E' arrivata l'anima della festa, olè!
Sono una persona orribile, lo so, avrei dovuto commentare giorni fa! E sarei dovuta essere la prima, invece sono sesta *losche manie di competizione*, ma sappiamo
tutti che la mia recensione sarà infinitamente superiore.
Che dire...
No, che dire un allegro tubo, ho un sacco di cose da dire.
Innanzitutto, questa storia mi ha commossa. Più precisamente, mi ha commossa il fatto che tu abbia scritto questa storia. Non so, è uno di quei momenti in cui mi rendo
pienamente conto della tua maturazione stilica, di quanto scrivessi bene un tempo e di quanto tu scriva meravigliosamente ora. E' bellissimo aver potuto assistere a
tutte le varie fasi della tua scrittura (?) dal 2008 fino ad ora, mi sento un po' come quelle povere persone tristi che mostrano vecchie foto dicendo:"Io conoscevo
Tizio/Caio/Sempronio prima ancora che diventasse famoso, invidiatemi!"
Ecco, mi sento sempre immotivatamente fiera di te quando leggo le tue fanfiction. Il fatto che io abbia questi loschi istinti materni è preoccupante, ma tu fai finta
di niente.
In ogni caso, davvero, sono fiera di te: questa è una delle storie che mi fanno pensare:"Ma quand'è che ha iniziato a scrivere così bene?", e ti risparmierò i passaggi
in cui sorrido commossa rivivendo i magici momenti dei tempi di Time 4 Us e tutti i miei melodrammatici filmini mentali.
Ok, ora posso passare alla recensione vera e propria.
Amo il fatto che la fic sia in seconda persona. La seconda persona singolare mi arrapa, voglio Dean in un'orgia con il narratore, gli altri cinque Dean, i sei Cass e i
non so quanti siano Sam. E John. E Alastair. E tutti.
Poi, l'angry sex. Quanto bisogno ha il mondo di angry sex con Future!Dean e Future!Cass? Tu sì che mi dai soddisfazioni, donna!
E ancora, l'ICness. Future!Cass sembra tanto facile da caratterizzare, ma non lo è per niente. E amo il tuo, proprio tanto. E' così svagatamente disperato! Anche se,
in effetti, disperatamente svagato suona meglio. E anche Dean, perfetto in ogni singolo e più insignificante dettaglio.
E l'ambientazione, e le premesse, e tutto. E stare sull'orlo di un dirupo a Cantoira e guardare giù, e c'è solo grigio e vuoto e niente. E c'è il vento che ti squarcia
la pelle ma non lo senti nemmeno perché c'è il vuoto anche dentro di te e niente potrà più farti sentire vivo. E domenica scorsa sono voluta andare a Cantoira solo per
questa fic.
E adesso comincio a quotare.
Ah, no prima devo dirti ancora che la canzone! (aggiungi il verbo che vuoi, basta che rispecchi il vuoto e la Cantoira attorno a me)
Senti la bocca ancora impastata di zucchero e la gola è amara e brucia d'assenzio, ma sei sin troppo sobrio per i tuoi gusti.
L'assenzio. E mi parti con l'assenzio, santo cielo! *sviene*
che voglia far finta di non essere mai stato l'anima luminosa di cui ti sei innamorato tanto tempo fa -così tanto che era ancora il tempo in cui non sapevi cosa
volesse dire amore
Ti amo tantissimo, lo sai? E mi sto immaginando l'anima di Dean percorrere la stessa strada dei miei polmoni: da luminosa e pura a sudicia e corrotta e piena di
catrame, anche se in fondo c'è ancora un piccolo barlume che lotta per non scomparire.
Sei quasi sobrio, ma c'è qualcos'altro che ti aiuta a non pensare, ora, ed è il dolore.
L'umanità di Cass è il tocco di classe.
