Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Ricorda la storia  |      
Autore: Gee_Echelon    27/03/2012    2 recensioni
Ma se io venissi da te?
A chi mancherei?
Se io morissi nonna, potrei rivederti?
Diciamo che è più uno sfogo personale. Spero vi piaccia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao nonna. Sono arrivato eccomi, scusa il ritardo c’era un po’ di traffico.
In realtà non c’era è che avevo paura, non riuscivo a premere il piede su quel fottuto acceleratore. Ho paura nonna.
Ho paura di venire qui tutti i fottutissimi giorni.
Ho paura a mettere piede qui.
Ho paura che tu non mi risponda.
Ho paura che tu mi odi.
Ho paura che io possa dimenticarti.
Mi fa male venire i giorni qui a posare i fiori sulla tua tomba e pensare che tu da lì non potrai più uscire per stare con me, mentre io sono qui. Vivo, ma morto.
Mi manchi. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, secondo o istante. Mi manchi.
Prima di morire mi hai fatto promettere di non piangere, invece eccomi qui che piango come un idiota. Scusami se non posso mantenere la promessa, non ne sono capace, come tutto il resto. Non sono capace a fare nulla anche se sei tu a chiedermelo, faccio schifo lo so.
Perché sei dovuta andare via proprio tu, ci sono così tanti figli di puttana in questo mondo di merda, allora perché proprio tu. Tu che per me eri bellissima, eri la mia luce, la mia ancora di salvezza, la mia migliore amica… la mia vita. Non posso vivere senza di te, non posso.
Chi mi ascolterà quando ne avrò bisogno?
Chi mi accoglierà sulla sua spalla per piangere?
Chi mi dirà di essere forte quando qualcuno o qualcosa mi abbatterà?
Chi mi tenderà la mano per rialzarmi dopo una brutta caduta?
Eh nonna, chi?
NESSUNO!
Rimarrò solo, come sono sempre stato. Solo!
Ogni tanto ripenso a quando ero piccolo che venivo a casa tua e tu mi preparavi i biscotti, poi dopo aver mangiato disegnavamo sempre e tu canticchiavi quella canzoncina che a me piace tanto di cui ricordo ancora il ritmo. Ricordo quando a natale ci venivi a far visita e io non vedevo l’ora che tu arrivassi perché volevo scartare il tuo regalo poiché era sempre quello più bello. Ricordo anche quando dopo la scuola correvo a casa tua in lacrime perché qualche altro bullo mi aveva malmenato o fatto un dispetto e tu eri lì, su quella porta, con le braccia tese per abbracciarmi, per dirmi che tutto questo prima o poi sarebbe passato, che non dovevo vendicarmi perché la vendetta porta solo altro odio e mai amore. Quando andavi in bagno a prendere il disinfettante e io ti aspettavo seduto su quel divano con le lacrime agli occhi per il dolore delle botte che mi avevano dato. Poi arrivavi tu, con quel sorriso raggiante che mi illuminava anche la più nera delle mie giornate, mi medicavi e canticchiavi sempre. Adoravo quando lo facevi.

Ci sono così tante cose che vorrei dirti, ma ormai tu sei troppo lontano.

Mi chiedo ancora se tu puoi sentirmi, se mi sei vicina.
Ancora devo realizzare il fatto che tu non ci sia più, non riesco a crederci eppure non è passato così tanto, sono solo tre mesi, ma a me sembra un’eternità.
Sono tre mesi che vengo qui tutti i giorni.
Sono tre mesi che ti porto i fiori.
Sono tre mesi che mi manchi.
Sono tre mesi che io non vivo più.
Non riesco a capire nemmeno perché sto così, vedo mamma o Mikey che stanno bene, continuano a vivere come se ti avessero dimenticata. Io invece non ci riesco, non voglio dimenticarti. Ho paura di questo.

E se un giorno ti dimenticassi?

