Quel film, Crì... comunque, hai descritto perfettamente il rapporto che c'è fra loro due, l'amore, la ricerca dell'altro e del suo calore, che riempie il vuoto lasciato dalla morte della madre, la bolla di perfezione che è il paradiso rispetto al mondo intorno. L'immagine delle bolle è così adatta a descriverli: la prima che scoppia, quella più grande che si costruiscono insieme, lo spaesamento finale, Thomàs in Russia e la voce di Francisco che lo chiama e lo cerca. 
Lo stile poi, Crì mia, è così bello, così semplicemente perfetto in ogni frase, forte, descrive con poche parole tutto il mondo di questi due, crea da poche frasi l'immagine dell'acqua, del freddo, della mancanza d'aria - non servono giri di parole o milioni di parole quando riesci ad arrivare al punto brevemente, tutto ciò che è in più è superfluo. Riesci a colpire, a penetrare nel lettore - Francisco, Thomàs, sono vivi, le loro sofferenze e la loro storia sono di fronte a noi.
Bella, davvero, e scusa il delirio XD