Allora, prima di tutto scusa, so che non speravi più che questa recensione arrivasse, ormai. Comunque ci sono, sono qui e recensirò tutt'e tre le storie.
La parte burocratica:
Recensione premio per il terzo posto al contest C'era una volta... di Himitsu no yoru
Adesso, prima di perdermi in significati profondi e parole aleggianti, l'impaginazione mi è parsa buona, normale, e non ho niente da ridire, stessa cosa per la dimensione del testo.
Ho notato che hai mancato due virgole (secondo il mio parere, posso anche sbagliarmi, a me rimproverano sempre l'uso delle virgole quindi prendi pure con le pinze quello che dirò, è solo una mia idea), proprio due di numero, una all'inizio: io credo che ci starebbe bene - Dentro, ora, sei dentro, un po’spinto... - Ma in fondo (rileggendolo ancora una volta questo passaggio, potrebbe andare bene anche come hai scritto tu, io ti ho mostrasto la mia prima impressione) Nella stessa riga, comunque, come hai potuto notare, non lasci lo spazio fra l'apostrofo di - po' - e la parola successiva: gli errori di distrazione che è quasi impossibile non fare.
Poi qui:  - Quando esci, cammini piano, come pauroso... -  
Adesso, un accorgimento che non tutti hanno: la 'e' grande con l'accento. Per farla, in qualsiasi aelaboratore di testi, devi tenere premuto 'Alt' e digitare sul tastierino numerico '2 1 2'. Viene così: È.
Ok, con questo concludo le correzioni, non ci sono altri errori di battitura da quel che ho visto ^^
Il testo, il testo è veramente meraviglia, non so come definire la tua storia altrimenti, riesci benissimo a catturale l'atmosfera surreale e vaga del circo, con i suoi spettacoli e i numeri sempre nuovi. Il 'protagonista non ha volto, non ha anima o segni distintivi, è solo una figura, come tante altre, che si gode il sogno.
Il trapezzista che si salva grazie alla bambina magica, ma che vuole solo volare via, il direttore del circo, invece, desidera impressionare il pubblico, quindi ancora, ancora, mostriamo la magia!
Davvero coinvolgente a mio parere, ogni parola contribuisci a creare l'atmosfera suadente di cui un circo si nutre.
Le tue similitudini, tra l'altro, sono davvero molto azzeccate.   
Mi dispiace solo di non conoscere il fandom, quindi non posso fare paragoni o dire di più.
 Concludo con i complimenti mamie, 
  a presto,
   Lory ^^     che non tuti hanno: la 'e' grande con l'accento che
(Recensione modificata il 09/08/2013 - 01:18 pm)

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Nonostante la brevità, ci sono un paio di cose che mi sono piaciute in questa storia. Innanzi tutto le varie similitudini: la foglia che prima cade e poi plana, e le meduse che nuotano nel fondale nero. Non avevo mai pensato a una cosa del genere, e devo dire che sono rimasta colpita. Sono rimasta affascinata anche dall'uso che hai fatto dei colori: le descrizioni erano limitate dalla sinteticità, ma i colori mi hanno impresso bene in testa il quadro di quello che stava accadendo. Soprattutto quello sgargiante rosso, che mi ha ricordato un film in bianco e nero che mi ha toccato il cuore. Il narratore all'inizio è un po' trasparente, aleggia nella scena, ma prende consistenza verso la fine e in modo inaspettato, quando in lui si rivela un po' lo stesso spirito fanciullesco della bambina, e si ostina a credere che "è solo un sogno". Questi semplici concetti sono bastati a farmi apprezzare il tuo lavoro, mi sarebbe solo piaciuto che fosse stato più lungo.

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