Eccomi qui per lo “Scambio a catena”.
Ho scelto di dedicarmi a questi due capitoli perché amo alla follia il genere horror, e quasi tutte le storie che mi ritrovo a leggere mi soddisfano, regalandomi intense emozioni e talvolta brividi convulsi. Insomma, sensazioni che altri generi riescono a trasmettermi raramente.
Può sembrarti strano, ma io ho un gusto smisurato per l’orrido e il macabro; perciò, quando ho scoperto questa tua storia – purtroppo – incompleta, non ho esitato a tuffarmici.
Preciso subito una cosa: ho notato che essa è abbastanza vecchia e che probabilmente non avrà un seguito, poiché il tuo stile ora sarà certamente diverso e, magari, la fanfiction non ti compiace più come a quei tempi. Cosa normalissima.
Tuttavia, se per caso ritieni sia inguardabile/illeggibile/una schifezza… ti assicuro, ti giuro che non è così. È narrata talmente bene che non ti nascondo che mi ha lasciata alquanto stupita! Ammetto che non mi aspettavo una cosa così eccezionale!
Per tutta la lettura, oltre a focalizzarmi su ciò che veniva trattato, facevo continui paragoni col mio modo di scrivere nel 2012, rabbrividendo (perché il mio “stile” in quel periodo poteva essere considerato un altro capolavoro horror *ride*).
Sono rimasta semplicemente deliziata e rapita da questo racconto. Brava, i miei complimenti!
Ritengo tu possieda un certo talento per le storie di questo genere. Sei capace di infondere una buona dose di ansia ed inquietudine a chi legge, ricorrendo a termini appropriati e facendo un sapiente uso della punteggiatura.
Gli eccessivi punti fermi e tutte quelle virgole – che conferiscono un tono angoscioso alla storia e rallentano volutamente lo svolgimento della vicenda per aumentare la suspense –, le descrizioni dettagliatissime dei luoghi in cui la ragazza si trova, i cinque sensi messi in gioco in maniera sagace – che rendono il lettore parte del racconto, che lo fanno immedesimare con la protagonista, che fanno sì che provi il suo stesso timore, che rendono possibile un'esperienza in 4D –, tutti i misteri che sorgono e le domande che si pone la ragazza – che fanno ugualmente riflettere il lettore, il quale cerca di trovare delle risposte/soluzioni e tenta invano di proteggere la protagonista, poiché ormai affezionato a lei –, le presenze/gli oggetti/gli elementi sinistre/i…
Tu sì che hai capito come funziona un racconto horror!
Già nel 2012 avevi uno stile a dir poco stupendo. Hai fatto un ottimo uso della grammatica, hai utilizzato vocaboli alquanto ricercati… ma, allo stesso tempo, la narrazione è semplice, comprensibile, concisa, fluida, accessibile a tutti.
Chissà come sarebbe andata a finire. Chissà se la ragazza sarebbe sopravvissuta. Chissà se era solo un sogno o qualcosa di più. Chissà se la foresta sarebbe stata sua amica o nemica.
È un vero peccato che tu non l’abbia conclusa… Ripensaci, ok?
Alla prossima e grazie per avermi regalato questa interessante lettura,
Scarlet. |
