La notte, normalmente, si dorme.
Persone come Harry o Zayn fanno anche altro, ma, ecco, normalmente la notte è fatta per dormire.
Liam ne è sicuro.
Peccato che gli altri non siano dello stesso parere.
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-Che poi, no, perché cani e gatti? Quando piove, che hanno di speciale i cani e i gatti?*- domanda Harry, girandosi rumorosamente e sbuffando. Louis mugola e solleva quello che un tempo era un braccio, per poi urlare come un idiota quando colpisce il comodino.

-Preferivi che piovessero ratti? O lumache?- dice Zayn, con voce lagnosa. Louis continua a dare botte al comodino, fino a quando non trova l’interruttore della luce.
Liam lancia un gemito e si rigira sulla pancia, premendosi i bordi del cuscino sulle orecchie, chissà con quale vana speranza di salvezza.

- Secondo me, a Harry piacerebbe se piovesse qualche bella ragazza..- sghignazza Niall, drizzandosi e strizzando gli occhi, non si sa se alla ricerca di un simpatico ammiccamento o se per reazione naturale alla luce. E’ qualcosa all’ordine del giorno, o della notte, che Harry svegli tutti sparando qualcosa di colossale e costringa anche Louis a ribattere, perché non si sa mai che perda il primato di demenza.
Liam sa che non lo ascolteranno, ma prova a convincerli lo stesso che non è una buona idea presentarsi a un concerto con delle occhiaie da paura, checché ne dica Zayn della bravura della truccatrice.

-Qualcuno ha sentito mamma Lilli protestare?- ridacchia Louis, tra un’imprecazione contro il comodino e l’altra. Niall ride senza ritegno e Zayn sghignazza rumorosamente.

-Chiamami ancora una volta mamma Lilli e quel comodino sarà l’ultima cosa contro la quale dovrai imprecare...- ringhia Liam, facendo letteralmente ululare Niall, che potrebbe benissimo sostituire Harry sull’acuto di Gotta Be You, in questo momento.

-Secondo me, è in menopausa.- se ne esce Harry e Zayn annuisce, facendo tremare tutte le coperte sotto le quali si è virilmente rifugiato per sfuggire alla luce. Nonostante abbia paura del buio, la luce accesa nel bel mezzo della notte lo rende particolarmente inerme e sonnolento.

-Avete finito di parlare male di me?- domanda Liam, girando la faccia fino a guardarli tutti con un occhio solo. Deve trattenere un sorriso, perché la situazione è particolarmente comica: Zayn è solo una coperta deforme, Louis ha un braccio comodamente poggiato su un comodino e la testa appoggiata al cappello della lampada, Niall è sul bordo del letto in preda a una crisi isterica e Harry è un bozzolo di coperte che si dimena cercando di non sbattere contro il muro.

-Certo che no, signor Non-avviciniare-quel-cucchiaio-ommammina-allontanalo-da-me!- dice Louis, studiando da troppo vicino la trama del cappello della lampada. Probabilmente anche le fan più... espansive si terrebbero lontane da lui, in questo momento. Liam cerca di non ridacchiare e di sembrare più offeso possibile.

-Avevo bevuto...- prova a giustificarsi, ma Niall, il caro e dolce Niall, che è particolarmente su di giri, non lo aiuta nella sua missione, pronunciando un canzonatorio “Ebbene sì, signori. Vi presento il primo uomo strafatto di Coca-Cola.”
Liam mugugna e Harry deve avere pietà di lui, perché si alza e gli si avvicina, con le braccia allargate nel tentativo di abbracciarlo. All’ultimo momento le richiude e preferisce tuffarsi direttamente su di lui, schiacciandolo contro il materasso.

-Hazza! Togliti, mi uccidi, e tu non li sai fare i miei assoli, dopo!- urla Liam, dimenandosi mentre il ragazzo sopra la sua schiena se la ride di gusto. Louis ha, per qualche strana ragione, sollevato la cornetta del telefono dell’hotel e la studia da vicino, facendo finta di premere tasti a casaccio. Ha preso gli occhiali da sopra il comodino e se li è messi in bilico sulla punta del naso, sembrando così un centralinista particolarmente stupido, o uno stupido particolarmente simile ad un centralinista.

-Lou! Aiutami, invece di studiare una lampada!- esclama ancora Liam, iniziando a rotolare da un lato all’altro. Harry si attacca alla sua coperta e comincia a fare versi ben poco decenti, facendo ridere Niall.
Di nuovo.

-Zayn, amico Zayn. Aiuta il tuo dolce migliore amico...- riprova, immobilizzandosi e tentando di rialzarsi, senza risultato. Harry ridacchia e alla fine lo abbraccia, rotolandogli giù dalla schiena  e stendendosi nel poco spazio vicino a lui.

