Recensioni per
Dimentica
di _camus_

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/01/20, ore 22:06
Cap. 1:

Eccomi! Scrivi di loro in un modo sublime, che cattura e costringe a pensare.
E sento vivace profonda l'angoscia di Camus, la sua sofferenza che grida nel profondo della sua anima, mentre dai suoi occhi non traspare alcun lamento. Lo immagino duro, nelle parole, freddo a dire a Milo che tutto è finito. Che loro non saranno più.
Che loro non avranno un futuro.
E immagino, di fronte alle parole di Camus, restare lì ammutolito, incredulo, e poi esplodere, quando si rende conto che quelle parole le ha pronunciare per davvero.
Tu non sai amare.
È facile crederlo. Di una persona in apparenza così fredda e scostante. Ma Camus, lui non è così, nostra questo per nascondere la sua emotività, il suo essere presa e vittima di sentimenti che a cui non riesce a sottrarsi. Camus è fragile. E un Saint non è un buon Saint se è fragile, se prova dei sentimenti.
Così protegge Milo nel solo modo che ritiene giusto, privandolo di un sentimento che lui ritiene lo indebolirebbe, lo metterebbe a rischio.
È questo ciò che amo di Camus. Il suo desiderio di proteggere chi ama ad ogni costo, e a modo suo.
Ama Milo come si potrebbe amare la vita. E rinuncia a Milo come rinuncia alla vita.
È questa l'assurdità di Camus, l'azione che non sono riuscita a capire e che Kurumada non ci ha spiegato. La ragione della decisione di affrontare il suo allievo e di farsi annientare da lui. Perché non è credibile che Hyoga, così debole, avesse davvero la forza per abbatterlo, annientarlo in quel modo.
È stato un piacere, dolce-amaro leggere questo tuo scritto.
Come sempre complimenti per i sentimenti che sai suscitare!
Alla prossima!

Recensore Junior
12/08/19, ore 14:52
Cap. 1:

Non amo per niente la coppia Milo e Camus, che ritengo altamente improbabile e frutto solo dei deliri del fandom (santo dio, non può forse esistere una semplice, sana e profonda amicizia al Santuario??? mah). Tuttavia, superando l'avversione data dal tema e dalla coppia, ho letto con interesse e grande piacere questa one-shot che interseca alla perfezione il clima struggente e malinconico della canzone con i sentimenti di Camus. Mi piace lo stile fatto di frasi brevi, quasi spezzate come il respiro affannoso di chi non riesce a dilatare i polmoni per il troppo dolore. Certe immagini sono molto belle ed evocative, davvero efficaci. Dalle frasi di Camus emerge un ineluttabile rifiuto di sé, un senso di sconfitta renza rimedio e il rammarico per il suo fallimento, come uomo e come mentore. E' un addio senza appello (al compagno, sì, ma soprattutto alla vita), quello che emerge. Ecco perché alla Settima Camus va incontro alla morte senza resisterle. Un bel lavoro che scopro solo ora, avendolo trovato fra le scelte del sito. Complimenti.
Nakata  

Recensore Veterano
28/01/13, ore 21:40
Cap. 1:

bella e struggente. Mi piace molto la frase "... dimentica il dolore forse l'amore ti ripagherà". Mi piace molto come scrivi. I sentimenti traspaiono in modo inequivocabile. il rapporto di Camus/Milo è un rapporto strano è difficile dire quanto sia grande il sentimento che li lega. Nella corsa alle dodici case si intuisce e comunque sono convinta che ci sono sentimenti che durano in eterno e che la morte fisica non potrà mai distruggere. Esistono emozioni che solcano l'anima in modo indelebile e che ci aiutano a vivere e ci stanno vicini anche nei momenti difficili. Le lacrime non possono cancellare i ricordi, per fortuna o purtroppo ancora non lo so. Ciao!

