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Autore: Exentia_dream    27/03/2012    2 recensioni
Draco e Pansy dopo un po' di tempo dalla fine della loro storia.
Era già tutto scritto, tutto, come la favola del libro che lei tiene ancora sul comodino e che non hai mai finito di leggere.
Lo prende e accarezza la copertina di velluto grigio che tanto le ricordano gli occhi di lui, persi in chissà quale pensiero.
Ne sfoglia le pagine con la stanchezza nelle dita sottili, ma non lo legge, perché lì, tra quelle righe, ha lasciato la sua storia scritta e letta metà.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nome su EFP:  Exentia_dream         sul forum: _Exentia_dream_
Titolo: Fuori da lui, Dentro di lei…
Pacchetto: 16  -Pairing: Draco/Pansy;

                     -Prompt: Libro;

                     -Citazione 1: Era già tutto scritto: l’inganno è il suo miglior difetto;

                     -Citazione 2: Quello che ero non lo sarò mai più, non esisterà più.
Genere: Romantico, triste
Rating: Verde
Tipologia: Oneshot
Introduzione:  Era già tutto scritto, tutto, come la favola del libro che lei tiene ancora sul comodino e che non hai mai finito di leggere.

Lo prende e accarezza la copertina di velluto grigio che tanto le ricordano gli occhi di lui, persi in chissà quale pensiero.

Ne sfoglia le pagine con la stanchezza nelle dita sottili, ma non lo legge, perché lì, tra quelle righe, ha lasciato la sua storia scritta e letta metà.


N.d.A: E’ una oneshot piccolissima, ma mi sono fermata per non cadere nella banalità e per non sfociare troppo nell’OOC.

Detto questo, ho inserito entrambe le citazioni (la prima è spezzettata, spero che vada bene lo stesso!) e sono quelle scritte in grassetto.

Spero che la storia ti piaccia ^.^

 

 

 

L’inverno ha ormai ricoperto le strade dei suoi colori, dei suoi odori… dei ricordi che un soffio di vento porta sempre con sé.

Pansy si siede nella sedia a dondolo, stretta nel suo cardigan di lana doppia, con il viso rivolto verso la finestra.

La mente oltre quei vetri, zuppa dei fiocchi di neve sciolti dopo un po’.

La tazza tra le mani, calda, fumante, sembra non trasmetterle alcun calore: continua a tremare, continua a battere i denti.

Neanche il fuoco acceso nel camino riesce a scaldarla.

Pansy sa che il freddo che avverte proviene da dentro, da quelle ferite lasciate aperte volontariamente.

Una volta, tanto tempo fa, si è illusa che le cose potessero cambiare, che, prima o poi, tra quei graffi sarebbe passato di nuovo il sole, il suo sole.

Quel sole che non era e che non è suo, ma su cui ha costruito quel senso di appartenenza che la fa ancora vivere.

Vive di ricordi, di rimpianti e anche di ripensamenti.

Non ha mai smesso di pensare a lui, neanche per un attimo.

“Pansy,” qualcuno la chiama. “Non crede sia ora di fare colazione?”

“Non mi va.”

La donna a cui i suoi hanno offerto un lavoro come governante l’aveva presa a cuore dal primo giorno in cui l’aveva vista, nonostante Pansy fosse sempre stata antipatica con lei.

Con il tempo, sono cambiate tante cose e, da quando la scuola è finita, anche la ragazza ha subito un radicale cambiamento: la tristezza l’ha invasa fino a farla diventare apatica.

In quella apatia, Pansy, si crogiola tutt’ora.

In quel lembo di emozioni c’è il suo letto, il suo cuscino, la sua finestra sul mondo.

Pansy non si permette di piangere, non urla. Soffre, soffre in silenzio perché non può fare altrimenti: lo sapeva.

Era già tutto scritto, tutto, come la favola del libro che lei tiene ancora sul comodino e che non hai mai finito di leggere.

Lo prende e accarezza la copertina di velluto grigio che tanto le ricordano gli occhi di lui, persi in chissà quale pensiero.

Ne sfoglia le pagine con la stanchezza nelle dita sottili, ma non lo legge, perché lì, tra quelle righe, ha lasciato la sua storia scritta e letta metà.

Lei non l’ha più scritta, perché ha capito che il lietofine che aveva sempre sognato non sarebbe mai esistito e lui non l’ha più letta, perché le responsabilità del suo nome sono andate oltre i suoi sentimenti.

Sorride, di un sorriso triste, chiedendosi cosa starà facendo lui, mentre lei piange.

Si chiede se qualche volta lui l’ha pensata, se ha immaginato i suoi capelli neri, mentre ne accarezzava altri, di un altro colore.

Se anche lo avesse fatto, lui l’avrebbe nascosto bene, perché in quello è sempre stato bravo: l’inganno è il suo miglior difetto.

E’ un difetto, perché, ingannando gli altri non ha mai fatto altro che ingannare se stesso; ed era il migliore difetto, perché in quel modo, durante la Guerra Magica è riuscito a salvarsi.

Posa il libro sul comodino, dove è sempre stato e dove sempre resterà; lascia le lacrime scivolare sul suo viso, come gocce di pioggia contro i vetri e stringe i pugni.

