Recensioni per
In nome della scienza
di NonnaPapera

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/08/13, ore 19:55
Cap. 1:

Cercherò di essere più clemente che posso...
Innanzitutto ti dico che l'idea è una bomba!!! Stupendamente terrificante il pensiero di svegliarsi mutilati senza alcuna possibilità ne di scappare ne di urlare per chiedere aiuto. Veramente da incubo!!!
Certo la trama forse avrebbe bisogno di qualche aggiunta tipo descrizioni più dettagliate dello stato del corpo dopo le operazioni folli o il vero scopo di questi esperimenti che dovrebbero portare a cosa? Questo non l'hai spiegato e così la storia non si capisce bene fino in fondo.
Per quanto riguarda il finale...Beh mi piacerebbe ci fosse un seguito perché lasci in sospeso troppe cose e la trama è talmente bella, assolutamente horror, inquietante e cruda che sarebbe un vero peccato lasciarla così.
Dopo averti rotto le scatole con una recensione lunghissima ti lascio con i miei complimenti e la speranza di leggere altre cose tue e se possibile una continuazione di questa.
Alla prossima. :-) Grazie per la pazienza!

Recensore Master
03/12/12, ore 22:17
Cap. 1:

Parto scusandomi del ritardo… ma la vita reale mi sta risucchiando. E infatti per un po’ sparirò magicamente da questi teleschermi XD stasera però ho ritagliato un’oretta ed eccomi qua. Rullo di tamburi, prego…
 
Direi che, essendo alla fine in “2+1” possiamo anche fregarcene delle classifiche, no? Quindi farò una recensione-valutativa. E prendiamo due piccioni con una fava!
 
Correttezza 9/10: Sarà che essendo così corta fare veri e propri errori sarebbe più difficile che non farne… sì, dai, è un modo un po’ altero di farti i complimenti: quasi nulla da dire. Quasi perché due o tre virgole qui e là potevano essere messe. Visto che la storia è corta, fai questo esperimento: rileggila ad alta voce, quando tiri fiato, al 70%, ci va una virgola. Però niente di così sballato come l’ultima volta! E anche qui, come a Oria: non è un errore, ma a livello di layout il trattino breve, per i dialoghi… io, personalmente, lo odio. Non è un errore, solo un mio appunto di giudicesco rimprovero (disse quella con quasi un mese e mezzo di ritardo…si, brava…).
(ah, ho ancora il file della storia, sai, ridammi la tua mail in mp o qui che te la mando! Quella delle mille parole ^^)
Stile 9 - /10: Semplicemente azzeccato per questo componimento. È semplice, colloquiale, sembra che la ragazza sia in ospedale per un incidente o similia, con un medico competente che la visita. Finchè non iniziano le urla… hai reso molto bene il terrore muto della donna. Il punto in meno è per la brevità! ARGH! Va bene, può essere una flash, è anche autoconclusiva… ma è così perfetta l’idea che non puoi non allungarla! O farne una raccolta! (In realtà il punto in meno è perché un dieci voglio praticamente Dante davanti, per darlo. Hai fatto un lavoro splendido…vabbeh, si passa al punto successivo, leggi sotto. E non cacciar balle di esserti fatta paura: rimbocca le maniche e fai il secondo round!).
Originalità 9/10: Brillante. Davvero brillante. Non c’entra nulla con film recenti, nulla con libri che ho letto (forse ha un po’ il fascino macabro de “L’arte di sopravvivere” di King… ma tranquilla, non sei caduta in quella depravazione!). L’idea è così fantastica che, come dicevo prima, mi spiace un sacco tu non l’abbia proseguita. Ma forse è meglio così. In effetti, quello che a prima vista appare come un difetto, alle successive riletture non può che essere un pregio: il taglio netto ti obbliga a fantasticare su quello che manca. La battuta finale del medico è così glaciale e fulminea, senza nient’altro dietro, che non può che lasciare frastornati. Anche perché non è cattiva, nossignore. Solo…clinica. Orribile, aggiungerei.
Spaventosità 8,5/10: A spaventare non è tanto la storia – davvero un po’ troppo breve Nonna, mannagg’a te! – quanto… quello che ci sta dietro. L’idea che poi uno si fa, le immagini che si proiettano nella testa, l’idea del laboratorio e del fatto di esserci finiti senza un perché. Un po’ come il primo Saw, che mentre gli altri sono un po’ inutili, ti lasciava l’amaro in bocca. Quel dottore così impegnato a cercare il progresso e a servire la scienza da non rendersi conto di cosa, realmente, stia facendo… brrrrrrrr. E anche il finale, come dicevo, dopo la “delusione” del “ma no, caspita, allunga allunga!!!!!!!”, ci si rende conto che questa storia va benissimo così. Se ti fossi dilungata, se avessi aggiunto dettagli, probabilmente avrebbe perso gran parte dell’angoscia che lascia. Brava!

Nuovo recensore
19/11/12, ore 11:47
Cap. 1:

Ehi, ciao! Ma quanto è raccapricciante questa storia! Immaginare la poveretta privata degli arti e delle corde vocali persino... è una cosa orribile. Fa venire i brividi, poi, scoprire che muore e che viene rimpiazzata con un altro "campione". Il corridoio con le tante porte, dietro le quali ci sono altre cavie, lascia un magone tale...
Non sono abituata né a leggere tanto meno a scrivere questo tipo di storie, ma ti confesso che la tua mette proprio i brividi. Complimenti, scrivi bene e la fantasia non ti manca affatto.
Un saluto.

