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Autore: Roly_chan    25/03/2012    6 recensioni
Elena è sempre più decisa ad aiutare la sua amica Bonnie per farla diventare più sicura di sè e in una delle loro discussioni trovano una soluzione:scambiarsi di corpo!
Cosa succederà?
Spero che vi possa piacere e avverto che è una Bamon,con un pizzico di Stelena ;)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno a Fell’s Church soffiava un leggero venticello e un caldo e piacevole sole illuminava la cittadina.
Una bellissima ragazza con dei lunghi capelli dorati e un fisico mozzafiato era sdraiata su un telo intenta a godere di quel magnifico tempo. Seduta affianco a lei c’era una delle sue migliori amiche che era talmente presa dal suo libro di magia da non accorgersi che ormai aveva tutta la faccia nascosta dal grande libro e si scorgeva solamente la sua folta chioma di ricci rossi.
<< Non sai che leggere troppo vicino fa male alla vista? >> disse Elena.
Bonnie alzò lo sguardo puntandolo sulla sua bionda amica.
<< Hai ragione,scusa >>disse arrossendo leggermente.
<< Bonnie non devi… >> incominciò Elena per poi sbuffare.
A volte davvero non capiva la sua amica strega. Era così timida e insicura,anche troppo.
In tutti quegli anni che erano amiche l’aveva sempre spronata ad essere più sicura di se stessa,perché non doveva esserlo? A suoi occhi la sua piccola amica era splendida.
Aveva dei capelli,che dopo aver preso la decisione di farli diventare ricci,erano diventati ancora più belli e le conferivano quel tocco dolce ma anche più selvaggio.
Dei grandi occhioni e  una pelle candida.
Quale ragazza non desiderava assomigliare a una bambola di porcellana?
A quanto sembrava tutte tranne Bonnie.
Spesso si erano trovate a litigare su questa questione e Elena non sapeva più che fare per convincerla che anche lei era una bellissima ragazza,oltre per l’aspetto fisico ma anche per il carattere.
Era dolce,gentile,buona. Aveva un vero cuore d’oro.
Ma Bonnie avrebbe preferito essere forte,decisa e coraggiosa.
Inoltre la situazione era andata a peggiorare dopo che Elena si era resa conto di essere finita in un doppio triangolo amoroso.
Non era sufficiente trovarsi in quello con i due fratelli Salvatore,ma anche in quello con Damon e Bonnie.
Elena sapeva che la scelta migliore era farsi da parte così che Damon,forse,si sarebbe arreso e si sarebbe concentrato solamente su Bonnie. Ma quel forse la faceva desistere.
Lei amava anche Damon,ma non l’avrebbe lasciato finchè non avesse avuto la sicurezza di poter lasciare la sua amichetta nelle mani sicure del vampiro. Invece aveva paura che lui la usasse solamente e lei non l’avrebbe permesso.
Certo c’erano anche i suoi sentimenti,anche lei avrebbe sofferto vedendolo andare via da lei,ma per il bene della sua amica l’avrebbe fatto e poi lei aveva il suo Stefan e questo era più che sufficiente.
Ma come avrebbe fatto a convincere Bonnie che aveva più di una speranza con Damon?
E come avrebbe fatto per sapere cosa pensava il vampiro in questione?
<< Bonnie è da tanto che non esci con qualcuno,vero? >>iniziò la bionda decisa più che mai a risolvere il problema approfittando di quel breve momento di pace.
<< Elena!Che domande sono? >>disse la rossa.
<< Era per chiedere Bonnie,siamo pur sempre delle ragazzine con problemi anche normali come cercarsi un ragazzo >>spiegò Elena.
<< E’ vero ma mi sembra già difficile pensare come risolvere i nostri problemi soprannaturali,figuriamoci se ci aggiungiamo anche quelli normali >>
<< Bonnie,anche quando tutto finirà,tu rimarrai una strega. Vivrai per sempre nel soprannaturale,quindi puoi solamente sviare ora il discorso di una vita normale,ma prima o poi dovrai affrontarlo >>
<< Cosa vuoi che ti dica Elena? >>
Bonnie non era di certo stupida e sapeva che dietro a tutto quel giro di parole Elena voleva sapere qualcosa di ben preciso.
