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Autore: gaccia    29/03/2012    16 recensioni
"Aiuto mi si è allagata la casa!" a quanti è capitato? in questo caso che si fa? si chiama l'idraulico.
E normalmente arriva un uomo basso, grasso, calvo a un passo dalla pensione... a volte però i sogni proibiti si avverano ed arriva un adone di 'dottore dei tubi'
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Dottore dei tubi

 

Eccomi qui con un’altra storia terapeutica. Questa però sarà una classica commedia romantica.

Ero tentata di postarla sulla sezione Romantico… ma non sono riuscita a pensare a nessuno altro che non fosse Edward. Sono fissata? Probabile.

Sarà una fiction corta? Lunga? Ditemelo voi…

Adesso leggete il prologo, poi, se vedete delle potenzialità, scrivetemi le vostre opinioni.

Buona lettura

 

---ooOoo---

 

«Pronto? Dottore dei tubi. Mi dica?» la voce che mi risponde al telefono è maschile e professionale, non fosse che sono disperata per avere la casa allagata, mi verrebbe voglia di chiedergli un appuntamento… quella voce è davvero da linea erotica.

«Oh! Dio ti ringrazio! Mi aiuti, sono disperata! Mi si è rotto un tubo nel bagno e adesso ho la casa allagata… mio padre è partito per lavoro ed io non ho nessuno a cui rivolgermi!... la prego» la mia voce scema in un sussurro accorato. Ho le lacrime agli occhi e mi accascio stancamente su una sedia.

Maledizione a me e a quando ho deciso di tornare a casa per le vacanze di Pasqua! Stavo così tranquilla nel mio alloggio all’università, dovevo per forza tornare qui a imparare a nuotare in tre centimetri d’acqua corrente sul pavimento?

Papà non c’è mai, mamma è come se non esistesse, visti i suoi orari lavorativi, ed io rimango qui a guardia del forte.

Quando le ho telefonato, mi ha risposto semplicemente che era in tribunale e non poteva uscire, di chiamare un idraulico e di non andare nel panico perché tanto era solo acqua.

La fa facile lei! Le scale che portano al primo piano sembrano le cascate del Niagara, ho dovuto fare i salti mortali e sicuramente incrinarmi un paio di costole per salvare i tappeti, e lei dice di non andare nel panico!

 

Finalmente suona il campanello di casa ed io, praticamente grondante, corro ad aprire la porta e rimango di sale.

Di fronte a me ci sono due ragazzi, muscolosi e prestanti, e soprattutto, bellissimi.

Allora lassù qualcuno mi ama! Esclamo nella mia mente.

«Siamo gli idraulici. Ci hanno chiamato da questo indirizzo per dell’acqua…» il ragazzo più grosso, che mi sta parlando, si interrompe guardando per terra, l’acqua che sta arrivando ai suoi piedi.

«Esattamente!» strepito io tirandolo per un braccio all’interno «La rottura è al piano di sopra!» gesticolo come una ossessa, indicando le scale.

«Edward, vai a chiudere l’entrata principale dell’acqua o qui allagheremo tutto lo stato di Washington» dice l’idraulico ridendo, prima di salire al piano superiore verso il corpo del reato ed io lo guardo ansiosa, chiedendomi se lo devo seguire per indicargli il tubo rotto.

«Mi fa vedere dove si trova il contatore dell’acqua?» chiede cortese una voce alle mie spalle. È una voce vagamente famigliare… mi volto di scatto, è quello che mi ha risposto al telefono.

Ma dove li trovano gli idraulici da queste parti? Se il ragazzo che è salito era una montagna di muscoli e un faccino molto carino, questo è davvero bellissimo!

Mi sento una casalinga disperata… e voglio circuire l’idraulico.

«Prego?» chiedo arrossendo leggermente. Dio che sorriso, occhi verdi, capelli castano dorato con riflessi rossi leggermente lunghi sul collo e sulla fronte, tuta da lavoro che lascia intravvedere la possente muscolatura sottostante… sì sturami tutta!

«Il contatore dell’acqua. Devo chiudere la mandata altrimenti non riusciremo mai a riparare il guasto» risponde cortese aprendosi a un sorriso da dichiarare illegale.

Continua a sorridere in questo modo… ed io ti violento!

«Non ne ho idea…» mormoro disperata. Perché non so mai cose utili? Mi metto le mani sul viso e lo guardo sconsolata.

«Senta, mi faccia vedere la cucina, normalmente l’entrata principale è sotto il lavandino» propone il ragazzo.

Sorrido fiduciosa e lo accompagno verso il lavello.

«Hai fatto Edward?» urla il collega dal piano di sopra.

«Quasi Emm» risponde l’adone ai miei piedi, che, incurante di bagnarsi, si corica sotto il mobile e cerca una santa manopola.

«Provi ad aprire l’acqua adesso» chiede Edward.

Immediatamente apro il rubinetto e non esce nemmeno una goccia.

«Niente» rispondo telegrafica.

«Perfetto» mormora prima di rialzarsi «Adesso vado ad aiutare il mio collega al piano di sopra» mi dice, allontanandosi.

Il panorama del suo lato B è decisamente notevole, forse anche meglio del lato A. naaaah! Sono indifferenti… direi eccezionali tutti e due.

 

Dopo mezz’ora che ho passato a sbirciare sulla soglia del bagno i due idraulici che si bagnavano come pulcini per interrompere il flusso d’acqua assassino, posso dire di conoscere ogni singolo muscolo del rossiccio.

Subito si sono tolti le tute, rimanendo in canottiera e calzoncini mostrandosi in tutta la loro fisicità. Cielo! Mai stata così arrapata!

«Okay! Per ora abbiamo finito! Questo tubo però andrà sostituito e anche lo scarico. Dovrete rompere e rifare parte del bagno. Le lascio il mio numero, se decidesse per i lavori, può contattarmi per un preventivo» mi dice l’idraulico più grosso, sbattendomi in mano il suo biglietto da visita.

«Emmett, la casa è tutta allagata, forse è meglio che prendo l’aspiratore, così la signora farà prima» suggerisce Edward.

Sì! Aspirami tutta! Quando sento la sua voce vado in orgasmo! Sono disperata!

«Buona idea! Ti lascio qui a finire, mentre io vado dal dottor Gerandy, per la sua caldaia. Signora, lasci pure a lui i dati per la fatturazione dell’intervento» e salutandomi cordialmente esce di casa, lasciandomi sola con l’idraulico più violentabile dell’emisfero settentrionale.

 

---ooOoo---

 

Angolino mio:

e adesso? Ditemelo voi! Cosa gli facciamo fare?

 

Va bene… come già scritto in passato…

Attendo le vostre reazioni mangiucchiandomi le unghie in un angolo…

 

Grazie per l’attenzione

Alla prossima

Baciotti

 

  
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