Recensioni per
Bloody Puppets
di Kitsune Blake

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/07/12, ore 17:02

Ciao :)
Parto subito col dirti che il titolo 'Bloody Puppets' è fantastico.
Ma del resto, pure la shot lo è ;)
Scritta bene, scorrevole, bella.
Coooomplimenti, brava!
A presto, Sunshine.

Recensore Junior
09/05/12, ore 16:13

Ed eccomi qui, pronta per darti le due recensioni che hai strameritato! *^*
Parto subito dal dirti che l'idea della morta/vita come una burattinaia annoiata mi ha colpito sin dall'inizio; alternando due realtà parallele inserisci con un'introspezione spettacolare i sentimenti messi in luce.
Forse hai utilizzato la classica metafora delle Parche come "tagliatrici" dei fili della vita, adattandola ad un contesto molto più violento eppure poetico: nella prima flash fic l'agonia di Toma è palpabile e fa vibrare il cuore. Come ogni saiyan che si rispetti, persino nella morte ha da recriminare sulle modalità, probabilmente pensando che sarebbe stato meglio morire in modo doloroso ma veloce, per non avere il tempo di guardare il cielo e desiderare ancora una vita che gli sta sfuggendo.
E lei è profondamente attratta da quest'orgoglio indomito, che da al filo un colore cangiante, luminoso, che rischiara l'oscurità; decide, per l'appunto che tale, meraviglioso, colore merita un piccolo trattamento di riguardo.
Toma non morirà da solo, con il cielo come unico compagno. Chiuderà gli occhi fra le braccia di un amico.
Così, quella mano piena di fili rossi insanguinati diviene la mano di un compagno. Splendida frase finale per questa flash fic, talmente tanto pregna di significati che sono rimasta senza parole! Splendida.
Dall'assoluzione si passa alla condanna; la seconda flash fic tratta chiaramente del tentativo di Bardak di vendicarsi su Freezer.
Ancora una volta lei pare essere ipnotizzata da quelle sfumature variopinte che s'inseguono nel filo del nostro eroe saiyan; finisce per intrecciarle ad un filo "più oscuro della notte", più scuro del nero.
Bardak sa che la fine è vicina, si veste dei suoi ideali e dei suoi propositi e brucia contro la crudeltà di un traditore; ma il suo spirito è intatto mentre il suo corpo si sfalda. Il filo nero ha vinto ma resta una traccia, luminosa ed indelebile, che chiederà il conto in un futuro, qui, lontano.
Il filo dorato di Bardak si spezza che si agita nel vuoto, trasportato via nell'immenso cosmo, ma un sottile filamento si avviluppa al viscido vincitore, cominciando a scrivere una storia di vendetta e di giustizia.
Lei lo nota e lascia che la storia proceda da sè, perchè l'oro dei leggendari possa regalarle altri attimi di arcobaleno lucente, attendendo il giorno in cui, quel maledetto filo nero, potrà tagliarlo di netto. E la mano insanguinata diverrà la bilancia della giustizia.

Comprendo benissimo il perché questa storia sia arrivata prima: hai regalato al lettore, in poche righe, la poeticità di animi rossi come il sangue ma brillanti come stelle. Il declino di una stirpe tracciata in due paia di occhi neri come le tenebre che colpiscono allo stomaco come un pugno ben assestato. E' stata una lettura dolorosa ma anche piena di speranza. Bellissima, davvero! *U*

Recensore Veterano
06/02/12, ore 15:25

Hai utilizzato uno stile di registro elevato, ricco di similitudini e metafore, forse non di facile lettura a primo acchito, ma pregevolissimo e originale nel raccontare questi missing moment. Ho apprezzato tantissimo la sfumatura poetica con cui hai raccontato la morte di questi due guerrieri e soprattutto come hai rappresentato la Morte stessa, che gioca con i fili di cui può decidere il destino e che alla fine si dimostra perfino ammirata dalla tenacia dei saiyan. E' bello e struggente assieme leggere della morte che concede a Toma di sopravvivere fino all'arrivo di Bardak, così da non spegnersi in solitudine, e mi è venuto un po' il magone quando ho letto l'ultima frase di questa prima flashfic ç__ç
Anche la seconda flashfic si chiude con una splendida frase, una sorta di profezia di ciò che accadrà poi e che mostrerà al mondo il guerriero leggendario. Ciò che più mi ha colpito, di queste righe su Bardak, è il fatto che lui sappia bene di essere un folle, ma che comunque non si tiri indietro. Mi ha colpito perché è esattamente come lo vedo io e credo che descriverlo come un guerriero accecato dall'ira e totalmente privo di raziocinio avrebbe significato sminuire un personaggio che in realtà ha profondità e intelligenza da vendere. La morte vince sempre, è vero, e non c'è nulla che un saiyan, per quanto coraggioso, possa fare contro Freezer; ma con questa morte in realtà sono già germogliati i semi della futura rivalsa di un popolo intero e questo intreccio di fili, questo colore splendente e il filo nero traditore sono un modo unico e terribilmente evocativo per descrivere la fine di Bardak e di un intero pianeta.
Tra le due devo dire che ho apprezzato di più la prima parte, ma si tratta comunque di due flashfic di alto livello e sono certa che nel contest andrai alla grande!
Complimenti, è un sollievo constatare che in un fandom così disastrato ci siano comunque autrici come te, pronte a risollevarne la qualità^^

Recensore Veterano
14/01/12, ore 15:53

Ciao!
Sono senza parole! *-* Magnifica! Sono rimasta piacevolmente colpita sia dal modo in cui hai trattato il contesto sia dal tuo stile, che reputo, assolutamente perfetto! Per non parlare dei personaggi che adoro! In più devo dire che l'immagine che hai scelto l'hai usata divinamente^^ La mano che muove i fili di sangue, che porterà alla morte i due saiyan. Questa frase mi ha partiolarmente colpita: "Un sottilissimo filo dorato, splendore di un leggendario guerriero." in cui credo che tu abbia voluto sottolineare il coraggio e, appunto, lo splendore di un guerriero come Bardak. I miei complimenti^^
Baci.

Recensore Master
14/01/12, ore 15:11

Molto bella, anzi bellissima. Ho visto l'immagine e, secondo me, l'hai usata benissimo. Mi sono piaciute moltissimo le parti in corsivo e la metafora della mano che muove i fili, davvero belle e forti immagini che rendono la fan fiction quasi poetica e molto profonda. Complimenti :)