Recensioni per
Seasonal Bleeding
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/09/18, ore 11:31

Buongiorno cara!! Eccomi a recensire anche questa raccolta di storie. Non sono state male, anche se la seconda mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, sicuramente sarà colpa di John Winchester e il suo modo di fare che ha verso i figli, non mi è mai piaciuto. Almeno Sam per un po'è riuscito a farsi un'amica. Spero che non te ne sia dimenticata e che un giorno tu rieasca a trovare un po' di tempo per poter continuare e concludere questa raccolta, perché sono curiosa di vedere come va.
Ciao e un abbraccio forte forte!

Recensore Master
22/01/17, ore 16:39

Ciao! 
E' tantissimo tempo che non passo dalle tue parti (o che non vedo il tuo nome salire in cima all'elenco dei miei autori preferiti con una nuova storia *sob*) e, non so come, sono finita a rileggere (perché l'avevo già fatto) questa coppia di storie bellissime che, non so perché, non avevo recensito in precedenza. Lo faccio ora, tra una pagina di Analisi Matematica e l'altra :) 
La vicenda di David Bell mi aveva affascinata e ammaliata per la maestria con cui sei riuscita a descriverne i tratti e ciò che succede, ma la storia di Betty mi è entrata ancora di più nel cuore. Non so se sia per solidarietà femminile o che altro, ma penso che tu, con lei, ti sia superata. Non solo sei riuscita a descrivere perfettamente i suoi sentimenti e ciò che prova in ogni passaggio, ma hai creato intorno a lei un intreccio perfetto: Betty Hole, ragazzina abusata dal padre, che ha come unica amica uno spettro che si presenta alla sua porta come una pallida bambina in cerca di biscotti. Come lei, che dava affetto in cambio di una sigaretta, per togliersi l'odore di vecchio di dosso. 
L'aiuto di Sam, comprensivo e gentile come solo lui sa essere, è prezioso e significativo, per quanto poi, alla fine, lei si ritrovi comunque sola. 
Li avrei visti bene insieme, per un periodo un po' più lungo. (E sì, qui parla la shippatrice selvaggia che è in me! XD) 
Come al solito la tua scrittura è impeccabile: lo stile pulito e asciutto è una cornice perfetta per questa storia dolceamara che si porta dietro tanti spunti di riflessione: sulla provincia americana e i suoi segreti, sulle relazioni nei paesini e tanto altro. 
Io non posso fare altro che farti i miei più sentiti complimenti (e scusarmi di non essere passata a dire la mia prima, credevo davvero di averlo fatto! :D) e spero di ritrovarti da queste parti, un giorno. L'assenza della tua penna si fa sentire. 
Un abbraccio forte! :* :D

Recensore Veterano
08/02/15, ore 11:11

Piano piano vado recuperando tutta una serie di storie che volevo assolutamente leggere, ma che per un motivo o per un altro ho sempre rimandato; e quale migliore inizio, se non qiesta raccolta?
Non so quante volte l'ho detto durante la tua calendavventura di quest'anno, ma non mi stancherò mai di dirlo: adoro come scrivi. Non dico che somiglia allo stile di King, ma somiglia allo stile di King (di cui ho ancora tutta una serie di libri da recuperare, mannaggia a me) con una nota tutta personale che lo rende ancora migliore, se possibile.
Partendo da David: è quello che si può definire, come lui stesso fa, un loser (problema che nelle scuole americane è più accentuato che in Italia; o, almeno, per quella che è la mia esperienza), ma è talmente autoironico che risulta subito simpatico. Non è un Gary Stu che si improvvisa eroe appena arriva il nuovo studente: ci prova, a fare l'eroe, ma se la fa sotto. Com'è giusto che sia per uno che non ha mai visto niente di mostruoso in vita sua.
La qualità migliore di David, subito dopo l'ironia, è l'attenta osservazione: questo permette di raccontare anche la famiglia Winchester da un occhio esterno, senza perdere mai il punto di vista del personaggio narrante. Ed è stato interessante vedere Sam e Dean per la prima volta "al rovescio": ci hanno sempe presentato Sam come il figlio ribelle (*fischietta Carry on my wayward son*) e Dean come il bravo soldatino, ma secondo me è realistico che, con John in pericolo, i ruoli so invertano. Dean non guarda in faccia a nessuno, quando si tratta di salvare la sua famiglia.
Ancora complimenti per come hai reso Sam dodicenne: è talmente realistico che mi chiedo come abbiano fatto a non inserire un episodio del genere nella serie originale (che per me sono le prime cinque stagioni). Dal fatto che sia rassegnato a fare da esca al 'sei un cretino' con cui apostrofa Dean, Sam ha tutta la rabbia degli adolescenti, più quella di un adolescente cresciuto in una famiglia di cacciatori di mostri.
Anche Dean sembra proprio lui: spavaldo e disinteressato con gli altri adolescenti, ritorna quasi un bamvino quando è con John. Un bambino armato e addestrato, ma bisognoso di ordini, che per lui sono la rassicurazione più grande.
E dopo questo poemone (in cui sicuramente ho dimenticato qualcosa), non posso che ripetere i miei complimenti per questa os (e dichiarare la sana dose di invidia che mi ha presa dopo averla letta ;) ).

