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Autore: MimiRyuugu    28/03/2012    5 recensioni
Secondo anno. Come un tranquillo pomeriggio di lezioni si trasforma in una rissa fra la piccola Anna Alvis Haliwell e il platinato Draco Malfoy.
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Percy Weasley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'I Tre Uragani Saga'
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Salve *-* torno con i miei amati Tre Uragani u.u in questa breve one-shot veniamo trasportati al secondo anno :3
Lo ammetto, la voglia di postare/aggiornare non mi manca xD purtroppo questa ha solo un capitolo T_T
Il titolo viene da una canzone dei Three Days Grace *-*
Spero che vi piaccia <3
Buona lettura *w*



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Era un pomeriggio tiepido di fine inverno. I gruppi di studenti in tumulto sciamavano per Hogwarts. Un trio attraversava il corridoio. In testa, una bambina dai capelli folti e crespi. Con due volumi più grandi di lei in braccio. Al seguito, un’altra coetanea dagli occhiali ed i capelli castani e lisci. Al collo stretto un collare di borchie. Vicino a questa, la terza trotterellava allegra. Il sorriso stampato in viso ed un ciuffo ribelle castano biondo dondolante. “Se non ci muoviamo arriveremo in ritardo ad Erbologia!” sbottò Hermione, allungando il passo. Anna sbuffò. “Ma vuoi stare calma?! Mancano ancora quindici minuti prima dell’inizio delle lezioni!” rimbeccò. Giulia scosse la testa divertita. “Avanti, non incominciate voi due…Herm, rallenta il passo…Anna ha le gambe corte e non riesce a starti dietro…” la richiamò placida. La castana dapprima annuì, poi, accortasi dell’insulto guardò truce l’amica. La terza, esasperata, strinse al petto i volumi. Poi ricominciarono a camminare. Erano quasi arrivate alle serre quando Anna puntò i piedi. Aveva il fiatone. “Avanti, siamo arrivate! Non puoi fare ancora due passi?!” squittì Hermione spazientita. La castana quasi ringhiò. “Cos’è ti stai sciogliendo Haliwell?” gracchiò una voce. Le tre la riconobbero subito. Soprattutto Anna, che venne spintonata in la. Draco, Tiger e Goyle le sorpassarono. “Cosa ci fai all’aria aperta Malfoy? Devi giocare con i tuoi amici serpenti?” soffiò la castana. Il biondo si fermò. “Non ti stanchi mai di ragliare in quel modo Haliwell?” ribatté pronto. Anna gli si avvicinò minacciosa. “Zitto, Schiopodo platinato!” lo insultò. Tiger e Goyle gli si pararono davanti come due perfette guardie del corpo. “Bada a come parli…stupida Mezzosangue…” sibilò Draco. Giulia ed Hermione si guardarono preoccupate. “Anna andiamo via…” la richiamò la seconda. Ma la castana aveva gli occhi ridotti in due fessure. “Dai ascolto alla tua simile…” ghignò ancora lui. Anna strinse i pugni. E si voltò verso Giulia. Dopo nemmeno un secondo si avventò contro Tiger. L’amica si scrocchiò le dita e sospirando si gettò contro Goyle. L’altra rimase immobile come un palo. “Ragazze smettetela! Ci farete togliere altri punti!” le richiamò apprensiva. Ma le amiche oramai erano all’attacco. Messi al tappeto i bodyguard Draco rimase scoperto. La castana gli si avvicinò ancora e lui arretrò. “Ora non fai più tanto lo spavaldo eh Malfoy?” sibilò soddisfatta. Il biondo si fermò. “Non sai a cosa vai incontro Haliwell…non puoi toccarmi nemmeno con un dito…” esordì sicuro. Anna scosse la testa divertita. “Scommettiamo?” ghignò. Draco non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che la castana gli fu addosso. Hermione guardò Giulia preoccupata. Le risse fra i due erano normali, ma c’era sempre una certa ansia, fra i punti in calo e le possibile conseguenze fisiche. Nel mentre le due pesti iniziarono a scambiarsi insulti. “Malfoy sei un essere inutile!” cominciò la castana. Per poi rifilare al biondo un gancio nello stomaco. Lui barcollò di poco, poi la spintonò facendole cadere gli occhiali. “Vediamo ora come fai…” ridacchiò. Anna sbuffò infastidita e si chinò veloce a raccoglierli. Andando sotto tiro di Draco che le mollò un calcio nel sedere. Li vicino Tiger e Goyle si erano rialzati. Giulia si guardò e questo bastò a farli rimanere immobili. Anche la castana era tornata in piedi, gli occhiali ben inforcati. Il biondo le tirava i capelli senza troppi complimenti. Così lei gli rispose voltandosi e colpendolo con una gomitata in pieno viso. Hermione si portò le mani alla bocca, mentre l’altra continuava a tenere sott’occhio i due mastodontici Serpeverde. Draco lasciò andare Anna e si allontanò di poco. Entrambi avevano i capelli scompigliati, il respiro irregolare. Solo che lui aveva anche un bell’occhio nero a troneggiare sul viso pallido. “Tu…sporca Mezzosangue, come hai potuto!” ringhiò. La castana lo guardò soddisfatta. Questo bastò a farlo infuriare ancora di più. E a far ricominciare la lotta. Il