Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: meiousetsuna    28/03/2012    5 recensioni
Terza classificata nel bellissimo concorso di dreamwolf91 "4 linee guida" sul forum di EFP! vincendo il premio "Fluff", quello "Descrizione", quello "storia erotica", (???) e... quello "fandom strausato"!
Alla fine dell'episodio 3x11, Damon accompagna Elena a casa, e fermandosi sotto il porticato avrà una visione molto particolare del mondo che li circonda.
Dal testo: "Elena fece scorrere le dita lungo l'attaccatura dei capelli neri, stanchi di essere figli delle Tenebre; non avrebbe carezzato il suo viso, non avrebbe provato l'ebrezza di tuffare la mano in quei fili di seta; avrebbe seguito la linea, senza sbagliare, lei era quella saggia".
Care amiche fluff-dipendenti, questa è dedicata a voi, con affetto!
Se vi va, leggete! baci!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa OS si è classificata terza, e ha vinto i premi: Fluff, storia erotica, descrizione... e fandom strausato! Nel concorso "4 linee guida e una storia" di dreamwolf 91, sul forum di EFP. Le difficoltà da utilizzare erano "La sensazione di Dominio, la lama dei Tarocchi: la Papessa, il color Azzurro Savoia, la colonna sonora di Avatar "Jack's first flight", che è anche la musica legata all'Albero... (chiedo scusa, mi è stato difficile e si vede)

Genere: Intimista, Romantico

Rating: Verde Vegetazione, o anche 5+...

Avvertimenti: Fluff, FLUFF, Fluff,Fluff, f_l_u_f_f, e poi, a sorpresa...f***f

Contesto: fine dell'episodio 3 x 11

 

Documento senza titolo
until-1
until-2
until-3

Damon sollevò il visetto di Elena sorreggendolo sotto il mento con le dita, leggendovi le emozioni che lei tentava inutilmente di dissimulare nascondendo l’espressione illanguidita sotto le lunghe ciglia e ricongiungendo le labbra socchiuse.
“Stai bene?” Era una domanda inutile, quasi provocatoria, ma non poteva rinunciare alla speranza di sentirsi rispondere “Sì”.
“Non penserai di baciarmi di nuovo, vero?”


L’aria della sera si era fatta temperata e si lasciava respirare con piacere, abbracciando Damon ed Elena con il suo soffio. Lui la studiava, ammirandone i tratti delicati, cercando nel suo sguardo qualcosa che  contraddicesse quella frase.
“Sarebbe sbagliato…” Lei si girò, dandogli le spalle si sentiva più sicura delle sue stesse parole; era come rivolgersi a se stessa, trovando conforto nella sua razionalità mentre se avesse continuato a dialogare con lui, sarebbe dovuta ricorrere ad abbastanza forza da convincere tutti e due.
“Forse è sbagliato adesso, ma non sarà sempre così. E non ho voglia di andare via”. Il ragazzo si appoggiò con l’avambraccio a una colonna del porticato, morbidamente, sentendosi come a casa sua, più che nell’immensa e triste Villa Veritas con i suoi oppressivi saloni vuoti, tenuti in vita solo dalle fiamme nel camino; quello che aveva a disposizione era ben altro. Il tramonto stava incendiando il cielo con strati di colore indaco, viola e lunghe dita purpuree che si allungavano dall’orizzonte, passando tra le ombre degli alberi di magnolia fino ad arrivare ai loro piedi, allacciandoli con un’arcana  magia.


Elena si sedette sul piccolo dondolo sotto la tettoia, senza nascondere la stanchezza, ma restando con la schiena eretta; i lunghi capelli lisci come l’acqua si mossero appena ai lati del viso, come un velo sottile che la incorniciava dandole un’aria di sacralità, che si accompagnava alla posa composta delle sue braccia, le mani intrecciate in grembo e le gambe appena inclinate a sinistra. I rumori cittadini si spegnevano a favore della voce di una natura disperatamente viva intorno a loro. Le cicale cantavano la loro orazione funebre, le corolle dei gelsomini emanavano la loro fragranza più seducente prima di chiudersi per ripararsi dalle ombre della notte, che avrebbe offeso i loro colori con l’oscurità, il crepuscolo si rassegnava a morire.


Elena si era distratta, catturata dallo spettacolo del cambio dello scenario, che stava avvenendo intorno e dentro di lei, ma quando si voltò nuovamente, sentì una stretta al cuore e ispirò più aria, come se dovesse farla bastare abbastanza a trattenere il respiro per un tempo indefinito. Era tramontato anche negli occhi di Damon. Il ghiaccio antico delle sue iridi era stato sciolto dal calore della sua anima innamorata, diventando un celeste pieno, che catturava tutti riflessi della luce che dava l’addio al giorno. E se c’era una manifestazione della Bellezza a cui non era preparata, non voleva risponderle con la falsità, poteva solamente riconoscerla e parteciparne.


