Recensioni per
Post-Traumatic Stress Disorder
di Geilie

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/06/14, ore 09:22

(OT: TUUUUUUUUUUU sei l'autrice di una bellissima Clint/Coulson che lessi taaaaaaanto tempo fa, praticamente quando approdai su EFP! *abbraccia*)
Niente, rischio di diventare ripetitiva, ma anche qui ho trovato tutto splendido; il tono, lo stile, le caratterizzazioni. La resa del POV di Sherlock è impeccabile; è analitico e "scientifico", e vista l'indole del personaggio non potrebbe essere altrimenti, ed è bellissimo il modo in cui la sua incrollabile razionalità si scontra con una condotta - quella di John - che non ha a che fare con la logica, ma con un ambito molto meno congeniale al nostro caro detective sociopatico. Per fortuna, alla fine, riesce ad arrivarci *patpatta Sherlock e spupazza John*
Mi son piaciuti da morire anche i cenni che hai fatto a Mrs. Hudson e a Lestrade (a lui hai dedicato una riga, I know, ma vogliogli benissimo e quell'"il lavoro l’ha tenuto abbastanza impegnato da permettergli di non crollare. Non troppo, almeno" mi ha fatta squittire a ultrasuoni) e ho awwwweggiato abbbestia sul finale. Un'altra splendida chiusura, un'altra bellissima storia.
Complimenti vivissimi e grazie ancora!

Recensore Junior
02/03/12, ore 20:17

E in effetti alla fine ci sono più note che storia. Vergogna! XD No, comunque, a parte gli scherzi, piango. Mi tornano in mente le immagini del telefilm, la faccia di John distrutta dal dolore, la consapevolezza di come andrà a finire perché i romanzi li ho letti tutti, e quasi mi vengono le lacrime. Un po' per la commozione, un po' per la tristezza, un po' perché intravvedere un'ombra di sentimenti all'interno di quello spirito così liscio è perfetto che è Sherlock è incredibile. Senza snaturarlo, poi, è quasi troppo! Complimenti. Splendido tutto, dall'inizio alla fine. Dall'interpretazione che io penso tu voglia dare al titolo (ma quella magari te la dico in privato, così non ci faccio figuracce) alla scena finale davvero bellissima. Io a questi due voglio troppo bene.

Recensore Veterano
26/02/12, ore 23:01

Okay, la prima fanfiction letta a caldo dopo la fine del telefilm e degna continuazione della serie ^_^
Dire che adoro Sherlock che va in pappa quando ci sono i sentimenti è riduttivo *_* cioè, si può drogarlo, metterlo sotto pressione, non farlo mangiare/dormire (che poi nel telefilm lui non mangia/dorme mai o sbaglio?) ma quando si tratta di emozioni non capisce nulla *_*
Bella *_* i personaggi sono rimasti tali e sono riuscita ad immaginare pure la voce di Sherlock che blaterava sui fiori del cimitero.
Complimenti ancora.
Alessia

Recensore Master
22/02/12, ore 20:05

Per tutta la prima - ma anche la seconda, e pure terza, praticamente fino alla fine - parte della storia, l'unica frase che continuavo a ripetere a me stessa è "Sei un co*****e!" Perché, cavolo, non si può non capire una cosa così logica e farsi film per una cosa così stupida, ma Sherlock ne sarebbe capacissimo. Anzi, io credo che se li farà: tutti e due. Ed è proprio per questo che mi è piaciuta: perché è il vero Sherlock, l'unico essere umano sulla terra a non capire cose ovvie e a farsi film su cose ancora più ovvie e inutili, per spiegarsi comportamenti umani.
Ti confesso una cosa: anche io adoro le note e adoro leggere quelle altrui, perché scopro un sacco di retroscena interessanti e altre cose che non so. Tipo che la scena del cimitero era stata girata in Galles. XD A dire il vero, anche io stavo notando che il suo ritorno era stato davvero veloce, ma seguendo il discorso che hai fatto in nota, lo trovo invece molto logico e giusto. Faccio bene a leggere sempre le note dell'autore? XD

Recensore Veterano
21/02/12, ore 12:54

IO HO BETATO QUESTA STORIA MERAVIGLIOSA! *si sente orgogliosa senza alcun motivo*
No, dunque... ti ho già detto che per me Sherlock è perfettamente IC e la tua mania di inserire note a random è superflua ma caruccia.
Insomma, quando può essere deficente quel caso umano? No, ma davvero? Dopo un anno che conosci John hai ancora bisogno di farti assurde pippe mentali per spiegarti il suo comportamento tutto cuore e poco cervello?
Ovviamente sì. Altrimenti non staremmo parlando di Sherlock.

