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Autore: Dolcestellina21    27/03/2012    1 recensioni
Scorpius è biondo.
Rose è rossa.
Scorpius è un Serpeverde.
Rose è una Grifondoro.
Scorpius è un vero e proprio don Giovanni.
Rose è una vera e propria secchiona rompiscatole.
Scorpius veste elegantemente anche la divisa scolastica.
Rose indossa i pantaloni della tuta sotto la gonna della divisa e due maglioni di nonna Molly sopra la camicia.
Scorpius detesta in generale gli sport, a parte il Quidditch che può sempre regalargli quell’aria accuratamente sbarazzina che gli dona tanto.
Rose detesta il Quidditch perché è uno sport di squadra. Lei adora gli sport individuali e diretti.
Scorpius è un Malfoy.
Rose è una Weasley.
Cos’hanno in comune? La loro completa e indissolubile amicizia. Oltre ad una sana e instancabile rivalità su qualunque argomento.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Quel giorno ad Hogwarts molti professori notarono la disattenzione più evidente del solito tra gli studenti. Parecchi punti furono tolte a tutte le quattro Case, ma questo non fece desistere i ragazzi dal chiacchiericcio che si spargeva tra le aule a causa del recente pettegolezzo. I molti alunni espulsi fuori dalle classi, perché ritenuti veramente troppo rumorosi, non facevano che bearsi della nuova condizione di libertà, inaugurandola continuando le chiacchiere appena interrotte.

Il nuovo abbigliamento di Rose Weasley aveva dato il via a tutta quella confusione e anche i professori erano rimasti abbastanza sbigottiti nel vedere la più casta alunna del sesto anno aver subito un cambiamento così radicale, soprattutto visto che la Grifondoro si era sempre dichiarata anti consumista e accesa nemica del fenomeno della massificazione.
Ma la ragazza in questione era anche molto sicura di se stessa, al punto che gliene importava relativamente poco di ciò che la gente diceva di lei. In fondo era stata lei ad inventare il “gioco delle coppie” con il suo migliore amico per aumentare i pettegolezzi che, senza di loro, si sarebbero ridotti al minimo storico.

Quello strano lunedì, oltre alle varie stranezze che accadevano nei corridoi, Rose si ritrovò (non piacevolmente) stupita di ricevere molti inviti ad uscire/studiare insieme/pranzare allo stesso tavolo. La sua parlantina e la sua risposta, sempre e perennemente pronta, l’avevano quasi tradita alla prima di quelle proposte. Un Corvonero del quarto anno, Martin Belby, magro come un chiodo, con la faccia tempestata di brufoli e la divisa messa alla meglio, le aveva chiesto, con quella che lui pensava essere un’espressione seducente, se la rossa fosse impegnata quello stesso pomeriggio. Al che Rose, dopo essere rimasta per qualche secondo a bocca aperta, aveva immediatamente ribattuto con una certa acidità che il suo muro fosse troppo duro per poterci piantare un chiodo del genere, lasciando un pensieroso Corvonero a grattarsi la testa per capire cosa la ragazza avesse voluto dire.
Ma il ragazzino di quattordici anni non fu l’unico: in rapida successione, tra gli spostamenti da una lezione all’altra e le ore buche si presentarono altri sette ragazzi. sette! Per Rose era semplicemente assurdo che la normale gonna della divisa e un po’ di trucco avessero fatto capitolare ai suoi piedi ragazzi di varie età (a partire dal terzo anno per arrivare al settimo!) e varie Case (in tutto erano stati due Corvonero, un Tassorosso, tre Grifondoro e persino un Serpeverde!).

Per ogni proposta rispondeva nel suo solito modo un po’ acido e poi scuoteva la testa ridendo e continuando il suo cammino con le cugine Lily e Domi, l’ultima soprattutto molto felice per il cambiamento della ragazza.
Addirittura suo fratello si era avvicinato a lei con la sua Nimbus 3000 in mano e le aveva detto in tutta sincerità “Complimenti Rose, finalmente ti sei messa qualcosa di decente! Sai, potrei anche iniziare a prendere in considerazione l’idea di dire che effettivamente siamo imparentati” e la lasciò facendole l’occhiolino. Rose, sorpresa e sarcastica, gli urlò dietro “Oh grazie Hug! Sai è toccante sapere di avere un fratello così dolce!”

