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Autore: NightLady    29/03/2012    12 recensioni
La prima notte di passione di Spike e Buffy, consumata tra le macerie di una vecchia casa abbandonata.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Quando la Polvere si posa






‘The torch I bear is scorchin' me’

Non sei alla mia altezza.

Ricordi? Mi gettasti il denaro in faccia, guardandomi con disprezzo. Ti sentivi - ti senti - superiore a me… anche tu, come Cecily, più di un secolo fa. Ma non ho mai amato lei come amo te. Non ricordo neanche più il suo viso. Il tuo, non lo dimenticherò mai.

Dannato inferno, brucia ancora. Il tuo sguardo che mi grida che non valgo nulla. Che non sono nulla. Ti ho odiato e ti odio ancora per questa verità che mi brucia dentro, come acqua santa sulla mia pelle morta. Ho creduto di poterti uccidere, di volerti uccidere, ma l’unica cosa che bramo è gettarmi ai tuoi piedi e venerarti. Ma tu non me lo permetterai mai.

Maledetta stronza.

Vorrei adorare ogni centimetro del tuo corpo. Invece ti prendo a pugni e cerco di sgretolare con parole sferzanti il tuo cuore di pietra.
“Sei tornata sbagliata, Cacciatrice. Un po’ meno umana di com’eri.”

Ti guardo, mentre avanzi verso di me: aggressiva, letale, potente. E ho fame di te.



‘I touch the fire and it freezes me’

Mi hanno riportata indietro: un involucro vuoto, un guscio privo di emozioni, incapace di sentire qualsiasi cosa al di fuori del gelo. E adesso, finalmente, per la prima volta da quando sono ‘tornata’ mi sento viva. Il sangue mi scorre nelle vene come un fiume in piena, il cuore mi batte all’impazzata e il cervello è lucido e attivo. E non riesco ad accettare che tutto ciò sia dovuto a lui.

Il mio nemico mortale, un demonio disgustoso che si ciba della mia gente. Come ho potuto lasciare che mi baciasse? Come ho potuto permettergli di toccarmi? Come posso, adesso, desiderare che lo faccia ancora?

Mi disgusta. Mi disgusto.

Lo guardo, caricandomi di furia e costruisco il mio disprezzo per lui. Restituisco, colpo su colpo, ogni sua cattiveria.
“Dovresti uccidermi. Ma tutto ciò che riesci a fare è venirmi dietro come un cagnolino.”
Un pugno, un calcio, ancora un altro. È un demonio, una cosa disgustosa.

Ma le sue labbra, no. Dio, le sue labbra...

Anche adesso mentre avanzo verso di lui, con i pugni chiusi e pronti a colpire, non riesco a non pensare alla sensazione della sua bocca sulla mia. Non riesco a non ricordare a come mi abbia fatto sentire viva mentre mi stringeva nel buio del Bronze, e i nostri respiri si mescolavano. Non riesco a dimenticare. Non posso non pensarci. Non riesco a non volerlo di nuovo. Non riesco…


‘Bein' with you touches me, more than I can say’

Mi colpisci con i tuoi pugni rispondendo con violenza alla mia violenza. Il mio capo scatta all’indietro per la forza dei colpi. Poi, all’improvviso, qualcosa cambia: un istante prima mi spingi con furia contro il muro e quello dopo assalti la mia bocca. Il mio cervello smette di funzionare e tutto ciò che posso fare è sentire.

Sentire le tue labbra bollenti sulle mie, sentire le tue mani piccole eppure così forti che mi strattonano per attirarmi a te, sentire il tuo corpo esile e potente contro il mio. Il muro trema, insieme al mio cuore, mentre mi ci scaraventi contro e sei di nuovo su di me, avida e ingorda dei miei baci.

Ma non mi basta. E non ti basta.

Le tue gambe si avvinghiano ai miei fianchi e la tua mano si insinua tra i nostri corpi uniti. Sento il suono della cerniera che viene calata.

E ti guardo.

Ti guardo e non riesco a parlare, non riesco a muovermi, non riesco a credere che tutto ciò stia davvero accadendo. Ti guardo come uno schiavo potrebbe guardare al suo padrone, un suddito al suo re, un religioso al suo dio. Ti guardo come la luna potrebbe guardare al sole. Ti guardo, mentre mi stringi nella tua mano calda e mi guidi dentro di te.

Ed ecco che sono circondato dalla tua luce, perduto, destinato a bruciare in eterno per questo desiderio che mi consuma. Ti guardo e leggo nei tuoi occhi il mio stesso stupore, la mia stessa meraviglia.

