bevuto e divorato questi capitoli (letto è troppo poco) sono per il "Chi Ama Aurora"; perché seriamente ho amato questa ragazza, con tutte le sue debolezze e i suoi punti di forza.
Ingenua, determinata, geniale, piccola, curiosa, fragile. Un miscuglio di personalità che va a cozzare contro la scorza dura di quel Drago - che è effettivamente un morto in quella caverna - e lo apre al mondo. 
Il cielo che gli dice di chiamarla Aurora mi ha tipo scaldato il cuore. Non so, è qualcosa di dolcissimo. <3 

Aspetto con ansia e speranza il seguito, così come aspetto l'aggiornamento dell'altra storia - che devo ancora commentare. Vado subito!

ps: ho provato a chiamare il gatto Drago, ma mio fratello mi ha fatto giustamente notare che non ha scaglie e non sputacchia fuoco. Abbiamo optato per Basilico, ed è perfetto! 

Recensore Veterano
19/12/11, ore 10:02
Cap. 6:

Io.Ti.Odio. se solo penso a quante sono, quelle storie che andranno raccontate un'altra volta... non riusciremo mai a leggerle tutte, vero?

Recensore Veterano
19/12/11, ore 01:56
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia è un fantasy e contemporaneamente una fiaba, con tutto quello che di genuino hanno le fiabe: un mondo da aggiustare con una soluzione semplice - cercare un Buon Re - e un'eroina che crede fermamente che la soluzione sia a portata di mano, basta volerlo. E semplice: c'è un drago (il Drago, o i Draghi, come preferisce lui) cinico, brontolone, disilluso e molto più umano degli umani dai quali ha deciso di nascondersi, rifugiandosi in una grotta per secoli, e poi c'è la Bambina del Male Bianco, strana, bizzarra e molto meno palpabile del Drago - che pure dovrebbe invece essere la figura prettamente fantasy - che emarginata degli abitanti del villaggio, incontra il Drago e stando con lui per assurdo si umanizza, fino a giungere alla conclusione che se gli uomini non fa nulla, se i Draghi non fanno nulla, allora ci penserà lei, armata di una spada come la Giustizia nelle carte dei tarocchi, a ristabilire l'ordine. E' semplice e proprio per questo colpisce: è uno scontro di posizioni, tra l'ingenuità quasi stolta ma ammirevole della Bambina (cruda, anche: la Bambina ha una spada e la usa) e la sfiducia del Drago. Raccontata in maniera originalissima, la storia si svolge praticamente nella sua interezza al chiuso, all'interno della grotta dove il Drago vive, eppure non è mai noiosa, lo stile è fluidissimo e le descrizioni sono corpose e coinvolgenti. Una nota di merito poi per i dialoghi: il Drago è uno spasso assoluto, specialmente considerata l'ingenuità della sua interlocutrice.
In sostanza, questa storia è un fantasy genuino, pulito, perfettamente calato nell'atmosfera ma per nulla banale. Una di quelle storie che farebbe piacere trovare su uno scaffale in libreria al posto di certi titoli triiti e ritriti con clichè mal rivisitati. Qui non ci sono clichè, c'è purezza di genere. Ed è assolutamente incantevole.

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