Recensioni per
La question de les racines
di S iberia

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/03/12, ore 21:11
Cap. 3:

Mia cara Pruuskij,
gli esami sono finiti (anche bene ^^ i tuoi auguri hanno funzionato oltre ad essere stati grandemente apprezzati) e quindi ora posso riprendere con le letture. Alors, alors cosa abbiamo qui: Klaus! Ah! Klaus e Dante giovincello giovincello, che meraviglia *__________*

Come ti ho scritto questa storia al di là della trama in sè molto intrigante mi interessa anche perché è collegata all'altra (le chiamerò sempre "storie" perché copiare i nomi in tedesco potrebbe seriamente avere per me effetti collaterali lol). Qui il capitolo è incentrato su Germain, lui è la luce narrante eppure Klaus riesce a prendersi grande spazio. Lui lo vedo un po' come Spieler: mette in ombra. E' talmente "consistente" la sua figura (pesante-opprimente per certi versi) che costringe gli altri a seguirlo, nè è un esempio Germain, ma lo stesso Dante, qui così giovane, ancora così... intatto, mi pare, pur già corrotto nel corpo. Però anche Dante sa guadagnarsi il suo spazio e lo fa senza spingere a gomitate: lui più che altro è quella lumeggiatura che trovi in un dipinto, lieve e che attira l'attenzione con la sua luce languida, mentre invece Klaus è un contorno netto, è proprio quell'ombra che crea il contrasto.
Questo capitolo mi sembra di passaggio, ma dice tanto, dice soprattutto cose che riguardano l'altra storia, allo stesso tempo facendo luce sulla personalità di Germain, calato in questa singolare ricerca dello schizofrenico. Inutile dire che sono molto curiosa di come si svolgerà la trama. Sappi che rivedere Dante, i suoi occhi verdi, quella sua aria maliziosa così candida, è stato bello. E il suo indugio di fronte a un Klaus già freddo, ma non ancora spietato, mi ha stretto il cuore. Mi viene da pensare a quel che gli succederà in seguito ecco...

Una frase che mi gela con un unico potente brivido.
“Non mi fai vivere”. Ma resta lì.
E’ un brivido di eccitazione il mio, convulso, ottuso, lampante, che quasi mi fa paura.
E’ eccitazione, ma anche quella sacrosanta invidia. L’invidia per Klaus, l’invidia per il suo status.
Anche io voglio qualcuno da brutalizzare e traumatizzare così, da scavare fino a ridurre spoglia vuota e sorda.


Questa parte è magnifica, l'ho riletta più volte per quanto mi ha colpito. Germain mi ispira devo dire.

Beh insomma, capitolo grandemente apprezzato, come sempre.
un bacio
Tua Primavere  

Recensore Master
07/02/12, ore 18:04

Ahhhhh ma non me l'avevi detto che questa storia era legata all'altra!
Damn it! (inglesismo random)
Perdona l'entrata pittoresca, ma sono sorpresa. Cominciamo con metodo: salut mia Blu di Prussia! Parto subito entusiastica a commentare: rivedere il nome di Klaus mi ha illuminato (sì, lo so, ho seri problemi...). Dall'introduzione, a cui più che altro avevo solo dato una scorsa, non mi aspettavo di rivedere il doktor Spieler e qui direi che i riflettori sono tutti puntati su di lui e sul suo "non-progetto". Come hai detto questa qui è una storia a sè stante rispetto all'altra, ma sarà un piacere leggerla perché dalle premesse sono già molto incuriosita.

Le mie conoscenze riguardo la "medicina" dei nazisti si fermano a pochi saggi (uno in particolare dei medici dei Lager), l'unica cosa che ho mai letto riguardo le forme di "cura" (le virgolette sono d'obbligo in questi frangenti) verso i malati mentali durante il periodo pre-guerra era molto breve. Lancinante comunque. Quindi l'argomento mi inquieta e mi affascina e mi affido alle tue conoscenze e alle tue abilità di narratrice: so di essere in ottime mani :)
Noto con piacere che come al solito la raffinatezza e l'eleganza del tuo stile sono un contrappunto al brutale orrore di quanto descrivi. Poi certe tue espressioni danno un piacere quasi estetico al lettore, ma questo penso di avertelo già detto e più volte.

Quel che mi ha colpito è Spieler che nell'altra storia non avevo del tutto colto, qui è come vederlo illuminato dalla luce stroboscoipa (???) di qualche strumento da laboratorio. Una luce impietosa, che scava i lineamenti come lui scava la realtà con le parole. Interessantissimo il discorso su Klaus, ed è storia e filosofia pura, il pensiero del nazismo come qualcosa che va oltre il mero dominio, il fine politico: era quello che i pensatori più sottili e terribili del nazismo cercavano di mettere in atto: la ricerca del Potere puro, diverso da grezzo stimolo del possesso, per usare tue parole.
Il discorso, inserito in quest'ottica clinica, assume un fascino ancor più inquietante!
E poi il fatto di trovare un ragazzetto marchettaro schizofrenico... ecco, diciamo che la cosa m'intriga, a costo di apparire una mente perversa. In generale m'intriga la trama, sento odor di potenzialità.

Beh, spero che la continuerai, intanto me ne vo e ti mando un grande abbraccio.
La tua francesina semper fidelis (ma sì, andiamo pure col latino, ormai)
Primavere ^^

Recensore Veterano
07/02/12, ore 14:24

Yo, figliola, non so se ti ricordi di me, sono la tipa che ti ha assaltata coi messaggi privati. Ho fatto un salto nel tuo profilo, decisissima a leggere qualcosa, e mi sono lanciata su questa. Diavolo, non me ne sono pentita. A parte l'ambientazione, che come sai trovo veramente interessante, l'aggiunta di voler esplorare il campo della medicina nazista (e specialmente il trattamento riservato ai campi della follia) mi ha esaltata. Io stessa sono così affascinata da questa cosa che volevo scriverne.
Mi piace moltissimo il personaggio di Spieler, ha una mente scintifica e quasi "aperta", tuttavia è dotato di quella follia lucida sufficiente a renderlo inquietante (e, va detto, anche molto figo). Germain anche è interessante, incarna un po' il nozionismo accademico che un po' viene dalle dottrine eugenetiche un po' dall'atmosfera del periodo, e bisogna dire che non è così semplice tratteggiare persone fedeli alle teorie naziste senza "imprimere un giudizio"; questa è una delle cose che apprezzo di più, il fatto che tu tenga il loro punto di vista e non inserisca affatto nessuna condanna da mentalità moderna a posteriori; d'altronde, se usi il loro POV, ci devono credere fino in fondo. Il plot che hai presentato, come i personaggi coinvolti, mi spingono a voler sapere di più, sia sul progetto di Spieler, sia su che cosa uscirà fuori da Klaus e il suo ragazzetto, come anche riguardo il marchettaro che Germain raccoglierà. Sono tutte personalità interessanti che promettono di legarsi a una trama coinvolgente e piuttosto oscura (e diciamocelo, a me me piace *da leggere in stile pubblicità della Kimbo). L'impaginazione poco canonica non mi ha affatto disturbata e alcune frasi be collegate alla cultura tedesca sono state la chicca.
Indi per cui, figliola, sei tenuta a continuare. ù_u

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