Non ho idea del perchè, ma in molte fic che ho letto il tè, il caffè, qualche bevanda come - che ne so - il latte, finisce per farla da padrone e prendere possesso dele scene in modo allucinante.
Ci siamo fatti tutti contagiare dalla mania dei particolari di Sherlock. Il che è una buona cosa, soprattutto in questo caso.

Anche io come emma ho apprezzato molto tutti gli studi che hai fatto sulle strade di Londra e sei stata scrupolosissima come sempre... sono queste le storie altamente ponderate che ti fanno capire che gli autori italiani non sono del tutto da buttare! <3
Ti prego, ti prego, ti prego. Scrivi ancora. Pleeeeease! *__*
Bacio grande,
emme

Recensore Master
20/02/12, ore 19:13

Complimenti, mi è piaciuta un sacco: mi piace vedere Sherlock che, nell'ombra, osserva i suoi amici e cerca di dedurre le loro vite attuali. Ma quello che fa John sfugge al mondo dei fatti e solo alla fine capisce che i biglietti, il tè, erano che erano solite fare insieme e che il dottore non riesce più a fare da solo. Chi legge, forse, capisce subito, mentre il detective ci mette un po' a realizzare e parte della fiction è giocata anche su questo contrasto, molto brava!

Recensore Master
20/02/12, ore 18:51

Bene, non so come commentare esattamente **
Avrei mille cose da dire che però si stanno mischiando tutte nella mia mente e temo di non capirci nulla.
Il sunto sostanziale è che trovo perfetto tutto il ruotare della fic attorno a questo chiodo fisso del the. Che appunto per Sherlock è solo un chiodo fisso, dato che penso che non è che abbia ben chiaro in che modo i sentimenti c'entrino con questa cosa, ma il lettore - decisamente meno sociopatico - capisce subito l'angoscia e il dolore che c'è dietro tutte quelle abitudini spezzate d'improvviso.
Jaaawn è tanto bello e adorabile, anche se non dice nulla. Da spupazzare vergognosamente **
E Sherlock è la perfezione dell'IC, il geniale consulente investigativo che potrebbe capire tutto del delitto Scazzi solo con un'occhiata, ma che non capirebbe i profondi sentimenti che legano Romeo e Giulietta nemmeno se risorgesse Shakespeare a spiegarli.
Complimenti, davvero un ottimo lavoro **
Aika.

Recensore Junior
20/02/12, ore 18:28

Mi sono piaciuti molto i riferimenti "urbanistici", è una sciocchezza, ma mi piace molto immaginare le strade e percorrerle insieme ai personaggi (soprattutto visto che è la stessa strada che facevo io da casa mia, c'è sepolto mio nonno, è un cimitero fantastico!). Sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che per Sherlock queste cose sono più rilevanti della riappacificazione o di altri "dettagli futili, come che la terra giri intorno al sole!" Brava, really!

Recensore Veterano
20/02/12, ore 18:20

Complimenti, complimenti davvero.
Ti ammiro soprattutto per la gestione del punto di vista e per l'IC, che ho trovato davvero perfetti; il tuo Sherlock è proprio quello della serie, senza la minima differenza. Le riflessioni, le deduzioni e i ragionamenti non sono adombrate dai sentimenti, come potrebbe trovarsi in una post-Reichenbach; sei stata bravissima a calibrare il tutto e a sorprendere il lettore alla fine. Ho amato anche lo stile che hai usato, così cauto e modulato, poiché mi è sembrato davvero adeguato e brillante per lo svolgimento della storia.
Brava!
Calypso

Nuovo recensore
20/02/12, ore 18:19

Continuo ad affermare che Sherlock è uno stronzo privo di cuore v.v
Ma non poteva lasciare un bigliettino a John? ç_ç Un smsino, una piccola mail, un piccione viaggiatore? L'ha lasciato per tutto quel tempo senza tè!! che tlonzo XD
In ogni caso dovresti regalarci più spesso queste P(erle)OV di Sherlock. Ti calza a pennello, amore mio *-*
Continua a produrre! XD