Recensioni per
- Der Buchstabe | Sbavature -
di Blacket

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/03/12, ore 21:21
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Sì, ecco. Allora, mi appresto a scrivere la mia prima segnalazione all'amministrazione e... non mi sento all'altezza. Però questa storia è degna di merito, che vorrei fosse riconosciuto.
Certamente storie come questa, che trattano di un tema così triste come quello di un addio scritto su un foglio di carta da un soldato in trincea, sono fatte per colpire il lettore. E io sono una ragazza che si commuove facilmente. Però con questa storia è stato un poco diverso. Non è stato l'addio in sé, l'orrore della guerra, a farmi male. Sono state le emozioni così apparentemente incompatibili con un attacco sul fronte che trasparivano ad ogni sbavatura del testo (sì, anche dal punto di vista grafico questa fic è stata scritta molto bene) ad essermi penetrate dentro. Mi ha colpito come in un pezzo di carta un soldato come Ludwig - simbolo di quella Germania che non cerca di non piegarsi - riesca a far venire fuori tante di quelle cose che forse non sarebbe mai riuscito a concepire in altre situazioni. In questa storia vediamo un foglio annerito diventare una lettera, un frammento della vita di un soldato. Cosa c'è dentro? Qualche rimpianto, tanti ricordi e Amore. Amore con la A maiuscola. È tutto ciò che muove la breve trama di questa One-shot, anche se è la guerra lo sfondo. Ma è, appunto, lo sfondo. Quelle frasi scritte con il lessico e lo stile particolare di Blacket che descrivono il susseguirsi degli spari e delle esplosioni, rendendo la narrazione incalzante e quasi angosciante, sono solo il contorno. Il fulcro di tutto sono le parole del soldato. Semplici, concise, ridotte all'osso, a volte errate sintatticamente, e così straboccanti di amore. Non per la vita, non per la salvezza, l'unica cosa che invocano è il sorriso dell'amato.
Poi, beh, poi il finale fa paura. Nella sua angosciante semplicità, sembra proprio di essere Feliciano che aspetta, dopo aver sentito i pensieri e quindi l'amore di Ludwig così vicino. Il finale è aperto, in fondo, ma è così difficile pensare ad un ipotetico lieto fine dopo tutta quella confusione, tra la polvere della trincea, tra il dolore del non poter più amare.
Come ho detto questa storia non valorizza al massimo lo splendido stile di scrittura, la formidabile capacità di comporre, di questa autrice, in quanto i passaggi più importanti della shot non siano scritti "di suo pugno". C'è però da tenere conto anche dell'impegno utilizzato per riprodurre la frettolosità, l'incertezza e la determinazione che Ludwig possa aver effettivamente usato nello scrivere la lettera. Nel finale, devo dire, la narrazione torna ad essere completa e bella. Non so se è solo il suo modo di scrivere o se ormai ero troppo entrata nella realtà della storia, ma stavo iniziando ad amare ogni dettaglio. Il corriere, per esempio. Una comparsa descritta in tre righe che mi è sembrato il personaggi più atteso delle ultime cose che ho letto.
In conclusione una storia molto bella sotto ogni aspetto. La guerra è stata descritta indirettamente, ma con un non so che ha evocato in me i lavori Ungaretti.
Complimenti ancora all'autrice, alla sua storia, al suo stile, a quella sante frasi ad effetto che mi hanno fatta iniziare a piangere dopo nemmeno una riga.
Lally

