Recensioni per
Meds
di cheedori

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/12/13, ore 22:47
Cap. 7:

LUCIA IMPERAT!!!
E con questo esordio autoreferenziale inizia una recensione poco recensione.
Premesso che Dom - sei un COGLIONE - ma cazzo, vederti crollare a questo modo (il giorno del tuo compleanno, perchè l'autrice è stronza dentro) fa un male cane e Matt sei...boh...come fai a non...NON LO SO, MA FA QUALCOSA DANNAZIONE! Qualcosa di diverso dal mandarlo ancora più in crisi, sì.
Ed anche dal baciarlo dopo che ha vomitato.
Peraltro, fa schifo, eh, ma non sai quanto ho apprezzato la precisazione sul fatto che non si tratta di un bacio al dentifricio (e conseguentemente il commento di Dom sul farsi bastare lo sputo XDDDD *sto ancora ridendo). Ok, lo confesso, adoro le storie realistiche e dove lui e lui non sono necessariamente Georgie e Law...Leo...Li...come cippa si chiamava quell'altro?
Vabbè, comunque è un capitolo troppo breve ma non è brutto come pretendi di farlo passare. Ha solo un difetto, è tipo troppo breve. E niente, se magari non era così breve...
Per il resto è un capitolo necessario, visto che fai succedere un milione di cose in tredici righe. E la nonna di Bellamy merita un'ovazione. Anche Kate merita un'ovazione, anche se, ragazza mia, datti una svegliata perchè penso tu sia consapevole che il tuo inside joke è tale solo per metà e ti ritroverai cornuta prima di ieri.
Cmq, ora il resto, grazie.
MEM

P.s. La sottoscritta insiste per il bene della Tua Comunità e non vuole essere associata a cose tipo Bell..cos...quella roba, insomma.
In ogni caso, voglio il finale di questa storia. Lo. Voglio.

Recensore Veterano
08/12/13, ore 22:38
Cap. 2:

Puoi anche non leggere, perchè è tutto tratto dal tuo capitolo, ma questa parte: " L’ingiustizia di tutto ciò mi colpisce con la potenza di un tram guidato da un fanatico sadico-bastardo: prima mi investe e poi mi ricalca in retromarcia, lo stronzo.
Distesa in un sonno beato, di fianco a me, Kate non accenna a muovere un dito. E grazie tante.
Ha già poppato, l’infame, e lei domani lavora, ed io invece sono qui in vacanza, quindi “Matt, ti occupi tu del piccolo, vero?” e poi sguardi di zucchero, ed io che son coglione: “certo amore!” - certo amore, me prima togliti quei cavolo di tappi dalle orecchie e dimmi, dimmi, benedetta donna: dove si spegne? L’hai fatto tu, dove sono le istruzioni? Pronto? Assistenza clienti?
A questo punto, la bestemmia che impasto mentre apro gli occhi e - sì, sì, dannato fagotto di cartilagine e cotone idrofilo, arrivo! - metto i piedi giù dal letto, mi sembra assai più che appropriata. Meritata, quasi. Liberatoria.
Sbadiglio, impreco, guardo l’ora (sono le 2:54), impreco, mi gratto la chiappa sinistra sopra ai - dove sono i miei boxers? Ah, eccoli qui, toglietevi dalle chiappe, pure voi. Impreco. I piedi l’un davanti all’altro, barcollo, borbotto, impreco. Porta, corridoio, tappeto in cashmere. Impreco, ma stavolta solo perché odio questo tappeto, e lo dico, dico “odio questo fottuto tappeto” e poi lo scanso coi piedi scalzi. Passo, passo - ormai ci siamo quasi; vagito, vagito. Porta, vagito. Luce. Orsetto, gattino, vagito, il Cane Pulce, Buzz Lightyear, vagito. Le stelle, sulla parete e sul soffitto - stelle e stelline ovunque, e giallino e azzurro e blu. A terra c’è una piccola coperta colorata, un affare di lana che 33 anni fa aveva servito un’altra culla, e che miracolosamente è ancora intatto; deve averla portata qui mia madre la settimana scorsa, insieme a quel dannato cane di pezza e al carillion della nonna che però a Kate dà i brividi, quindi l’abbiam messo via. Ah, dov’è mia madre ora? Non vuole goderselo un altro po’, nonna Marilyn, questo suo bel nipotino? Guarda come scalcia e tira e piange come un pazzo! Io ho una carriera, sai, ho bisogno di dormire, razza di polpetta starnazzante, ho... ho... " L'HO AMATA. Ho riso, riso proprio tanto. Ho immaginato tutto e mi sono scompisciata.
Forse avrei dovuto iniziare dicendo che ho letto tutti i capitoli- probabilmente lascerò una recensione ogni giorni, perchè se le scrivo tutte insieme poi mi sembra di dire sempre le stesse cose °.°
Ma secondo te è normale che quando Matt ha detto: “Il mio cane mi dà un pensiero, un pensierino nero nero, ha un bel nome molto dolce sai qual è? Si chiama Pulce...” l'ho letta cantando? O.o Sembravo una deficiente, lo giuro!
E povera piccola creatura... immagino com'è svegliarsi in quel modo -.-"
Dom, Dom, Dom... è meglio se non parlo, perchè so quel che fa ... gli voglio bene, però. Povero disgraziato. Matt idiota. Bingham ruleZ! Kate... Kate me piace, oh!
Ci vediamo, cioè ti scrivo domani. Un capitolo al giorno, toglie il medico di torno :3 Non so cosa c'entra...
Un bacio, Wellsie ♥

