Recensioni per
The Eager Painter
di Belinda Nero

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/05/12, ore 22:32

Oddio. Questa storia è un capolavoro. Dico davvero, dall'inizio alla fine mi ha ghermita, intrappolata e tenuta ben salda nella sua presa, senza mai lasciarmi andare fino alla fine.
Hai un talento notevole, già lo avevo notato con l'altra tua storia "Necklaces" e questa perla ne è la conferma.
Il tuo amore per l'arte mi era già noto, ma qui sfiora vette incredibili, riesco quasi a sentirla sulla pelle, questa tua passione. E' sbalorditivo.
Lo stile e il linguaggio che usi sono perfetti, come anche le metafore e le similitudini che hai addotto in certe circostanze, rimandi ad opere famose di altrettanto celebri artisti del passato, assai evocative e suggestive. Mi hai rubato l'anima.
Tutta la storia è filtrata dal punto di vista del protagonista, di cui non si conosce il nome, ma questo ha davvero poca importanza, perchè potrei essere io stessa. Egli è un pittore, che tratta e considera le tele, i colori e i pennelli come amanti fedeli sempre disponibili a piegarsi alla sua volontà, al suo estro creativo, senza remore. E' pazzesco, sottolineo, il modo in cui sei riuscita a rendere le sue emozioni, i suoi timori, i suoi pensieri, facendomi immergere nella sua essenza più profonda, essenza affine e comune ad ogni artista e non importa essere eruditi per comprenderlo. Basta avere quella sensibilità che contraddistingue ogni spirito votato all'arte e soprattutto ai sogni, è sufficiente possedere quella determinazione e quella speranza tipica di coloro che non si arrendono mai, che nonostante le avversità continuano a coltivare i loro progetti.
E l'incontro con la bambina, Celia, che in realtà è una sorta di musa sotto mentite spoglie, è emblematico. Il protagonista è giunto a un punto della sua vita in cui sta perdendo fiducia in se stesso, combattuto tra la ragionevole scelta di piegarsi alla critica e quella più vera e spontanea di perseverare nei suoi ideali di bellezza e Arte, senza lasciarsi influenzare dall'opinione altrui. Stupenda l'immagine della statuetta di Perseo che si frantuma in mille pezzi, metafora dei sogni che possono infrangersi e distruggersi, ma che poi, se soltanto uno lo desidera, possono tornare vivi e forti, come se non fossero mai stati scalfiti.
E tutta la vicenda, come ciliegina sulla torta, è ambientata in un circo, uno sfondo speciale e quasi descritto con tinte oniriche e visionarie, pieno di colori, suoni e profumi, in un'armonia dolce e caotica insieme. Il circo, luogo di follia dove lo spirito è portato a perdersi, ove è possibile librarsi e volare con la sola forza della fantasia in altri mondi ignoti e affascinanti, pieni di promesse e incognite. Ma, in questo caso, è anche un viaggio interiore, che il pittore viene spinto a intraprendere per ritrovare se stesso, per ricongiungersi con il suo io più puro, spogliandosi delle catene e delle maschere che nel tempo è stato costretto ad indossare, liberandosi così da una schiavitù dell'anima e della mente.
Ho davvero adorato questa storia, la tua abilità mi sorprende sempre di più e non posso fare altro che inchinarmi nuovamente di fronte alla tua bravura e sperare di leggere ancora qualcosa di tuo, affamata come sono delle tue parole e della tua capacità di penetrare direttamente nella parte più profonda del mio essere. Inoltre, ti posso garantire che il mio commento non è costituito da frasi vuote o montate con maestria e proprietà lessicale, è solo ciò che sento, è quanto di più sincero riesco a fare, quindi credimi quando ti dico che meriti enormi complimenti per il tuo genio.
Adesso ti saluto e ti mando un bacione immenso, spero che pubblicherai ancora qualcosa, io aspetto ancora il continuo di "necklaces".
A presto!
Lady1990
(Recensione modificata il 03/05/2012 - 10:34 pm)

Nuovo recensore
15/02/12, ore 22:09

Ed ecco un'altra storia estremamente interessante. Hai uno stile stupendo, non so quanti anni tu abbia e che scuola abbia tu fatto ma sono davvero in pochi che scrivono bene come te. La storia mi ha preso fin dalla prima parola e mi ha trascinata in un mondo diverso e favoloso!!! L'incontro direi particolare del protagonista con Celia è stato davvero delizioso, mi hai davvero fatto sognare, appena scoprirò la tua identità ti voglio mettere tra i preferiti, brava davvero!! un saluto affettuoso!

Recensore Junior
13/02/12, ore 18:34

Giuro che non avevo visto questa storia, altrimenti l'avrei recensita prima.
Il tuo stile mi ha incantata... le tue frasi erano ricche di parole non comuni, e la tua arte è quella di saperle mettere insieme, proprio come il pittore di cui parli fa con i suoi colori. La tua conoscienza è vasta, si vede, non solo riguardo alla scrittura, ma anche sull'arte in generale. E soprattutto è forte la tua conoscienza del sé interiore. Mi sono piaciute molte cose di questa storia, e mi vedo costretta a fare un elenco, se no mi perdo nella mia stessa recensione.
Il ritmo di narrazione è coinvolgente, ogni parola è legata all'altra con un armoria di suoni. Per il lettore frettoloso e distratto è difficile captare tale armonia. Io stessa andavo di fretta quando ho cominciato a leggere questa storia, poi mi sono accorta che se volevo davvero godermela dovevo rimandare la lettura a un secondo momento (e anche così, alla prima lettura ne è dovuta seguire una seconda).
Ho apprezzato soprattutto alcune frasi, che, da come le hai espresse, mi sono sembrate più poetiche che scurrili ("accogliente come le cosce di una puttana" mi ricorda molto un verso di De André).
Ciò che dici della critica mi è sembrato facesse riferimento anche a questa community in particolare: io per prima mi sono sentita toccata quando hai scritto che "chi ben prima di varcare i cancelli del circo o della mia arte già determina cosa gradisce e cosa no?", ricordandomi che ho rinunciato a leggere molte storie proprio perché il titolo non mi ispirava, o le prime righe non erano di mio gusto. Ed è stata proprio questa stessa superficialità e non farmi individuare prima questa storia che considero superba.
La caratterizzazione del personaggio ti è riuscita molto bene; non parlo dei tratti somatici o dei vestiti, ma di ciò che fa intravedere i suoi sentimenti: il suo scarso interesse e la sua noia tipiche di un bambino che ha già visto e rivisto tutto, e il suo interesse per la donna bianca che gliela fa apprezzare più come modella che come una donna.
Bella anche la metafora del coniglio, e il modo alquanto nuovo e originale con cui hai interpretato il nome del circo, la sua associazione alla notte e tutto il resto.
L'incontro del protagonista con Celia mi ha emozionata, sebbene sia della idea che l'hai fatta parlare con una saggezza che non ha (saggezza di cui il personaggio stesso si meraviglia, infatti). Ma il concetto che tramite lei hai espresso è molto intimo, e al tempo stesso riguarda ognuno di noi. Anche io avevo dimenticato cos'è un sogno.
Non mi dilungo oltre. Mi dispiace soltanto di non aver letto prima questa storia, e soprattutto che nessun altro l'abbia recensita.