Recensore Veterano
12/09/12, ore 04:36
Cap. 1:

Mi rendo conto che questa storia è stata pubblicata quasi un anno fa, ma girovagavo tra le storie scelte e mi è capitata sotto gli occhi e non ho potuto fare a meno di commentare questa meraviglia. Non mi sono mai piaciute più di tanto le fanfiction malinconiche, ma devo dire che questa non solo mi ha appassionato dalla prima fino all'ultima parola, mi ha anche riempito il cuore coinvolgendomi nell'amore immenso che Camus dimostra nei confronti del compagno. Mi hai emozionato come pochi bravi scrittori sono riusciti a fare, perciò mi pare giusto unirmi al coro degli altri recensori per farti i miei complimenti!
Calhin

Recensore Junior
21/06/12, ore 17:07
Cap. 1:

Complimentissimi!!! ^^ mi è dispiaciuto davvero non aver letto questa song-fic prima -.-
Il tuo stile è elegante, poetico e mi ha trasmesso veramente la tristezza lacerante che avverte Camus nei confronti di Milo. Caspita, mi sono commossa!! Loro due sono  dei  personaggi che mi piacciono molto, ma non certo si rivelano i miei preferiti in assoluto. Comunque questa one-shot è meravigliosa. Ho apprezzato tantissimo il ritratto che hai delineato del Saint dell'Acquario, all'apparenza freddo, composto e introverso ma  dotato invece di una grande emotività che purtroppo rimane celata spesso sotto una lastra di ghiaccio. L'elemento drammatico che mi ha lasciato amarezza è ovviamente il tema centrale dell'amore che non ha speranze d'essere coltivato tra le fiamme della guerra. Colpiscono nel profondo le parole sommesse ma ardenti di Camus che implora Milo di dimenticarlo, di seppellire ogni loro splendido ricordo di felicità. Le immagini che hai adoperato rendono efficacemente questo senso dilaniante di mestizia e desolazione: " Ti ho donato la mia essenza, la mia anima, le mie ossa. Gettale via, fra i resti di quello che hai di me". Questa è stata una delle mie figure preferite :) è stata splendida anche la scena in cui il protagonista esprime il profondo desiderio di custodire i ricordi dell'amato in uno scrigno più splendente delle vestigia dell'Acquario!! La canzone di Raf è più che appropriata e rende ancora più struggente il fatto che bisogna relegare nell'oblio i momenti di gioia passata per evitare atroci sofferenze...stupenda la conclusione in cui Camus inizia a tagliare i suoi splendidi capelli e la prima ciocca che cade sul pavimento pare sia sanguinante...
ancora complimenti!!! :D

Recensore Junior
08/05/12, ore 23:01
Cap. 1:

ma che bella!!!!
certo,devo ammettere che un camus così dolce e coccoloso,non riesco proprio ad immaginarlo...però se si lasciasse andare,credo che sarebbe esattamente come l'hai descritto!!!!
e poi hi preso un momento davvero difficile un po' per tutti i saint,soprattutto se consideri che,se milo avesse immaginato le intenzioni del suo camus,non credo che la paperella...ehm...il cignetto sarebbe sopravvissuto alla cuspide scarlatta!!!!
ancora complimenti!

Nuovo recensore
09/02/12, ore 23:15
Cap. 1:

Bella, bellissima! Hai donato un senso di tristezza fantastico, un senso che non avrei saputo trovare nel freddo custode dell'undicesima casa. Povero Milo e povero Camus. Mi dispiace anche che si taglia i capelli, erano così belli. Spero non se li sia rasata a zero, quella sua chioma fantastica. Bella anche la canzone di intermezzo tra un pensiero e l'altro di Camus. Una domanda, quando sarebbe stata ambientata? Prima o dopo Hades?
See yuo later!
P.s. Camus si è limitato a tagliarsi i capelli? Non si è fatto nient'altro vero?

Recensore Veterano
07/01/12, ore 22:32
Cap. 1:

Bella, una storia molto bella, forse tra le migliori che abbia letto su Milo e Camus, e ti assicuro che amando visceralmente questi due ne ho lette parecchie. Una storia perfetta, che ti cattura, ti incanta e ti mette quella tristezza che è giusta, che ti infila direttamente nella testa di Camus, un Camus che utilizza un registro degno di questo personaggio. Ammetto che proprio stile e registro mi hanno colpita molto contribuendo in grandissima parte a farmi apprezzare questa storia. Trovo che venga rispettata, dai piccoli indizi che si trovano in questa sorta di monologo interiore, l' essenza del personaggio, cosa non sempre facile specie se il monologo è quello di un saint di Atena costretto a rinunciare all' amore, detto in maniera molto sintetica. Sarebbe stato facile cadere in un romanticismo scontato o eccessivo, ma non è questo il caso come ho già detto. Persino di Milo riusciamo ad intuire qualcosa. Interessante -lo trovo un tocco da amestro- il passaggio in cui si parla del loro destino, ciò per cui sono nati, ciò che il fato ha deciso per loro e a cui in fondo non vogliono e non possono sottrarsi, interessante e azzeccato nonchè particolarmente doloroso, e lo ammetto, in questa parte ho vacillato un pochino (in senso positivo, eh). Quindi ancora complimenti.

