Ho la pelle d'oca. Il che è davvero raro. Forse il fatto di aver conosciuto la "creaturina" e di averla avuta come mentore di una vita mi fa guardare alla storia con maggiore partecipazione. Il mitico prof ci aveva già raccontato delle esperienze di guerre della famiglia Sepe e devo ammettere che gli espedienti letterari che hai usato mi hanno letteralmente trascinata dentro. Ho apprezzato molto l'uso del dialetto, molto colloquiale e complice e trovo che la similitudine riferita agli occhi=sipario sia stata un vero colpo di genio. Sembra quasi che i "trucchi e gli imbrogli" acquisiscano un valore invertito perché hanno contribuito a salvare delle giovani vite. Mi permetto di farti notare un paio di cose: c'è un piccolo errore di battitura (l'unica rumore) e nel periodo successivo consiglierei una virgola per separare le proposizioni, ho faticato un po' a ritrovare l'ordine! ;)
Per il resto, sono rimasta assolutamente colpita dall'efficacia delle tue parole e soprattutto spero che tu, come io, non debba mai arrivare a scrivere di queste esperienze come tue. Anche se, posto che la mia lungimiranza trovi ancora effetto, si arriverà presto a un nuovo Reich... Forse tu hai contribuito a evitare, nel tuo piccolo, queste violenze indicibili. :)

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Sinceramente inizio a stupirco del perché le tue storie non abbiano la quantità di recensioni che meritano. Intendo, tu dici non saper scrivere bene ma qui io vedo un livello nettamente superiore al mio e non lo dico per falsa modestia, sono molto sincero. 
La storia mi ha da sempre affascinato e fra una lettura e l'altra non disdegno mai un romanzo a carattere storico o una biografia su qualche personaggio (preferibilmente donna) che ha reso la storia dell'umanità indimenticabile.
Punto in più a tuo favore va solo per la scelta di una protagonista femminile e ora passo alla recensione.
Dedica davvero toccante; fa piacere leggere certe dediche ai nonni, proprio perché nessuno lo fa, come se fossero da dimenticare e, credimi, nessuno più di me apprezza il fatto che abbia voluto tramandare ciò che tua nonna ti ha raccontato.
La storia è scritta benissimo e in poche parole e descrizioni sai raggiungere il cuore del lettore che nel finale prova quasi un senso di rabbia misto a voglia di voler andare avanti, affondare le proprie dita nel terreno e con forza sradicare quelle radici putride che gli estranei e i malfattori cercano di ntrecciare fra le nostre.
Complimenti, con tutto il cuore!

Sono senza parole. Davvero. E' bellissima.
Non come al solito - voglio dire, non sto sorridendo euforica pronta a scriverti una delle mie solite recensioni piene di complimenti, stavolta è più difficile. E' una storia di paura e di coraggio insieme, di altruismo, di... umanità allo stato puro, che mi ha ispirato rispetto, mi ha fatto riflettere e anche commuovere un po'. E per un'ennesima volta ti faccio i miei complimenti, anche se stavolta sono un po' più sentiti del solito.
Mi dispiace per tua nonna. Sono sicura che ti sta guardando da lassù e che è fiera di te.
Un abbraccio,
Francy

Privjet!
Intanto voglio dire che la tua sola introduzione mi ha davvero colpita, forse perché mi sono rivista in ogni festività, rincantucciata in un angolino con mio nonno ad ascoltare queste storie passate avidamente, come un’assetata. Per cui già solo il presupposto della storia è molto toccante. Motivo per cui non posso dire davvero molto sul contenuto, sulle memorie c’è poco da dire, come hai sottolineato tu, bisogna ascoltare. Però posso dire qualche cosa sul tuo stile. Inutile dire che l’ho trovato estremamente gradevole, moto delicato e, fatta eccezione per la frase di chiusura che credo racchiuda un sentimento di indicibile forza che si commenta solo con l’empatia, la frase “Quando le fu posta la domanda ormai ripetuta centinaia di volte, la ragazza scosse la testa, lasciando che le palpebre si chiudessero leggermente sugli occhi, per nascondere un guizzo di complicità, come quando il palco si chiude frettolosamente dopo uno spettacolo di magia, lasciando che tutti i trucchi e tutti gli imbrogli vengano insabbiati per sempre.” Mi ha davvero affascinata.
Quindi brava (o bravo, scusa ma il nickname MrBadGuy mi confonde :D) e davvero complimenti!
Alla prossima!
Auf Wiedersehen (non è il modo più appropriato per concludere una recensione a questo tipo di storia forse, ma io chiudo sempre così).

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Scrivi davvero meravigliosamente! Con poche parole riesci a descrivere ambienti e situazioni in modo così realistico che sembra di essere presenti nella scena narrata. Complimenti!!

Wow... appena l'ho letta sono rimasta senza parole, e sarádifficile fare una buona recensione. É stupenda, e non solo per come é scritta e rattata ma perchéanche  viene da qualcosa che ti é stato raccontato da tua nonna Giulia :)! Non é semplice trattare questi argomenti, ma cosí sei riuscita a farlo davvero molto bene. É sempre belle e non solo, leggere queste testimonizane, questi ricordi che ci vengono raccontati, e come dici te é davvero molto importante ascoltare sempre quello che ci raccontano le persone. Questa 'storia' é bellissima, davvero,  e tua nonna é stata davvero una persona in gamba! :)
Davvero complimenti, sei stata davvero bravissima!
Bye!
BlueJayWay!

O mio Dio.
MrB, lo sai che ti adoro e tutto il resto, ma ti sei proprio superata. E non intendo in senso cattivo, anzi!
Trattare un argomento come questo è, secondo me, abbastanza difficile, anche se, si sa, ci abbiamo ricamato sopra fino alla morte. Ma Giulia è incinta, cavolo!
Lo stacco finale è assolutamente geniale, mette tantissima suspense.
Tua nonna l'avrebbe davvero dovuta leggere, questa tua OS. Sarebbe fiera di te. :)
See you,
Midori

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