biondo la prese a calci e pugni ma nemmeno Anna rinunciava. Ed intanto altri insulti. Hermione guardò nervosa l’ora ed ancora i due. “Se continuano così si faranno ancora male…Giulia dobbiamo fermarli!” squittì impaurita. L’amica osservò il groviglio di mani e piedi scettica. “Se cerchiamo di fermarli allora si che ci sarà qualcuno che si farà male…quelle saremo noi però Herm…” commentò. Un urlo ancora più acuto fece voltare la prima. Ora anche la castana aveva un bell’occhio nero. Prima che continuassero a picchiarsi però altri due ragazzi intervennero. Percy tenne prontamente ferma Anna. Mentre il prefetto di Serpeverde prese Draco. “Spero che tu muoia Haliwell! Tu e tutti i tuoi simili!” le urlò quest’ultimo furioso. La castana scalciava, ancora fra le braccia del rosso. “Spero che tu ti morda la lingua e muoia avvelenato dal tuo stesso veleno Malfoy!” rimbeccò. Il biondo la guardò con puro odio. “Spero che tu venga trascinata nella Camera dei Segreti!” soffiò infine. Hermione trattenne il respiro. Giulia si bloccò, prima di andare a finire ciò che Anna aveva iniziato sul platinato. Quest’ultima strattonò ancora Percy, che la teneva a fatica. Draco venne trascinato via dal prefetto Serpeverde. Tiger e Goyle al suo seguito. Quando la ragazzina si fu calmata, il rosso la lasciò andare. “Anna, devi smetterla di andare contro a tutti…” la rimproverò. La castana digrignò i denti. “Ma l’hai sentito! Mi ha chiamata Mezzosangue ed ha offeso Herm!” si giustificò. Percy la guardò severo. “Sia tu che Giulia non potete andare ad attaccare briga con tutti, avete capito? A giorni riceverete una punizione dalla McGranitt, o peggio, da Piton…” la richiamò ancora. Anna abbandonò il cipiglio arrabbiato. “Non andrai ad avvertirla che abbiamo fatto a botte di nuovo, vero Percy?” gli chiese speranzosa. Il rosso cercò di mantenere un’espressione dura. “Devo Anna, sono un prefetto…” disse quasi ovvio. Giulia rabbrividì. “Ma è già la terza volta in questo mese che la McGranitt viene informata…ci manderà a pulire con Gazza…” commentò. La castana rimase a bocca aperta. “Non puoi Percy! Per favore, manderà una lettera a casa! Mia madre ha detto che se avrò un altro richiamo mi manderà una Strillettera…o peggio mi toglierà la paghetta…” lo pregò. Hermione scosse la testa esasperata. “Hai fatto un occhio nero a Malfoy…non posso negare l’evidenza…” rimbeccò serio il rosso. Anna sbattè le ciglia. “Anche lui l’ha fatto a me…mi ha tirato i capelli…è stato più cattivo e scorretto…” si lagnò. Giulia annuì subito. “Le ha anche fatto cadere gli occhiali! Non è affatto leale!” le diede ragione. Percy guardò le due. La castana era quasi in lacrime ed un occhio nero, sembrava veramente pentita. “E va bene Anna…vedrò cosa posso fare…però non aspettarti grandi cose…” sospirò. Anna sorrise e gli si buttò in braccio. “Grazie Percy!” esclamò, dandogli un bacio sulla guancia. Il viso del rosso diventò del colore dei suoi capelli. “O…ora andate in infermeria…Madama Chips saprà come farti andare via il livido…voi accompagnatela, io avvertirò la Sprite…” ordinò. Giulia e la castana annuirono innocenti. Così Percy le salutò e si diresse verso le serre. Il trio tornò nel castello. “Anna, non puoi continuare a prendere in giro Percy così, è un prefetto!” la richiamò Hermione. La castana si fermò. Un ghigno furbo in viso. “La scena del finto pentimento funziona sempre…” disse. L’amica per poco le tirò un libro il testa. Giulia cercò di rimettere pace e le prese a braccetto. Per poi trotterellare in infermeria.
Da quel pomeriggio passarono delle settimane. La situazione della scuola peggiorò, ed iniziarono a presentarsi dei casi di pietrificazione. Un altro trio si stava dirigendo mogio in infermeria. Harry, Ron e Giulia erano stati avvertiti che le loro amiche erano state ricoverate. Erano appena arrivati sulla soglia che una visione li incuriosì. Trovarono un biondino famigliare fermo ai piedi del letto di Anna. Sia lei che Hermione erano pietrificate. Sembravano statue. Draco se ne stava immobile con gli occhi sbarrati. “Spero sarai contento ora…” soffiò Harry. Giulia gli mise una mano sulla spalla per zittirlo. “Tutto bene?” chiese poi al biondo. Questo sbattè le palpebre, come per svegliarsi. Guardò i tre e li sorpassò spingendo in la Ron. Quella notte Giulia rimase a dormire in infermeria a far compagnia alle amiche. Col passare del tempo si risolse il dilemma della Camera dei Segreti. Harry e Giulia rimasero insieme fino alla fine, contro il basilisco. Salvarono Ginny e Hermione e Anna furono dimesse in piena salute. La prima volta che la castana e Draco si videro, lui sembrò quasi sorridere. Ma nessuno se ne accorse tranne lei. Ancora bambini, ed inconsci di quello che sarebbe iniziato dopo due anni a quella parte.
  
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