Recensioni per
Strani amici
di Leliwen

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/01/12, ore 18:57

(Il giudizio, come promesso ;P)

TERZA CLASSIFICATA
STRANI AMICI – LELIWEN

Proprietà linguistica e Stile: 
8,9/10
Inizio con il segnalarti qualche piccola svista:
•    Hai scritto “sole” e “luna” in maiuscolo e la cosa sarebbe corretta se ci trovassimo di fronte ad un testo scientifico. Non trattandosi di un testo scientifico, ma di un testo narrativo, “sole” e “luna” vanno scritti in minuscolo.
•    La frase Il Lord non aveva abbandonato nemmeno per un istante ogni loro movimento non mi suona del tutto corretta; a “ogni loro movimento” avrei accompagnato un “aveva seguito” e non “non aveva abbandonato”. La frase, in effetti, suona molto convincente: “Il Lord non aveva abbandonato … ogni loro movimento”.
•     “Smaterializzazione/Smaterializzarsi” va scritto in maiuscolo.
•    Scrivi un “magico” in maiuscolo, quando in realtà sarebbe un aggettivo (“il più lontano possibile da ogni luogo Magico”) e dovrebbe essere scritto in minuscolo.
•    In una frase hai diviso il soggetto dal verbo (“Tradirmi, non è un'opzione praticabile” dove “tradirmi” sta per “il tradirmi” e quindi è il soggetto della frase).
•    Ad un certo punto scrivi: L'occhiata gelida del marito della sorella della cognata. A parte che non ho ben capito a chi ti riferissi (ho sempre fatto schifo nei giochi di questo tipo XD), mi sembra piuttosto fuoriluogo utilizzare un’espressione del genere: primo perché interrompe il lettore che si ritrova a cercare di ricostruire i legami di parentela, secondo perché ricorda certi rompicapi dispettosi che andavano molto in voga qualche anno fa e mi è parso quasi una presa in giro. Inoltre smorza molto l’atmosfera tesa, spezzandola addirittura.
•    C’è una minuscola imprecisione in questa frase: I lunghi occhi da gatto tesi per contenere il dolore dove forse al posto di “tesi” (come possono essere gli occhi tesi?) ci sarebbe stato meglio uno “stretti”.
•    Infine, una frase poco chiara: Eppure Regulus l'aveva già percepito, fin da quella prima volta quando il suo compagno di Casa gli aveva posato addosso quegli occhi di ossidiana, vedendoci il malsano riflesso di Sirius addolcito da quei tratti più femminei ma inasprito dalla piega cinica della bocca. Di chi non ha più nulla da perdere, già ad undici anni. La frase sottolineata si riferisce sicuramente e Severus, perché dev’essere lui a vedere il riflesso di Sirius in Regulus, ma il soggetto ed il punto di vista in questo pezzo è Regulus: teoricamente non dovrebbe sapere cosa ha pensato/provato Severus in quel primo incontro. A parte questo il periodo è un po’ difficile da seguire, in particolare nella parte sottolineata e nel collegamento fra quella frase e la frase successiva (“Di chi non ha più nulla da perdere”)
•    Questo, più che è una svista, è un piccolo rimprovero: il paragonare i personaggi a dei gatti (Due gatti arruffati, incapaci di prendersi davvero cura l'uno dell'altro) ha funzionato molto bene la prima volta; ma la seconda (Regulus si sentì avvolgere, proteggere, come un micio affamato recuperato da un angolo di una strada) perde già incisività, perché sa di ripetizione. Una volta bastava, insomma ;)
Nel complesso la storia è molto godibile, hai un’ottima proprietà linguistica che riesci a sfruttare per creare la giusta atmosfera. Il tuo è uno stile ricco, ma non eccessivo e pesante. L’unica cosa che posso consigliarti è di porre più attenzione ad alcuni periodi e ad alcune frasi, che rischiano di diventare poco chiare.

