Mia cara compagna di banco un po' piena di problemi a livello cronico. Sono contro di te in molte affermazioni nel testo, forse perché sono troppo ottimista, forse perchè credo nell'ignoranza socratica del bene e il male da lei provato si è concluso bene dopo una dovuta ricerca -di quanti capitoli?- oppure, semplicemente, io parteggiavo per la visita nell'Oltremondo e qualche racconto fantastico. Ma te (come la me razionale e poco o mal presente, dopotutto) ti sei rimpinzata la testa con cazzate come l'essere oggettivi. Tzè, ma l'hai studiato a Protagora?
Lasciando perdere il nome dei filosofi evocati invano manco fossero i lunioli di Auron stramaledetti nella tua storia.. sono un po' commossa. Perché essendo quella che sono penso bene di Rin. Chissà, magari lui è stato il suo "notte che porta consiglio". Yuna è uno scacciapensieri, per carità, ma ca..volo, sei proprio una ritardata..ria! a lasciarla sola per tutto quel tempo. Che dire, un po' alla Rikku? Tutto bene quel che finisce bene. Yo-ho.
E alziamoci sorridenti, che nulla è cambiato sotto questo sole. A Bikanel, oke'.
Amandoti di amore agapico,
Ade.
(Recensione modificata il 15/09/2012 - 12:58 pm)

Non hai pensato alla dolcezza e ai lieto fine mentre scrivevi questa pergamena, vero? Sinceramente, ci sono davvero rimasta male, e se Yuna lo venisse a sapere? Probabilmente si sarebbe autotrapassata (ma si può?) per fare una visita alla sua cuginetta suicida, al guardiano leggendario e a tutti gli altri.
Spesso quando leggo una storia molto dettagliata e meravigliosa (nonchè maledettamente triste) come questa compio gli stessi movimenti che leggo, per rendere il tutto più emozionante, il massimo della coinvolgenza (?)
Porco Sin, devo andare a soffiarmi il naso perchè, essendomi calata troppo nel personaggio, ho immaginato anche il freddo della vasca e mi è venuto un raffreddore assurdo.
Ciao cia-etcììììì!

Oh! Sei davvero, davvero orribile! Infame e senza pancreas. dxndsjkcbankljnhjio!
Malvagia autrice, come può finire così? Accetto anche il fatto che muoia, ma un discorsetto con un Auron morto e vero (bhe, in realtà credo che fosse vero anche l'altro, per lo stupido motivo che usciva fuori nei momenti migl -peggiori) con una lei morta e sana mi avrebbe reso più indulgente nei vostri confronti! Autrice!!
Una storia fantastica, e che dire dell' irrazionalità? (che stranamente non sfiora il non.sense... è così realistica! Le cose folli sono sempre le più vere, a conti fatti) Semplicemente maravillosa. Piena di riflessioni perfettamente caratterizzate. Un lavoro d'artista. Sono quasi triste per la fine di questa avventura così.. introspettiva? Già. Le storie vere insegnano qualcosa, e la tua ha saputo farlo. Alla prossima, Elfa!
Ma io, inguaribile ottimista spero nel peggio che qualcuno a Malacaina ci sia e la salvi da quella porta, forse un bel ruspante ladro, chissà. Altra ipotesi, nel migliore dei casi: lei trapassa e va da quel ganzo e chiariscono un paio di cosette. Ma lasciami dire: come.hai.potuto. Voglio il capitolo ultimo! E non farmi pentire di averti dato un'ultima possibilità
Pace e amore, <3
Ade(lfasora)
(Recensione modificata il 05/09/2012 - 03:15 pm)

