Per cominciare non penso proprio che tu abbia offeso la buona anima dei Pink Floyd, anzi!
Seconda cosa, le casualità della vita, se ti dicessi che stavo ascoltando proprio i pink floyd quando sono inciampata nella tua poesia?
Era proprio destino che trovassi questa piccola perla tra le tante poesie che potevo leggere.
E' affascinante, intrigante, lievemente malinconica.
Mi piace tremendamente l'idea che in "the dark side of the moon" si possa, finalmente, essere se stessi.
Affrontare le inquietudini dell'altro con l'altro, in un posto oscuro dove nessuno può sbirciare con sguardo curioso.
Riconoscersi nell'altro, avere un dolore da condividere. Un dolore che segna profondamente, la faccia e l'animo.
E poi gridare. Scoprire qualcosa di nuovo nell'ocurità.
Ho adorato ogni singola parola che hai scritto ma in particolare ho trovato emozionante la parte in cui scrivi:
" Scruteremo gli astri della nostra ragione
che le lucciole altrui hanno valutato buchi neri"
No, dimmi, come ti è venuta? E' fantastica!
Un'altra cosa che ho apprezzato è il modo in cui scrivi, ricercato nei termini e curato.
Non è uno stile di chi vuole ostentare, si sente che ti appartiene.
Leggerlo è un piacere, davvero.
Sperando di non averti annoiato con la mia lunga recensione ti saluto...
Un abbraccio
Clizia :)
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