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Autore: 19_ACSECNARF_94    26/03/2012    0 recensioni
Un amore che va oltre le differenze di razze. un amore tra un alieno e un' umana.
...Era proprio affascinante quel ragazzo-alieno e con quello sguardo ammaliatore che mi passava da parte a parte non riuscivo più a ordinare i miei pensieri...
recensite per favore!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                       1dicembre 2010
Io e mia cugina Sonia ci stavamo dirigendo a casa di Lucy, lei e sua sorella dovevano venire in vacanza con noi.
Sonia era una ragazza instancabile, non riusciva a star ferma neanche due minuti, gli amici la chiamavano “maschio mancato” tanto amava il pericolo e gli sport maschili. Lucy, lei era la sorella che non ho mai avuto dolcissima ma a tratti aggressiva, c’era nel momento del bisogno e se qualche volta ti faceva un torto lo faceva senza rendersene conto, ma appena glielo facevi notare era capace di chiederti scusa mille volte! Era un po’ pericolosa, quando entrava in bagno potevi dimenticarti quella camera ne usciva solo dopo 2 o 3 ore, ci teneva molto al suo aspetto fisico. Sua sorella, nancy, era molto sbarazzina e amava il caos la sua seconda casa era la discoteca e non riusciva a stare con un ragazzo per più di due settimane. E poi c’ero io, che dire solita ragazza tranquilla che odiava la confusione e si faceva i fatti suoi per non mettersi nei guai ma non rinunciavo mai ad una bella vacanza con le mie amiche.
Eravamo una comitiva mal assortita ma nonostante tutto ci volevamo un gran bene e quel anno decidemmo di andare in vacanza in california: sole, sabbia e mare. Insomma un viaggio da sogni!!
Quando arrivai fuori casa di mia “sorella” iniziai a suonare a più non posso il clacson della mia vecchia ford rossa. “Ho capito sto arrivando. Muoviti Nancy inizia a portare le valige in macchina” trillò Lucy dalla porta di casa sua mentre era occupata a chiuderla.
Scesi dalla macchina e andai ad aiutare Nancy e Lucy con le valige, le sistemammo nel mega cofano della mia auto. Una volta a bordo dissi “si parteee!!!! Quest’estate mi voglio divertire, Lucy non fare come l’anno scorso, mettiti il protettivo e vedi di non seccarmi perché ti bruciano le spalle”.
“non ti preoccupare Melanie ho comprato la protezione 20 e poi eventualmente questa volta posso seccare la mia sorellina, non è vero Nancy??”
Nancy fece una smorfia di disapprovazione “non ci pensare proprio io quest’estate voglio fare conquiste mi sa che mi vedrete solo per pranzo e cena”
“e la sera?!?”, disse la sorella con voce falsamente preoccupata, “bho!” questa fu la risposta che ottenne.
Per tutto il viaggio non facemmo altro che scherzare e sentire la nostra musica preferita, ogni 2 ore ci fermavamo all’ autogrill per sgranchire un pò le gambe.
Dopo tre ore di macchina sonia mi diede il cambio alla guida della macchina, dopo altre tre vedemmo finalmente il cartellone stradale “benvenuti in california”.
Sonia disse “ragazze benvenute nella mia amata patria, benvenute in california. Siete pronte a girare tutto il paese con una vera guida?”
“e tu saresti la nostra guida?! Ok mi sa che questa volta non torneremo a casa!” dissi.
“Melanie non ti preoccupare tornerete a casa sane e salve, parola mia!”
“Ok ora posso stare tranquilla” disse Lucy.
In breve arrivammo alla casa sul mare di mia cugina, mia zia ce l’aveva data in prestito. Era molto carina. Era a due piani,al piano terra c’erano una bellissima cucina e un salone immenso con una mega televisione e un divano morbidissimo, il soggiorno affacciava su uno splendido terrazzo soleggiato con la discesa a mare. Al secondo piano c’erano un bagno con tutti i comfort, vasca da bagno e cabina doccia con l’idromassaggio, e due stanze da letto io condividevo la mia con Sonia, aveva la vista sul mare e ogni mattina ero svegliata dal canto degli uccellini che si posavano sul davanzale della finestra e da un raggio di sole che mi accarezzava il viso.
Nella stanza di Nancy e Lucy c’erano dei quadri molto bizzarri, apparentemente non raffiguravano nulla ma solo con molta attenzione e pazienza rivelavano dei disegni magnifici alcuni raffiguravano Londra, altri la statua della libertà e altri dinosauri. Ho passato molte ora avanti a quei quadri ma ci sono riuscita, ho scoperto il loro segreto!!
Nei giorni successivi non avemmo un momento libero, Sonia era instancabile come guida non ci faceva riposare neanche tre minuti. Arrivavamo la sera a casa distrutte, con braccia e gambe indolenzite.
Un giorno andammo a visitare la “valle della morte”. Era terrificante, il caldo era asfissiante, lo scenario e il nome, soprattutto il nome, mettevano i brividi! Era tutto deserto, sembrava una città fantasma! C’erano pochi arbusti secchi e serpenti che sbucavano da ogni parte. Sembrava che da un momento all’altro dovesse comparire una carcassa di una mucca in stato di decomposizione con due o tre lupi che la sbranavano. Fui molto lieta quando sonia decise che per quel giorno poteva bastare e finalmente ci fece tornare a casa.
Un’ altra mattina Sonia ci svegliò di buon ora e ci portò a visitare Los Angeles e un’altra volta andammo a san Francisco, entrambe le città erano meravigliose, un po’ caotiche ma belle. C’erano tanti negozi tutti addobbati a festa con alberelli di natale, con le luci e le palline di tutti i colori. Feci molti acquisti e comprai anche i regali alle mie amiche: a sonia una macchina fotografica, a lucy un libro e a nancy un bel vestito per la discoteca.
In quelle settimane passate in California abbiamo fatto cose che non mi sarei mai sognata di fare: bung jumping, paracadutismo e climbing! Sensazioni fantastiche, buttarti nel vuoto o scalare una montagna sapendo che sotto di te c’è il vuoto, un po’ inquietante e da suicida, ma bello!
Dopo circa due settimane dal nostro arrivo in California Sonia affittò una barca con la quale ci allontanammo nello splendido oceano pacifico dove potemmo nuotare in alto mare al fianco dei delfini. Rimanemmo in quella pace per circa otto giorni, tornammo sulla terra ferma per festeggiare il natale.
Quella sera Sonia, Lucy e Nancy decisero di andare in un locale sulla spiaggia a fare baldoria, io, invece, decisi di rimanere a casa, ero troppo stanca per affrontare una serata a ballare incessantemente sulla spiaggia e poi fui presa da una forte emicrania così decisi di coricarmi appena le mie amiche uscirono di casa, la mattina dopo ci saremo scambiate i nostri regali, ero curiosa di vedere le loro facce.
Come misi la testa sul cuscino subito crollai.
Quella notte sulla mia casa si abbatté una strana tempesta di vento, ma decisi di non farci caso ero stremata.
  
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