Eccomi qua a recensire come promesso *-*
Devo dire che non mi era mai capitato di leggere una fiction di Hetalia con protagonista una città e non una nazione: è un'idea molto originale, che può portare a molti spunti interessanti.
Mi ha particolarmente colpita la descrizione della donna ferita e mutilata, che è molto forte ed incredibilmente vivida: dopotutto Berlino è stata una delle città che ha maggiormente risentito del peso delle Guerre Mondiali, sia in quanto a vittime sia per questioni prettamente territoriali.
E Berlino nel 1961 è ( e lo sarà per molto) la città del muro, la città che taglia in due l'Europa ; credo che la sofferenza di quel periodo sia difficile da esprimere, ma tu lo hai fatto davvero bene.
Credo che la personificazione di Berlino (punto cardine di Hetalia, che gioca appunto attorno alle personificazioni degli Stati) sia il modo migliore per mostrare la sofferenza di quegli anni che si sarebbe prolungata per molto ancora. Infatti c'è l'idea di un dolore che prosegue nel tempo, come dimostrano le ultime e toccanti frasi della fiction. Mi è davvero piaciuta molto ^^ Conto su un tuo giudizio se mai pubblicherò su EFP (cosa che farò non appena imparerò ad usare gli HTML in modo semi-decente xD).
Angolo della pignoleria: per la frase in russo ti consiglio di usare la forma "прощать", che è più colloquiale e comunque meno artificiosa ^^
Namaste, エミリ
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