Recensore Junior
05/02/12, ore 12:23
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Allora.
Credo che questa storia, sia una delle migliori che io abbia mai letto qui, nel fandom di Hetalia.
Non mi aspettavo davvero, che leggendola, avrei ricevuto un impatto così forte- il mio povero cuore ha vacillato subito all'inizio, perdendo colpi man mano mentre continuavo a leggere.
E dire, che semplicemente analizzando l'introduzione, non ci si aspetta un tale sentimento nascosto fra le parole semplici, ma poste così bene ed al posto giusto che riescono ad avere un grande effetto.
Anche solamente leggendo la lettera di Ludwig si percepisce in quel personaggio un amore immenso, e la distruzione che la guerra porta slle persone.
Ci si figura il tedesco come un uomo forte, attivo e lungimirante. Eppure in questa Fiction vacilla, si accorge tristemente che lì sul campo di battaglia non ha più tempo da perdere, e scrive.
Scrive una...lettera. Sbavata, mai riveduta, portata poi a sguazzare nel fango, ma che contiene il messaggio più forte che un semplice soldato potesse portare nel cuore.
Le parole scelte (come ho già detto) sono semplici, ma utilizzate così bene che riescono a trasmettere tutto quello che devono, e forse anche di più.
Le parole di Ludwig sono così veritiere, rivolte alla persona che ama, sono così dannatamente azzeccate e belle.
E poi, quel suo arrancare anche nal fangom nella polvere, per poter portare quella lettera contenente i suoi sentimenti a Feliciano, quella determinazione in quella sua ultima missione!
Basta dire che ho preso in simpatia un semplice corriere, personaggio su cui l'autrice spende...credo due o tre frasi. Non di più.
Eppure, l'ho adorato.
E mi si è spezzato il cuore ancora una volta quando Feliciano si risveglia da quel suo angolino di morte (mentre aspetta) e si ritrova in mano la lettera.
Saluta il corriere, non si dice ma si immagina stanco e provato, poi vede da chi è scritta, e anche se pare molto un "Pezza di carbone" lui sorride, perchè arriva dal \suo\ Ludwig.
E qui si chiude, con le prime frasi della lettera.
Sempre d'effetto, sempre struggenti.

Non ho mai pianto così tanto per una Fic, e credo di non essere stata l'unica.
E' bellissma, davvero una piccola perla.
Volevo già segnalare da tempo alcune storie, ma questa....questa secondo me, se lo merita davvero.

Faccio ancora tanti complimenti all'autrice :)

Recensore Junior
27/01/12, ore 19:12
Cap. 1:

Come hai potuto?
Come hai potuto dedicarmi questa fic con l'intento di farmi piangere?! Mi odi nel profondo <3
E, inoltre, come hai potuto presentarmela con un "non perdere tempo a leggerla" quando, invece, ho speso 10 minuti stupendi a leggere una cosa pazzesca?
È strano, non so nemmeno come farti capire quello che mi passava per la testa mentre leggevo.
Pensavo "si, ma fa che Ludwig si salvi, che quel dannato foglio non sia necessario che arrivi a destinazione perchè gli dirà tutto di persona. L'ho sperato con tutto il cuore fino alla fine, anche quando il corriere ha suonato alla porta di Feliciano.
Avevo l'ansia addosso mentre Ludwig scriveva, sei riuscita quasi a farmi sentire quello che provava lui in quanto speravo che riuscisse a terminare almeno la lettera, a far capire a Feliciano cosa ha sempre provato, anche se sappiamo che l'italiano, per quanto buffo sia, l'ha già capito eccome.

Basta, lo sai che non sono brava a parole.. nè a scrivere... insomma, vabbè, non sono brava a dirti quanto mi piacciono le cose che scrivi (anche se te lo dico sempre.. infatti tu non mi credo mai!), però questa è veramente bellissima.
La reazione di Feliciano... meglio davvero lasciarla in sospeso.
Posso solo immaginarla ed è proprio questo che mi fa stare peggio.
Diciamo che ho resistito fino al punto in cui Ludwig scriveva. Nel momento in cui ho visto la firma e quella linea nera che divide le due parti...
Argh... appena ti becco da qualche parte ti meno. Ecco.
Per adesso ti saluto.
Brava Mò, davvero bravissima!
E, sopratutto, grazie per avermela dedicata. Non ho mai fatto nulla per te e quindi per meritarmi questa dedica ma la accetto con piacere e ti ringrazio tante, tantissime volte per il pensiero e per quello che questa fic contiene e trasmette.
E boh, non riesco ad essere poetica e ringraziarti, farti i complimenti, come dovrei. Spero solo che queste poche parole ti facciano capire, almeno, quanto mi abbia fatto felice la sorpresa.
Si, la ritengo con piacere un'anticipazione per l'anniversario dei nostri due indisciplinati (sopratutto il mio) piccioncini.
Bacioni :) <3

