Recensioni per
Tu che non conosci il nome dell'arcobaleno
di Manindra

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
26/01/17, ore 15:59

È stata una bella esperienza leggere questa poesia, si intravede la mano di chi ha vissuto,accostando elementi pesanti e rigidi a quelli leggiadri come le nuvole ed i passi. Piacevole è il senso di critica d'invidia che si da all'interlocutore

Recensore Junior

Buon pomeriggio.
Che malinconia, l'ultima poesia.
"Tu che sei io e non io
E noi e dio", sono i versi che ho preferito di questo componimento. Mi piace la musicalità di questa poesia, hai fatto bene a metterla per ultima, è un degno addio. E, come spesso accade quando leggo, penso alla morte. Credo di essere un tantino esagerata. Un bacio.

Recensore Junior
18/07/12, ore 12:42

Buon pomeriggio.
"Vomita turisti la seggiovia".
Mi piace questa figura, mi piacciono le cose un po' spinte.
Per quanto riguarda il resto... Questa poesia mi ha trasmesso un senso di malinconia. Di nuovo ti rivolgi a questa persona morta?
Adoro l'atmosfera che si crea nei primi versi. Un'immagine decisamente poetica.

Recensore Junior
18/07/12, ore 12:40

Buon pomeriggio.
Mi dispiaccio molto di non poter apprezzare fino in fondo le tue poesie. Dico questo perché non so in che situazione e in quale periodo tu abbia scritto queste poesie, quindi non riesco ad indovinare il tuo stato d'animo. Posso solo dirti che mi piace molto il tuo stile.

Buon pomeriggio.
Non so, forse sono io, ma... Si sta parlando di una persona morta? Questa è la mia impressione. Una dedica ad una persona morta, che però ha lasciato tanti bei ricordi nella vita di un'altra persona che le era stata affianco. Credo questa sia la mia preferita. Un bacio.

Recensore Junior
18/07/12, ore 12:37
Cap. 2:

Buon pomeriggio.
Oh. Non so se ho colto esattamente il senso della poesia, ma questa volta non voglio offrire una mia inutile interpretazione. E' che gli ultimi due versi mi hanno lasciata sconvolta.
In ogni caso, apprezzo il tuo stile e l'assenza di errori di grammatica: solo, preferirei che mettessi la 'è' accentata, piuttosto che l'apostrofo.
Salut.

Recensore Junior
18/07/12, ore 12:33

Buon pomeriggio.
Posso dare una mia interpretazione?
Questa poesia mi ha fatta pensare ad una persona che ha dovuto vivere diverse situazioni difficili nella sua vita, che qui vengono paragonate al brutto tempo: la pioggia, i lampi. La gente, però, vede di questa persona solo quello che qui è definito come l'arcobaleno, ovvero la felicità. Questo è quel che ho pensato io. Un bacio.

Nuovo recensore

E' molto bella..è tutta bella..dal primo all'ultimo capitolo. Alcuni passaggi mi hanno dato commozione..i ricordi vengono a galla e certi danno molta malinconia ma al tempo stesso proprio dentro quei ricordi in cui ti senti solo..bè vederli scritti da qualcun altro..dopo la commozione c'è il sollievo dell'anima..anche se un pò il groppone resta.
"Tu che cammini
Col tuo passo pesante
Ed hai solide mani grandi
Da contadina
Chissà se invidiavi
I miei passi leggeri

La mia danza irridente sui giorn..i"
...questo passo mi ricorda mio nonno e tutto quello intorno a lui ..la campagna ed il mare..anche se tu poi nei capitoli dopo parli di montagna..ma l'affetto penso sia uguale..l'affetto alla propria terra. 

"Se solo sapessi
Smontare pezzo a pezzo
Il tuo sorriso
 
Forse ancora in fondo troverei
La tua anima che grida
E guarda il cielo"


..bellissimo e condivido appieno. Il prologo.. l'introduzione mi piace molto..poteva essere un pò pesante..ma invece è stata semplice e diretta..tanto da catturare l'attenzione..come il titolo. Grazie x queste righe bellissime a presto.

Recensore Junior

Ciao,

Ho letto tutta la Tua raccolta, ma devo dire che questo è il componimento che mi ha più colpita.
Per come "riesce a serrare le fila del discorso", per le splendide immagini che regala tra arte, scienza, immaginifico.
Mi ha molto ricordato, non so perché, la Ricotta di Pasolini.
Complimenti
A presto

Recensore Junior
22/03/12, ore 18:23
Cap. 2:

Ciao,

Anche questo componimento, devo ammetterlo, ha toccato le corde della mia sensibilità. Così, ho deciso di lasciare un segno del mio passaggio.
Ho molto apprezzato il contrasto giorno/notte, luce/ombra che si riflettono nella vita dei protagonisti soggiogati, forse, da Bacco e Venere.
La chiusa, poi, è un inno alla vita.
ComplimentI!

Recensore Junior
22/03/12, ore 18:20

Ciao,
Non so bene come cominciare questa "opinione".
Ho trovato la Tua storia tra le ultime pubblicate e, già dal Prologo (che avrei voluto, per inciso, sottoscrivere), mi hai catturata.
Entro, in punta di piedi nel mondo che stai costruendo/hai costruito, e trovo delle immagini così nitide, così vivide, da entrare subito in empatia con la pioggia che cade, raminga, su un orizzonte di case.
Leggerò con fiducia, anche il resto del capitoli, nella speranza che, la Tua forza immaginifica non venga meno.
Complimenti!
A presto