Recensore Junior
25/01/15, ore 01:05

Non ho mai letto una simile cosa, una scrittura così fluida da tenermi attaccata in questo modo al display del cellulare! Per non parlare del tema ovviamente! Vorrei saper scrivere come te, magari con un po' di impegno.. Heheheh adoro te e le tue fic!

Recensore Veterano
28/11/14, ore 19:27

Bella, anzi bellissima. Betty è quel genere di personaggio femminile che potrebbe infastidire tantissimo, se fosse trasformato nell’amore disperato di turno e che invece qui racconta un Sam inedito, perfettamente in linea con quello raccontato dai flashback della serie. E’ interessante, anzi, una volta tanto, vedere lui come protagonista e un pò tutta la famiglia Winchester analizzata con i suoi occhi (non ho dubbi che pensasse a John come a uno stronzo, ecco). Cookie è meno ‘mostruosa’ della Lamia, però ho trovato questa storia, da un certo punto di vista, ancora più spaventosa dell’altra, per come hai unito l’orrore del soprannaturale all’orrore della vita vera. Adesso, però, ne vorrei subito un’altra!

Recensore Veterano
26/11/14, ore 19:21

Adesso sei autorizzata a prendermi in giro, perché io sono arrivata su questo sito per leggere fanfiction di Supernatural (e ho trovato Angie Farewell che traduceva Lampito) e poi ho finito per precipitare in altri fandom. Ma giuro che io non avevo proprio mai visto le TUE storie sulla serie, perciò aspetta di essere perseguitata da me. Premessa: se alla fine ho lasciato il fandom era perché il fandom di Supernatural fa schifo. Qui dentro, almeno, il 99% delle storie è porcheria, perciò una serie come questa qui alza talmente tanto il livello che finisce con essere ignorata (chi cerca Castiel gattino è un pò come chi si eccita con i ricci sul culo di Hiddleston, una persona con cui non prenderei un caffè, ecco), ma ti prego di continuare a scriverla perché ce né bisogno. Ce né tantissimo. Seasonal Bleeding è ESATTAMENTE il genere di storia che volevo leggere sui Winchester, un mini racconto horror che mi riporta con la mente alle primissime stagioni, quando tutto era MEGLIO (soprattutto sapevano di cosa parlare). C’è il piccolo borgo di provincia, c’è Halloween, c’è un mostro come si deve e c’è una voce narrante che suona realistica e convincente. La descrizione di Dean adolescente è così accurata che potrebbe essere di Bobby.

