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Autore: Esca    26/03/2012    1 recensioni
Why don't you kick off your dancing shoes
And come along with me
Perchè non butti via le scarpe da ballo
E vieni via con me!
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian May
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I lunghi riccioli neri cadevano sulle spalle, nella stanza tutto era buio, dalle tapparella entrava un lieve raggio di luce, la stanza era in disordine: sotto la finestra una scrivani con sopra fogli e penne, la sedia a terra con sopra qualche vestito, poco più in là un lungo divano bianco, sopra qualche cuscino blu con ricami floreali, a terra un materasso a due piazze con uno straccio di coperta a scacchi che era appallottolata, a sinistra del letto un porta di legno vecchio chiusa, mentre a destra una piccola porta bianca spalancata da cui proveniva una luce offuscata.
Un acquario messo vicino alla scrivania non era di buon gusto in quella buia stanzetta ma almeno dava un po’ di colore.

-Brian…Svegliati!

La voce calma di John sussurrò queste parole mentre con le mani lo scuoteva leggermente. Brian era addormentato sul divano ancora vestito, aveva a dosso una giacca con qualche pailette, una camicia bianca e pantaloni a zampa d’elefante lunghi e neri.
Aprì un occhio e guardò John con sguardo addormentato, lentamente si mise a sedere e si passò una mano fra i capelli.

-Che ore sono?

John guardò l’orologio togliendo qualche bottiglia di birra dal divano.

-Sono le undici e mezzo.

Brian si guardò attorno disorientato prese una bottiglia di birra e scolò il fondino, si strusciò la faccia per vedere meglio e notò Roger in mutande che faceva colazione con i cereali.

-Dov’è Freddie?

Roger si girò verso di lui e sbadigliò poi prese un altro boccone di cereali.

-È a vomitare in bagno

Con il cucchiaio bricioloso indicò il bagno da cui provenivano colpi di tosse.
John andò a vedere come stava Freddie, mentre Brian si strascinò vicino a Roger sussurrando.

-Che cazzo è successo ieri sera?

Sul viso di Roger spuntò un sorrisetto compiaciuto, Brian appoggiò la testa sulla sua spalla e lui gli diede un buffetto con la mano sulla guancia.
Brian sospirò aspettando una risposta da Roger mentre osservava il riflesso dell’acquario che ondeggiava sul muro.

-Non ti ricordi della bella cubista?

Brian sgranò gli occhi, e si grattò la testa cercando di capire di che cazzo stava parlando, rimase un po’ a pensare rimanendo con la testa sulla spalla di Roger finché non decise di aprire bocca per avere chiarezza di chi stavano parlando.

-Della chi?

Roger fece una risatina compiaciuta, si alzò in piedi e gli sorrise pulendosi la bocca con un fazzoletto di carta, per poi stringerlo nel pugno e ributtarlo sul tavolo.

-Lo studioso May ha preso una bella sbronza tre volte di fila! Non si ricorda niente! Questa si che è bella!

Esclamò con voce sarcastica, per poi scompigliare i capelli a Brian.

-Bravo batuffolo.

Continuò a prenderlo in giro. Brian lo guardò confuso mentre un broncio nasceva sul suo volto, si levò la giacca e si sbottonò la camicia, si versò un po’ di succo per levarsi il saporaccio della sbronza dalla bocca.

-Roger va a farti fottere!

-Non te la prendere.

Il batterista lo guardò con tenerezza e lo abbracciò per consolarlo.

-Mi sento gay a fare così.

Dal bagno spuntò John che si diresse verso le persiane e le aprì un fascio di luce accecò i due; Brian si coprì con la mano mentre Roger si voltò di scatto. I due strizzarono gli occhi.

-Ma sei scemo?! Almeno avverti!

Borbottò Roger stropicciandosi gli occhi.

-Ma avvertirvi di cosa!? È quasi mezzogiorno e le prove iniziano fra pochissimo!

Brian alzò un sopracciglio; sapeva benissimo che Freddie pretendeva che le prove iniziassero presto ed era capace anche di buttarli giù dal letto se non si fossero svegliati in tempo.

-Ma le prove non iniziavano alle otto.

-Freddie l’ha spostate perché si sentiva male…

-Ah, okey.

Brian si appoggiò al muro e continuò a fissare Roger finché il biondino non se ne accorse e lo guardò perplesso.

-Che succede Brì?

Brian sorride e con un gesto del dito lo fece avvicinare a se, Roger si avvicinò facendo un grosso sbadiglio.

-Ora bella bionda mi dici cos’è successo ieri sera!

Roger riprese a ridere di gusto sapendo che questo faceva imbroncare Brian. Si scompigliò un po’ i capelli perché nel sonno se li era appiattiti.

-Bhè… Te lo dirò quando siamo in studio, solo per farti rimanere un po’ sulle spine. Sai mi diverto molto

Roger iniziò a ridere mentre Brian cercava di ricordare e vagava per casa confuso.

La porta bianca del bagno si spalancò, un uomo mediamente alto con baffetti nero fuliggine, uscì barcollando leggermente e si attaccò allo stipite della porta.

-Miei cari, pensavate di poter saltare le prove oggi! Ma il qui presente, Freddie Mercury, ve lo impedirà personalmente. Quindi vestitevi e andiamo… e tu dolcezza bionda lava quella lurida tazza!

-Agli ordini.

Roger sbuffò e iniziò a lavare la tazza, mentre Brian si vestì più comodamente.

Dopo tutta la preparazione, finalmente decisero di incamminarsi verso il Musicland Studios.

Per le strade di Monaco c’è tranquillità, una città così bella, con leggi ferree e dai ritmi pesanti, ma con una scatenata vita notturna.

Nota: La storia è un po' banale e forse anche scontata cerchrò di rendrla migliore nel prossimo copitolo
Pace nell'animo

  
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