Oddio. Ho un groppo in gola e mi sento come se mi avessero tirato un cazzotto nello stomaco. Ma sappi che ho amato questa storia.
Mi ha ricordato uno dei miei film preferiti, sai? Ne Il Pianista sull'Oceano c'è questo jazzista, questo pianista che si dice "abbia inventato il jazz" che prima di diventare famoso suonava in un bordello... non è che era lui, Jelly Roll Morton? :3 Be', se non era lui scusa per la mia stupidità ^^
Più che altro dovrei parlare della storia, no? E ovviamente devo iniziare parlando di Castiel, perché diavolo, LUI era il protagonista di questa storia. È stato un Cas così strano, non un guerriero, ma un bambino, un vero e proprio bambino sperduto che ha perso tutto... eppure, la descrizione che ne hai fatto all'inizio, "Era un tipo strano, con la bocca larga e l’aria di uno che può pugnalarti dietro le spalle o baciarti sulla bocca senza motivo.", è splendida e dice tutto, pur contraddicendo questa sensazione d'innocenza e tuttavia accentuandola, e mi ha davvero fatto salire un brivido sulla schiena. Ma cosa si potrebbe dire di questa storia così complicata ed insieme così semplice, così straziante? Le storie in cui si parla di personaggi senza passato danno un po' tutte questa sensazione, tanto più se finiscono male.
Comunque Balthazar era uno strafigone, e mi ha fatto ridere la descrizione che hai dato di Dean, anche se mi ha straziata l'idea che sia sparito col cadavere di Castiel, e che per tutta la durata della storia e anche DOPO abbia probabilmente sicuramente pensato e ripensato al perché Castiel non l'abbia chiamato... Era come se stesse cercando la morte, ed il modo in cui il misterioso pianista (- tu **) descrive il suo braccio, che incarna la morte più delle cervella sul tappeto e del suo volto cinereo e di tutto il resto... C'è una disillusione incredibile in questo personaggio che fa semplicemente la cronaca, ma che tuttavia riesce a trovare una dolcezza quasi paterna quando accontenta Castiel suonandogli Amazing Grace, come c'è qualcosa di dolcemente malinconico, che sbiadisce, com'è giusto in un finale, nelle ultime battute: "Sai, mi sembra di vedere volti familiari ovunque, ultimamente."... Non è che era Dean? ç_ç
Per non annoiarti con le mie recensioni prolisse-a-spina-nel-culo, direi che è meglio se concludo qui. Questa è una storia incredibilmente evocativa, di seta, fumo, jazz suonato al piano, personaggi senza passato né futuro ed un colpo di pistola, e penso che come minimo andrà nei ricordati, visto che la mia sezione dei preferiti ormai straripa ^^ Quindi niente: COMPLIMENTI! (Recensione modificata il 02/01/2012 - 02:24 pm) |