Nuovo recensore
25/11/14, ore 09:21

Come recensitrice sono più che culopesa, ma quando ho visto che avevi aggiornato questa storia, mi ci dovevo fiondare e basta. Non ho mai smesso di sperare che saresti tornata a scrivere su Supernatural e meno male che le mie preghiere sono state esaudite. Da dove cominciare? Sicuramente dall’ambientazione, che, come ti hanno già scritto, fa delle tue storie qualcosa di incredibile. Sono vive in ogni dettaglio, gestite con una bravura e con un’attenzione degna davvero di un libro (anzi, magari i libri si sforzassero di essere così coerenti). C’è l’America di King e quella provincia in cui sembra non capiti mai niente e invece succede di tutto. C’è un personaggio originale bellissimo, come nell’altro racconto e, su tutto, ci sono i Winchester (figli e padre) descritti in modo che più IC non si può. Anche in questo caso sei riuscita a raccontare il loro legame attraverso pochissime battute, mostrando anche i lati più complicati e meno attraenti dell’essere uno Winchester figlio, affidato a un padre-addestratore che ha un modo senz’altro discutibile di mostrare affetto. Il giovane Sam è una meraviglia, complimenti, ed è stato bello leggere di lui come protagonista. Spero di poter leggere ancora di loro (:

Recensore Junior
12/11/14, ore 13:31

Avevo letto il primo capitolo di questa storia tempo fa, e trovarne inaspettatamente un altro mi ha fatto estremamente piacere. Sai ricreare le atmosfere americane in maniera meravigliosa, sembra quasi di leggere Stephen king (e dato che è praticamente il mio autore preferito, ciò dà un enorme valore aggiunto alla tua storia).
Non è solo il fatto che Sam e Dean siano resi perfettamente in character, e nemmeno che io adori leggere di momenti ambientati nel loro passato:in entrambi questi capitoli mi ha colpito moltissimo anche come hai creato il "mostro " ed il suo contesto, la piccola cittadina, la leggenda metropolitana. Perfettamente coerente e inquietante al punto giusto. scrivere Di betty sicuramente non era per nulla facile, data la delicatezza e il peso degli argomenti, ma il risultato -sia qui che nel precedente capitolo - è fantastico. Ti faccio quindi i complimenti per la storia, i personaggi e l'atmosfera che hai saputo rendere così bene! Continua così, perché è davvero emozionante leggerti.

Recensore Junior
07/11/14, ore 08:47

Davvero bella! La tua bravura con le ff sta nel saper creare le atmosfere, il contorno: una volta messo lì, al centro, il personaggio non può fallire, non può non arrivare al cuore del lettore. Questa tua provincia americana è palpabile, e mi costringe a chiederti "ma come fai?". No, per davvero, come fai? Sei stata in America, hai fatto ricerche, guardato tanta tv,...?
Betty è un personaggio capace di farti immedesimare nella sua disillusione, nel dispiacere infinito in cui si macera e da cui riemerge per un po' grazie a Sammy.
I fratelli Winchester sono una sorta di copia carbone degli originali, almeno dal mio punto di vista.
Insomma bravissima =)

Recensore Junior
06/11/14, ore 22:14

Visto che il "vero" supernatural continua a svaccare male lasciandomi - settimana dopo settimana - sempre più depressa e nostalgica dei vecchi Sam e Dean, questa storia è stata una vera benedizione, una che attendevo con ansia, soprattutto perchè io AMO le wee!chester e non ce ne sono mai abbastanza! *^*
Come al solito OC meravigliosi, Betty è perfettamente tridimensionale e perfettamente inserita nel contesto della profonda provincia americana, quella più nascosta e bigotta. E più violenta, nei modi più sottili e viscidi.
Mi è piaciuto tantissimo che, questa volta, il fuoco si sia spostato da Dean (come nel primo "capitolo") a Sam, quindicenne troppo serio, troppo ombroso, troppo polemico, ma comunque adolescente, comunque perfettamente consapevole degli equilibri della sua famiglia e dei suoi affetti. Sono tutti così belli e IC che mi viene da piangere, persino per quello str*nzo di babbo. TT^TT
Insomma, la storia mi è piaciuta DA MORIRE, un vero è proprio episodio, un missing-moment che si incastra perfettamente con la caratterizzazione delle prime cinque stagioni (perchè poi non lo so che hanno combinato u.u). Ne voglio ancora! (´ ▽`).。o♡

