Sicura di se ma non troppo, Serena salì la scalinata che portava all'ingresso dell'edificio scolastico, scrutò il parcheggio ma oltre ai turisti non c'era anima viva. Erano appena le nove così decise di dargli ancora del tempo.
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Francesco scese le scale con lei e ogni secondo era più tentato di abbracciarla e stringerla a se.
«ti accompagno al parco» disse poi alzò gli occhi verso la cima della scalinata dove il ragazzino riccio si era affacciato alla ringhiera e li guardava con aria furbetta.
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«perché la M? è l'iniziale del tuo ragazzo?» domandò lui curioso, in fondo non glielo aveva mai chiesto se era fidanzata.
«geloso?» lo punzecchiò lei.
«si» ammise Francesco prendendole il viso tra le mani.
[PROFUMO DI VANIGLIA - PARTE QUARTA]

Serena si guardò intorno, non avrebbe visto quelle mura per tre mesi. Dalla tasca dei pantaloni estrasse un foglio un po’ spiegazzato e una penna.
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-ciao Fra- mormorò la ragazza al vuoto intorno a se. Doveva ammetterlo, era un po’ delusa che lui non si fosse fermato
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-sei tutta bagnata!- esclamò senza però lasciarla andare.
- già non è un vero ultimo giorno di scuola senza gavettoni!- rise Serena.
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- tu non mi puoi accompagnare fuori vero?- chiese, sapeva bene che i convittori avevano regole precise per quello che riguardava le uscite fuori dall´edificio scolastico.
-no- rispose Francesco un pó dispiaciuto.
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I loro occhi si intrecciarono mentre Francesco continuava a trattenerla vicino al suo viso.
[PROFUMO DI VANIGLIA - PARTE TERZA]

Serena si sedette sulla panchina di legno scuro che ormai era diventata il suo angolo di scrittura ufficiale dopo scuola. Dallo zaino quasi vuoto tiró fuori il suo quaderno nero e una penna.
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Da quando aveva conosciuto Francesco aspettava volentieri l´autobus fino a tardi, le piaceva parlare con lui, era sempre molto gentile e sembrava volerle bene.
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-sono venuta a salutarti, credo che non ci rivedremo- disse Serena.
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-questo non è un´addio!- mormoró il ragazzo prima di lasciarla andare.
[PROFUMO DI VANIGLIA- PARTE SECONDA]

Serena si fece coraggio per andargli incontro ma il ragazzo la anticipò. Si avvicinò e indicò il posto vicino a lei.
-posso?- le domandó.
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-posso darti un bacio?- Serena annuì stupita.
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Sorrise a se stessa, era felice. Forse finalmente le cose avrebbero cominciato a girare di nuovo nel verso giusto.