I tuoi occhi sono persi nei miei e io sono perso in te.


‘Give me something to sing about’

Ho pregato per qualcosa di cui gioire. Per un giorno, un’ora, un minuto, ho desiderato qualcosa che allontanasse questo gelo. Mai avrei pensato che potesse essere lui.
Perché? Perché deve essere lui?
Com’è accaduto? Come siamo passati dall’odio alla passione? Dai pugni ai baci? Non capisco... Sono stata io? Sì, sono stata io... sono io...

Il mio corpo agisce in autonomia, le mie gambe si allacciano ai suoi fianchi in una morsa le mie mani si muovono da sole, comandate da una forza sconosciuta e i miei occhi non riescono a staccarsi dall’insondabile blu dei suoi.

Mio Dio, il suo sguardo... mi fissa come fossi una visione... e io vado a fuoco. Con i suoi occhi incatenati ai miei, con il suo corpo freddo contro il mio - dentro il mio - mi sento andare a fuoco. È un attimo d’eternità e poi, un vortice senza fine.

La mia pelle brucia, la mia carne freme, il mio ventre brama.
È passione, è veleno, è desiderio, è orrore. Non riesco a smettere.

Non. Voglio. Smettere.

Mi muovo su di lui, impalata sul suo membro duro che mi fa sentire finalmente… mi fa sentire. Lo voglio ancora. Ancora. Di più.

E lo odio per questo.



‘You know, you got a willing slave’

Le pareti si sgretolano intorno a noi, il pavimento sprofonda sotto i nostri piedi e noi cadiamo nel vuoto, i nostri corpi indissolubilmente uniti. Mi possiedi nella polvere. È una lotta, è una corsa, è una danza. Io, dentro di te. Tu, dentro di me. Per sempre. Unghie che graffiano, denti che mordono, gambe avvinghiate, sospiri affannosi.

Quanto sei bella.

Il calore del tuo corpo, il fuoco del tuo ventre. Mi brucia. Bruciami, amore mio. Ti assaggio, bevo il nettare del tuo piacere e sono di nuovo dentro di te. Ancora, in questa notte senza fine.

Scopami ancora, Cacciatrice. Amami. Consumami finché non sarò polvere.


‘I just want to be alive’

Le sue mani ovunque.

Mi avvento di nuovo sulla sua bocca, che sa di liquore, di sigarette, di me, di noi. Mi perdo nei suoi occhi, blu come la notte che mi ha visto uccidere centinaia della sua razza.

Ma ora nulla conta. Ci siamo solo noi. Esiste solo questo.

Voglio dimenticare tutto. Chi sono, cosa rappresento, quello che è stato e ciò che sarà. Voglio dimenticare tutto e perdermi in queste sensazioni. Godo di questi amplessi furiosi che mi fanno rinascere. E ne voglio ancora. Voglio sentire ancora. Ne ho bisogno. Non posso smettere ora. Non adesso... ancora qualche... minuto...

Dio, perché deve essere lui?


‘Where do we go from here?’

Ti addormenti, esausta, mentre la polvere si posa. Ti guardo e ti stringo a me, con un sorriso. Che notte. È stata una fottuta rivelazione. Chiudo gli occhi anch’io, in attesa del domani, e sorrido soddisfatto, al pensiero.
Domani...
Domani sarà diverso, un nuovo giorno, perché, adesso, tutto è cambiato.

Mi stringe tra le sue braccia di marmo. Dovrei ribellarmi, allontanarlo, gridargli il mio disprezzo. Ma in questo momento non m’importa di nulla e lascio che gli occhi mi si chiudano. Lo farò domani. È il mio ultimo pensiero, prima di crollare in un sonno profondo.
Sì, domani. Perché non è cambiato nulla: lo odio oggi come ieri e ciò che è accaduto non si ripeterà. Mai più.
E domani, quando la polvere si sarà posata, tutto sarà com’era.

Fine


AVVISO


24-03-13

Vi informo che ho deciso di non pubblicare più nulla su EFP. Continuerò a scrivere, naturalmente, ma d'ora in poi le mie fic saranno reperibili solo a questo indirizzo:
www.nightlady.name

Questo vale per tutte le fic in corso, incluso la traduzione di "Beg the liquid red" che è stata cancellata dall'amministrazione di questo sito, e qualsiasi altra fic/traduzione dovessi iniziare in futuro.

Vi aspetto,

NightLady

   
 
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