Hola, pipol (squallore, ma tant'è)!
Oddeo. Ero sparita. Ma chi non muore si rivede. Non è tanto il non muore, credo proprio che sia il fatale reincontro.
Lasciandoci alle spalle la parola obbrobbriosus (mitico!) .. questo capitolo sorge un po' come monumentale rompicapo da schizzoide, nemmeno pieno di dolore, è proprio l'esistenza certa di essere in- che sfiora a tratti, come l'acqua sulla battigia (o battìma, ti avverto, che sono in vena di citazioni traumatiche e gravose per la mia demenza in stato avanzato), la follia. E porta una tristezza intrinseca che fa stringere il cuore. Perché la scrittrice (che io ribadisco.. l'ho già fatto da qualche altra parte, bho.. essere diverso da "autrice") Ros ha portato dietro ogni frase e momento il prototipo di dolore per la sofferenza esistenziale umana e per il lutto. Che è lo stesso del precedente dolore, solo nei confronti di qualcun'altro, cosa che rende la sofferenza a maggior ragione, umana. Và a vivere e morire su una montagna Rikku, và. E invece no (come la Pausini! Smettero mai di essere squalida? nda -- quesiti cosmici, me ne pongo di molti e spesso), perché anche lei grida che l'essere umano, in fondo, è un animale sociale con tutte le sfumature di traduzioni troppo letterali e forse di errato contesto (con Aristotele avrò chiuso? blablabla nda -- suono ripetitiva). Ecco, il prototipo non di una Lucia, di una Perpetua, ma di, forse, un'amica di Montale? (o Leopardi, tanto lo so che a te piace lui.. che per intenderci: di lui sopporto di buon grado solo la Batracomiomachia ùù), un caso rappresentativo (non il primo, nè l'ultimo) di quanto ci si possa sentire soli e desiderosi di non esserlo, possibilmente. M'è venuto in mente di quel bell'esercizio di scrittura creativa fatto in aula magna, con quell'immagine di uomini, insieme e divisi da un mare di spilli (più o meno, perchè come ben si sa, o come io ben so, che è meglio... la mia memoria ha ben altri motivi per cui essere memorabile agli occhi miei e degli altri. Sono così meravigliosamente autoironica.)
Che altro dire, di fronte a cotanta maraviglia? 
Ma al prossimo capitolo, banale.

Dicendoti cndsijckhbajbchfuaki, che sta a sostituire le banalità e i complimenti, ti dirò anche: Sventuratè, Ferni l'ornitorinco! (cit. Phineas e Ferb -- ma io aaadoooro il cattivo della situazione ùù, protagonista della citazione, per l'appunto.)
with true true love,
Ade(lfasora) -- con le sue solite ed affascinanti uscite o recensioni, se si può permettere di così chiamarle.

Sperando che tu sia abbastanza comprensiva da accettare queste mie inutili e brevi parole, inizio a parlare.
Mi sento così minuscola davanti a questo sesto capitolo (o quinto, se togliamo di mezzo il prologo) che mi viene poco da dire in verità.
Stavo quasi per commuovermi, davanti ai chocobo che,come hai detto tu, sono la base della dolcezza su Spira, (e ora che ci penso...ecco perchè ce n'è così poca...ci sono pochi chocobo in giro, capisci cosa intendo?) davanti a Miriam che a quanto par è stata tutta immaginazione di Rikku (oppure sono io la scema che non ha capito che si è suicidata o è scappata), e davanti alla solitudine che ha abbracciato fin dall'inizio tutta la fanfiction (oh Yevon...la solitudine che abbraccia qualcosa, suona strano) e che mi ha fatto in parte capire come sia brutto essere veramente soli.
Chiudo con i monologhi e cerco di scacciare questo caldo assurdo che farebbe invidia a quello di Bikanel, vorrei esserci io ora a Macalania, per starmene un po' al fresco e per tenere compagnia alla piccola Albhed.

perdona la mia assenza dallo scorso capitolo ma mia sorella si era letteralmente impossessata del computer senza mollarlo per un secondo.
comunque ciao :)
ho trovato il capitolo molto interessante. ad ogni aggiornamento si capisce sempre di più il carattere di rikku dimostrando di non essere la ragazzina superficiale e sempre allegra che tutti pensano. giuro che amo questa storia. amo il modo in cui ti crei degli aneddoti e li incastri alla perfezione come fossero un puzzle, amo come rendi ogni singolo gesto di rikku, amo il fatto che dai una spiegazione anche al fatto che lei sia una ladra e come è palese amo il "vedo non vedo" di auron e i sentimenti dell' albhed per lui.
non potevi fare di meglio anche nella descrizione dei luoghi come bevelle e il mercato. rendi ogni sigola sensazione, dal freddo pungente di macalania al caldo quasi soffocate della sciarpa.
mi piace anche come integri le somiglianze con le fiabe, raperonzolo e anche alice nel paese delle meraviglie sembrano cucite addosso alla tua storia.
mi piace miriam e rin con il suo fare quasi paterno.
non posso aspettare oltre nel chiederti implorante un nuovo capitolo, so please please please!!
a presto
giulia

Ed io che credevo in una lieve e garrula felicità. A quanto pare solo sterco e fiabe (Raperonzolo, eh?). La sciarpa è fantastica, la sta stritolando, un pò come vorrebbe fare Rikku con Miriam, che, diciamocelo, mi sta simpatica. 
..
Una vera Albhed che rubacchia di qua e di là, brava. Per i pistacchi no, ma quoto per la mela gialla ùù
E chocobo. Vogliamo parlare di loro? Mitici paffoncelli giallognoli pulcini da strapazzare adorabili soffici.
Di loro non si può parlare abbastanza, solo venerazione, credo. Beeeelli.
"Affrettatevi, la giornata è breve e spesso non c’è il tempo per essere felici!"
Non so perchè ma mi pare molto scanzonato come pronunciato da Rikku, disilluso, autoironica nella sua condizione infelice #divagazionidiunafolle Non farci caso. 
Beh, le considerazioni finali sono davvero tristerrime, sul serio.
Immaginarsi qualcosa di bello e reale e alla fine vederla scomparire come illusione non è tanto simpatica come cosa. 
Mi è piaciuto come hai scritto il capitolo, scorrevole e molto sentite le parole di Rikku che non è mai banale. Di lettura piacente(?). Alla prossima.