Nuovo recensore
31/07/12, ore 16:13
Cap. 1:

Secondo me non lascia a desiderare, cioè mi spiego meglio.. l'idea è davvero carina ed è scritta anche molto bene, però è troppo corta ecco.. avresti dovuto evolverla un po' di più, farci capire a che cosa servono queste ricerche ecco, è bella ma lascia l'amaro in bocca perchè non c'è un finale.. ecco tutto xD

Recensore Junior
15/11/11, ore 09:00
Cap. 1:

Ciao!
Sono capitata per caso a leggere questa storia, e mi sono detta che non potevo proprio andarmene senza recensire.
Che dire? Anche se è la tua prima storia horror direi che ti è riuscita davvero bene, anche se effettivamente concordo little snorky per rendere il tutto più inquietante... anche se sinceramente mi ha inquietata comunque.
A inquietarmi più di tutto penso sia stato (non so è normale) vedere quel dottore psicopatico parlarle come se niente fosse. Cioè, a una poverina tolgono le corde vocali e tutti gli arti, e tu le dici che l'ha fatto per il bene della scienza?! E quella poverina non poteva neanche dargli un pugno in faccia perché non aveva più le braccia! XD
In ogni caso, tornando seri, direi che ti è riuscita davvero molto bene questa storia.
Secondo me hai la stoffa per scrivere l'horror! ^^

Recensore Veterano
13/11/11, ore 18:17
Cap. 1:

Ciao! La storia mi piace, è inquietante al punto giusto. Se non ho capito male la ragazza è morta d'infarto, vero? Anche io ci sarei rimasta secca al suo posto.
Avrei voluto scoprire perché il dottore, un vero pazzo, ha tolto le corde vocali e ha amputato gli arti a quella povera ragazza. Il fatto che passi al prossimo paziente è inquietante. Scrivi molto bene.

Recensore Master
12/11/11, ore 23:15
Cap. 1:

Davvero carina questa storia, dato il tema non proprio semplice che hai voluto affrontare, quanto alla narrazione in sé, credo che a nessuno piaccia sentirsi una cavia, ma alla sventurata protagonista è avvenuta proprio così, ridotta ad una specie di giocattolo nelle mani del genialoide a cui evidentemente manca qualche venerdì, per non dire tutta la settimana (che appunto la considera poco più di un esperimento, tra l'altro non si dorrà nemmeno troppo alla sua dipartita, se non per la ricerca di un nuovo paziente che possa soddisfare meglio le sue richieste, evidentemente non deve essere stato che l'ennesimo tentativo di una lunga lista), m'è parso particolarmente atroce il particolare delle corde vocali asportate, in un primo momento m'è parsa un'inutile crudeltà, ma poi ho pensato che non deve essere stata una scelta casuale, credo che il tizio abbia pensato a questo per eliminare una tipica caratteristica dell'essere umano, e farla sembrare ancor più una semplice cosa, a cui asportare e apportare a piacimento delle componenti, si può dire che nel suo caso davvero la morte sia stata liberatrice, dato che gli ultimi momenti della sua esistenza non sono certo stati sereni.

Recensore Veterano
10/11/11, ore 22:01
Cap. 1:

Ciao!
Beh, per essere la prima horror che scrivi non è niente male, però avresti, secondo me, dovuto ampliarla. argomentandola e aggiungendo descrizioni sullo stato d'animo della ragazza, avresti sicuramente reso la lettura più ansiosa e inquietante, che poi è quello che una storia horror punta a ottenere.la velocità dello svolgimento della trama le fa perdere quell'impatto stritola-budella che le premesse lasciavano intendere.
perchè proprio lei?cosa voleva ottenere il medico?ma soprattutto come c'è finita lì?Non si ricorda cosa è successo prima di svegliarsi?queste domande mi sono subito sorte spontanee e la storia non ha risolto i miei dubbi. Inoltre, se avessi continuato a descrivere le sensazioni della ragazza, oltre a delucidare il lettore sull'accaduto lo avresti anche resom più coinvolto emotivamente con la ragazza.

però ci sono anche tanti elementi positivi: la scena di per sè non è banale, la figura del medico è agghiacciante e il finale lascia intendere qualcosa di altrettanto terribile per il prossimo paziente,inoltre è ben scritta come tutte le tue storie: tutti elementi di base di un buon horror. ecco, l'idea c'è e anche bella e che funziona, devi solo ampliarla un pò di più, ma capisco che era la prima e magari non hai voluto subito osare.
quindi si, esercitati e continua a scrivere su questo genere, magari sempre one-shot, ma un pò più lunghe.
ammetto che però l'idea di leggere una long horror tua mi intriga parecchio...io la pulce nell'oreccho te l'ho messa, poi fai te!XD
Isa

Recensore Master
10/11/11, ore 21:44
Cap. 1:

Che dire, davvero molto inquietante O_O
Sei decisamente riuscita, in poche parole, nell'intento di far raggelare il lettore. Non si sa chi sia la vittima, non si sa chi sia il folle chirurgo né perché stia facendo questi spaventosi esperimenti, ma hai semplicemente descritto una scena di puro orrore, come se fosse un incubo dal quale uno vorrebbe immediatamente risvegliarsi.
Complimenti ^^

Nuovo recensore
10/11/11, ore 19:32
Cap. 1:

Dovresti ampliarla, è troppo breve per avere il tempo di immedesimarsi nella vittima. Aggiungi dei dettagli e consiglierei l'uso della prima persona. La terza persona in questo caso risulta fredda e insipida e, sommato al fatto che l'intero testo non supera le 600 parole, il lettore rimane distaccato dalla vicenda narrata. Come primo passo verso l'horror è però notevole. Un saluto.