Recensione premio per il contest "Angeli e demoni vanno sempre a braccetto"
Ho dovuto leffere questa flashfic un paio di volte, per poterla capire appieno. Seppur corta, sono riuscita a percepire tutta l'angoscia della protagonista, il suo senso di vuoto e la sua disperazione nel cercare qualcosa che, a quanto pare, non passa mai.
Sei stata molto brava a rendere questi pensieri, in particolare la doppiafaccia della protagonista: con gli altri solare e simpatica, ma dentro di sé ha una voragine che continua a crescere.
Putroppo sì, certe cose si aspettano per tutta la vita e, molte volte, ci si chiede s neon siano già passate quando eravamo distratti.

Ebbene sì, sono anche qui. Ho visto il link di questa storia sulla tua pagina di facebook, e sono stata subita attratta dal titolo. E per fortuna!
Ti giuro, sono con le lacrime agli occhi, mi ha commossa da morire questa brevissima storia, sarà perché un po' rivedo me stessa, sarà perché hai descritto perfettamente le sensazioni della persona che aspetta questo treno.
Secondo me alla fine arriva il momento in cui alla fine si getta la spugna e ci si arrende al fatto che il destino non è stato dalla nostra parte, e sono sicura che ci saranno momenti in cui la speranza verrà meno, ma bisogna sempre sperare che qualcosa di migliore possa accadere. Forse il treno è solo in ritardo, chi lo sa, oppure siamo noi al binario sbagliato e bisogna capire se vale la pena provare a cambiare stazione. Immagino che per questa domanda l'unica risposta è il tempo. Io però rimango sempre dell'idea che la speranza è la migliore delle medicine, anche se spesso è amara.
Complimenti tesoro, è davvero una piccola perla questo racconto, è semplicemente meraviglioso! Bravissima :******

Tesoro! Le flashfic di solito non sono il mio genere, ma quando sono così profonde non si può fare a meno di leggerle e commenatrle! Trovo ogni parola che hai scritto reale e veritiera. La metafora del treno mi piace molto ed è adattissima a ciò che queste parole strasmettono. Appena ho iniziato a leggerla mi sono identificata molto con un periodo particoalre della mia vita, dove aspettavo solo che qualcosa cambiasse, migliorasse o semplicemente sconvolgesse la mia vita. Aspettavo senza far nulla e poi ho capito che il problema era che nel frattempo non facevo nulla, ero come un guscio vuoto e così purtroppo non si va avanti. Io credo e ne sono convinta che epr alcune cose si può aspettare l'eternità, ma che nel frattempo bisogna anche andare avanti, è come una necessità, non si può rimanere indietro altrimenti rimani divorata da te stessa...
Non so perché mentre scrivo queste parole mi commuovo io stessa... colpa tua ç.ç
In poche parole hai detto tutto, complimenti *-*
Vado a legegre l'altra ;)
Kiss
Jess

Voglio rispondere alla tua domanda.
Io credo, forse sostengo per esperienza personale, non saprei, che quando arriva il momento di andare avanti non te ne accorgi neanche.
Magari in un giorno qualsiasi, mentre cammini con le cuffie nelle orecchie e le mani nelle tasche del giubbino un tuffo al cuore ti rende consapevole di aver dimenticato qualcosa.
A volte non ricordi cosa, altre lo ricordi perfettamente, e ti rendi conto di aver lasciato qualcosa alle spalle, non importa né quando, né come, non importa se sia definitivo o momentaneo, non puoi dirlo o magari neanche ci vuoi pensare.
Credo che più presa dalla malinconia quella sera, tu fossi presa dalla consapevolezza. Consapevolezza di cosa, lo sai tu, l'importante è che ti abbia spinto a scrivere questa riflessione, io la chiamerei così, e voglio appunto ringraziarti per aver spinto a riflettere e condividere anche me.
StClaire