Recensore Junior
27/01/12, ore 19:03
Cap. 1:

*Fra un singhiozzo e l'altro*
Eh sì. L'ho letta qualcosa come tre ore fa, ma sono dovuta correre via a lezione di danza, in lacrime ma senza aver recensito. Poi, sono tornata, e ho detto: "Adesso lo faccio. Adesso che non piango più, posso farcela." Buona questa, ho riletto le prime parole e sono di nuovo in lacrime! :(
Io... io non so come spiegare. C'è, in ogni cosa che provoca emozione, qualsiasi tipo, risata, tristezza, ira, una specie di "clic" che si deve raggiungere per far scoppiare la pentola emotiva. Non riuscirò mai a farmi capire >_< C'è un punto, qualcosa che funziona, che fa scattare, che boh, insomma.
E, sinceramente, il tuo dannatamente semplice "A Feliciano. Ti amo. Ti amo." funziona. E il bello è che funziona ogni volta, come una barzelletta di quelle belle, che ci ridi per ore, e ogni volta che te la ripeti nella mente scoppi a ridere come una cretina, ecco, la tua fic funzona così. Solo che invece di ridere, piangi.
Questo è quanto. Nel frattempo mi sto calmando ^^
In pratica le lettere dal fronte sono una cosa che mi fa letterlamente andare in palla, perché sono una delle cose più dolcemente umane che riesco a immaginare. Sono vive perché sono così vicine alla morte. Sono sincere, perché potrebbero essere l'ultima, o piene di belle bugie, per non ferire i cari imasti a casa. Sono piene di poesia, ma di quella vera, non quella artificiosa.
E anche la tua storia è così. Mi ha fatto sentire davvero la disperazione e l'amore, che cono due senitmenti molto complicati, eppure così semplici.
Le sbavature, il segno tangibile della fragilità che in trincea permea di sé ogni songolo uomo, speranza o vita che sia.
L'immenso amore, che in una persona così poco espansiva, così apparentemente fredda e chiusa come il nostro Ludwig, sembra stranissimo uscire in modo così esplicito e vero. In una lettera. In una lettera che verrà letta in un posto lontano, da un'altra persona. Una lettera che è l'unico ponte fra due ragazzi. Deve amarlo davvero tanto.
Sei stata così vera che mi domando se non sei stata pure tu al fronte o_o
Ovvio che no, sono solo io che sono un po' di fuori, con la testa ancora piena di boati e scossoni e lacrime.
Beh, io spero di averti fatto capire che hai fatto un'opera meravigliosa, sei riuscita in un'impresa difficile egregiamente, e grazie davvero per... Per questo.

Mari

Recensore Master
27/01/12, ore 17:06
Cap. 1:

Mi hai ucciso, mi hai massacrato mia dolce, dolcissima assassina. Ieri, verso mezzanotte, nel mio letto, ho pianto come mai avevo fatto leggendo una fic. Sarà che io in questo periodo sono provata da tante cose, che non resisto alle lettere scritte al fronte, che tu sei sempre il solito portento, ma ho infradiciato il cuscino con le lacrime. Ero arrivata a leggere una frase e fermarmi per un minuto a singhiozzare. E se non ce la facevo io a leggere figuriamoci Ludwig a scrivere. Ah, no, giusto, lui avrebbe fatto tutto per quel sorriso in quel momento. No, non voglio recensire così a caso, questa storia si merita ben altro, e ora che mi sono calmata (sono passate quasi ventiquattro ore, insomma). Che dici se inizio (o ci provo) a recensire decentemente?
Cara Blacket, ti sei superata ancora. Quando ho letto l'introduzione a questa fic mi sarei aspettata una storia d'amore senza lieto fine, una di quelle che ti fanno piangere. Mi sbagliavo. Perché tu hai creato molto, molto di più. Vedrò di riuscire a spiegarmi. 