<< Vorrei solamente tu fossi più sicura,soprattutto con certi ragazzi >>
Dopo quelle parole Bonnie scoppiò:<< Soprattutto con certi ragazzi? Come posso farlo se sono tutti innamorati di te? >>
<< E’ questo il problema Bonnie! Se fossi più sicura di te faresti di tutto per strappermelo via! Tu non hai niente di meno a me! Perché non lo capisci? >>
<< Perché io vedo i fatti!Tu sei quella bella,forte,coraggiosa e io sono solamente la tua amichetta che passa inosservata >>
<< Bonnie non conta solo l’aspetto fisico! Tu sei bella così e anche il tuo carattere è meraviglioso,dovresti solamente essere più sicura >>
<< Secondo me non cambierebbe niente >>
<< Ci vuoi scommettere? >>chiese la bionda mentre nella sua testa già si formava un piano ben preciso.
<< Cos’hai in mente Elena? >>chiese Bonnie,un po’ intimorita.
<< Troveremo una magia che ci faccia scambiare di corpo e ti dimostrerò che usando il tuo stesso carattere ma solamente con un pizzico in più di autostima,riuscirò a far capitolare definitivamente il “ragazzo” >>disse Elena facendo il gesto delle virgolette sulla parola ragazzo.
Ormai era chiaro di chi stavano parlando: Damon Salvatore.
<< E invece io ti dimostrerò che non cambierà niente >>disse Bonnie.
Non le piaceva molto l’idea,ma la sua cocciutaggine per una volta l’ebbe vinta. Era sicura che Damon avrebbe sempre preferito Elena,anzi era convinta che se mai si fossero incontrati Elena nel suo corpo e il vampiro,lui le avrebbe riso in faccia vedendo solamente la rossa che cercava di imitare il suo angelo.
<< Bene solo per oggi io sarò te >>disse Elena.
<< Fino a mezzanotte >>precisò Bonnie,che poi si mise alla ricerca dell’incantesimo.
Dopo una decina di minuti lo trovò e prendendo le mani di Elena nelle sue,disse l’incantesimo.
Fu una cosa più dolorosa e più veloce di quanto si immaginassero.
Fu giusto un attimo,ma in quel secondo ebbero entrambe la sensazione che qualcuno le avesse strappate l’anima dal corpo,come effettivamente era successo.
Quando ebbero la sensazione di stare bene,che la loro anima fosse apposto nel corpo aprirono gli occhi e sussultarono entrambe.
Ritrovarsi se stessi di fronte,come quando ci si specchia,faceva uno strano effetto.
Elena guardò prima se stessa e poi le sue mani,ora piccole e candide. Poi si prese un ciuffo di capelli e se lo portò davanti agli occhi:era morbido,riccio e rosso.
<< Direi che l’incantesimo è riuscito >>disse Elena che sussultò sentendo la voce di Bonnie pronunciare quelle parole.
“Che sciocca!Anche la voce è la sua “pensò alzandosi in piedi e porgendo quella manina verso se stessa,cioè verso Bonnie.
Quest’ultima afferrò la sua stessa mano ancora un po’ sbigottita. Era strabiliante e strano vedere se stessa,meglio di uno specchio!
<< Bene Bonnie,cioè Elena,entriamo nel pensionato e vediamo un po’ se ci cascano gli altri >>disse Elena avviandosi verso l’interno del pensionato.
<< Io non camminerei così >>disse Bonnie notando il suo corpo muoversi con troppa spavalderia.
Elena si limitò a sbuffare e continuò a camminare,ma con più calma.
Entrate dentro il primo che incontrarono fu Stefan.
<< Ciao Bonnie! >> disse il vampiro sorridendo alla strega e lasciandole un leggero bacio sulla guancia come saluto. Elena ci rimase un po’ male sperando di ricevere invece un suo bel bacio,ma poi si ricordò di essere Bonnie adesso ed era normale,così come era normale che Stefan,del tutto ignaro,si stesse avvicinando a Bonnie,con le sembianze di Elena,afferrandola per la vita con un braccio pronto a baciarla.
<< Ste..Ste..Stefan!C’è Bonnie! >>disse Bonnie riuscendo a fermarlo in tempo. Il vampiro la guardò un po’ perplesso,non si era mai fatta tanti problemi prima,ma non si curò oltre e scusandosi uscì per andare a caccia.
<< Hai visto?Ha funzionato! >>disse Elena mascherando alla perfezione il leggero fastidio che l’aveva dato l’accaduto.