Nuovo recensore
08/12/13, ore 20:14
Cap. 7:

Ecco, questo è uno di quei casi in cui mi chiedo... da dove inizio?
Avevo iniziato a seguire questa storia un anno fa, quando ancora veniva pubblicata... poi hai smesso (difatti non ti avevo riconosciuta come l'autrice di Meds perchè hai anche cambiato nick!) e mi hai gettata nell'angoscia totale perchè, che te lo dico a fare, io questa storia l'a-do-ra-vo.
Volevo quasi recensire ogni capitolo perchè se lo merita, poi in realtà mi sono accorta di non avere tempo (qualcuno ha detto esami? ^_^"7) però non potevo assolutamente lasciarti senza prima dirti che ti amo e che sono stra-contenta che tu abbia aggiornato!
Allora, si nota un cambio di stile, forse dovuto al tempo trascorso dall'ultima volta in cui hai pubblicato un capitolo... ma non mi lamento per niente! Se possibile anzi, questo capitolo (insieme al penultimo, il modo in cui descrivi i flashback fa un certo male al cuore) è forse il mio preferito di tutta la storia: in primo luogo hai descritto una situazione per niente scontata in maniera assolutamente magistrale (la reazione dello "stomaco" di Dom è una delle cose più vere e forti che abbia mai sperimentato...). Quando Matt dice "tu sei innamorato di me", quasi con candida innocenza... lì ho sentito il pavimento tremare! Ho provato la stessa paura di Dom, quasi dicevo "oddio mi ha scoperta!". Bellissimo, assolutamente... Dom non glielo avrebbe mai detto, forse, se Matt non l'avesse messo davanti alla realtà dei fatti così. E bravo "Mecchu", 10 punti a Grifondoro! ^_^/
Poi ho un problema enorme con il tuo Dom, nel senso che ne sono innamorata persa! Forse perchè mi sono ritrovata nella sua stessa situazione, innamorata del mio migliore amico, con una paura insensata di ammettere a me stessa per prima la cosa, di rovinare tutto quello che c'era tra di noi... gli vuole proprio tanto bene a Matt, soffre come un cane perchè sa che a questo punto è troppo tardi per loro due insieme ("non avrei mai avuto un figlio da lei" dice anche Matt, per quanto possa costare ad un padre dire una cosa del genere...). Ma lo sarà davvero, poi? Perchè poi una volta lasciate aperte le porte, anche di uno spiffero, il desiderio vola via libero... e Matt non si tira indietro davanti ad una "bocca vomitosa" quando vuole baciarlo.
Ho assolutamente amato il finale, che cito perchè mi ha fatto ridere ma anche sospirare con una certa tenerezza:

"“Voglio baciarti,” confessa. “Ma non posso, sarebbe completamente vile.”
Sto per dirgli che non m’importa nulla di tradire Kate a questo punto, ma poi lui fa una cosa strana e sputa per terra al mio fianco.
“Fattelo bastare,” dice tornando più vicino.
“Mi fai assolutamente schifo,” dico io.

E poi lo bacio."

Ecco, il "mi fai assolutamente schifo" mi ha stesa, non chiedermi perchè! XD
Non vado avanti con le citazioni perchè altrimenti dovrei quotare quasi l'intero capitolo, ma la parte iniziale è intrinseca di una certa poesia che morde il cuore (la maglietta di Superman, il profumo di Dom sui cuscini e il fantasma della sua presenza... il rito del tè come agente placante, magnifico!)
Sono assolutamente deliziata e pretendo (sì, pretendo proprio!) un seguito presto.

Continua così, sei bravissima! 
Baci ^__^

Nike
 

Recensore Master
08/12/13, ore 14:30
Cap. 7:

Due storie in una settimana, guarda che poi ci facciamo l'abitudine!!
Sarai felice di sapere che ora ho lo stomaco e le budella attorcigliate come quelle del povero Dom., ma don't worry io nell'angst ci sguazzo!!
E' meraviglioso come in mezzo alla più tragica delle scene ci metti una battuta del tipo "Rocstar confuse e un po' ricchione " che ridimensiona subito tutto.
Hai un modo di vederli e di descriverli che sembra molto il mio, ma tu sei infinitamente più brava di me a metterlo su "carta" e farlo sembrare realistico.
Sono solo contenta che sei tornata a scrivere!!

Di come la Nai faccia finta di schifare il BellDom ne parliamo di persona!! *fischietta*

Abrraccia, saluta anche il gatto, manda glitter, muffin, e tante caramelle!!

 

Recensore Veterano
07/12/13, ore 16:38
Cap. 1:

Giuro e stragiuro che oggi, cioè questa mattina, quando ho iniziato a leggere questo capitolo- in realtà sbirciavo con il mio telefono ultrapensionato anche durante il pranzo-, non sapevo che l'autrice fossi tu. Quindi ti prego di non pensare che io stia recensendo solo perchè tu lo hai fatto a me °.° E' una cosa che odio a prescindere da tutto :o
Okay, dopo uesta bella introduzione- ho fatto tutto io, me ne rendo conto- inizio a parlare seriamente. Inizio col dire che mi piace il modo in cui scrivi, davvero, davvero, davvero molto. Sei riuscita a scrivere- a molto spesos non è facile- cose quotidiane come l'abbraccio di una madre al figlio quindicenne e ad esprimere il "disprezzo" di questo povero disgraziato per unìazione tanto dolce da parte di sua madre. Sono cose che fanno tutti i figli e io l'ho immaginato perfettamente. Mi piace come hai caratterizzato Matt, in questo capitolo. E' così che lo vedo anche io, certe volte. Non ho nessun dubbio al riguardo: secondo me da piccolo era un rompipalle, casinista e pure incosciente, sì :P No dai, porello...
Dom... Dom quel povero disgraziato deve subirsi tutto, ma in fondo chi non lo farebbe per un amico vero?Il fatto che fosse ubriaco, forse, ha aiutato le sue scelte poco sagge: al suo posto gli avrei tirato dietro qualcosa, anche una vecchietta che passava per caso (sì, perchè magari anche la vecchietta s'er ubriacata... )
Ma... "Cessino. Cesso, ah-ha, devo andare al cesso, devo proprio andare al cesso! " ahahhaha sono scoppiata a ridere mentre mangiavo, non ti dico le occhiatacce che ho ricevuto dai miei :'))) ahahaha ma ne valeva la pena. Mi aiuta anche la fantasia sai: se immagino la scena non posso non ridere\piangere e\o parlare da sola e commentare. Lo so, ho dei problemi sei -_-
A parle le mie cretinate, ripeto: mi piace il modo che hai di scrive. Il tuo stile è scorrevole e non mi annoia. Quindi ci becchiamo al prossimo capitolo ^_^
Wellsie

Recensore Junior
07/12/13, ore 14:33
Cap. 7:

Ciao ^_^
avevo letto questa fic già prima, era tra le preferite perchè l'ho adorata, credevo che fosse conclusa (non chiedermi perchè visto che l'indicazione diceva palesemente Completa: No) e invece... sorpresa! 
Ok per prima cosa dovrai sorbirti il pippone di quanto mi sia piaciuta la fic: l'ho adorata sul serio, mi piace moltissimo il tuo stile nello scrivere, i particolari su cui decidi di focalizzare la narrazione. I flashback poi mi emozionano sempre un sacco, la descrizione del piccolo Matt è commovente e bellissima. Delinei perfettamente, anche con poche parole, i personaggi. 
Ritorniamo a questo capitolo, inutile sottolineare che mi è piaciuto moltissimo, l'immagine iniziale del risveglio e di Dom alla finestra con la maglia consunta di Superman mi è piaciuta un sacco.
Poi la tensione nell'aria, le poche parole tese ma ormai sincere, forse hanno capito di non riuscire più a mentirsi, perchè non ha più senso. 
L'amara verità, il ricatto e Matt che comunque gli sarà vicino perchè ora tocca a lui raccogliere Dom dal pavimento, bellissimo. Poi la verotà spiattellata lì da una semplice frase e Dom che non riesce ad affrontarla e vomita l'anima per liberarsi di qualcosa che nemmeno lui sa e poi Matt gli è di nuovo vicino e poi devo quotare:

“Sei uno stronzo - lo sapevi, tu lo hai sempre saputo! - hai fatto finta di niente per tutto questo tempo -”
“Chi è lo stronzo che non me l’ha detto prima? Cosa sono io, una specie di indovino?”
“E secondo te avrei dovuto mandare tutto a puttane solo perché - solo perché -”
“Se tu me l’avessi detto - se tu solo me l’avessi fatto capire invece di metterti a fare tutti quei giochetti -”
“Cosa,” mi interrompe Dom, dandomi una spallata così forte che mi fa perdere l’equilibrio. Cado di schiena sulla parte di tappeto pulita - Dom mi è addosso solo pochi attimi dopo, schiacciandomi per terra col suo peso.
“Tu che cosa Matt?” sibila.
La verità scappa dalle mie labbra prima ancora che riesca a rendermi conto di aver formulato un pensiero del genere.
“Io non avrei mai avuto un figlio da lei,” mormoro. Fa male, ma non solo a me.

e poi la resa, il bacio, i miei brividi... fantastico.

Bellissimo, emozionante e amaro (nel senso buono).

Ogni recensione che si rispetti deve finire così, quindi non sarò da meno e ti dico: spero di leggere presto il seguito.

A presto

Alice

 

Nuovo recensore
05/07/12, ore 20:35
Cap. 6:

Ma buonasera! *O*
L'ho letta tutta d'un fiato, quindi questa è una recensione a caldo e probabilmente non avrà molto senso ma cercherò comunque di metterci l'impossibile. Innanzitutto, è...come si dice, completa? Immagino di sì: c'è tutto, a partire dall'umorismo, passando per l'angst (giuro che se provassi a dire la parola angst ad alta voce mi soffocherei) e sfociando nella tenerezza più assoluta di questi due ragazzini stupendi che sono Matt e Dom, e che tu caratterizzi così bene da chiedermi se non li frequenti quotidianamente, perché c'è tutto anche qui! A prescindere dal punto di vista narrante ci sono moltissime sfumature, le piccole cose che contraddistinguono una voce narrante dall'altra, il tono frenetico e iperattivo di Matt e quello più calmo e "ondeggiante" di Dom, una cosa che mi ha veramente colpita. Oh, e Bing è il massimo, Kate è adorabile come sempre, e c'è troppo da dire e nonvedol'orachetuaggiorni perché il mio istinto scrauso stavolta ha fatto centro: hai talento, sei veramente ma veramente brava. Quindi congratulazioni - e abbi fiducia nelle tue capacità, perché questa storia mi ha incollato gli occhi allo schermo meglio della colla UHU col tubetto giallo (e quella è forte, eh!).