Nuovo recensore
02/08/14, ore 12:10

Questa perla la DEVO recensire, anche se non so se leggerai mai (sono passati quattro anni, dopotutto).
Però, ecco, mi hai lasciato senza parole.
Questa storia è--- splendida è dire poco, non so se mi spiego.
Hai caratterizzato ogni personaggio (oh, David, piccolo, adorabile, sfigatello David), mantenendo quelli della serie perfettamente in character.
Tuttavia, sei riuscita a farmi un poco innamorare di David, della sua ironia affilata e del suo (tuo) modo di narrare gli eventi.
La cosa più bella è che questa storia s'intreccia perfettamente con Supernatural, senza sbavature – dio, potrebbe essere benissimo un episodio all'interno della serie, in effetti – e questa sfumatura me l'ha fatta adorare ancora di più.
Nella piccola parentesi che comprende John Winchester si nota anche la tua capacità di mantenere l'IC anche solo con poche battute, appare un uomo spiccio, convinto di ciò che fa.
Credo che questa sia una delle storie più belle su Supernatural che abbia mai letto.

Baci *_*
E grazie per aver scritto questa perla u_u

Recensore Junior
01/07/14, ore 10:34

Wow! Che bella storia! Arrivo in ritardo di eoni ma dovevo proprio dirtelo. La ff è bella, interessante e pure un "filino" paurosa, ecco. Ma soprattutto è coinvolgente e questo è tutto merito del tuo stile che afferra il lettore e non lo molla più.
Sei come i borg: la resistenza è inutile! O.O
Davvero,davvero brava =)

Nuovo recensore
30/09/13, ore 22:18

Sinceramente, io sono senza parole. Assolutamente senza parole.
Ed è difficile che mi succeda, posso assicurarlo. Se questa storia non fosse già fra le Scelte, credo che sarebbe stato un mio dovere morale segnalarla. Meravigliosa, è semplicemente meravigliosa. 
E non mi riferisco solo allo stile (mi sono sentita quasi umiliata, nel leggerla, perchè non credo che arriverò mai ad un tale livello), ma alla caratterizzazione dei personaggi, alla narrazione dei ricordi... mi riferisco al brivido che mi è corso lungo la spina dorsale, leggendo. Mi riferisco all'empatia che ho provato per il narratore, dalla prima all'ultima parola.
Diamine, le ultime battute. LE ULTIME BATTUTE. Mi hanno terrorizzata, neanche avessi assistito personalmente a delle avventure da film horror. Sono parole inquietanti, da persona vissuta. Fantastiche, degne di un vero horror. 
A questo punto, non posso che ringraziare per aver condiviso questa storia.
Grazie, davvero.
Damie.