Recensore Master
01/01/12, ore 18:38
Cap. 1:

Crudele, sei crudele! Mi hai fatto piangere! Sul serio! Come ti è venuto in mente di far lasciare Milo e Camus? Dici di adorarli invece...! Ovviamente sto scherzando! :P E' una storia bellissima e capisco come si senta Milo dato che sto passando la stessa situazione proprio nei panni di Milo! (Ovviamente sul social network!) Povero cucciolo! Perché Camus deve essere così crudele da farlo soffrire? Che ti ha fatto di male, e Camus? Mi dispiace ma la mia idea di amore è diversa: se Camus amasse Milo, starebbe con lui anche dopo la morte! Non avrebbe mai premesso che soffrisse! Invece... comunque molto bella la canzone di Raf! Adatta al momento... 
Ancora complimenti e spero che la prossima volta che scriverai su questa coppia, sia qualcosa di più romantico! Eh! è__é XD
A presto!
Baci e Auguroni!!^^ <3
foschi=]

Nuovo recensore
04/12/11, ore 19:01
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Lo stile è impeccabile: il ritmo è scandito e cadenzato al punto giusto, la scelta dei vocaboli è ricercata senza risultare meramente pomposa.
Alcune frasi sono talmente a effetto da entrarti dentro e farti male.
Il protagonista, poi, rispecchia quasi esattamente le caratteristiche del personaggio originale, e anche dove è lievemente idealizzato risulta comunque delineato splendidamente.
Un componimento breve, ma prezioso!

Nuovo recensore
04/12/11, ore 18:44
Cap. 1:

Rieccomi.
Siccome l'altra mi era piaciuta molto, ho deciso di dare una sbirciatina anche a questa.. non avrei dovuto farlo. Proprio no. Mi ha messo troppa depressione addosso.
Devo dire che Camus ti ha appassionato più di Milo: lo hai descritto divinamente, magari un pò idealizzato si, ma comunque divinamente.
Lui, uno spirito così altero, si piega per la prima volta al sacrificio non per se stesso, ma per salvaguardare l'integrità fisica e mentale dell'uomo che ama. E Milo, che non lo capisce e lo accusa di non saper amare ( ah, a proposito: "Un sibilo rumoroso come lo scroscio di mille cascate.
Da parte mia, solo sussurri stanchi."
è un'altra di quelle frasi da suicidio)!
Il ghiaccio che scricchiola sempre di più, mano a mano che Camus, dalla riflessione su ciò che avverrà, passa a quella su ciò che già è avvenuto: Milo forse, sarà tanto forte da riuscire a dimenticare e a salvarsi, ma l'Acquario sa che così non sarà per lui.
Il suo cuore è un posto molto difficile da penetrare, ma una volta dentro, non se ne esce più. E lui nemmeno vuole che Scorpio ne esca: preferisce soffrire, piuttosto che cancellare i ricordi.
Struggente e nostalgica anche la parte in cui Camus parla di Hyoga: " Avrebbe dovuto percorrere la strada del coraggio e della dedizione verso la dea seguendo i miei passi.
Le orme che riusciva a distinguere anche sotto la neve della Siberia le ha smarrite a Nuova Luxor, dove la neve non c'è.".

Poche righe, è vero, ma all'interno di queste si percepisce chiaramente la tristezza di un maestro che crede di aver sbagliato tutto.
Infine, meravigliosa l'idea di Aquarius che, disposto a tutto pur di riuscire a farsi odiare da Milo, si taglia la fulva chioma. Meravigliosa e straziante.
Mi rendo conto che questa recensione fa piuttosto schifo. Ti chiedo perdono.
Condivido con barakei la scelta di metterla fra le scelte (bel gioco di parole eh?). Penso che lo farò anche io. Però mi devi promettere che smetterai di scrivere cose così angosciose.