Ancora complimenti! ♥

Nuovo recensore
02/07/12, ore 23:08
Cap. 6:

Ero sul punto di una crisi di nervi quando ho visto questi due prendersi a botte. No, le recensioni non si iniziano così, chiedo scusa, riparto.
Sto piagnucolando, forse per l'effetto di quella serie di canzoni strappalacrime che proprio gli Smashing Pumpkins hanno scritto - Bleed, Without you, non capisco perché lo sto scrivendo, forse perché sono uno dei gruppi più fighi e li hai inseriti nella tua storia - e che ho fatto partire a random senza una vera e propria ragione, partendo dalla playlist piccola e scomoda del mio canale sconosciuto di youtube.
Sto piagnucolando come una bambina a cui è caduto per terra il gelato - e non è un bel vedere. A dire il vero la fase del "ho gli occhi lucidi senza motivo" si dovrebbe superare intorno ai 13 anni o giù di lì ma sono in ritardo con tutto quindi forse mi è anche concesso.
Ho iniziato ad ansimare - come una perfetta idiota, davvero - quando ho letto di Bellamy schizzato che piange e urla e tira pugni a destra e manca, finché non sono arrivata al fatidico "mi si spinge addosso irruento". E allora niente, è capitato che mi commuovessi per quel che leggevo - mi è capitato un milione di volte, e non credere che sia una che si commuove tanto facilmente, più che altro a causare gli occhioni lucidi sono sempre le cose che leggo, a partire da Edgar Allan Poe in un tratto di "Eleonora" fino a Benedetta Cibrario nell'ultimo libro che ha pubblicato, per non parlare dei fiumi di lacrime che scendono leggendo le poesie scritte in quel modo complicato e secondo me assurdo dei tomi che ho in fondo alla libreria, perché davvero non dovrebbe esistere qualcosa del genere, e non dovrebbe essere concesso di piangere di fronte a parole scritte nero su bianco; se capita forse è un caso medico da analizzare con tutta l'attenzione possibile.
Partiamo dal presupposto che io abbia iniziato a leggere il capitolo ingoiando cioccolato - non so perché lo sto scrivendo qui, perdonami, certe volte di sera mi gira così - e crema a raffica con la velocità di tre cucchiaini al secondo, manco fossi a dieta da sei mesi o peggio, e poi ho iniziato a scorrere le righe e ad addentrarmi nell'atmosfera dolce - che sa un po' di casa - di Teignmouth, nel '94 e un giorno dopo il compleanno di Matt. 
"Ha una voce fantastica - sottile, acuta - ma allo stesso decisa e vellutata anche sui toni più bassi, un po' come una carezza. Non gliel'ho mai detto, però. So che non vuole sentirselo dire."
Già qui mi sono resa conto di quanto fossero azzeccate le parole che hai usato, le stesse che ho sempre usato anch'io nei miei innumerevoli tentativi di descrivere la sua voce a chi non sa un cazzo di Muse e bla bla bla.
Ma poi non ti sei limitata a questo, e sei andata a fondo; ci siamo ritrovati tutti quanti noi lettori a leggere di nuovo di questi due del Club dei Ragazzi sdraiati sul letto di Dom stavolta e non più su quello di Matthew. L'atmosfera stucchevole e, sì, ammetto, sdolcinata ma in questo caso necessaria per far entrare nell'ottica del capitolo.
Matt che scoppia a piangere, io che scorro con ancora più nervoso quell'affare al lato della pagina - e ora, mi vergogno a dirlo, ma non mi ricordo minimamente di come si chiami forse per l'emozione del recensire un capitolo relativamente in tempo rispetto alle altre volte (ma chi voglio prendere in giro, tzè) - per capire ed entrare dentro ogni singola parola.
"Se possibile, questo è uno scenario ancora più pietoso di quello di prima. Me ne sto inutile con le mie braccia inutili e le mie gambe inutili e il mio tutto essere un'inutile inutilità seduto sul letto, senza sapere che dire o fare. Matt sta cercando qualcosa nel suo zaino, e so già di cosa si tratta prima che le poggi davanti a me in un gesto di per sé piuttosto eloquente - trecento spiegazzate sterline sul vecchio copriletto di Donald Duck."
In fondo me lo sentivo che sarebbe successo, dopo quest'immagine dolcissima della madre di Dom che entra con la fetta di torta e le candeline ridotte in cera. 

"Puoi evitare di gemere come se ti stessi facendo una sega, scusa?"
 
"Mh, mh -- no. Più a destra."
 
"Così?"
 
"Uh, sì -- cazzo, sì. Mannaggia a te che sei nato con l'uccello, Dom."
 
Pausa.
 
"Eh?"
 
Riprendo a grattare, lo sguardo perplesso diretto in una linea retta sulla la parete di fronte e il poster degli Smashing Pumpkins.
 
"Più giù? Dico che - boh, dai. Niente." "