Non sa ancora trovare risposte ad alcune domande. Una, quella che le più male, resta ferma lì, in quel vuoto che lui ha lasciato: perché?

E’ sempre stata lei a dargli il calore, sempre lei ad esporsi… allora perché è lei che, giorno dopo giorno, si sente immobilizzata da quel gelo?

Nessuna risposta sembra essere sufficiente, ma lei sa che l’unica risposta che potrebbe porre fine alle sue domande sarebbe la presenza di lui accanto. Perché, fuori di lui, fuori da quel corpo che lei ha amato e ama ancora, fuori quella pelle, c’era il calore che lei gli aveva lasciato addosso, in ricordo del loro amore.

 

 

§

 

 

Malfoy Manor.

 

 

E’ nel suo studio, inghiottito dai ricordi, dai sensi di colpa e dalla tristezza.

E’ triste, perché il suo cognome ha sempre avuto un peso e lui ne è stato schiacciato; è vittima dei sensi di colpa perché avrebbe voluto dimostrare di più e non l’ha fatto.

A lei, soprattutto, ha sempre dimostrato il contrario di quello che provava.

Ed è come se lei fosse lì, a ricordarglielo ogni giorno. Lì, tra le pagine di quel libro che gli ha prestato anni prima e che lui non ha mai avuto il coraggio di restituirle perché, intorno alle loro iniziali che lei aveva scritto dietro la copertina, lui aveva disegnato un cuore.

E quel cuore era il suo, nonostante le cose fossero andate diversamente. Anzi, quel cuore è ancora suo, appartiene ancora a lei.

E da un po’, Draco Malfoy ha smesso di vivere, perché nelle sue vene ha smesso di scorrere la linfa vitale dei sorrisi di Pansy che lo tenevano in vita.

Perché era lì che lui viveva: dentro di lei.

Nei suoi occhi, nei suoi baci, nella sua intimità e nei suoi sogni.

Dentro di lei, anni prima, ha lasciato una promessa di ritorno che, forse, non manterrà… perché il tempo passa e lui è sempre più meschino.

Eppure, l’ha promesso a se stesso: “Quello che ero non lo sarò mai più, non esisterà più.”

Però, quello che era lo è ancora, quello che non dovrebbe esistere più vive ancora e cresce, ogni giorno di più.

Passa una mano tra i capelli, come a voler mandare via quel pensiero, ma la ritrova con il suo sorriso e i suoi capelli neri, in quella foto che lui ha custodito con cura tra le pagine di quel libro.

Come se fosse l’oggetto più prezioso del mondo, come se valesse oro che lui non vuole avere, rigira l’immagine tra le mani, guardando quella scena da ogni angolazione.

Sorride, di un sorriso triste e si pone la domanda che da anni lo perseguita nelle notti insonni e nei giorni senza fine: perché?

Non sa rispondersi, perché tutti i suoi inganni si sono ritorti contro di lui, con la lentezza che solo la vita può imporre alla vendetta che riserva per ogni uomo.

Poi, come se non soffrisse già abbastanza, gira la foto, per guardarne il retro.

E l’inverno si allontana, il sole lo riscalda e il suo cuore torna a battere…

Una scritta, tre parole e una pugnalata: Ti amo, Draco.

Stringe i pugni, si costringe a rimandare indietro quel dolore. Indietro, dove c’è anche il ricordo di lei e lo saluta con la frase che riserva ogni sera a quel viso di cui sente una mancanza e un bisogno che lo lasciano senza aria nei polmoni.
”Ti ho amato anche io, Pansy. Ti amo ancora…”

 

 

 

 

 

 

Giudiziooo:

 



QUARTA CLASSIFICATA

Fuori da lui, Dentro di lei… - _Exentia_dream_

Grammatica e punteggiatura: 8.9/10


Per quanto riguarda la grammatica, hai usato un presente (“Si è illusa”) laddove sarebbe dovuto andare un imperfetto e, controllando anche sul dizionario, “lietofine” si scrive solo staccato; inoltre ci sono due errori di distrazione (“quella che le più male” e “fuori quella pelle”). Per la punteggiature, ci sono alcune virgole che scollegano le frasi (“perché, ingannando gli altri non ha mai fatto altro”, “perché in quel modo, durante… è riuscito” ed “E da un po’, Draco Malfoy”) e una che divide soggetto e verbo (“Pansy, si crogiola”).
 
Forma e stile: 9.4/10

Lo stile è veramente buonissimo, è evocativo: mi è piaciuto molto! Ti ho tolto di punti solo per due ripetizioni che avresti potuto evitare (“quello che non dovrebbe esistere più… ogni giorno di più” e “in quella foto… in quel libro”) e un uso quasi eccessivo di “per
ché”.


Angolo Autrice:

E' passato un bel po' di tempo dall'ultima volta che ho pubblicato qualcosa, ma ri-eccomi xD
E' una piccola one shot, incentrata su una delle coppie che non è la mia preferita, ma proprio per questo ho adorato scrivere ogni singola parola: è stata una sorta di sfida con me stessa e la mia "antipatia" per questo prompt.
Spero che l'abbiate letta e che vi sia piaciuta ^.^ e spero anche di poter leggere qualche vostro commentino XD
Un bacio, la vostra Exentia_dream

   
 
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