E durante la doppia ora di Pozioni (che, chissà come mai, forse per il solito, banalissimo clichè, era sempre tenuta in contemporanea tra Serpeverde e Grifondoro) Al le si era avvicinato schioccandole un bacio sulla guancia e spettinandole leggermente i capelli. Rose gli aveva sorriso, sapendo che lui non stava cercando di arruffianarsela come molti volevano, ma era un modo come un altro per dirle ‘ti voglio bene’. Ma fu non appena scorse dietro di lui un certo biondo di sua conoscenza, che la grifoncina sogghignò in modo vistoso.

L’espressione di Scorpius, mentre l’aveva osservata quel mattino a colazione, era impareggiabile. Aveva avuto una voglia matta di mettersi a ridere sguaiatamente, ma la nuova condizione autoimpostasi l’aveva indotta a fermarsi.

Mentre mescolava il contenuto del pentolone, aveva lo sguardo fisso sulla nuca bionda del Serpeverde. In fondo era stato lui a cercarsela e quindi ben gli stava.
L’unica cosa che la preoccupava un poco era che lei non si era mai data granché da fare con i ragazzi e non sapeva se sarebbe riuscita a mettere a tacere la sua lingua biforcuta e il suo acido sarcasmo.
Ma doveva farcela! Era stata lei a lanciare la sfida e sarebbe stata lei a vincerla!


Nel frattempo Scorpius era stranamente inebetito, tanto che durante la lezione fu Albus a salvarlo dal prendere il primo Troll della sua carriera scolastica. Il biondo, infatti, avevo proprio la testa da un’altra parte: come aveva fatto, in tutti quegli anni, a non rendersi conto di come la sua migliore amica fosse cresciuta e si fosse sviluppata? Era impossibile che quel cambiamento fosse avvenuto in una sola notte, a meno che Rose non si fosse Trasfigurata da sola o avesse bevuto una Pozione strana, ma allora come…?

Ed eccolo li, il colpo di fulmine! Scorpius ne rimase talmente folgorato, che lasciò andare il mestolo nel calderone. Rose aveva usato la magia per vincere la scommessa! Ecco perché ora era diventata così! Non c’era altra spiegazione possibile! Ma quello si chiamava barare e lui l’avrebbe smascherata a tutti i costi!

Quando terminarono la doppia ora di Pozioni, Scorpius salutò velocemente il proprio migliore amico e iniziò a correre in direzione della Biblioteca; ma quando salì le prime due rampe di scale, notò un movimento famigliare con la coda dell’occhio. Si nascose dietro un arazzo e, da lì, sbirciò Rose che, mentre copriva con la mano la risata che le stava uscendo dalle labbra, in modo molto femminile, lanciava occhiate felici a Henry Davies, che stava proprio lì, davanti a lei. Parlavano e scherzavano proprio come se fossero vecchi amici.

Scorpius rimase quasi paralizzato al vedere la scena: per Salazar, Rose aveva già iniziato ad agire! Quella ragazza era pericolosa.

Cercando di fare meno rumore possibile, il ragazzo abbandonò il nascondiglio improvvisato e si diresse in Biblioteca.
Entrò senza far rumore e puntò direttamente agli scaffali che contenevano tutto il materiale per la Trasfigurazione umana e le Pozioni da poter assumere per i propri fini. Scrutò in lungo e in largo i ripiani, finché individuò quattro libri che promettevano bene. Li prese e si sedette ad un tavolo lì vicino. Nella grande stanza c’erano poche persone che approfittavano dell’ora buca per studiare, soprattutto alunni del quinto e del settimo anno, alle prese con i GUFO e i MAGO.

Scorpius iniziò a sfogliare il primo libro, per poi passare velocemente al secondo. Entrambi, però, non contenevano le informazioni che cercava. Fu solo al terzo che si imbatte in un capitolo intitolato “Pozione della Bellezza”. Il Serpeverde si soffermò sulle parole ed iniziò a leggere.

”La Pozione della Bellezza (Pulchritudinis Potio), anche conosciuta come “Filtro Attraente” è un decotto capace di poter cambiare a piacimento il proprio aspetto fisico. È complicata da preparare, ma non necessita di un eccessivo tempo di cottura. La difficoltà consiste nel dosare alla perfezione gli ingredienti poiché, a seconda della loro quantità, si otterrà l’effetto desiderato (esempio: gambe più o meno lunghe, occhi più o meno grandi, muscoli più o meno accentuati).
L’effetto della pozione ha una durata variabile tra le ventiquattro e le quarantotto ore, a seconda della “base” dalla quale si parte (se si vuole uno stravolgimento totale del corpo, l’effetto potrebbe durare anche solo diciotto ore). L’interruzione irreversibile della pozione, però, può aversi anche semplicemente bagnando il capo della persona che l’ha assunta.
Possibili controindicazioni sono: eccesso di sicurezza in sé stessi, narcisismo, sproporzionata cura del proprio aspetto, frequenti mal di testa. Può provocare dipendenza.”