Bonnie si limitò ad annuire continuando a pensare che quella situazione avrebbe creati ancora più problemi e proprio mentre lei era assorta ancora nei suoi pensieri,Elena corse al piano superiore alla ricerca di Damon,ma di lui non c’era traccia.
Le due aspettarono fino al tardo pomeriggio ma il vampiro non si fece vivo.
<< Bon io pensavo una cosa… >>disse Elena mentre i suoi pensieri cominciavo a prendere un’altra via.
<< Cosa? >>chiese Bonnie.
<< Posso andare a casa tua? Mi piacerebbe tanto fare un giro per il paese e da tanto che non lo faccio… >>
Bonnie ci pensò su. Dopotutto come poteva negare una cosa del genere alla sua amica che era stata costretta a lasciare tutto?Che era stata obbligata a nascondersi?
E’ vero tutto era iniziato per aiutare lei,ma infondo sapeva dall’inizio che non si sarebbe avuto nessun risultato,quindi perché non sfruttare quella situazione per fare un qualcosa di positivo?
<< Certo Elena,non ti preoccupare >>disse Bonnie per poi essere stretta da Elena,cioè dal suo corpo..che cosa strana che era,non credeva di avere tanta forza nelle sue esili braccia.
<< Ti ringrazio con il cuore Bonnie >>disse Elena quasi sul punto di piangere e facendo un sospiro uscì dal pensionato.

Percorse un tratto di strada con la macchina di Bonnie per poi parcheggiarla fuori alla casa dell’amica.
Però decise di non entrare subito in casa,ma preferì girare per Fell’s Church.
Era un paese così bello e a lei mancava terribilmente e stava quasi per scoppiare a piangere quando passò davanti alla sua vecchia scuola o davanti al parco giochi dove andava da bambina con le sue fidate amiche.
La sera era calata quando Elena entrò a casa e un po’ ci rimase male a trovarla vuota. Le avrebbe fatto piacere rivedere il padre dell’amica o la sorella maggiore,ma un rumore la fece riscuottere dai suoi pensieri.
Quel rumore veniva dal piano superiore ed Elena con i sensi alletarti al massimo andò a verificare cosa fosse e rimase di sasso nel vedere una figura nera entrare dalla finestra della camera della sua amica.
Quella figura si rivelò essere proprio il vampiro che aveva cercato per tutta la giornata.
<< Buona sera Uccellino >>disse Damon con un sorriso smagliante.
<< Buonasera Damon,come mai questa visita? >> chiese Elena passandosi una mano nei riccioli dell’amica.
Doveva usare tutta la sensualità e il fascino che possedeva la sua amica se voleva riuscire nel suo intento.
Damon doveva capire che Bonnie non era un’indifesa ragazzina,ma una forte donna!
<< Ero nei paraggi e ho pensato che avresti gradito una mia inaspettata visita >>rispose il vampiro con il suo solito tono e quel sorisetto. Ma naturalmente non gli passò inosservato il comportamento della streghetta.
Il modo in cui si era ravvivata i capelli,il modo in cui si stava avvicinando a lui,il modo in cui lo guardava… era molta accattivante e come se gli piaceva!Ma non era lei,non era la sua Bonnie…
<< Cosa ti è successo oggi pettirosso? >>chiese il moro.
<< Sai Damon oggi ho riflettuto molto su una cosa >> cominciò Elena mentre si attorcigliava un riccio fra le dita con fare molto sensuale.
<< Su cosa? >>domando il vampiro convito ormai che qualcosa non andava in lei.
<< Bè che dovrei essere più sicura di me stessa. Perché non dovrei esserlo?Insomma penso di avere tutte le carte in tavolo per poterlo essere! >>
<< Mi fa molto piacere che tu abbia fatto questa scoperta streghetta >>disse Damon. Era un discorso sensato che aveva fatto la rossa,ma perché allora aveva ancora quella sensazione che qualcosa non andasse?
<< Sai dopo questa decisione ne ho presa un’altra >>continuò la rossa avvicinandosi pericolosamente al vampiro e appoggiando le sue piccole mani sul suo petto.
Elena era certa che Damon fosse sussultato,anche se di poco l’aveva fatto.
Quella era la conferma di quello che da tempo sospettava. Anche a lui piaceva Bonnie.
<< Quale? >>chiese flebilmente il vampiro.
<< Questa >>disse Elena prima di alzarsi sulle punte per poter arrivare a toccare la bocca del moro.
