Anime & Manga > Ao no exorcist
Ricorda la storia  |      
Autore: Nenelafolle    28/03/2012    3 recensioni
{ Rin X Yukio. } Leggero PWP, leggero OOC(?), Yaoi, One-shot.
Semplicemente un po’ di sano Twincest – Okumuracest. Ho provato a scrivere di Yukio Seme. !
cit./ Si chiedeva come mai le sue spalle fossero sempre dritte e decise, come mai la sua postura non lasciasse mai intravedere il dolore che celava. E sentiva terribilmente dentro di sé il bisogno di abbracciare le sue spalle magre, stringerlo a sé.
ENJOY ! ☆
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Rin Okumura, Yukio Okumura
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
N/A: Ho scritto questa fic in seguito ad averne letta un’altra dove Yukio era seme.. e io l’ho sempre visto come uke! Quindi mi sono data questa ‘sfida’ di mettere Rin come il fratello “debole”. Sono quasi certa di essere andata OOC; nonostante abbia specificato che questo è un “momento” non è certo il vero Rin, quindi non l’ho inserito tra gli avvertimenti. Leggero PWP, e Intro su Yukio. Tutte cose nuove per me, spero riesca a piacervi!
Le recensioni –mi pare ovvio- sono bene accette ≈
ENJOY ! ☆

Le mani calde scivolarono sulla sua schiena, seguendo il profilo instabile delle vertebre. Aveva la pelle fredda, ma le sue mani erano abbastanza eccitate da sudare. Pizzicò i fianchi del fratello gemello con una lentezza snervante. Sorrise poi mestamente, sentendolo gemere. Si alzò sorreggendosi con i gomiti per avvicinarsi al viso dell’altro e incrociò il suo sguardo: per un attimo gli occhi blu come le fiamme che scatenava si incatenarono ai suoi, nascosti dalle lenti degli occhiali. Yukio se li sfilò, trovandoli appannati dal calore dei lori ansiti inarrestabili. Si abbassò lentamente avvicinandosi al volto di Rin, con una calma innaturale. Inizialmente il bacio fu casto e puro, un semplice contatto di labbra, poi divenne qualcosa di passionale, le loro mani di cercavano, le lingue si intrecciavano.
Il sudore e i gemiti riempirono l’aria. Quando il gemello minore tornò ad abbassarsi per far scivolare le mani sulle cosce del più grande, questo inarcò la schiena trattenendosi a stento. Yukio ridacchiò seguendo con la lingua le linee che prima aveva tracciato con le dita, linee di fuoco sulla pelle di Rin.
Era in quei momenti, quando era così vulnerabile, che a Yukio piaceva di più. Era allora che non riusciva davvero a trattenersi e doveva baciarlo.
Suo fratello lo aveva protetto per 15 lunghi anni, inconsapevole di tutto. Avevano avuto un’infanzia difficile tuti e due, ma si erano rialzati ed erano andati avanti. Yukio, che aveva scoperto la verità molto prima di Rin, a volte si chiedeva come facesse il fratello a reggere quel peso, a sorridere sempre. Si chiedeva come mai le sue spalle fossero sempre dritte e decise, come mai la sua postura non lasciasse mai intravedere il dolore che celava. E sentiva terribilmente dentro di sé il bisogno di abbracciare le sue spalle magre, stringerlo a sé.
Per questo amava quei momenti, perché allora le loro anime si riunivano nell’embrione che erano state all’inizio, e Yukio riusciva a scorgere –solo per un attimo, solo nel fulgore dell’amplesso- le sue spalle tremare.
Un attimo che finiva sempre per commuoverlo, in un modo o nell’altro.

Quando tutto finì, Yukio riprese gli occhiali e se li mise velocemente. Alzandosi, provò una fitta al petto, all’altezza del cuore, come se il freddo che provava appena usciva dalle coperte avesse dovuto seguirlo in eterno.
Rin lo fermò tenendolo per un polso. « Yukio.. » sussurrò, poi abbassò la testa, colpevole.
Il gemello sorrise, un sorriso mesto e beffardo allo stesso tempo: l’ombra del sorriso che avevano da piccoli. Si chinò e lo baciò dolcemente. « Dimmi Rin. »
« Yukio, mi dispiace-- » la voce del fratello si spezzò. Prese fiato e riprese: « Mi dispiace di essere così testardo. Mi dispiace di aver commesso così tanti errori— di averti fatto soffrire. »
Yukio sospirò, chiudendo gli occhi. Cercò nel suo animo la risposta a quella frase.
Si tolse gli occhiali nuovamente, e prese il viso del fratello al mento e lo portò alla sua altezza. Si fissarono per un lungo istante, prima che Yukio parlasse.
« Te l’ho detto, no? Senza occhiali non vedo più nulla. Nemmeno i tuoi peccati, fratello mio. » e le loro labbra tornarono a cercarsi.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ao no exorcist / Vai alla pagina dell'autore: Nenelafolle