A seguire c’era la lista degli ingredienti, con i consigli per le quantità e i tempi e i modi di cottura.

Scorpius continuò a fissare la pagina come inebetito: ora ne era proprio sicuro! Rose aveva preparato e assunto quella pozione. Non l’avrebbe mai creduta capace di barare in modo così evidente, però a quanto pare l’aveva fatto. In fondo era sempre stata una bravissima pozionista.
Ora doveva smascherarla al più presto altrimenti, anche se aveva imbrogliato, avrebbe vinto lo stesso la sfida!
Il Serpeverde si alzò velocemente e iniziò a girare per il castello, sperando di beccare Rose. Dette un’occhiata distratta all’orologio e si accorse che mancavano pochi minuti alla fine della loro ora buca. Doveva muoversi a trovarla, oppure avrebbe dovuto rimandare a dopo il pranzo.

Improvvisamente, arrivato al quarto piano, sentì delle voci femminili provenire dal bagno delle ragazze e, tra le altre, gli sembrò di riconoscere quella di Rose. “Accidenti che fortuna” pensò Scorpius sbirciando dalla porta semi aperta e notando che all’interno c’erano Rose e altre due sue amiche di dormitorio che erano appena uscite dalla toilette. Tutte e tre si apprestavano ad uscire dal bagno e il ragazzo si scostò appena in tempo per poter far finta di essere appena arrivato e di non aver già sbirciato dentro.

“Ehi Rose!” esordì allegramente, ricordandosi troppo tardi che lui e la ragazza avevano più o meno litigato e che si trovavano in uno stato di aperta competizione. Infatti la Grifondoro lo guardò leggermente sospettosa “Dimmi Scorpius…”
“Potrei parlare un attimo con te? In privato?” chiese lui, accennando alla porta dalla quale le tre erano appena uscite. Ridacchiando, le due amiche, salutarono Rose con un occhiolino e si allontanarono.
La rossa precedette il ragazzo nel bagno, dandogli le spalle e chiedendogli “Allora Scorpius, cosa vuoi?”

Il Serpeverde lanciò un solo sguardo alle gambe della ragazza, rimpiangendole prima che sparissero alla sua vista, prima di estrarre la bacchetta e gridare “Aguamenti”. Dal sottile bastoncino di legno si sprigionò una fontana d’acqua che andò a colpire in pieno la rossa, ancora voltata, e che la innaffiò completamente.
Scorpius abbassò la bacchetta gongolando e aspettandosi la trasformazione improvvisa della persona davanti a lui. Ma, quando Rose si voltò per fissarlo con sguardo omicida, il suo fisico non era cambiato di una virgola.
I capelli grondanti d’acqua gocciolavano sulle spalle e sulla camicia di Rose, ormai trasparente, che le aderiva al busto come una seconda pelle. La cravatta, allentata e bagnata, poggiava sul petto che si alzava e abbassava velocemente, preludio di un esplosione, coperto dal reggiseno celeste che si intravedeva da sotto il tessuto. La gonna fradicia, lasciava cadere un fiume d’acqua che stava a mano a mano creando un piccolo lago sotto le scarpe della ragazza.
Scorpius rimase a fissarla sbalordito, solo vagamente conscio che non c’era nessun incantesimo da spezzare.

“Scorpius. Hyperion. Malfoy” ringhiò la ragazza stringendo i pugni e digrignando i denti “Cosa. Cavolo. Ti. È. Saltato. In. Mente?!”
Il ragazzo la guardò impotente, prima di avvicinarsi a lei, afferrarla per le spalle e scrollarla “Perché non svanisce?” biascicò tra sé.
Rose lo guardò stralunata con i suoi occhi azzurri, temendo per la sua salute mentale, prima che il ragazzo la lasciasse andare e uscisse fuori dal bagno, lasciandola allibita e gocciolante.



Angolo autrice:
Salve a tutti :):) So che ormai sembra che ho abbandonato questa storia e mi dispiace per i miei ritardi per i miei aggiornamenti (in generale)! Mi scuso tantissimo e cercherò di migliorare :(:( Per passare al capitolo... Cosa ve ne sembra?? :) Attendo commenti, un bacio!
   
 
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