Se posso definirei questo come momento glu o come si scrive - l'ho già detto che sono emozionata/commossa/schizofrenica e tutto senza motivo? Sì? Sì - perché ho iniziato a leggere con un breve sorriso a formare una piega sulla mia faccia attenta e percossa da ogni tipo di emozione. E soprattutto perché come prima dicevo hai scritto le paroline magiche Smashing Pumpkins per cui provo un amore profondo (lascia stare sto delirando, anche se il fatto che sia uscito il nuovo album pochi giorni fa continua a gasarmi).
"Respirarsi addosso è praticamente inevitabile, a queste distanze. Il naso di Matt è a soli tre centimetri dal mio, e da qui posso contargli persino le ciglia appese ad ogni palpebra, gli scatti nervosi delle iridi nascoste al di sotto. Questa condivisione stretta di spazi vitali ed ossigeno è un'altra delle dinamiche del nostro rivisitato Club dei Ragazzi che sfugge alla comprensione di Tom e Chris - ma loro sono grandi e grossi e non è che possa esattamente andare in giro ad abbracciarli come un koala bisognoso."
Una cosa che mi ha colpito è questo contare le ciglia da parte di Dom. Ancora una volta un particolare così fine mi ha catturato ed è più che azzeccato in questo caso.
Matt mi sembra tanto turbato ma si trova a suo agio, e in fondo fin dal primo capitolo si capisce che quello è il suo posto, sul letto, di sera, quando non c'è il sole a entrare dalla finestra ma ancora la fioca lucina proveniente dalla scrivania, e soprattutto con Dom.
Ho ascoltato Escape per la prima volta sul treno in una giornata di pioggia - una giornata di merda nonostante io ami la pioggia - e mi ha sempre affascinato la sua storia. Scritta da Matt a quanto pare col pensiero del padre in testa, e azzeccata in tutto e per tutto allo stato d'animo da ragazzino lontano dal padre che tu sottolinei adesso.

" "Di che parla?"
 
Un braccio sottile sale a stringermi la vita, scavando invadente tra un fianco e una costola. 
"Di fuggire," mormora piano Matt.
 
Non mi augura la buonanotte prima di addormentarsi."

E di colpo ritorniamo al presente - giuro, non me lo aspettavo, per la prima volta mi sono sentita colta impreparata e soprattutto ancora più curiosa.
Ho letto velocemente le prime righe, ho fatto mente locale e poi mi sono messa in ascolto di questo dialogo significativo forse più di tutti gli altri dialoghi nell'intera storia.
"Matt ha l'aspetto di uno che sia appena stato ripassato in un'asciugatrice a secco. La sua pelle è tirata e lucida in più punti - le macchie sulle guance più evidenti del solito; gli occhi sono scavati e non brillano più come una volta - i capelli flosci e stressati che si dividono in una fila ordinata al centro del capo, la barba sfatta da giorni. Fa schifo, e non lo trovo per nulla attraente."
Matt e Dom si scannano, e so che sembrerà strano ma amo leggere questo genere di litigate, in cui tutto sembra ingrandito di dieci volte, in cui ogni parola sembra urlata, spessa, scura e pesante, tanto da fermarsi a metà strada tra la bocca e lo stomaco di chi sta leggendo.
"[...] non mira tanto a fare del male, quanto a procurarsene in prima persona."
Questo mi riporta al lato autodistruttivo di Matt - un lato che ha anche nella realtà per quanto mi riguarda, e glielo leggo in faccia quando canta in falsetto in Hullabaloo. 
E' incredibile perché da come lo descrivi tu sembra un uomo che ha sofferto fin troppo, con un fare distaccato eppure attento, la faccia trascurata ma la voglia di parlare con Dom, e, in un certo senso, di parlare anche con se stesso.
L'intera conversazione vola via, tra agitazione, pugni, schiaffi, e come ho detto amo questo genere di cose - mi prenderai per una maniaca, ma ormai dopo questa recensione avrò perso tutta la mia dignità a partire dal piagnucolamento inconscio iniziale, quindi tanto vale proseguire e basta.

"Matt sta piangendo così forte che il pugno gli trema e mi manca di diversi centimetri. 
Stremato dai singhiozzi e dalle botte, infine mi si spinge addosso, irruento e bagnato contro la mia camicia sudata.
 
Non lottiamo più, adesso. Non ha più senso, non l'ha mai avuto.
 
"Sono così stanco, Dom," mi dice lui, "così stanco".
 
Succede tutto all'improvviso; scivolo lungo il muro con le spalle e Matt viene giù con me. Mi dà un pugno - ed io lo spingo - e poi lui fa una cosa strana e schianta le labbra contro le mie. 
 
Mi bacia. Matt mi bacia."

Ed ecco il fatidico momento da cui sono - in modo poco ortodosso - partita con questa recensione che ha buchi e imprecisioni ovunque, ne sono più che certa. 
L'intera storia sembra essersi svolta solo per arrivare a questo punto, ma questo ovviamente è il parere di una lettrice qualunque che si è immersa nella storia da capo a fondo cercando un modo per capire i personaggi, le azioni, i momenti, le dimenticanze degli stessi protagonisti.
Dall'inizio ancora non si era parlato di un bacio vero e proprio, forse di questa sottospecie di corteggiamenti, di questi sguardi e di questi dialoghi che nascondevano un mondo dietro, e il bacio, il bacio arriva di colpo, e non me lo aspettavo, né credevo sarebbe arrivato in fondo, perché alla fin fine nella maggior parte delle storie i baci vengono nascosti, tralasciati, si preferisce accennarli e basta, forse perché si rischia - ovviamente - di cadere nel banale, come non si potrebbe quando si sfiorano temi di questo genere? Qui la scena ha un che di privato, di appartato, ma nulla viene nascosto, anzi, i movimenti di Matt, partendo proprio dal suo bacio, sono calcati e profondi tanto da stupire persino me.