Nuovo recensore
11/11/11, ore 12:05
Cap. 1:

Leggo solo ora questa bellissima one-shot che m'ha lasciata senza fiato. Scritta in uno stile scorrevole e puntuale, con parole dense di significato, anche se racconta essenzialmente le emozioni di Camus, peraltro in maniera ineccepibile, di scorcio ci offre pure una fugace visione di quello che è Milo, e dell'amore che lega profondamente questi due personaggi. Commovente, davvero. Al punto che mi rimane difficile quantificarlo. Complimenti!

Recensore Junior
08/11/11, ore 21:15
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
E' semplicemente perfetta, nella struttura stilistica, nella scelta delle parole, nel ritmo cadenzato impresso con maestria ad ogni passaggio. Nel fandom è una piccola perla, di sentimento e amarezza. Se ne leggono poche di storie come questa. Un missing moment che incanta, che starebbe benissimo nella storia originale. Bella nella scrittura e nell'oggetto, soggetto trattato.

Recensore Master
08/11/11, ore 21:15
Cap. 1:

Sniff... Sniff... Sob!!! Sob!! Oggi è il compleanno di Milo, ma è così triste!!! Hai scritto e descritto in maniera divina questa storia, mi hai fatto commuovere!!! Anche io amo la Camus e Milo e, forse l'ho già detto, ma leggere degli attimi prima della battaglia alle 12 case... Mi fa star male... Forse è anche per questo che ho odiato Hyoga, ed è per questo che ogni volta che vedo l'episodio QUELL'episodio spero sempre che vinca Camus... Non so se mi sarei appassionata così tanto a Saint seiya se non fosse stato per i Cavalieri d'Oro! Camus viene tratteggiato privo di ogni sentimento da alcuni fans, e ogni volta io mi arrabbio! Come si fa a dire che è freddo??? Anche perché come dici giustamente tu: il ghiaccio è più fragile di quanto sembri! ;)
P.s: metto la tua storia nelle ricordate perché merita davvero!

Recensore Master
08/11/11, ore 20:48
Cap. 1:

Tu mi hai dilaniato il cuore,l 'anima, tutto di me.

Penso che sia uno dei capolavori piu' belli che siano stati scritti in EFP. Merita il posto in cui l'ho posta.

Sono arrivata fino all'ultimo paragrafo sbranando parola per parola, ma a quest'ultima parte non ho saputo non terminare con le lacrime. tu non hai idea di che sentimenti mi hai fatto uscrire: rabbia, tristezza, disperazione, amore, sofferenza ... ma come si puo' dire che Camus non ha cuore? come si fa a dire che non ha sentimento? solo lui sa che cosa ha provato prima di rincontrare gli occhi di Milo per l'ultima battaglia insieme ... ma non allo stesso fianco, ma l'uno contro l'altro!!!!

Camus che gli chiede di dimenticare tutti i bei momenti passati insieme .. gli chiede di odiarlo .. gli chiede di
"Scorda il mio corpo, le mie labbra, le mie mani sottili.
Spegni quella luce che si accende nei tuoi occhi nel ripensare ai fruscii fra candide lenzuola di seta, al tenue ansimare che accompagnava le lunghe notti piene di blu e di astri.
Che svanisca nella tua mente il brillare fulgido delle nostre passate emozioni" ... come si fa? come starà soffrendo nel dirgli questo?


"non temere, quei momenti non andranno perduti.
Io li conserverò anche per te" .. quanto mi fatto magonare questa frase?

un amore forte, che nemmeno Milo sa che sia esistito, lui che pensava che Camus non sapesse amare veramente solo per aver fatto una scelta alla quale Camus non ha saputo sottrarsi.....
ma poi .... ecco scendermi le lacrime ..leggendo questa frase ..

"" Tu non sai amare".
Dei, quanto preferirei che fosse davvero così.
E proprio perchè ti amo, ti aiuterò io stesso a distruggermi" ....

Carissima Camus .. tu mi hai dilaniato il cuore con questo regalo per il compleanno di Milo!!!! ma nonostante questo ti dico GRAZIE!! mi ha fatto leggere questo sfogo d'amore ...il piu' bello e triste e che solo una persona che ama più della sua stessa vita, puo' provare!!!!

Complimenti...
Sagitta72

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