Caratterizzazione dei personaggi: 9,5/10
I tuoi personaggi sono decisamente credibili, verosimili e soprattutto hanno un certo spessore psicologico che li rende tridimensionali.
Parlando in particolare: ho trovato Regulus molto diverso da come di solito lo si dipinge, molto più sicuro, seppure in qualche maniera fragile – almeno nel primo pezzo della raccolta, quando ha l’impressione che la maschera da Mangiamorte lo stia prendendo in giro. È ingarbugliato, complicato e non sempre si riesce a svelare completamente. È una cosa che ho apprezzato molto, soprattutto considerando che vediamo il personaggio quasi sempre da occhi esterni.
Severus è convincente, soprattutto nel suo rapportarsi a Voldemort, nel modo in cui respinge le occhiate inquisitorie degli altri Mangiamorte (e in particolare la Legilimanzia di Rabastan); è scontroso e tendenzialmente freddo, ma è anche nervoso (più che nel senso di “agitato”, nel senso di “irascibile”) quando Regulus è nei guai, come se non sapesse reagire perché non vuole esternare la sua preoccupazione (significherebbe che tiene a Regulus, che è in qualche modo legato a lui… E sappiamo quanto poco apprezzo i legami il nostro Snape XD). Non mi ha convinta del tutto la storia dell’appartenenza di Severus a Regulus, ma riconosco che, essendo il punto di vista esterno ai due, è suscettibile di fraintendimento.
A questo proposito, mi è piaciuto molto l’inserimento di quest’occhio estraneo, ovvero Rabastan: un personaggio sicuramente intelligente e perspicace, stranamente curioso d’inquadrare il rapporto che lega Regulus a Severus. In effetti non ho pienamente capito il motivo di tanto interesse, ma deduco che sia legato al fatto che voglia conoscere vita, morte e miracoli degli altri Mangiamorte per sapere di chi può e di chi non può fidarsi, chi è affidabile e chi può rappresentare un anello debole della catena  – almeno così sembra dal discorso che intavola a casa Malfoy.
In generale tutti i personaggi sono ben gestiti, anche se, come già detto, alcuni comportamenti (specialmente in Severus e Rabastan) mi hanno dato qualche incertezza.

Inserimento dei prompt: 9/10
I prompt sono ben inseriti, ma analizzandoli nel particolare:
•    Il tema degli “strani amici” funziona alla perfezione per tutta la raccolta. Non c’è dubbio che i due vengono percepiti da chi sta fuori come una coppia piuttosto bizzarra – e in particolare abbiamo come punto di riferimento Rabastan, che sicuramente ci aiuta a maturare insieme a lui il concetto di “strani amici” -; anche dall’interno, però, sembra esserci una qualche ambiguità, il non saper bene quanti e quali limiti è concesso superare. Il loro rapporto è sicuramente ambiguo rende il tema molto forte e sentito lungo tutta la storia.
•    La citazione, dapprima, mi è parsa un po’ decontestualizzata, probabilmente perché non ho immediatamente colto il collegamento fra essa e la parte successiva. In effetti, ho ancora il dubbio a riguardo: da cosa è scaturita tale frase? Rabastan dice di aver ragione ed io, andando avanti nella lettura, comprendo che si riferisce al rapporto fra Severus e Regulus; ma esattamente cos’è della reazione di Severus nel frangente in cui viene pronunciata la frase che produce in Rabastan tale convinzione? È il nesso che mi sfugge.
•    Ottimo utilizzo dell’immagine, descritta come un guizzo di una qualche emozione non ben definita: paura, incoraggiamento, solidarietà? Comunque sia, funziona, trasmette sicuramente qualcosa al lettore ed è decisamente ben inserita nel contesto.
•    Lo stesso vale per la stringa di dialogo, che funziona perfettamente nella sua maliziosità, nella sua ambiguità, dando vita ad un bacio che mi ha davvero coinvolta e fatto sentire un po’ le farfalle nello stomaco. Complimenti!

Originalità: 10/10
Sicuramente, narrare gli ultimi mesi di vita di Regulus non è una novità nel mondo delle fanfiction, ma altrettanto sicuramente sei riuscita a rendere l’idea di base di questa storia completamente tua e dunque originale: utilizzando innanzitutto il pairing (certo, inusuale, ma che hai saputo rendere non banale sfruttando ottimamente il tema dell’ambiguità e degli “strani amici), poi strutturando la tua storia in maniera che sentissimo non solo le voci dei protagonisti, ma anche quelle di chi li guarda fuori.
L’originalità, dunque, funziona: sei riuscita a scrivere qualcosa di totalmente nuovo, pur partendo da un elemento canon.

