Povera Peggy! Che scena triste... Però questa one-shot è comunque bellissima, scrivi davvero bene. Complimenti! Ciao!

Che bella storia *__* sono commossa!
"Ancora un granello era posato sul dito di Peggy. La ragazza lo fece scivolare accuratamente dentro, attenta a non perderlo.
Era un granello. Era il deserto.
...Era sempre stato un miraggio. " questa parte è bellissima, mi tocca dentro... come anche "Quelle nove lettere erano Sebastian ed erano Peggy. Erano entrambi."

Sei molto brava ad esprimere i sentimenti, mi sei arrivata dritta al cuore!

Un abbraccio sincero,
Choco

Questa storia mi ha fatto prendere una nostalgia incredibile! Credo proprio che mi rileggerò quantomeno Il giorno del Cane Blu (smisi di comprare la serie dopo Il Castello Nero).
Bando alla nostalgia! Che dire? Mi è piaciuta molto la tua storia, davvero tenera e delicata. Rammento quando Brussolo descrive i vani tentativi di Peggy di dar vita a Sebastian con l'acqua comprata al supermercato, che però non era abbastanza pura... (se non sbaglio all'inizio de La farfalla degli Abissi). Purtroppo è vero che Peggy Sue non potrebbe mai innamorarsi di qualcuno "normale"...
Brava, mille complimenti, e grazie per avermi donato un attimo di sana nostalgia!
Afaneia :)

Leggi la risposta dell'autore

Amo Peggy Sue, il Cane Blu e le loro storie. E con questa FF mi hai fatto rivivere tutte le emozioni che ho provato le prime volte che ho letto delle loro avventure. Lasciatelo dire, questa One Short è fantastica. Sembra un capitolo inventato dallo scrittore stesso.
Sei riuscita a descrivere perfettamente l'amore 'strano' di Peggy Sue e Sebastian.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti! Ti consiglio di scrivere altre FF su Peggy Sue, sei davvero bravissima!

Nel giudizio ho espresso le motivazioni per le quali la tua storia ha vinto il contest. Qui posso prendermi la libertà di rivelare quelle per le quali l'ho adorata follemente.
Peggy Sue ha accompagnato la mia adolescenza, e forse questo è un eufemismo. Credo di aver letto almeno quindici volte ciascuno dei primi tre libri. Dal quarto in poi già ero meno presa - probabilmente perché gli Invisibili, che erano la colonna portante della storia di questa povera quattordicenne, erano scomparsi, e la trama iniziava ad andare da tutt'altra parte: cosa che è poi inevitabilmente avvenuta, facendomi 'smontare' del tutto nei confronti dell'originalità di Brussolo. Ma torniamo a noi.
La tua storia è Peggy. E' ciò che era Peggy nel Sonno del demonio, in quell'avventura che - lo ricordo benissimo - io consideravo una specie di 'videogioco raccontato' (ogni capitolo, con gli ostacoli del giardino da superare, mi sembrava un vero e proprio livello) e che mi ha fatta appassionare in particolare alla sua tormentata storia con Sebastian, l'adorabile Sebastian che mi ha lasciato dentro una voragine, quando l'autore ha bellamente deciso di strapparlo via dalle mani di Peggy che tanto aveva fatto pur di salvarlo.
La tua storia riprende in mano il fandom là dov'è al suo culmine, lo plasma in una situazione che è nuova e al tempo stesso del tutto canonica, e lo restaura, praticamente. E' come se con questo breve pezzo avessi riportato un'intera saga al suo splendore originale. Giuro che non esagero, Tami. Questo è esattamente ciò che mi hai trasmesso.
Grazie. Di vero cuore.
Fabi

Leggi la risposta dell'autore