Ma Damon la bloccò fissandola intensamente negli occhi.
Quegli occhi che avevano il potere di confonderlo,di intenerirlo,di emozionarlo,di farlo sentire accettato,di farlo sentire più umano…quegli occhi quella sera non gli trasmettevano niente di tutto questo.
Elena dal canto suo ci rimase malissimo per l’amica,allora non le piaceva?
<< Perché mi hai fermato? >>chiese la ragazza.
E con questa domanda Damon ebbe la conferma che quella non era la sua Bonnie. Poteva diventare più sicura di se stessa,ma non sarebbe mai diventata così sfacciata…solo Elena sarebbe stata così sfrontata e presuntuosa nel chiederlo.
<< Tu non sei Bonnie >>disse sicuro di se Damon.
<< Ma cosa dici? Solo perché ho deciso di essere sicura di me stessa,di quello che voglio,di essere più coraggiosa,tu mi rifiuti così? >>disse Elena alzando forse un po’ troppo la voce.
<< Diventare più sicura di te non significa che devi cambiare così tanto. Non so chi ti abbia messo queste idee in testa,anzi forse credo di sapere chi sia stato…Ma sappi una cosa,tu non devi ascoltare niente di quello che ti dicono,perché sei perfetta così come sei e non hai bisogno di essere così sfrontata o intrapredente perché a me piaci quando arrosisci ogni volta che ti guardo o quando incominci a balbettare quando mi devi rivolgere la parola. Tu mi piaci perché sei così umana. >>disse tutto d’un fiato Damon non staccando mai il contatto visivo con la streghetta.
Senza nemmeno pensarci aveva detto ad alta voce quello che ormai pensava da tempo,ma che non  riusciva nemmeno a confessare a se stesso. Al potente vampiro cattivo piaceva una piccola e indifesa umana.
Com’era arrivato a quel punto non lo sapeva nemmeno lui e in quel momento non aveva voglia di interrogarsi su questo,voleva solo andare a dirle due a chi aveva osato cambiare così tanto la sua streghetta.
<< Ti lascio un po’ schiarire le idee streghetta,tu nel frattempo cerca di trovare un modo per esorgizzarti. Sembra che Elena si sia impossesata di te >>e detto questo si trasformò in corvo volando via.
Elena cadde in ginocchio a terra cercando di trattenere i singhiozzi.
Era riuscita nel suo intento,Damon aveva confessato che gli piaceva Bonnie e questo era l’importante,ma perché allora faceva così male?
Non immaginava che il vampiro pensasse quello di lei,l’aveva paragonata a una specie di mostro o demonio e faceva tanto male. Ma in quel mare di dolore,Elena trovò la luce del suo faro. Stefan. Lui l’accettava così com’era,amava sia i suoi pregi e ancora di più i suoi difetti,l’amava così com’era.
E si diede della stupida e dell’egoista per aver messo il suo amato Stefan in quella situazione. Lui l’amava e lei non poteva che essere felice di aver trovato una persona che l’accettasse totalmente.
Si asciugò le lacrime e un caldo sorriso le affiorrò sulle quelle labbra non sue,e adesso voleva solo una cosa.
Tornare a casa,la sua casa,lì fra le braccia del suo Stefan.

Bonnie girovagava per il pensionato tormentata dall’arrivo sempre più imminente di Stefan. Non ci aveva pensato prima,ma come avrebbe fatto quando il vampiro sarebbe tornato pronto a baciare la sua ragazza?
Ormai era calato il sole e Stefan sarebbe stato lì a momenti e Bonnie entrò nel panico totale.
Decise di usare la scusa più patetica che potesse venirle in mente.
Si sarebbe rintanata sotto le coperte,dicendo che non si sentiva bene e il lenzuolo le avrebbe fatto da scudo dalle labbre da dio greco del suo amico.
Corse al piano di sopra e si chiuse la porta alle spalle e stava quasi per venirle un infarto quando vide Damon seduto comodamente sul davanzale della finestra.
Si portò una mano sul petto come voler cercare di mantenere il cuore dalla sua imminente fuori uscita dal corpo.
E adesso che avrebbe dovuta fare? E se Stefan fosse arrivato e avesse trovato Damon nella sua stanza insieme a lei? Cosa avrebbe pensato?Che cosa doveva fare lei per fermare quest’altro vampiro? Come faceva Elena a vivere in una situazione del genere?
