Giudizio ottenuto al contest Fandom's Warriors dove la storia si è classificata prima: Ho concluso la lettura di questa storia con una forte stretta al cuore, le lacrime che minacciavano di fare capolino e il respiro fermo, immobile come i miei pensieri, rapiti da quella immensa sensazione di inquietudine che queste poche righe riescono a trasmettere con un'intensità sconcertante.
Il modo in cui è scritta mi piace moltissimo, il linguaggio è ricercato, ma utilizzato in maniera splendida, in modo da scorrere bene, permettendo al lettore di afferrare tutto il significato e l'effettivo peso delle parole. Certo, non è una di quelle storie che si possono leggere a merenda tra un biscotto e l'altro, va afferrata, percepita e poi ponderata lentamente, essendo inevitabilmente consci che ti rimarrà dentro per giorni.
La formattazione è stata studiata ottimamente, evidenzia i concetti e decide quando lasciar riprendere fiato al lettore, aumentando il pathos della storia e l'inquietudine di chi legge. A livello formale di errori ce ne sono pochi, e più che altro sono imprecisioni o frasi che non scorrono bene come tutto il resto. A compensare questi pochi problemi ci sono tante frasi che con poche parole esprimono concetti immensi e le emozioni ad essi correlate.
Ne ho amate alcune in particolare, per impostazione e utilizzo dei vocaboli che ne amplificano splendidamente il significato intrinseco. Le ho amate e te le ho invidiate. "Annaspavi senza muoverti, mentre le correnti ti trascinavano giù. Terza Classe, solo discesa.”
"Meno di venti primavere e già eri vecchio; sciupato e raggrinzito dentro, scivolavi sulla vita, tagliente e distruttivo.”
Ne ho adorate altre invece per come raccontavano i pensieri di Radish, ricollegandosi a concetti più ampi in maniera semplice e senza esplicitarli.Tra le tante: “Un mondo rigoglioso e pieno di variazioni cromatiche, dove vivevano idioti fortunati, che non sapevano cosa significasse nascere con un colore solo.” e “Gli rubasti suo figlio perché volevi insegnargli quella crudeltà che lui aveva scampato, quella di cui non portava neanche più il simbolo.”Ovviamente non c'è nulla da eccepire sullo svolgimento dell'elemento obbligatorio, Radish è maledettamente IC, eppure di lui traspare un lato inedito, profondo, stupendo, che lascia senza parole. La sua visione del mondo saiyan è perfetta, plausibile e ne fornisce una descrizione ulteriore che va a migliorarne la nostra conoscenza rendendolo, se possibile, ancora più duro, ma più realistico, visto attraverso gli occhi di un bambino innocente che non può in alcun modo percepirlo sbagliato.
Radish cresce, ma non muta perché raggiunge una consapevolezza maggiore della durezza del mondo attorno a lui: lui, quella durezza, la conosce già e ci si trova bene dentro. Muta invece perché trova una nuova crudele realtà senza speranza, in cui è impossibile essere quello che si vorrebbe essere, dove ci si trova con addosso un destino già scritto ancor prima di nascere.Il dolore è infinito, mostruoso per chi scopre che non ci sarà gioia nel suo futuro e che anche il padre che hai sempre ammirato, nonostante tutto, non ha speso una parola per renderti consapevole di quella verità e in qualche modo addolcirtela. Eppure Radish piange quando Vegeta-sei viene distrutto, perché, per quanto quel mondo fosse crudele e lo avesse relegato ad una sorte che lo disgustava, era comunque il suo mondo, l'unica cosa che aveva, tutto quello che motivava il suo essere.Lo scoprire quanto Goku sia felice è un trauma, uno schiaffo in pieno viso, doloroso e umiliante al contempo; lui assomiglia al padre che in fondo Radish ha sempre ammirato. Suo fratello e lui sono uguali, ma, al contrario suo, lui riesce ad essere felice di quello che è, perché essere se stessi, per lui, non è una limitazione, ma solo un punto di partenza per diventare ciò che si vuole. E Radish in quel momento capisce, capisce che le classi e il colore delle corazze non servono a nulla, si può essere forti solo volendolo, desiderandolo con tutto se stessi, non arrendendosi mai, e che questo può rendere potenti e felici. Capisce che c'è un altro mondo dove anche lui avrebbe potuto essere felice, dove avrebbe potuto essere fiero di se stesso, ha solo avuto la sfortuna di non nascerci, e questo rende la morte ancora più amara. Non poteva non combattere fino alla fine e non può impedirsi di provare invidia per una misera terza classe come lui e, forse, è questa la vera sconfitta.E Goku sorride, è felice e sereno anche nella morte. Non posso non renderti il merito di avermelo fatto andare a genio pur essendo uno dei personaggi che odio di più in assoluto, ma qui ci fa una figura nobile, fuori dal solito buonismo che lo pervade e che gli rende un onore che normalmente gli viene attribuito, ma che non merita.Tutto in questa storia è fantastico, anche se quello che l'ha portata alla vittoria dopo un duello serrato è soprattutto quel groppo in gola che lascia, facendo provare al lettore tutte le emozioni descritte sulla propria pelle.Come nota personale, non ho capito, leggendo la versione pubblicata, perché non l'hai fatta betare; non che ci siano errori gravi da necessitare davvero di un betaggio, ma vorrei che fosse chiaro che noi non l'abbiamo assolutamente vietato, non avrei mai potuto farlo avendo Bluemary come beta-reader. Infine devo ammettere, un po' a malincuore, di essermi sbellicata dal ridere pensando a Radish alto quanto uno sgabello, so che non avrei dovuto visto il tono della storia, tuttavia mi è risultato davvero impossibile non chiedermi dove gli arrivassero i capelli considerando l'altezza. Concludendo, non posso che farti i complimenti per la vittoria e soprattutto per quello che sei stata in grado di creare. (Recensione modificata il 09/12/2011 - 12:38 am) |