Damon la osservava come l’espressione più preziosa di quell’Eden personale, quasi aspettandosi di vederla mutare in accordo ad una realtà che si stava sovrapponendo in trasparenza a quella che li circondava. L’immaginazione si impadronì di lui, mostrandogli una verità nascosta, proiettata direttamente nella sua mente. Il legno sotto i piedi della ragazza si gonfiò, espellendo i chiodi, arrotolandosi, trasformandosi in radici che entravano nelle viscere della Terra bevendone il nutrimento, spingendo la linfa verso l’alto, trasportando quel sangue verde in arterie che esso stesso scavava in quel momento. Il sedile si rivestì di muschio vellutato, le colonne del dondolo si curvarono e dalle ferite di quella torsione spuntarono dei piccoli rami, coperti di gemme, che si intrecciarono intessendo una cupola fitta, dalla quale cominciavano a spiovere tralci di rampicanti.  


I fiori che scendevano a grappoli parevano rilasciare nel vento la stessa fragranza di lei e Damon si sorprese a chiedersi se sotto gli abiti avesse nascosto dei petali, come le donne arabe, per profumare il seno, ma fermò subito quel pensiero di una intimità diversa da quella che stava sperimentando. Lei si amalgamava in quel riparo come se fosse la sua cornice naturale, creata per evidenziare  la sua natura eterna di Donna.  Davanti a quella rivelazione, Damon poté solo crollare ai suoi piedi sulle assi del portico, sedendosi completamente vinto, la testa abbassata. Avvicinandosi piano per darle modo di fermarlo, si appoggiò alle sue ginocchia, aspettando un gesto di accoglienza.


Elena fece scorrere le dita lungo l’attaccatura dei capelli neri, stanchi di essere figli delle Tenebre; non avrebbe carezzato il suo viso, non avrebbe provato l’ebbrezza di tuffare la mano in quei fili di seta; avrebbe seguito la linea senza sbagliare; era lei quella saggia, che manteneva l’equilibrio, anche se  le stava costando molto. Passò lungo la fronte, le tempie, mettendo a posto dietro l’orecchio una piccola ciocca che osava ribellarsi, sentendo un sottile brivido correre sulla pelle del vampiro. Damon chiuse gli occhi, senza sperare che succedesse nulla di più, fermando con un movimento lento la mano sotto la sua.
“Sai che non dovremmo, vero? Non facciamo niente di male… ma sta significando qualcosa, per me”.

La voce della ragazza era dolce ed un po’ insicura. Lui portò la mano che aveva catturato davanti alla bocca, passando con i pollici dal centro del palmo alla punta delle dita arcuate, distendendole, e verso il polso dall’altra parte. Poi posò un bacio devoto e carnale insieme sul punto che aveva lisciato, tornando a posare la mano sulla sua testa.
“Lo so. Regalamene ancora un po’”.
Lei guardò in alto, cercando un suggerimento per rispondergli. “La notte è abbastanza calda, potremmo restare qui fuori… finché le stelle si spegneranno”.

* è pronta ad una morte lenta& dolorosa, di quelle dei nemici di Damon*

scusate ancora... per non andare OOC ho dovuto limitarmi a qualcosa di molto semplice

 

 

 

3 Meiousetsuna "Until the Stars grew Dim "

Grammatica e Sintassi: 4.5
Forma e Stile: 4,0
Caratterizzazione: 5

IC:5
Originalità: 4,5
Gradimento personale: 5
Punti Bonus:5 (Complimenti tutti e Quattro le linee guida)

Totale: 33

Qui ti riporto solo i giudizi generali non il perfido betaggio che ti ho fatto (Ride malignamente) ed ecco a te:
Mi è piaciuta molto, questa fan fiction. L’ho trovata molto dolce e romantica. E’ scritta molto bene, ha solo qualche pezzo incerto, che non ho trovato all’altezza di tutto il resto. Io non apprezzo molto le storie romantiche, ma questa non mi è dispiaciuta. La descrizione dei suoni e degli odori è molto suggestiva e Damon e Elena descritti bene, molto IC soprattutto. La frase finale? Meravigliosa. Ottimo lavoro. Sia Elena che Damon sono assolutamente IC, mi è piaciuto inoltre come hai raccontato da entrambi i punti di vista senza fare in modo che uno fosse sottomesso all’altro.  Hai evidenziato il loro amore in maniera molto delicata e poetica,  senza esagerare, mantenendo un equilibrio sensuale molto d’effetto. La storia è molto originale, non innovativa, ma sa di diverso a differenza di altre storie trite ritrite.

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: meiousetsuna