Ridi, perché è l'ultima cosa per cui ti è rimasta la forza dopo esserti trascinato lì ed essere piombato in un sonno nero, immobile e faticoso.
Allora, quanto è schifosamente IC quest'angelo disangelizzato?
affinché la tua anima -o quel poco che ne è rimasto- non abbandoni il tuo corpo -o il corpo di Jimmy, per quel che vale-
Brava, citami Jimmy e il sacro dilemma: ma di chi è ora questo corpo? Brava.
“Dean, Dean...”, cantileni, rigirandoti il suo nome sulla lingua come se non l'avessi mai pronunciato. Essere ignorato lo fa infuriare e lo sai.
Ciao, ICness, possiedimi sul tavolo del soggiorno fino a quando non svengo.
Ma anche questo Dean prova ad andare avanti, a modo suo, come un giocattolo a molla rotto che scricchiola e crepita verso una meta che i suoi occhi di vetro non
vedranno mai.
Questa frase ormai la so a memoria. *una persona che non ti stalkera e non rilegge millemila volte le tue fic*
Tu e le tue similitudini bastarde!
ma adesso non ti interessa quanto male possa fare a Dean -sai che gli ricordi com'era una volta e forse un po' ti odia per questo, o forse si sente colpevole per la
tua Caduta e questo è uno dei mille sentimenti che vuole tenere sepolti.
Ciao, sono Giulietta e sto morendo. Morendo male.
Perché una volta vi scioglievate l'uno fra le mani dell'altro e invece ora Dean è noto per non emettere un suono nemmeno nella migliore delle situazioni, stando a
quello che sussurrano le donne del campo -e quasi ognuna di loro è stata sia con Dean che con te.
Due cose:
a. Cristo, la decadenza!
b. Cristo, l'angst!
Una sensazione calda e dolce si fa spazio dentro di te mentre ripensi a tutte le oscenità che mormorava quando gli facevi perdere il controllo, invocando di tanto
in tanto il tuo nome o quello di tuo padre, e quanto tutte queste cose ti lasciassero assolutamente perplesso, i primi tempi.
Io non lo so, davvero! Entra nella mia testa e ascoltati le urla sconclusionate che produce il mio cervello - sì, il mio cervello urla, perché non ci sono parole
sensate per commentare tutto questo. Cioè, non so, è il canon! E' l'IC dell'IC, è... è!
spinge i fianchi in avanti senza alcuna gentilezza e si scopa la tua bocca, affonda finché le spinte ti arrivano alla gola.
La gente che scopa la bocca dell'altra gente è t4gerfeda! E' una delle mie espressioni preferite e tu l'hai piazzata meravigliosamente. E non posso dire che sto
soffrendo come se mi trovassi lì con loro (non mi dispiacerebbe, eh) o come se stessi provando le stesse sensazioni, perché è peggio! Mi viene voglia di allungare le
braccia verso la porta immaginaria attraverso cui potrò entrare in questa scena, ma è appunto una po
Tu sei caduto, lui è sprofondato.
Per quanto mi riguarda, nella fanfiction avresti potuto scrivere anche solo questa frase e io sarei stata una donna realizzata.
Ti odio.
Ti viene da ridere all'idiozia della constatazione, e il tuo urlo si incrina e si sbriciola in una risata spezzata e gracchiante.
Te l'ho detto, più che continuare a ripeterti che ti odio non posso fare molto altro.
E si svuota Dean dentro di te, lasciandoti ancora per un istante l'illusione di essere marchiato. E si accascia, Dean, su di te, con un sospiro appena più profondo che potrebbe quasi apparire soddisfatto.
Ti odio, ok? Amo tutte quelle meravigliose virgole, amo come sono costruite le frasi, amo il fatto che Dean sia Dean e Castiel sia Castiel. Io amo!
E la fine è perfetta. Niente finali ad effetto, solo il vuoto. Il vuoto più totale e doloroso. Ho raggiunto l'apatia degli stoici. |