L'inizio non mi aveva intrigato tanto, ma i messaggi subliminali di Facebook (ovvero: vedere il link alla storia sotto gli occhi XD) mi avevano spinta qui, e qui sono rimasta a leggere, curiosa di vedere cos'era cambiato nel tempo. Scrittura più pulita, ma in qualche modo tua, piacevole, sì; ma l'inizio con un trio troppo simile al Team 10 proprio non aveva acceso la mia curiosità. Alla fine della one-shot, devo ammetterlo, mi sono ricreduta: questa storia meritava di essere letta. L'introduzione l'ho trovata un pochino... mh, forse poco originale, ma è atta a introdurre la ritualità di questo appuntamento e soprattutto richiama del deja-vu, sia abitudine sia ricordo. Quindi va benissimo, perché serve a sviluppare ciò che viene dopo e che è la parte migliore. ^^
Il luogo del cimitero, così colorato, appare quasi confortante. Persino Ino, sebbene quel deja-vu faccia intendere quasi un ricorrere ossessivo di lei nella vita del maestro, è rassicurante; sarà la sua presenza, il fatto che non sia morta (avrebbe potuto essere, dal prologo!), o forse che Shikamaru non stia osservando la morte da solo.
Mi piace tantissimo quel divagare di Shikamaru sulle mani; quel lasciare intendere che se le immagina spesso (addosso a lui, ovviamente, ma questo taciamolo XD). E anche quel continuo pensare che ciò che fanno sia un abitudine; è come se non capissero di trovarsi nel mezzo di un rituale. Insomma, ricorrenza, ricordo, fiori, ognuno ha un compito, un ruolo... una sorta di funzione tutta loro.
Mi piace anche l'immagine dell'ombra di Ino, più grande di quella di Shikamaru. Sempre confortante, questa ombra, avvolgente; anche se il più forte, il primo che riesce ad andarsene poi, è Shikamaru.
E via, allontaniamo come hai fatto tu il cliché della crescita istantanea! Sakura ha dovuto crescere, ma Ino ha avuto il tempo di godersi un barlume di adolescenza, anche se poi ha dovuto adattarsi e crescere passo per passo, ma accelerando: Suna e occhi troppo grandi e scuri. Oh, me la immagino meravigliosa, Ino, con quest'ombra negli occhi. Occhi che hanno visto prima morire un maestro, poi amici, l'Amico e il compagno di una vita, la sua migliore amica, il primo amore.
Naruto è il personaggio che mi ha colpita di più, in questa fotografia del futuro. E' veramente forte, come sempre; stanco, ma forte, circondato di amici o scocciatori, ma dentro solo. Fa tenerezza, pietà, ma mi trovo ad ammirare questa sua fierezza da sopravvissuto. Ma non è l'unico: tutti quelli che stanno cercando di ricostruire Konoha non possono fare a meno di passare dal cimitero. Che immagine bellissima: questo luogo come orologio che scandisce le vite. Geniale, davvero.
Per il resto, una rievocazione di Sakura e Sasuke, forse un po' bruschetta, ho impiegato un attimo a capire che ci eravamo spostati sulla loro tomba. xD Ti dirò, ho avuto l'impressione che questa conversazione su come stiano gli affari del Team 7 sia argomento abitudinario sulla bocca di tutti: il pettegolezzo/interrogativo/curiosità o chi più ne metta che ritorna sempre. In questo caso, mi pare più un espediente per il lettore di comprendere meglio come si siano svolte le loro morti, perché a Ino e Shikamaru la questione interessa meno che quell'andazzo abitudinario e la presenza reciproca. Ho trovato fossero riflessioni vuote, ripetute, come se in realtà dovessero riempire la bocca; come hai fatto intendere tu, non hanno ancora parlato dei reciproci sentimenti. Sì, loro due sono sempre stati palesi, il mio vecchio cuore biancastro si ri-illumina. *_*
Spero che, un giorno, troveranno il coraggio di dare la parola a quei loro cuori, la paura di perdere qualcun'altro a cui si è legati riuscirà non deve vincerli!
Nel complesso, storia molto scorrevole, forse un po' asciutta nelle parti dialogate; ma dà un nonché di ruvido alla narrazione, e si sposa abbastanza bene con il contesto drammatico. Una buona prova, Ale, complimenti. ^^
Lé
Note pignole che si potrebbero anche ignorare:
- Il ciliegio (giapponese o il nostrano) fiorisce a primavera e sfiorisce al massimo entro luglio, comunque nel giro di un mese, quindi è un po' difficile che i petali colorino le tombe in autunno. Immagino sia una svista.
- Dopo di che è ormai normalizzato in dopodiché. ^^
- "circondate da mazzi di fiori bellissimi dei quali Shikamaru non sapeva mai il nome ma mai lo chiedeva" > Perché hai inserito il "ma"? L'avversativa qui non ha senso, piuttosto ci dovrebbe essere una coordinata coopulativa ("e" oppure - se ho ben capito il senso che ne volevi dare - "e neppure si curava mai di chiederlo").
- "Ella aveva le guance" etc. Ale, guarda, dimenticati egli, ella, essi e usa le forme che utiliziamo tutti i giorni, cioé lui, lei, loro che ormai sono norma. Suonano strano queste forme arcaiche e ammuffite, no? ^^
Spesso anch'io faccio queste sviste, anche adesso che mi sforzo di non pubblicare appena finita la shot e di rileggerla più volte per limare: il mio occhio d'autore è pigro e spesso gli sfuggono piccole incongruenze. E' la malattia di alcuni scrittori. xD (Recensione modificata il 21/12/2011 - 10:54 pm) |