Recensioni per
E fai passeggiare il tuo dolore a piedi nudi
di _Cannella_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
31/12/11, ore 15:25

triste, ma meravigliosa. Trasmette un senso di resa, eppure di speranza, un sogno per cui non si ha la forza di combattere, ma si continua a sperare.
E' incredibile come riesci a trasmettere emozioni.

Recensore Junior
31/12/11, ore 13:51

Questa penso che sia la poesia più malinconica che tu abbia scritto... o meglio, più che malinconica, è rassegnata, un po' triste. Vuota, ma non nel senso che è vuota di emozioni, nel senso che evoca quel senso di vuoto che si percepisce quando si smette di combattere per qualcosa e si fa passeggiare il dolore a piedi nudi, appunto. Però mi piace perchè tutto sommato sotto ogni strofa, nonostante il primo verso richiami la sconfitta, si percepisce quel sottile filo verde di ostinata speranza. Anche nell'ultima strofa, quando "l'ombra del passato da dimenticare" richiama solo il grigio, subito viene sostituita dal colore brillante della speranza che accompagna i passi verso l'alba di una nuova vita. Respirare questo ottimismo anche nel mondo plumbeo e sconfinato del dolore e della rassegnazione fa pensare che in fondo niente è mai troppo, che tutto può essere superato. E' molto bello.
Brava Pi!

Recensore Junior
31/12/11, ore 13:06

Ma com'è che ogni volta che leggo un tuo racconto, o poesia in questo caso, mi crogiolo sempre in un lungo istante di meditazione? Sotto il profilo grammaticale, ovviamente, la poesia è corretta. Mi piace l'idea di disperazione iniziale che man mano dilaga fino alla rasseganzione.   "A piedi nudi" è una bellissima metafora: il dolore lo si sente senza diminuzioni o protezioni. Brava!

Recensore Junior
31/12/11, ore 11:39

L'epanalèssi presente nella poesia è davvero ben riuscita - ovvero la reiterazione del titolo all'inizio di ogni strofa - dacché, dipinge nell'animo di chi legge un'immagine che è tra la verosimiglianza e la brutalità: il dolore passeggia a piedi nudi. La prosopopea del dolore è davvero molto suggestiva. 
Il mondo è in frantumi, tutte le tue speranze si sono dissolte e così quello che fai è palesare l'afflizione che ti assale, in modo che qualcosa possa cambiare. Ostentare la tua consternazione non è altro che un espediente per far intedere la tua brama di iniziare una nuova vita. Cerchi un sorriso, anche solo un sorriso caduco. Il "tuono" è una mirabile metafora per indicare gli attimi fuggevoli di felicità.
Nell'ultima strofa vi è la rassegnazione. Dopo che le tue ferite si sono rimarginate torna in te un'effimera speranza, che è pur sufficiente per placare il  cruccio che t'assale e farti aggrappare ad sogno tentennante ed allo stesso tempo concepibile, ovvero quello di vivere in un mondo migliore.

Scusa la mia libera interpretazione.

Complimenti Sentiti,

AH.

Nuovo recensore
31/12/11, ore 10:51

Bravo...lascia che questo dolre cammini a piedi nudi e con il tempo possa scomparire....!!!!