La sveglia suona. Il suo suono è talmente forte che per poco non mi viene
un infarto. Ho ancora gli occhi pieni di lacrime. Il cuore mi fa ancora male,
ma non è quel male da infarto, almeno non credo, grazie a Dio non l’ho mai
provato, altrimenti non sarei qui a parlare, è un male d’amore. Francesca è
incinta!
Prendo coscienza di questo solo ora. Mi alzo dal letto e per poco non mi
trovo sdraiata sul pavimento. Sono inciampata nella valigia.
Dannata valigia.
Un momento com’è che è chiusa? Sento mia madre urlare
“Luce muoviti! Ha telefonato Paolo, verrà a prenderti con un paio di minuti
di ritardo aveva da fare, ma se non ti sbrighi farai tardi!”
Spalanco la porta della mia stanza e chiedo:
“Tardi per cosa?” mia madre mi tocca la fronte e dice:
“sei scema o sei malata? Il traghetto! Devi partire!”
“per dove?” azzardo
“In Sardegna! Dove vuoi andare!”
Che? In Sardegna? Ma se sono appena tornata! Torno di corsa nella mia
stanza, mi volto e finalmente realizzo.
Non sono ancora partita! È stato tutto un sogno …
Mi siedo sul letto, mi poggio una mano sul cuore che batte velocemente, ma
non appena penso a Paolo e Francesca il mio cuore si ferma.
Paolo …
Ripercorro velocemente la mia vita con lui, e proprio come nel sogno
comprendo in un attimo che lo amo!
Si sarà stato anche un sogno, ma il mio amore per lui è reale. Talmente
reale che posso toccarlo con mano. Ho bisogno di vederlo; so che tra poco verrà
a prendermi ma io ho la necessità di vederlo adesso.
“Esco!” urlo a mia madre che è sempre più convinta che io sia una pazza
compulsiva, ma chi se ne frega! Corro e per poco una macchina non mi mette
sotto. Incontro Lorenzo che non so perché mi saluta con entusiasmo, ma a me non
me ne frega un cavolo! Lo ignoro finché non raggiungo la casa di Paolo. Lo
scorgo sul balcone, e con lui c’è Francesca. Sento le lacrime risalirmi agli
occhi ma le ricaccio indietro; in fondo lo sapevo che lui è fidanzato con lei,
e la ama …
Tiro un lungo sospiro e poggio la mia schiena sul muro; non so quanto tempo
passa … vedo passare Francesca, non mi saluta, e va via. La guardo bene e non
mi sembra ingrassata e tanto meno incinta! Almeno questo. Dopo qualche istante
appare Paolo, si avvicina a me, come se sapesse che ero li ad aspettarlo.
“cosa ci fai qui?”
“Niente …” mento
Ma lui mi guarda, proprio come nel sogno, proprio come quando pioveva e gli
dicevo amarlo … ma stavolta no, non sarò così stupida e dico:
“Ero solo venuta per ricordarti del nostro viaggio, sai magari Francesca ti
fa scordare di me …”
“non potrei mai dimenticarmi di te …”
Mi volto di scatto e lo fisso negli occhi; il caldo è asfissiante, e il
clacson delle macchine mi snerva, ma in questo istante non mi importa del
resto,voglio solo perdermi nei suoi occhi e sognare ancora un po’; vorrei
chiudere gli occhi per vedere come va a finire il mio sogno:
“Sai Luce, ho appena lasciato Francesca …” mi annuncia
“Perché?” chiedo incauta
“Vuoi davvero saperlo?”
Muovo la testa su e giù senza fiatare e prosegue
“Non so se ho fatto bene … però preferisco rischiare che restare nel dubbio
… -tace un istante –il fatto è che io , insomma non riesco a trovare le parole
giuste, ma quello che voglio dirti è che ti amo! Ti amo da sempre …”
Un tuffo al cuore, una gioia infinita. E rispondo:
“non è un sogno vero?” mi guarda stranito, è ovvio che non può capire
perché gli chiedo se è un sogno. Non c’è la pioggia, non c’è il mare …
anzi c’è il caos e lo smog, ma questo mi
sembra il posto più bello del mondo …
“Scusa se te l’ho detto, io non voglio rovinare la nostra amicizia, è che
non riuscivo più a tenermelo dentro …” mi dice Paolo con occhi tristi
Basta parlare.
Mi lancio fra le sue braccia, mi allungo sulle punte dei piedi e poggio le
mie labbra sulle sue. Questa volta hanno un sapore diverso, reale. Mi scendono
due lacrime di felicità che si fermano sulle sue mani che incorniciano il mio
volto. E solo quando ci stacchiamo gli dico:
“Ti amo anche io da sempre, ma solo stanotte me ne sono accorta: perdonami”
“Ti perdono solo se passi il resto della tua vita con me …”
“E’ ovvio” decreto mentre mi tiene stretta a lui, anche perché non saprei
vivere senza di te, siamo insieme da quando eravamo all’asilo. E così stretti
l’uno nell’altro in mezzo al traffico ci dirigiamo verso casa mia, prediamo le
valigie e partiamo. Adesso che ci amiamo nel mondo reale non più dubbi. Sarà:
un viaggio da ricordare.
Angolo autrice
Grazie! Una piccola parola ma che vale tanto! Grazie per avermi seguito in questa mia avventura, non so se vi è piaciuta, per me è stato difficile mettermi in dei panni nuovi, scrivere in prima persona e per giunta una versione diciamo “comica” quindi vi ripeto GRAZIE di essere stati tutti al mio fianco a presto
Rospina