Ho iniziato a recensire questa storia due mesetti fa, trovandola in mezzo a storie che in fondo non mi interessavano più di tanto. Da allora mi sono distaccata dai Muse, forse è un bene o forse no, ma sei stata capace ancora dopo tutto questo tempo di emozionarmi come prima c'erano riuscite poche storie. Ma qui non si tratta solo della storia, dei personaggi, di Matt Bellamy o Dominic Howard, qua si tratta più che altro del modo in cui sei riuscita, involontariamente, a colpirmi, a mostrarmi un lato di loro che non conoscevo, qualcosa che ho apprezzato fino a fondo e continuerò ad apprezzare anche nei prossimi capitoli. Inutile dirlo, ma leggerò anche il prossimo, e ti prometto che sarò puntuale. 
Sostanzialmente, credo di aver cambiato 'atteggiamento' nel mio lasciare recensioni, o forse è una cosa che ho notato solo io. Insomma, prima ero parecchio distaccata come lo sono sempre, ora mi sono ritrovata a parlarti del gelato al cioccolato e crema, insomma, è abbastanza ridicola come cosa, insieme ovviamente ai miei poemi al posto delle recensioni, significa che in fondo mi sono affezionata a questa storia e al tuo modo di scriverla con tanto impegno, ai dialoghi, alle descrizioni di questi pezzi presi dalla loro vita, cose che secondo me potrebbero benissimo essere successe al di fuori della tua testa, perché ogni cosa che scrivi è verosimile e calza a pennello con la realtà, quasi vivessi dentro di loro, dietro alle interviste, dietro alle foto e dietro agli sguardi, proprio quando loro scendono dal palco e tornano ad essere forse persone normali ma con quel tipico pizzico di particolari in più, storie irrisolte, e un sacco di punti descritti in breve ma che secondo me rappresentano tanto dentro di loro.
Spero davvero che tu non smetta di scrivere, perché credo tu sia portata per questo, ma soprattutto mi sembri una persona che descrive nel modo più azzeccato i particolari, come già in precedenza ti ho detto, e secondo me è davvero qualcosa di meraviglioso in cui non tutti riescono, un pregio di cui andare fieri.
Quindi, ancora una volta, cado nei banali complimenti, e ti ringrazio per avermi aperto gli occhi su questo mondo un po' tuo, un po' dei Muse, un po' di Matt e Dom e dei loro discorsi e flussi di (in)coscienza.
Alla prossima, cara :3


xxx

Nuovo recensore
02/07/12, ore 20:08
Cap. 5:

Sono imperdonabile, e non butto l'occhio sulla tua bellissima storia da quasi un mese. 
Mentirei dicendoti che è colpa degli impegni perché, sì, di impegni ne ho avuti e mi hanno tolto parecchio tempo, ma c'è tutta una serie di cose che si aggiunge a questo; non era il momento adatto per leggere, scrivere, e tutto il resto, forse. Per non parlare del fatto che da nonbrava scrittrice che sono ho tentato di riempire il vuoto datomi dall'astinenza dallo scrivere per un buon numero di mesi. Alla fine non mi ero dimenticata di te, anzi ero rimasta con il quarto capitolo e mille dubbi sul seguito, tant'è che ho impiegato meno del dovuto per leggere questo. Non mi sembrava nemmeno giusto lasciarti una recensione alla 'tanto per', prima di tutto perché non lascio mai recensioni 'tanto per', e per di più la tua è una delle storie che più mi ha presa, perciò bisogna almeno farlo capire nel migliore dei modi. Spero di essere breve rispetto alle altre volte, giusto per evitare di annoiarti e cose varie XD Purtroppo mi dilungo con troppa facilità. Ribadisco che sono imperdonabile.
Bando alle ciance, passiamo alla recensione vera e propria.
Il capitolo fin dall'inizio mi ha inghiottita senza nemmeno il permesso, mi sono ritrovata in quella specie di flusso di coscienza alla Bellamy per cui secondo me sei tanto portata, e pare quasi che tu stia dentro la testa di quell'uomo ventiquattr'ore su ventiquattro, a partire da quella cosa dei giornali e di Max Bellamy; mi ha colpito un particolare forse insignificante: il fatto che tu abbia sottolineato il suo fissarsi il neo sul polso. Le possibilità sono due: o l'hai buttata lì, o hai notato quel neo sul polso tu stessa in un'intervista/concerto/foto, cosa che credo sia più probabile dato che da quanto ho capito certi particolari ti attirano e vengono a far parte delle tue stesse parole. Io sono quel tipo di persona che si fissa tanto sui particolari (della serie ODDIO QUEL TIPO HA SUL MENTO UNA CICATRICE + tutte le seghe mentali legate a una cicatrice che probabilmente nemmeno esiste ma che mi è sembrato di vedere) e quindi mi è piaciuto in poche parole questo neo sulla sua mano, che forse era un modo anche per sdrammatizzare, nonostante l'intero discorso che lui si stava facendo in testa fosse già di per sé "sdrammatizzante".
Mi piace come pensa Matt nella tua storia, mi è sempre piaciuto, e secondo me davvero gli passano questi pensieri per la testa, nella realtà intendo, e davvero ha un animo un po' altalenante, che gli permette di rivedere nell'insieme tutti gli avvenimenti prima accaduti, reagendo a volte impassibile, a volte forse esagerando.
Mi è piaciuta la corsa all'areoporto con ancora le caramelle appiccicate alla faccia, è molto verosimile.
Poi viene la parte in cui ci sono, come sempre, Matt e Dom, con i loro discorsi che nascondono mille parole sotto.
Una parte che mi è piaciuta e che ora citerò è quella in cui Matt attraversa velocemente ciò che lega lui e Dom, ed è affascinante il modo in cui sottolinei certi aspetti senza andare a fondo, accennandoli solo, rendendo il tutto ancora più interessante a parer mio.
 "Ci sono cose che restano e resteranno solo tra noi due: sono i tagli sulle mie braccia e le magliette a cui tiravo giù le maniche tra le dita fino a deformarle per nasconderli; sono le volte in cui mi affamavo per giorni e poi giacevo svenuto nella mia camera d’albergo fino a quando non arrivava lui con la chiave di riserva ed un panino al tonno; sono le notti trascorse schiacciati in due in una sola cuccetta, sono i giorni in cui sparivo senza dire nulla e il modo in cui lui mi chiamava “stupidocoglione” quando mi ritrovava, tremante per lo spavento e la rabbia. Sono tutte le fottute volte in cui Dom e solo Dom non solo ha teso una mano, ma si è calato giù con una corda e ha assicurato la mia vita ad un gancio mentre mi tirava fuori da un baratro mai pienamente compreso. Non è detto che ne sia mai uscito, in realtà - non è possibile semplicemente ‘smettere’ di essere depressi, per quanto ci provi - ma lui è sempre stato lì con me, pronto a far tentennare la fune in caso di necessità, senza aspettarsi mai un “grazie” se non un “vaffanculo”."
A primo impatto mi sembra proprio di intravedere il 2Matt Bellamy della mia testa" in queste parole, e allo stesso tempo anche Dominic. Non si tratta solo di Matt o solo di Dom, qui, nell'intero svolgersi della storia. E' qualcosa che coinvolge entrambi. Sei riuscita a colpire a fondo anche stavolta.
"Dominic allarga sempre la bocca più che può quando sorride."
E' vero.
Ecco, qui parte una delle parti che più mi sono piaciute. Tanto da farmi rimanere con gli occhi fissi sullo schermo manco fossi indemoniata.
A partire dalla confusione del locale provocata dallo stato di Matt. E poi Cècile, una comparsa che porta dietro di sé il suo mistero - purtroppo qualcosa di negativo. 
"Non ho neanche il tempo di abituarmi al suono del suo nome sulla lingua, perché la sua bocca trova subito la mia, mentre occhi e mani vanno alla ricerca un cubicolo libero. Infine ci rinuncia, decidendo invece di farsi leva sui miei fianchi e salire su uno dei lavandini allineati contro lo specchio, le gambe allargate ad accogliermi nel mezzo - dita che già hanno trovato la zip dei miei pantaloni e tirano giù insistenti. In un attimo sposto quella patetica imitazione di gonna e le sfilo il perizoma di pizzo, toccandola con insistenza dove le cosce si dividono, preparandomi a prenderla senza troppi indugi... ma poi qualcosa deve andare storto, perché inizia ad agitarsi e a dire cose che non capisco nella sua fottuta lingua."
Mi è piaciuto questa particolare descrizione del momento in cui Matt ubriaco si trova nella toilette con questa ragazza spuntata dal nulla, è scritto molto bene e  rende l'idea. Poi beh, sono portata per questo genere di cose evidentemente, non so se c'è da vergognarsene o essere felici. A volte finisco nel banale purtroppo, ma ti assicuro che nel tuo caso questo non è successo.
"Tutto ciò che riesco a sentire per qualche minuto dopo - oltre ai suoi passi che si allontanano - sono i respiri profondi di Dom al mio fianco; il bianco nel pacchetto perde d’importanza di fronte al modo in cui gli tremano le gambe e quasi non riesce a stare in piedi. Non ci penso due volte prima di avvolgergli un braccio attorno alle spalle e guidarlo verso l’uscita, verso l’auto, verso casa."
Poi quando è finito il capitolo ci sono rimasta di merda, lo dico con sincerità, non me lo aspettavo minimamente e sarà perché stavolta ho letto con più fretta e più foga di scoprirne il seguito.
Temo mi butterò a capofitto nel prossimo capitolo.
Purtroppo sono a corto di idee o qualsiasi forma di complimento da aggiungere a quelli che già ti ho detto in passato. Il fatto è che anche questa volta mi sono ritrovata coinvolta in questa fic che non proseguivo da un sacco di tempo - mea culpa. E non posso sottolineare prima di tutto la tua bravura nel descrivere momenti tagliati dalla vita quotidiana, che però messi insieme formano la trama perfetta. Una trama che scorre liscia se vogliamo, ma che ha le sue insidie, i suoi piccoli punti di ombra, pieghe, cose che sono sicura verranno a galla solo verso la fine.

xxx

Recensore Master
26/06/12, ore 13:41
Cap. 6:

Io non riesco a voler male a Matthew in questo capitolo. E non riesco a voler male nemmeno a Dom. In realtà amo entrambi per la loro fragilità, che è così evidente e li rende così meravigliosi che tutto il resto - il modo in cui si fanno del male a vicenda nel tentativo di ridisegnare il rapporto tra loro - passa in secondo piano.
Ho adorato la scena in flashback perchè racconta un mucchio di cose tutte assieme.
Ed ho amato la scena del presente, perchè Dom è così diverso da se stesso ed, insieme, l'evoluzione del ragazzino di allora. Più problemi da affrontare in prima persona e la spalla troppo fragile di Matt a cui appoggiarsi.
Meraviglioso.
MEM

Recensore Veterano
23/06/12, ore 15:52
Cap. 6:

Matt. *batte testa contro il muro*
Non lo so... Il tuo Matt mi ammazza. *continua a sbattere testa contro il muro*
La mia recensione potrebbe continuare così all'infinito, con me che sbatto metaforicamente la testa al muro e mormoro "Matt", perché vorrei adottare il pulcino sperduto del passato e anche il pulcino sperduto del presente e rendere la sua vita un po' più semplice e tranquilla.
Il quadro che hai dipinto della sua vita da adolescente mi sembra piuttosto realistico (mamma di Dom, sei bella) e il particolare del calendario è dolcissimo e struggente perché, assieme a quanto hai descritto di Bellamy Senior, mi ha fatto pensare che Matt una famiglia ce l'ha eccome, e allo stesso tempo ne ha due e, ancora e consecutivamente, non ne ha nessuna.  Non stupisce che sia sempre sulla difensiva, né che cerchi conforto in Dom. E' un bambino, ed è solo. E gli voglio bene, toh. 
Dom, ne voglio pure a te but Matt.