Ti avvolgo in una sciarpa stritolante affetto,
Ade(lfasora)

ciao :) ti ricordi di me?
io sicuramente del tuo stile superbo! dopo un lungo periodo di assenza (e depressione cronica) sono tornata su questo sito e trova la TUA fic cancellata! mi è venuto un colpo!
ma devo ammenttere che con questa fic ti sei SUPERATA!
rikku, ragazza mia, povera :( si sente sola e sicuramente il panorama allegro di macalania non l'aiuta di certo.
ho apprezzato la similitudine tra la storia di raperonzolo e quella di rikku, un paragone molto sensibile. come fanno a venerti certe idee?? ma lasciami di solo una cosa. auron. cioè il modo quasi rabbioso e disperato in cui descrivi la mananza di lui nel cuore della bionda è incredibile, dopotutto se basta un lenzulo rosso e un po' di neve a far ritornare il ricordo... perdona questo mio volo pindarico, forse ho inteso cose che non volevi nemmeno in questa storia....
tu sei incredibile, mi getto a capofitto in ogni capitolo che man mano diventano sempre più intensi e intrisi di dettagli ed emozioni ineguagliabili.
aspetto il nuovo aggiornamento
giulia

Ma dai, si capisce fin troppo bene. Questa povera Albhed ha bisogno di un amico possibilmente vivo che le tenga compagnia durante queste noiose giornate a Macalania, ma forse potrebbe farla stare meglio anche cambiare zona, senza Rin potrebbe farcela a parer mio, dopotutto se l'è sempre cavata da sola,no?
Un attimo, io dovevo dire che questo capitolo mi ha colpito più degli altri.
Ma forse l'avevi già capito,no?

Alleluia, la depressione di Rikku sta scemando sempre di più. Qui sembra tornata bambina, è come se stesse rivivendo una serena e lenta infanzia ma questa volta Rin fa la parte del padre. Qui i due sembrano molto uniti, sarà perchè è l'unica persona simpatica di Macalania (al diavolo la cameriera), sarà perchè sono entrambi Albhed, o magari perchè cercano di rivivere i vecchi tempi, quando erano tutti insieme alla Base. Per non parlare poi del carattere della biondina; curioso, attivo, smemorato, anche ruffiano se mi è permesso dirlo.
Sono sicura che si divertirà molto con il suo nuovo regalo, qualunque esso sia, specialmente perchè è stata una vera e propria sorpresa.
Che sia finalmente l'inizio di una nuova vita all'insegna del sorriso? (Alla faccia della recensione, qui sembro un narratore esterno).
Sai già che mi piace da morire il tuo stile, drammatico si, ma mai troppo grazie a quel pizzico di comicità.
Speriamo che il giubbotto nuovo non si sia bruciato.
Alla prossima.
-blazethecat31-

Bhe, da come è finito il capitolo -lasciandomi appesa, tra una lacrima e il sorriso- .. poveri vestiti, che stanno andando a fuoco. Quasi noto la spirale di fumo, mentre sono qui a scrivere e aggiornare il mio avatar. Perchè sì, ci sono riuscita. E non mi fermerò di certo ora che ho il mondo efpiano nelle mie paffute e tozze cinque misere dita.
E adesso adoratemi.
Sono qui, a recensire l'atteso nuovo capitolo, sotto le note forse fuori contesto di Samuele Bersani. Ma che ci vogliamo fare? Questo è il mio momento di gloria, lasciamelo, cara. No, aspetta. E' il tuo, che chocobo demente che sono.
Dunque.. Zio Rin ispira.. tenerezza, protezione.. la riflessione che aiuta a vivere. E sì, anche in vestaglia e sotto la neve -brrrr..!-.
Quando ho letto la parte finale, così inattesa dopo che Rikku sempbrava monocorde, grigia e persa.. ricordi? bhe, dopo averla letta, ho quasi sospirato di sollievo, e questo perchè la Rikku che io conosco, che mi ha sfrangiato i maroni con il suo ottimismo è lì, tutta nel suo sorriso. Ho pensato che questa tua fanfic sarebbe stato l'antefatto perfetto a motivare il suo essere così solare. Forse è anche per questo che ho apprezzato lo ietto, già. Ma mai quanto l'accenno a corse di chocobo, mai.
La descrizione di quel maglione è stata meravigliosa. Forse perchè serviva esattamente a nulla. E nulla doveva essere. -dopottutto è una pausa dalla narrazione, ma senza sarebbe stupido passare alla scena-
Qual'è la differenza con il momento magico del piccolo dono? Nessuna, se non che fuori faceva freddo e pensava a Sin, mentre ora ha caldo dentro, e cerca di esprimere qualcosa. Ed è abbastanza, davvero.