Se prima c’era una battaglia nel suo cervello adesso c’era una vera e propria guerra di pensieri e domande che si scontravano.
Damon notò come la bionda fosse agitata,mai aveva visto in lei una reazione del genere.
<< Salva Angelo >>iniziò il vampiro assottigliando lo sguardo. Non si era dimenticato perché era lì.
Ma questo non fece altro che fare andare ancora di più nel pallone Bonnie.
Un Damon anche arrabbiato non era il massimo per i suoi poveri nervi.
<< C..Ci..Ciao >>riuscì a dire maledicendosi. Era Elena ed Elena non balbettava ne era così agitata come lo era lei.
Damon alzò un sopraciglio meravigliato dalla risposta della bionda. Sembrava tanto Bonnie…
Ma cosa avevano combinato quelle due? Si era scambiate di corpo o si stavano semplicemente divertendo a prenderlo per i fondelli?
Questo non fece altro che farlo innervosire ancora di più.
<< Allora mia cara Elena dimmi come hai trascorso la giornata? >>
<< Be..Bene grazie >>disse Bonnie lasciando finalmente la maniglia della porta e iniziando a torturasi una ciocca di capelli arrossendo visibilmente.
Ecco un’altra cosa che Elena non faceva.
Per una cosa così piccola Elena non sarebbe mai arrossita e questo fece insospettire ancora di più Damon.
Che le due si fossero scambiate davvero di corpo?
<< E cosa hai fatto di bello? >>continuò a chiedere. Scambio o non il suo discorso l’avrebbe fatto.
Chiunque delle due fosse,avrebbe sicuramente fatto bene a chi l’avesse ascoltato.
<< Niente di che >>rispose semplicemente Bonnie guardandolo di sottecchi.
<< Allora farò diventare la tua giornata più interessante e con qualcosa a cui pensare. Ti dico una semplice cosa:smettila di cercare di trasformare Bonnie in te >>.
<< Cosa? >>chiese Bonnie senza voce. Cosa intendeva dire il vampiro?
<< Vedi prima sono andato a fare una visita alla streghetta e sembrava posseduta da te. Blatterava cose sul esser sicura di sé e coraggiosa e sapere cosa voleva. Era così sfacciata!Non era lei,lei non è così e non permetterò a nessuno di metterle strane idee in mente. >> disse minaccioso.
<< Fo..fo..forse  vuole essere davvero più sicura di sé >>riuscì a dire Bonnie meravigliata dalle parole di Damon e si sentì quasi esplodere il cuore per la felicità.
<< Ma questo non significa che deve diventare come te. Può benissamente diventare più sicura di sé senza cambiare in modo così radicale. Lei è perfetta così >>a quelle parole Bonnie alzò finalmente lo sguardo puntandolo negli occhi nero notte di Damon.
Non si degnò nemmeno di nascondere lo stupore che quelle parole le avevano provocato.
Non riusciva a crederci che lui la vedeva così. Per lui lei era perfetta così com’era.
Non riusciva a muoversi,nemmeno quando Damon si avvicinò a lei e le prese il viso fra le mani e le sussurrò nell’orecchio:<< Non farmi mai più un giochetto del genere. >>
Ma non era una minaccia,anzi per la prima volta Bonnie sentì provenire dalla bocca di Damon delle parole cariche di dolcezza.
Le diede un bacio sulla fronte e guardandola negli occhi disse:<< Ci vediamo quando sarai ritornata in te >>poi si allontanò volando via dalla finestra sottoforma di corvo lasciando una Bonnie scivolare lungo la porta per terra mentre aveva il batticuore per l’emozione e un caldo sorriso le affiorò sulle quelle labbra non sue.
 
A mezzanotte precisa,come qualsiasi magia che si rispetti,l’incantesimo si spezzò riportando le due ragazze nei loro rispettivi corpi.
Elena si ritrovò sotto le coperte e si girò di scatto trovando Stefan accanto a lei che dormiva.
Uno spettacolo della natura e a Elena piangeva il cuore doverlo svegliare ma doveva dirglielo.
Gli diede un bacio sulle labbra,che dopo un po’ venne risposto. Stefan aprì i suoi meravigliosi occhi color verde smeraldo che riempirò l’intero campo visivo di Elena. Era così belli,così sinceri,così dolci…proprio com’era il loro proprietario.