Inizi con "A Feliciano. Ti amo. Ti amo" Già qui mi hai fatta vacillare. C'è Ludwig, il soldato, che sta vivendo nel caos dei suoi ultimi minuti. Gli preme solo di far sapere "A Feliciano" (che è decisamente il fulcro di tutto, di ogni istante di quella sua misera vita sotto il nazismo) che gli sta pensando, anche se è così poco da Ludwig esternare i proprio sentimenti, figuriamoci scriverli neri su bianco. E' così strano per lui che quel "Ti amo" scritto sulla carta stropicciata gli è suonato così inappropriato, forse banale o imbarazzante, da dover cancellarlo. O semplicemente ha paura, non vuole ancora ammettere di non poter più stringere Feliciano tra le braccia e sussurrargli all'orecchio quanto lo ama. Dio, quanto lo ama. 
Poi mi sono immaginata, proprio mentre tirava quella linea nera, uno scoppio troppo vicino e la terra che schizza ovunque. Mi sono immaginata Ludwig che si arrende al fatto che non avrà più altro modo per dirglielo. 
Così, quell'uomo sovrastato dal fango della trincea mette in fila altre parole, con una fatica e un bisogno impossibile da ignorare. Ha una dannata, fottuttissima, paura che Feliciano ignori tutto quello che ha bisogno di dirgli. Adesso, che non è altro che un uomo come tanti, immerso nel fango e nel sangue, non prega il Signore per la salvezza, per una morte senza sofferenza, per essere ricordato. Gli basta che Feliciano sappia. Sappia tutto, ma proprio tutto. Sappia che tutto quell'amore, tutti quei sorrisi, tutta quella forza che riesce a dargli, non andrà mai via. Feliciano deve sapere che quelle che possono apparire sbavature in una busta sporca sono, in realtà, una (breve) vita narrata con inchiostro indelebile tra gli astri, non così lontani, del cielo.  
In questa storia sei riuscita, usando incredibilmente frasi semplici e sbavate, a costruire qualcosa di sublime e perfetto. Solo leggendo la lettera di Ludwig sono riuscita ad afferrare tutto il calore, la semplicità e l'intensità della storia tra i due protagonisti. Va molto oltre le capacità di moltissima gente riuscire a fare una cosa del genere. Non scherzo se dico che non c'è un dettaglio fuori posto o piazzato senza motivo. Basta dire che mi hai fatta innamorare di un corriere, di quel ragazzino spaurito e fiero, su cui potrei scrivere una recensione di ottomila parole, tanta è stata la precisione con cui lo hai introdotto e trattato. E ti faccio notare che tu non ci abbia speso troppe parole, ergo, sei proprio brava a scrivere quelle giuste. E, infatti, sono stata paralizzata dal modo in cui hai fatto trasparire il terrore raggelante di Feliciano. Il modo in cui quel ragazzo attendeva. Attendeva e aveva paura, poi basta. Non tremava nemmeno. Credo che il suo cuore battesse così piano da sembrare rotto. E la sua attesa è stata ripagata. Grazie per aver censurato la sua reazione, sarebbe stato come infierire sul mio cadavere. Preferisco rimanete con il dubbio. Non so se la lettera abbia fatto riprendere un battito regolare al cuore di Feliciano o se glielo abbia spezzato definitivamente. L'unica cosa di cui sono sicura è che quel cuore rimasto solo abbia iniziato a sanguinare. E cosa possiamo dirgli se non di guardare le stelle?
Davvero, questa storia è bellissima. Non giro molto su questo fandom e non so quale sia il livello delle storie scelte di questo fandom, ma appena mi sarò informata farò la mia segnalazione (sperando entro quel momento di trovare il modo di scrivere un commento migliore per questa perla).
E poi boh, anche se non sembra sono senza parole... magari vado con un banale Grazie.
Lally

Recensore Junior
27/01/12, ore 14:49
Cap. 1:

Oddio...è....bellissima.
Mi è venuto da piangere, ho pure versato qualche lacrima, nonostante io sia un vero e proprio cuore di pietra.
Mi ha ricordato tante, tantissime cose, questa Fic. Tanti libri e Film, tutti con lo stesso sconcertante tema.
Eppure, le tue parole hanno raccolto tutti questi libri e film facendone la perfetta versione Hetaliana. Una coppia che adoro, ed una trama assurdamente triste e forte, con un importante messaggio all'interno, nonostante linfinita tristezza dl resto.
Perchè insomma...sappiamo già, che Ludwig morirà.
Sappiamo bene quello che gli è già successo e quello che ha scritto, quando tutto ricomincia da capo, ed è il diretto interessato, Feliciano, a ripercorrere quello che abbiamo vissuto noi lettori prima.
Ma la sua reazione sarà diversa, e non si racconta di ciò, viene oscurato il tutto, per concentrarsi sul messaggio che portava il soldato.

Si racconta di un amore che upererà le distanze e la guerra, si racconta degli uomini, che anche se combattono fra loro amano e sanno provare qualcosa di superiore all'odio.

"Imparerò ad essere come una di quelle stelle, che alla fin fine non sono mai troppo lontane."
Bellissima, come frase.

E poi, quella scrittura così difficile, che quasi vuole bloccarci, prende ritmo con i singhiozzi che farà l'italiano.


Bellissima, bellissima, bellissima.
Davvero.

Recensore Junior
26/01/12, ore 21:05
Cap. 1:

Aww, mentre la leggevo mi è venuto un magone tremendo che mi bloccava lo stomaco e il respiro in una morsa - e non erano i profiteroles.
Stavo per piangere, ma mi sono (quasi) trattenuta. Sniff... non so che dire, non riesco a parlare, nè a scrivere... se era questo il tuo scopo hai fatto centro, ecco. Insomma, sto male perchè la storia era triste - adoro le storie tristi! - ma sto anche bene perchè era BELLISSIMA, perdincibacco! ;w; adesso la metto subito tra i preferiti e vado ad abbracciare il cuscino per non scoppiare in lacrime!

Complimentissimissimi (?)!

Recensore Veterano
26/01/12, ore 20:55
Cap. 1:

Io..oddio. Non so come cominciare, nemmeno. Non so cosa dire, ma qualcosa voglio dirlo. Perché sarebbe un reato non farlo.
...Mony, sono ufficialmente divisa a metà. Non so se gettarmi ai tuoi piedi e ringraziarti per la dedica, oppure gettarmi al tuo collo.. per strozzarti. -Tzè, sono malata e disperata, e mi fai pure pensare a cotali drammi esistenziali? Infame.

Seriamente, non credo di aver mai letto qualcosa di più struggente e bellissimo allo stesso tempo, tra le fanfiction di EFP. E io leggo tante, tante fanfic, e mi commuovo e appassiono alla maggior parte. Non so nemmeno come spiegarmi..
Qui, alla seconda riga, avevo già il cuore stretto in una morsa e gli occhi pizzicavano. All'ultima, al
      "A Feliciano.
Ti amo. Ti amo."
Beh... sembravo una fontana.
Sarà il contesto, sarà che sono terribilmente sensibile (o frignona), sarà che la guerra è un argomento delicato e forte allo stesso tempo, per me, sarà che non sopporto avere le coppie che amo distanti..fatto sta, che mi ha toccato. No, anzi. Mi ha devastato.
Non so come reagirebbe Feliciano, e, francamente, non so nemmeno in che modo reagirei io al suo posto.
Nelle parole di quella lettera si sentiva così tanto l'amore di Ludwig..io penso che sarei morta solo leggendole, quelle parole tremolanti.
Però, dal mio cantuccio, con la mia conoscenza pari a zero su questo fandom e sulla coppia, mi sono immaginata un grande, grande, grande amore, tra Ludwig e Feliciano. Un amore che, secondo me, non si arrende, nemmeno quando a separarli c'è la distanza, la guerra, la disperazione e la morte.
E' un messaggio intenso, ecco.
E magari, io, dal mio cantuccio da ignorante, sto sbagliando tutto, ma non me ne frega un krauto.
Comunque, davvero..questa storia è bellissima.
Sì struggente, e triste, ma..è bellissima. Non so se smetterò mai di ripeterlo.
Bellissima bellissima bellissima.
Com'è bellissimo l'amore che prova Ludwig per Feliciano. Il fatto che il sorriso di Feliciano sia l'unica cosa che tiene ancorato alla vita Ludwig, è..stupendo. Disperato, ma splendido. E' amore.
E..oddio. Per recensire dovrei rileggerla, ma non ce la faccio. Ad ogni riga mi torna il magone.
Boh, mi serve un fazzoletto.
Vorrei scrivere di più, perché questa storia mi ha fatto pensare. E ha fatto anche alzare i canoni del mio uomo-ideale, tra l'altro. Voglio un Ludwig. Anche un Feliciano va bene, altroché.
Ma poi..no, no. Mi hai fatto scoprire Hetalia con Feliciano e Ludwig come coppia, e li vorrò sempre insieme.
Accidenti a te, e accidenti a me che m'innamoro dei protagonisti delle Fic.