Ah.. è splendido questo capitolo, carah.
Quanto un fiocco di neve. Quasi.


Lo scrutatore non votante- Si parla di un greyman, lo sapevi? Per fortuna che forse ora Rikku si è colorata di sorriso.
- è fuori contesto, vero?-

Ade

Ho amato molto questa fan fiction. Nella sua sostanziale brevità e scorrevolezza, trasuda dolcezza e profonda riflessione. E' bello vedere come ti focalizzi sui pensieri di Rikku, sul suo rapporto col padre, sulla sua voglia incompresa di riscattarsi e di vivere un'esistenza avventurosa e stimolante. La fan fiction, inoltre, mostra un aspetto di Rikku che nel gioco originale non è molto approfondito: dietro la sua spensieratezza ed allegria, si nasconde infatti una ragazza scrupolosa, profonda, quasi in conflitto con se stessa. Anche il rapporto col padre è ben trattato: se nel gioco la si vede bisticciare con Cid, nella fan fiction si evince quanto comunque la ragazza gli sia legata. Allo stesso modo, rimane ancorata alle proprie origini e alle persone che ama, Yuna in primis. Davvero un racconto ben fatto, molto gradevole da leggere. :)
(Recensione modificata il 08/02/2012 - 02:40 pm)

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Ci avevi promesso un ritorno degno di te, assieme ad una fanfiction degna del tuo nome. E, come sempre, non hai saputo fare a meno di stupirci, tornando assieme ad una tale bellezza. Quando mi avevi detto di volerla scrivere, non mi aspettavo una composizione di così mirabile fattura.
Mi hai lasciata senza fiato, davvero. Le emozioni di Rikku sono così tangibili, così umane, da provarle sulla propria pelle man a mano che si procede con la lettura del prologo. La si può capire immediatamente, assieme ai suoi stati d’animo variabili e sempre pertinenti a ciò che le è accaduto dopo la conclusione della titanica impresa dei Guardiani e di Yuna. Il suo IC è stato rispettato fedelmente in ogni suo dettaglio, senza scordare la benché minima sfumatura del suo essere. Ma, dopotutto, non si tratta del tuo personaggio preferito? Come ti ho già detto, fai dei veri miracoli con gli Albhed, specie con la nostra esuberante biondina.
Tutti l’avevano dipinta come una persona molto allegra, contenta dell’esito della loro battaglia e di come fossero andate le cose. Però, grazie a questo scritto, ci hai fatto capire quanto siamo stati tutti ingannati dalle apparenze. Con la distruzione di Bikanel, non avremmo forse dovuto scorgere qualcosa di diverso in Rikku? Eppure non l’abbiamo mai fatto.
Ma, con questo mirabile capitolo, abbiamo avuto modo di analizzare il suo comportamento e le sue emozioni durante le varie vicende. Dona un senso di malinconia leggere come prova nostalgia nei confronti della sua casa e di ciò che faceva quando era piccola. Mi sono perfino commossa, grazie a quelle descrizioni profonde e personali.
Perché tutti avevano una casa. Tranne Lei. Hai fatto un bel lavoro a paragonarla con i Guardiani, i quali avrebbero ricordato tutto ma anche voltato pagina. Mentre a lei restavano solo i ricordi e nessuno, neanche una casa, dove portarli. Ed è triste ed attuale, se ci pensiamo bene.
Un Guardiano non è fatto di titanio come la gente può pensare. E le lacrime che Rikku versa non sono affatto di gioia, come hai ben fatto notare: perché le persone spesso sono cieche di fronte alle nostre espressioni? E poi c'è gente che si reputa tanto capace di “leggere le anime”.
Ma tu, come ho già detto, hai fatto davvero un miracolo. Sei stata bravissima, e questo nessuno può osare negarlo. Attendo con trepidazione il prossimo capitolo, per leggere ciò che ha in mente di fare la nostra giovane Albhed a Macalania.
Chissà qual è il vero significato di quel sogno…
Sei stata grandissima! Però ora voglio proprio vedere se riuscirai a trattenerti dall'inserire anche l'amoruccio per il nostro amato Auron. XD

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