<< Ti senti meglio amore mio? >>chiese allontanando un po’ il viso di Elena dal suo.
<< Ma stai meglio!Ti amo Stefan Salvatore! >>disse per poi ridere di felicità.
Ora tutto sarebbe andato bene.

Damon si era appollaiato su un ramo dell’albero che si trovava fuori alla camera della streghetta e non si meravigliò quando vide Bonnie alzarsi di soprasalto nel cuore della notte.
L’aveva capito e come sempre aveva ragione. Le due si erano scambiati di corpo,perché chi sa quale assurdo motivo.
Andò a bussare alla finestra con il suo becco e Bonnie,ancora un po’ disorientata andò ad aprire e ovviamente non si meravigliò di ritrovarsi Damon.
Lui assunse di nuovo le sue sembianza umane,ma non disse niente. Si limitò a fissarla.
Bonnie prese un bel respiro e decise che era ora di affrontare l’argomento.
<< Ti sei arrabbiato tanto? >>chiese come una bambina a un genitore.
<< Non particolarmente,forse mi arrabbierò per il motivo che adesso mi dirai >>
<< Se ti arrabbierai allora è meglio che non te lo dico >>
<< Mi sento particolarmente masochista oggi,quindi ascolterò la storia anche se mi arrabbierò >>
Bonnie si guardò intorno in cerca di una scappatoia,ma sapeva quanto Damon fosse tenace e non gliela avrebbe data vinta finchè non gli avrebbe raccontato tutto.
<< Io non avevo il coraggio di dire una cosa e non ero sicura di me. Elena invece affermava che io ce la potevo fare,se solo fossi stata più coraggiosa e così abbiamo deciso di scambiarci di corpo >>riassunse Bonnie.
<< Ed è servito a qualcosa? >>chiese Damon con calma.
<< Non proprio >>disse Bonnie puntando lo sguardo a terra e arrossendo.<< Sei arrabbiato adesso? >>chiese temendo la risposta.
<< No,non lo sono >>rispose Damon. Come poteva esserlo con una creaturina così dolce e umana? Quella situazione aveva un che di divertente. O semplicemente era la felicità?
Si avvicinò a lei e il suo intento era quello di appoggiarle le mani sulle spalle,ma finì con lo stringerla a sé.
Aveva fatto tutto quello solo per lui. Solo per piacergli. E Damon non era solo lusingato,no era qualcosa che andava oltre.
<< Come l’hai capito? >>chiese la rossa dopo diversi minuti. Aveva paura di interrompere quel momento così perfetto.
<< Sai si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima. >>rispose il vampiro prendendole il viso fra le mani e rispecchiandosi in quei grandi occhi così puri.
<< Eri tu ma i tuoi occhi riflettevano una luce diversa. Invece i lapislazzuli di Elena hanno incominciato a emanare una luce diversa,una luce che appartiene a te. Da questo lo capito >>
<< Sono stata una vera schiocca >>disse Bonnie quasi sul punto di piangere.
Ma si trattenne,non l’avrebbe fatto. E non per compiacere qualcuno,solamente per se stessa.
Non c’era da piangere,ma solo essere felici.
Aveva sbagliato,aveva capito l’errore. E’ questo il bello di essere umani.
E lei aveva la fortuna di avere una persona che accettava i suoi errori e l’aiutava a farli capire.
Era stupefacente che quella persona fosse proprio un così temibile vampiro.
Un vampiro che forse aveva solo bisogno di essere amato sinceramente e lei ne avrebbe dato quanto ne voleva di amore,forse anche di più.
Damon fece un piccolo sorrisetto:<< Forse solo un po’ >>disse sghignazzando per poi avvicinare le sue labbra a quelle della strega lasciando solo un millimetro di spazio per poterle dire:<< Ma mi piace anche questo di te,ti rende la mia piccola e dolce umana >>
E poi annullò completamente la distanza fra di loro facendo combaciare le loro labbra alla perfezione.
Perché loro erano nati per completarsi. E solo dopo tanto tempo l’avevano capito,ma infondo avevano l’eternità davanti.



Eccomi qui con una nuova one-shot tutta Bamon e con un pizzico di Stelena!Spero che vi sia piaciuta e ringrazio tutti quelli che hanno letto o aggiunto fra preferite/seguite/ricordate le mie altre storie!
Alla prossima!
Ps:scusatemi per la lunghezza ^^' 

  
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