Niente di tutto questo è innecessario (ma è una parola, poi? *genuinamente perplessa*), comunque, casomai te lo stessi chiedendo. :*

Recensore Master
18/06/12, ore 21:20
Cap. 6:

Eccomi!! Che poi tu lo sai che ti abbiamo recensito collettivamente ieri, non ti fischiavano le orecchie? ah ah
Saretta...la prima parte è ....*squittisce per rendere l'idea*..Voglio una mamma come la mamma di Dom, che fa da contrappeso al padre di Matt al punto da farlo sembrare l'anticristo.
Il rogo viene evitato per un soffio e il rapporto tra i "nostri" due è già tutto basato su dinamiche speciali più o meno inconsapevoli.

Poi torni al presente e ci ributti nell'angst. Ancora una volta rivolti le carte in tavola, perchè è Dom a sollevare la crestina (e non ha mica tanto torto). Alla fine si torna sempre alle stesse dinamiche, scazzottate a parte.

Il tuo grosso pregio è quello di rendere le immagini di una vividezza assolutamente reale!!
Sono sempre emozioni assicurate.

Abbraccia fortissimo

Un bacione

Roby

Recensore Junior
18/06/12, ore 17:06
Cap. 6:

Ormai ti ho detto in ogni salsa e in ogni dove quanto adoro questa storia e il tuo stile indi stavolta ti dico solo che hai talento.
Nota bene: si sviene dal caldo e mi si sono raggelate le mani a leggere di Matt, di Dom, di Matt e il padre, della madre di Dom, di Matt e Dom e così via.
Ergo tu hai talento *si risente una lecchina fenomenale*

Il flashback all'inizio non me l'aspettavo e il ritorno alla contemporaneità mi ha spiazzata.
Nonostante gli anni e le situazioni differenti (prima è Matt ad esser in difficoltà, poi Dominic), però, le cose tra quei due finiscono sempre nello stesso modo.
Quasi inevitabilmente.

Rispetto agli altri capitoli ho notato un lieve cambio di registro sia nel modo di esporre le cose che nelle dinamiche tra Matt e Dom.
Questa volta il confronto tra i due è stato più diretto, sincero, privo di giochi di parole e allusioni.
*Le ultime due frasi qui sopra potrebbero avere senso solo nella mia testa, ecco.

Mi piace la tua capacità di alternare dialoghi stilizzati, quasi mangiucchiati, scardinanti e scardinati, che ben rendono quelle menti contorte *ciao Bellamy, ciao Howard*, alla lenta e gentile sottigliezza dei dettagli(la fishpie, le date del calendario segnate, le candeline sulla meringata al limone, Ralph, l' Earl Grey, l'alba e la pioggia).

Alla prossima.

xxx

Ange

Recensore Junior
18/06/12, ore 16:04
Cap. 6:

Allora. Io amo questa fanfiction.
Questo capitolo mi ha fatto una tenerezza assurda, perché amo Young!Matt e anche Problematicdaddy!Matt.
Io, a dire il vero, amo Matt punto. E lo amo anche in questa fanfiction, pure se tu sei una sadica e lo torturi.
Perché lo torturi? Perché?! *piange*
Dom è adorabile. E uno stronzo. E una schifosa testa di cazzo che dovrebbe darsi una calmata.
Però è adorabile.
Insomma, non so se s'è capito che li adoro entrambi, e che adoro questa fanfiction.
E adoro te, perché sei bravissima a fare tutto, e sei un genio, e ti stalkero ovunque anche se non lo sai. (Tranquilla, non voglio fare del male a nessuno. IO.)
E ovviamente perché questa fanfiction è meravigliosa, oltre ad essere una sofferenza da leggere, perché SEI SADICA. SADICAAAA. *piange ancora*
Moffat non è un buon esempio da prendere per la scrittura, sai? Certo è un genio e tutto, ma insomma. Capiamoci.

Via, io vado a vedere il Signore degli Anelli.
VEDI UN PO' DI AGGIORNARE PRIMA DI DUE MESI. GRAZIE.

Love from The Doctor Piuma_

Nuovo recensore
18/06/12, ore 00:12
Cap. 6:

Ancora nessuna recensione a questo capitolo?! Tsk. Avrei voluto recensire la storia capitolo per capitolo, ma alla fine mi sono ritrovata a leggerla tutta d'un fiato e di conseguenza a scriverti qualcosa solo su quest'ultimo. Inanzitutto complimenti per la storia in genere, è scritta molto bene ed è travolgente quanto il riff di Plug In Baby (che paragoni patetici, sob.) Anyway, ho letto questo capitolo con un angoscia tale che avrei potuto piangere, povero Matty cwc Per un attimo ho odiato te e quel bastardo di Domenico, per aver ridotto in lacrime il povero topino. Ma alla fine, fortunatamente, Bellamy diventa un Bacia-my e un Tromba-my, ma mi va bene così, ci voleva un sano bacio BellDom per scaricare la tensione. xD Insomma, ci sarebbero tante altre cose da dire ma non voglio annoiarti e scrivere un romanzo, lol. Come avrai potuto capire la mia è una recensione positivissima, e spero tanto che carichi presto il prossimo capitolo. Un bacio, Elena :)

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