Trama e svolgimento: 8,5/10
Mi sono permessa di definire la tua storia una raccolta perché, sebbene narri un’unica storia, ne prende alcuni momenti significativi. Apparentemente essi appaiono slegati l’uno dall’altro, ma arrivata alla fine della storia mi sono resa conto che non è affatto così: sono sempre legati da un motivo di causa-effetto, pertanto non si tratta di una raccolta eterogenea, disarticolata, ma di tutto il contrario, poiché è chiaramente unitaria ed ha un solido fil rouge.
Ammetto che però l’aver giocato con la cronologia degli avvenimenti, con continui balzi in avanti, indietro ancora più avanti e ancora più indietro, crea un certo disorientamento nel lettore; personalmente, ho tentato in automatico di trovare la linea temporale degli eventi, mettendo prima insieme i due “Invero 1978”, poi “Estate 1978” e infine i due “Autunno 1979”. Ragionandoci sopra c’è un’unica cosa che ancora mi crea qualche dubbio: Severus aiuta Regulus nell’inverno del ’78, ma riceve il Marchio solo nell’estate dello stesso anno. Come mai allora dice “Non voglio più vederti combattere male come questa notte”? Non facendo ancora parte dei Mangiamorte non dovrebbe aver assistito alla battaglia nella quale Regulus era coinvolto, quindi come può dire di averlo visto combattere male?
Questo è l’unico punto che tuttora non mi convince. Per il resto, hai fatto un buon lavoro.

Gradimento personale: 4,5/5
La tua storia mi è piaciuta molto, davvero: mi ha colpito moltissimo il tuo giocare con il punto di vista interno ed il punto di vista esterno al racconto, mi sono piaciuti molto i personaggi (a parte i piccoli appunti cheti ho mosso, sono molto credibili) e soprattutto sei riuscita a creare un’ottima atmosfera tesa e di sospetto. L’unica cosa che davvero mi ha scombussolata è stato il dover risalire alla parte precedente, ogni volta che mi apprestavo a leggere un brano (il “pasticcio” che ho combinato per ricostruire la linea cronologica ne è testimone XD). Ma per il resto, complimenti, davvero una storia coinvolgente.


Totale: 50,4/55

Recensore Junior
23/01/12, ore 18:39

Uhm, che lettura affascinante.
Devo dire che ero fortemente tentata da questo pairing nel contest (poi mi sono buttata su altro, ma dettagli XD) e sono veramente colpit da come lo hai gestito. Questi sprazzi di Severus e Regulus, di loro due insieme e degli esterni che li guardano si intrecciano veramente bene, portando ad una reale comprensione delle vicende solo con l'ultima riga. Veramente ben costruite le scene e i gesti: l'attenzione che vi hai riservato getta il lettore di pancia nelle vicende, trascinandolo lungo le varie menzogne e scene più o meno "tenere" (per quanto un Severus possa essere tenero, anche quando cura e copre un tradimento).
Devo dire che mi ero un po' persa nella parte di Rabastan, ma le note mi hanno chiarito ogni perplessità.

Recensore Junior
23/01/12, ore 13:07

Finalmente, aspettavo con ansia questa storia :) è stata una lettura oltremodo piacevole, perché il pairing, che mi aveva incuriosito un sacco, è stato rappresentato in maniera ottima: abbiamo sprazzi di Regulus e Severus insieme, stralci di ricordi, giochi di sguardi, perfino qualcuno che li osserva dall'esterno. Sembrano combaciare perfettamente grazie a questa storia, come se fosse naturale che ci sia qualcosa fra loro. L'IC è perfetto: sono entrambi come li ho sempre immaginati e nessuno di loro si tradisce mai. Mi sono piaciuti un sacco anche i cameo di Rabastan, Lucius, Narcissa e Bellatrix; di queste ultime due, in particolare, ho apprezzato il fatto che difendano Regulus a spada tratta, perché è una cosa che immagino essere tipicamente "da Black". 
Lo stile è davvero eccezionale, molto ricercato ma non difficile da leggere. Ogni frase sembra studiata con molta cura nella scelta dei termini lessicali; davvero un bel lavoro.
Solo una cosa non mi è chiarissima, ma è più che altro una curiosità mia: nell'ultima parte, Regulus ha svelato a Severus il vero motivo per cui sparisce? Se così fosse, mi piace ancora di più vedere Severus che alla fine si inginocchia davanti a Voldemort e mente per lui, appoggiando quindi implicitamente il suo tradimento.
Complimenti davvero, è una storia ben fatta e mi ha fatto amare pienamente questo pairing.