Toh, a te che mi dedichi una storia così e mi fai pure piangere. E immagino anche quando leggerai questa recensione, o infame. Di certo, non per cellulare quando tornerò. Ora ti mando un messaggio, t'insulto, e ti spedisco a leggere...'sta specie di recensione.
Mony, grazie. Sei la mia Sbuccia-Krauti preferita.

Recensore Junior
26/01/12, ore 20:33
Cap. 1:

Oddio.
Sto piangendo.
Quindi, il mio commento sarà breve.


Bellissima. Intensa, pazzesca.

"Cercherò di essere come le stelle, che alla fin fine non sono poi così lontane."
Pianto.
Tanto.



Diamine. Complimenti, e bravissima.

Nuovo recensore
26/01/12, ore 20:12
Cap. 1:

E'....bellissima!
Seriamente; è molto forte, intensa, spiega di un amore così incredibilmente duraturo che commuove!

E si, quasi mi sono messa a piangere anche io.

La lettura della lettera, è uno "sforzo", forse perchè le parole sono così belle, eppure la scrittura così sbavata, come dici tu, che quasi si avverte la paura e la preoccupazione, e tutto il resto assieme.

Non ho molte parole per la fic, perchè mi ha lasciato in parte sbalordita.
Posso solo dire che l'ho adorata, mi ha stretto il cuore, mi ha fatto provare un qualcosa di forte.

Bravissima, bravissima, bravissima :)

Recensore Junior
26/01/12, ore 20:02
Cap. 1:

Credo.... di stare piangendo come una cretina.
Si, sto piangendo, e cerco di fermarmi un poco, perchè devo.

Allora, in primis: non chiamarla "questa sottospecie di fiction". Non puoi.
Perchè l'intensità di ciò che hai scritto, che io ho accolto come uno schiaffo, non puoi definirmela con "sottospecie".
E'...allora.
Ci sono tantissime cose da dire. Non so davvero da dove inziare.
la lettera, su, iniziamo da quella. Quando la leggevo, provavo di quei sentimenti contrastanti, così...forti, così in sintonia con la scrittura sbavata di Ludwig! Un uomo così preciso, forte, ritotto a sbavare su della carta che pare poi "Un pezzo di carbone.".
Quello che dice...oh. Si, ha iniziato a farmi piangere. Quello, e l'apposizione dell'immagine del tedesco che arranca nel fango, per consegnare quella lettera.
"Il messaggio più potente che potesse tenersi dentro un uomo."
Bellissimo, davvero.

E'...credo, una delle più belle fic GerIta che abbia mai letto. Seriamente.
Intensa, forte, porta delle sensazioni devastanti, impermeabili.

Ti giuro....non ho parole. Oddio, non so cosa dire. Non so bene come dirti cosa ho provato quando Feliciano ha visto \quel\ corriere.
Non riesco proprio a dirtelo.

E quanti complimenti, ti meriti.
Seriamente.

....Una perla. Bellissima, stupenda.

Vado a piangere in pace, ora. (L)