Recensore Veterano
08/12/11, ore 15:46

Io. Sono. Senza. Parole. Ovviamente perché non ne trovo di adatte a commentare questa stupenda storia, che ho trovato assolutamente perfetta, fantastica e da brivido. Hai costruito un ottimo personaggio, eccellente nella sua voce narrante e accattivante, e hai ricavato un tributo degno degli autori che citi e che, per un fan di King come la sottoscritta, non è stato altro che un regalo assolutamente gradito. Ma andiamo con ordine. David, la voce narrante, è un personaggio reso in maniera ottima e credibilissima. E' un uomo che deve fare i conti con la certezza che le favole (ma soprattutto, leggende ed incubi) non sono solo frutto di fantasia e che i mostri, esistono davvero. Ne fa la crudele scoperta quando, a sedici anni, si illude che il peggio che ti possa accadere nella vita, sia un brufolo sul mento o l'ennesimo atto di bullismo da parte del capitano della squadra di football. Attraverso un gioco di specchi e i personaggi più classici del topos di ogni romanzo o film horror, ci hai offerto uno spaccato di quel Maine che abbiamo imparato a conoscere come se fosse il paese accanto al nostro, grazie alla magistrale bravura di Stephen King di renderlo troppo spesso luogo degli orrori. Ma torniamo a David e al lavoro grandioso che hai fatto su di lui, mettendo in evidenza le bellezze (e ovviamente l'ipocrisia infinita) del mestiere di scrittore. Anziché innalzarlo all'arte, l'hai reso parte di un mercato, di una fonte di guadagno, di una cosa che si chiama "industria" e che con l'arte, spesso non ha nulla a che vedere. Questo messaggio forte e sprezzante, l'ironia crudele con cui David si da in pasto al pubblico, sono un prezzo da pagare che spesso il lettore ignora, è arrivato dritto ed efficace tra le righe di un racconto che non è solo dell'orrore, ma molto molto più inquietante e sottile. Le ambientazioni sono stupende, tratteggiate in modo eccelso con pennellate di colore che e metafore che inchiodano alla sedia (il tributo di Halloween mi ha fatta sorride come un'ebete per mezz'ora, sappilo), tenendo altissima l'attenzione del lettore su una vicenda di cui nessuno sa quali siano i risvolti. Chi sarà il mostro? Cosa, soprattutto, sarà? Alla risposta arriviamo con un gran finale, di quelli da film e tipicamente alla Supernatural (di cui io, da brava eretica, sono riuscita a vedere solo la prima stagione) e che mi ha fatta gongolare in perfetto stile fangirl. Sui Winchester posso dire quello che ho scorto dalla mia (scarsa) visione: sono perfettamente IC, nel loro essere il piccolo Sammy, l'intraprendente Dean, e John, papà brusco ma eroe, in qualche modo. Tratteggi i caratteri in modo fedele, senza orpelli o sentimentalismi. "Seasonal Bleeding" è una storia che ti ingoia come una fiera, nei suoi colori caldi per lasciarti al freddo di una notte ricca di mostri e terrore. E' un omaggio a grandi autori, a cui ti sei affiancata senza paura, offrendo una tra le più belle pagine che tu abbia mai scritto. Davvero, davvero, davverissimo: complimenti. Sono ancora estasiata e innamorata, sappilo.

Recensore Junior
23/11/11, ore 22:51

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Da fan(atica?) di Supernatural mi sento quasi in dovere di segnalare questa storia. Perchè? Perchè è una wee!chester innanzitutto (e questo fa schizzare parecchio in alto la lancetta del mio personalissimo Graditometro), ma - ovviamente - non è la sola ragione: da fan di Stephen King, l'evidente omaggio stilistico al Bildungsroman horror per eccellenza, IT, è stata più che una piacevole sorpresa. L'autrice sembra fare una dichiarazione d'intenti sin dall'incipit e dal vortice di citazioni - stilistiche, geografiche, emotive - che scioglie sin da subito nel racconto; e non delude, MAI.
L'autrice utilizza sapientemente i temi ricorrenti dell'horror classico, del Maestro dell'horror e dello show televisivo per creare una storia dall'eccezionale valore e non solo nell'area del fandom di Supernatural, perchè se è vero che i 'piccoli' Dean e Sam descritti sono quanto di più vicino all'ideale caratteriale descritto dal telefilm, non sono da meno i personaggi 'secondari', l'ambientazione che diviene quasi personaggio (un po' come l'Impala stessa in Supernatural), i 'grandi' che tali non sono mai davanti all'ignoto. Compreso un John Winchester descritto in maniera spiccia ed allo stesso tempo epica, aggettivi che descrivono perfettamente il personaggio del cacciatore.
Il personaggio originale - voce narrante e filtro visivo ed emotivo - di questa storia è David, è uno scrittore di successo ed è un sopravvissuto a quanto di peggio possa capitare ad un adolescente: la scoperta che i mostri sotto il letto esistono e, come un qualunque bambinetto pisciasotto, dovrai continuare a temerli tutta la vita. David è OC riuscitissimo nella sua "semplictà", nella quasi banalità di ragazzo prima, di adulto e scrittore poi, un uomo che finisce per fingersi stereotipo per riuscire ad andare avanti nonostante il peso della conoscenza, un uomo che - come tutti noi - non potrà mai dimenticare il momento esatto in cui la sua vita è cambiata radicalmente, in cui è entrato nell'età adultà: l'incontro con il coetaneo Dean Winchester prima, e con il suo fratellino Sam, poi, diventano per David quel punto di demarcazione.
Insomma, davvero da non perdere.

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