Non succederà vero nonna? Tu non te ne andrai mai, vero? Starai sempre con il tuo piccolo Gee?
A volte guardo il cielo e penso che tu possa vedermi, mi vedi nonna?
Io sì, ti vedo. Sempre.
Come si sta lassù? Scommetto meglio che qui. Qua giù fa tutto schifo.
Non ci sono più colori.
O è nero. O è bianco.
Non vedo più sfumature, tu eri in grado di farmele vedere.
A dire il vedo c’è qualcuno che riesce a farmi vedere qualche accenno di grigio ogni tanto. Sto parlando di Frank, è il mio migliore amico gli voglio un bene dell’anima e anche lui me ne vuole. Però purtroppo nemmeno lui sarà in grado di alleviare questo dolore nonna. Nessuno ne sarà capace.
Non sono più felice.
Non sorrido più.
Non vivo più.
Perdonami nonna. So che tu non vorresti vedermi così, ma proprio non ce la faccio capisci? Senza te non ce la faccio, mi servi tu per andare avanti.
A volte mi sento davvero stupido perché passo davanti casa tua e ho l’istinto di fermarmi perché sono convinto che tu sia ancora viva, che tu sia dentro quella casa seduta su quel divano ad aspettarmi come facevi tutti i giorni dopo la scuola. Poi però c’è una voce dentro di me che mi ripete sempre “Gerard sei veramente un idiota. E’ morta non tornerà più”. Quella voce ha ragione.

Resterai via per sempre nonna?

Ovvio che sì. Sono proprio stupido. C’è un sogno che vorrei raccontarti, sai la mia insonnia ogni tanto si degna di farmi dormire, ma poi faccio solo incubi e mi maledico per essermi addormentato. Qualche tempo fa, non ricordo bene quando, ti ho sognata.
Mi uccidevi.
Allora poi mi sono svegliato piangendo e da quel giorno nella mia mente si stanno facendo avanti strani pensieri che a volte vorrei diventassero veri.

Ma se io venissi da te?

A chi mancherei?

Se io morissi nonna, potrei rivederti?

Mi odio per questo, odio i miei pensieri. Sì perché io so che devo stare qui, devo continuare a vivere perché tu sarai comunque con me, ma non ce la faccio perché non è vero che ci sarai. Non ci sarai per il mio compleanno, per il natale o per qualsiasi altro fottutissimo giorno della mia vita.

Tu non ci sarai!

Io con chi continuerò a disegnare o a cantare? Perché mi hai lasciato? Avevi promesso che non lo avresti mai fatto, perché nemmeno tu hai mantenuto questa promessa?
Ho solo bisogno che tu sappia che per me sei importante e che io ti amo.
Sono stufo di versare lacrime ogni giorno. Stufo di star male, di venire logorato dal dolore. Sono stufo di fingere che tutto vada bene e che senza te io riesco a stare perché, cazzo, non è così.

Sto morendo!

Senza di te, sto morendo! Lo capisci che mi manchi? Capisci che sto male?
Aiutami nonna ti prego, non ce la faccio più. Aiutami a vivere di nuovo. So che con te vicino posso farcela, però dimostrami che non mi hai abbandonato, dimostrami che ci sei e ci sarai sempre. Per me è importante.
Ora devo andare. Ci vediamo domani, sarò di nuovo qui come tutti i prossimi giorni, mesi e anni. Ti porterò i fiori, le tue orchidee nere che ti piacevano tanto. Verrò qui a farti vedere che giorno per giorno riuscirò a migliorare, ti farò essere di nuovo fiera di me. Ti farò dire che sono il tuo orgoglio. Perché sì, ci riuscirò, sorriderò di nuovo.
Ti amo nonna a domani. 

 

 

 

 

 

 

Salve :D SONO VIVA! Uhuh #vivame 
Chiedo perdono per l'altra FF ma non trovo proprio ispirazione, infatti forse la elimino. 

anyWAY parlando di quest OS in realtà è praticamente una biografia. Sono semplicemente personaggi arrangiati. Sì perché in questa FF parlo di mia zia, che mi ha lasciato tre mesi fa e che mi manca molto a cui volevo tanto bene. Ho preso Gerard come personaggio perché diciamo che mi sono sentita un po' come lui e poi perché non sapevo chi altro prendere, ma dettagli u.u
Come potete vedere ci sono riferimenti a un po' di canzoni xD -ma dai-
Detto ciò, non scrivo a scopo di lucro e blablabla
Spero vi piaccia e vi prego anche se mi odiate per l'altra FF che non mi degno a finire, lascereste una recensione?! *-*
*fa occhi stile gatto con gli stivali*
Bene vi amo a tutti. Addio
Xoxo Gem 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: Gee_Echelon