Questo episodio n. 22 mi ha letteralmente conquistata perchè è semplicemente perfetto!
È scritto in un modo così scorrevole ed incalzante, che sembra quasi cinematografico e lo vedo passare davanti agli occhi come un film.
A tutti i personaggi avete dato uno spessore psicologico notevole e la loro introspezione interiore è curata fin nei minimi particolari: sono assolutamente chiare le motivazioni per cui tutti agiscono e si capiscono anche cose ulteriori di ciascuno, che aiutano a comprenderli più a fondo.
Per un attimo (solo uno in realtà...!) ho anche provato simpatia per Coraline, comprendendo la sua frustrazione nel sapere definitivamente che Mick si sia votato "anima e corpo" (frase efficace, davvero!) ad un'altra donna e per giunta, umana. Chissà che dolore sempiterno, ma purtroppo il cuore ha delle ragioni, che la ragione non conosce...!
È frutto di una grande ponderazione la descrizione di Philipe come tiranno e del suo desiderio di fagocitare tutto ciò che gli gravita intorno, come se fosse un buco nero: ma la Storia ci ha insegnato che i Dittatori fanno sempre una brutta fine e spesso, in una maniera assai semplice, quasi a sottolineare che non importa quanto pensino di essere in alto, perchè basta un alito di vento a farli cadere rovinosamente...!
Come al solito tutti i personaggi sono molto "in carattere" con gli originali, ma più di tutti lo è Mick, che deve sfruttare le sue non comuni capacità, per andare in aiuto di chi ha bisogno. In questa storia vogliono tutti qualcosa da lui, che ne sente il peso e non si tira indietro MAI, incarnando perfettamente il classico cavaliere senza macchia e senza paura...! Quando parla della necessità di non sottomettersi a Philipe perché la Comunità di vampiri di L.A. può farcela da sola a fronteggiarlo e di fatto, smonta le minacce velate di Lance e di Coraline, dimostra tutta la profondità del suo animo ed il calore delle sue argomentazioni colpisce la platea di vampiri che lo ascoltano con interesse.
Qui si nota tanto anche lo stretto rapporto di amicizia che lega St. John a Josef: si coprono a vicenda e ciascuno fa di tutto per aiutare l'altro.
Quello che accade a Sarah ad opera di Philipe è atroce: la umilia, la schianta e le toglie la voglia di vivere, mettendola davanti ad una realtà cruda e dolorosissima, pensando che da quel tunnel oscuro lei non possa emergere, perché le ha cofessato di essere "difettosa" e che non andrà mai bene per Josef.
La pochezza e la ristrettezza di vedute di questo vampiro Tiranno, che compie un'azione così empia, gettano le basi per la sua distruzione futura. Infatti, Mick riesce a salvarla e Beth con la sua gentilezza e generosità, dovuta anche alla vicinanza a Sarah, per il fatto che amano entrambe un non-morto, riesce a far breccia nel cuore della rossa, che non vorrebbe più continuare a stare accanto a Josef, dandole modo di ripensarci.
L'amore che si respira tra Mick e Beth e Josef e Sarah, farà sì che nessuno di loro si arrenda mai e farà da propulsore ad una necessità di riscatto dal giogo che Philipe vorrebbe imporre a tutti loro, vampiri e non, per riuscire ad avere una vita degna di essere vissuta e soprattutto, libera.
Anche questa volta avete fatto un lavoro magnifico, in particolare sui dialoghi che hanno una profondità di sentimento che fa sempre riflettere...!
È un enorme piacere per me aver letto anche questa storia e non vedo l'ora di proseguire con le altre.
Dirvi complimenti...è riduttivo! ;-))
Ciao.
Z.
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