Ciao Lethe, è un piacere per me leggere di nuovo un tuo racconto.
Questo piccolo racconto è intenso e ricco di significato, anche se breve. Mi complimento con te per l'incisività di alcune frasi, per l'effetto che da. Ribadisco ciò che una volta ti ho già detto: il tuo stile è pittoresco. Mentre leggevo ho immaginato una scena in bianco e nero, dove solo la protagonista era vestita a colori. Un'immagina evocata proprio dal tuo mettere a confronto la libertà con la chiusura e il grigiore umano.
A presto!
Lara

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"Ascoltare veramente" è una dote fin troppo rara, sopratutto in questi tempi dove è più importante sbranarsi a vicenda che fermarsi semplicemnte ad ...ascoltare. Per farsi ascoltare bisogna caricarsi di qualcosa di mostruoso, così si riesce ad avere l'attenzione, sennò si continua a correre, a gridare la propria libertà. Ho sempre più l'impressione di avere dinnanzi persone-manichini, impassibili alla vita, ed hai saputo rendere perfettamente questa sensazione con il paragone alle folgie morte. Trovo la tua "riflessione" su questo tema davvero interessante, complimenti^^
Un bacione e a presto^^

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[Sono come foglie morte nella tempesta, volano sì, ma non dipende da loro.]

Che belle parole <3

Un bellissimo pezzo sulla differenza tra sentire ed ascoltare, dritto nel cuore e nei ricordati <3

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