-Begli amici. Per fortuna ho... te? Harry, tu non stavi dormendo nudo, vero?- dice Liam, spalancando gli occhi, ormai dimentico della stanchezza. Si gira e sente Niall ridacchiare e inizia a preoccuparsi.

-Secondo te, perché non ti aiutavamo?- chiede Louis, fissandolo con interesse. Harry ridacchia ancora e Liam si tira su di scatto, rischiando di uccidere Niall, che si è ficcato un pugno in bocca per non urlare. Zayn ‘è emerso da sotto le coperte, gli occhi socchiusi e uno sbadiglio trattenuto.
Per qualche strana ragione, è bello nonostante i capelli terribilmente scompigliati e gli occhi gonfi. Liam pensa divertito all’espressione che potrebbero avere le fan e i sensi di colpa lo assalgono quando si rende conto di non averne seguita quasi nessuna su Twitter.... oggi. O ieri.

-Non ti azzardare!- urla, con un dito puntato contro Harry, che sta ridendo di gusto, piantato a gambe larghe in mezzo alla stanza con un adorabile paio di pantaloni a stelle. Louis ridacchia e dice un divertito e fintamente innocente “Ops”, prima di essere sommerso da un Liam che non ha più sonno e che è indeciso se ridere o essere scandalizzato.

-Fermo! Se facciamo un abbraccia-Louis io devo essere in prima linea!- strilla Harry, scansando Liam e gettandosi sulla pancia del suo migliore amico. A vederli, li prenderebbero per dei pazzi maniaci, ma non sarebbe la prima volta.
Harry è subito seguito da Liam e poi da Niall, che ha recuperato fiato e smesso di ridere. Zayn rotola giù dal letto, borbottando quando la moquette non attutisce la sua caduta, e striscia fino ai quattro, aggrappandosi alla gamba del letto di Lou per rialzarsi.

-Se rompete il letto, io non pago. E nemmeno Kevin!- dice Louis, cercando di colpirli con gli occhiali e con la cornetta del telefono. Liam sbuffa e gli da una botta in testa, prima di raggiungere Zayn sul pavimento.

-Questa moquette è pericolosa. Sul serio. Aveva un’aria soffice, e invece...- borbotta Zayn, guardando comprensivo l’amico che si massaggia un fianco. Liam si stende e ben presto un piede di Louis – o forse è Harry- lo colpisce in testa. Non si prende neanche la briga di spostarlo e resta lì, mentre sente Niall ridacchiare nello spostare Louis e Harry per avere un suo posto sotto le coperte.

-Ho un altro dubbio, comunque.- dice dopo un po’ Harry, con voce pensierosa. Louis smette di parlottare da solo facendo vocine ridicole e separa i suoi indici, che secondo lui si stanno scambiando strane effusioni d’amore, per guardarlo.

-Spaaaara.- sbadiglia Niall, che sta già cedendo alla stanchezza. Liam non lo vede, ma è quasi sicuro che abbia le labbra leggermente socchiuse e le guance gonfie, mentre sbatte gli occhi cercando di auto-convincersi di essere sveglio.

-Perché le principesse devono baciare un ranocchio? Che senso ha? Non è l’animale più brutto del mondo, no? Le rane saltano! Mi ricordo una canzoncina di quand’ero piccolo, diceva di una rana salterina che abbracciava i fiori- comincia a canticchiare Harry e Louis annuisce con forza, accompagnandolo con dei tunz tunz inventati lì per lì.
Zayn mugola e si gira, andando a sbattere contro Liam, che sta prendendo a schiaffi il piede di chiunque sia.
La voce di Louis si affievolisce pian piano ed Harry continua a canticchiare sempre più stonato, accompagnato dal leggero russare di Niall.

-Liam?-
-Dimmi, Hazza.-
-Voglio una minestra.-
-Ti odio.-

Harry ridacchia e Niall sembra rispondergli con un russare che cambia leggermente ritmo. Teoricamente dovrebbe essere Louis a spegnere la luce, ma ormai è già partito, con un braccio di Harry stretto tra le mani, quasi a sopperire la mancanza del suo cane di peluches.

-Harry?-
-Dimmi Liam.-
-Sei single.-
-Vorresti insinuare qualcosa?-
-Buonanotte, amico...-
-Me ne ricorderò, domani.-

Liam annuisce e poggia la testa sulla gamba del letto, chiudendo finalmente gli occhi. I muscoli si rilassano e i pensieri scemano via, mentre la luce non da nemmeno più fastidio.
Chissà, questa volta magari riuscirà a dormire anche cinque ore prima del concerto.
Sorride soddisfatto e respira più profondamente.

-Mamma Lilliiii! Dove sei finita?- urla Louis dandogli un calcio con quello che è definitivamente il suo piede.

Oh sì. Proprio cinque ore.
Come no.
Se ti va bene, Payne, raggiungi i cinque minuti.