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Autore: rospina    26/03/2012    3 recensioni
Luce è la protagonista di questo viaggio in Sardegna che è davvero meravigliosa... peccato che lei abbia tutto il parentado con lesue pecche e i suoi eccessi, dovrà affrontare un matrimonio, zii, nonni e perenti tutti, per fortuna con lei ci sarà il suo amico Paolo, che ha accettato di aiutarla solo per avere vitto e alloggio gratis ...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La sveglia suona. Il suo suono è talmente forte che per poco non mi viene un infarto. Ho ancora gli occhi pieni di lacrime. Il cuore mi fa ancora male, ma non è quel male da infarto, almeno non credo, grazie a Dio non l’ho mai provato, altrimenti non sarei qui a parlare, è un male d’amore. Francesca è incinta!

Prendo coscienza di questo solo ora. Mi alzo dal letto e per poco non mi trovo sdraiata sul pavimento. Sono inciampata nella valigia.

 Dannata valigia.

Un momento com’è che è chiusa? Sento mia madre urlare

“Luce muoviti! Ha telefonato Paolo, verrà a prenderti con un paio di minuti di ritardo aveva da fare, ma se non ti sbrighi farai tardi!”

Spalanco la porta della mia stanza e chiedo:

“Tardi per cosa?” mia madre mi tocca la fronte e dice:

“sei scema o sei malata? Il traghetto! Devi partire!”

“per dove?” azzardo

“In Sardegna! Dove vuoi andare!”

Che? In Sardegna? Ma se sono appena tornata! Torno di corsa nella mia stanza, mi volto e finalmente realizzo.

Non sono ancora partita! È stato tutto un sogno …

Mi siedo sul letto, mi poggio una mano sul cuore che batte velocemente, ma non appena penso a Paolo e Francesca il mio cuore si ferma.

Paolo …

Ripercorro velocemente la mia vita con lui, e proprio come nel sogno comprendo in un attimo che lo amo!

Si sarà stato anche un sogno, ma il mio amore per lui è reale. Talmente reale che posso toccarlo con mano. Ho bisogno di vederlo; so che tra poco verrà a prendermi ma io ho la necessità di vederlo adesso.

“Esco!” urlo a mia madre che è sempre più convinta che io sia una pazza compulsiva, ma chi se ne frega! Corro e per poco una macchina non mi mette sotto. Incontro Lorenzo che non so perché mi saluta con entusiasmo, ma a me non me ne frega un cavolo! Lo ignoro finché non raggiungo la casa di Paolo. Lo scorgo sul balcone, e con lui c’è Francesca. Sento le lacrime risalirmi agli occhi ma le ricaccio indietro; in fondo lo sapevo che lui è fidanzato con lei, e la ama …

Tiro un lungo sospiro e poggio la mia schiena sul muro; non so quanto tempo passa … vedo passare Francesca, non mi saluta, e va via. La guardo bene e non mi sembra ingrassata e tanto meno incinta! Almeno questo. Dopo qualche istante appare Paolo, si avvicina a me, come se sapesse che ero li ad aspettarlo.

“cosa ci fai qui?”

“Niente …” mento

Ma lui mi guarda, proprio come nel sogno, proprio come quando pioveva e gli dicevo amarlo … ma stavolta no, non sarò così stupida e dico:

“Ero solo venuta per ricordarti del nostro viaggio, sai magari Francesca ti fa scordare di me …”

“non potrei mai dimenticarmi di te …”

Mi volto di scatto e lo fisso negli occhi; il caldo è asfissiante, e il clacson delle macchine mi snerva, ma in questo istante non mi importa del resto,voglio solo perdermi nei suoi occhi e sognare ancora un po’; vorrei chiudere gli occhi per vedere come va a finire il mio sogno:

“Sai Luce, ho appena lasciato Francesca …” mi annuncia

“Perché?” chiedo incauta

“Vuoi davvero saperlo?”

Muovo la testa su e giù senza fiatare e prosegue

“Non so se ho fatto bene … però preferisco rischiare che restare nel dubbio … -tace un istante –il fatto è che io , insomma non riesco a trovare le parole giuste, ma quello che voglio dirti è che ti amo! Ti amo da sempre …”

Un tuffo al cuore, una gioia infinita. E rispondo:

“non è un sogno vero?” mi guarda stranito, è ovvio che non può capire perché gli chiedo se è un sogno. Non c’è la pioggia, non c’è il mare … anzi  c’è il caos e lo smog, ma questo mi sembra il posto più bello del mondo …

“Scusa se te l’ho detto, io non voglio rovinare la nostra amicizia, è che non riuscivo più a tenermelo dentro …” mi dice Paolo con occhi tristi

 Basta parlare.

Mi lancio fra le sue braccia, mi allungo sulle punte dei piedi e poggio le mie labbra sulle sue. Questa volta hanno un sapore diverso, reale. Mi scendono due lacrime di felicità che si fermano sulle sue mani che incorniciano il mio volto. E solo quando ci stacchiamo gli dico:

“Ti amo anche io da sempre, ma solo stanotte me ne sono accorta: perdonami”

“Ti perdono solo se passi il resto della tua vita con me …”

“E’ ovvio” decreto mentre mi tiene stretta a lui, anche perché non saprei vivere senza di te, siamo insieme da quando eravamo all’asilo. E così stretti l’uno nell’altro in mezzo al traffico ci dirigiamo verso casa mia, prediamo le valigie e partiamo. Adesso che ci amiamo nel mondo reale non più dubbi. Sarà:

un viaggio da ricordare.

 

 

Angolo autrice

Grazie! Una piccola parola ma che vale tanto! Grazie per avermi seguito in questa mia avventura, non so se vi è piaciuta, per me è stato difficile mettermi in dei panni nuovi, scrivere in prima persona e per giunta una versione diciamo “comica” quindi vi ripeto GRAZIE di essere stati tutti al mio fianco a presto

Rospina

   
 
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