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Autore: samira77    29/03/2012    4 recensioni
Una nuova minaccia penetra nel castello di Camelot ma... sarà davvero una minaccia? E se invece fosse un dono?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Note dell'Autrice: Dal mio amore per i gatti, per il mondo della stregoneria e per la serie di "Merlin" è nata questa one-shot. Divertitevi ^_^





È il genio familiare del luogo: giudica, presiede e ispira ogni cosa nel suo regno.
È forse una fata, forse un dio?
Quando i miei occhi, tirati come da una calamita, si volgono docilmente verso questo gatto che amo (e guardo dentro me stesso),con stupore vedo il fuoco delle sue pupille pallide, chiare lanterne, opali viventi, che mi contemplano fissamente.

Charles Baudelaire - I fiori del male -






THE FAMILIAR



ATTO I




Il Re si rigirava pigramente sul letto lasciando che la sua mente abbandonasse lentamente il mondo dei sogni per ritrovarsi in quello della realtà. Non aveva fretta quel giorno. Non aveva particolari impegni e la riunione con il  consiglio era stata fissata per dopo pranzo.
Assaporava il calore delle coperte, la tenue luce che filtrava dalle tende e dalle sue palpebre ancora chiuse, la morbidezza del materasso e quel languido calore, quel lieve tremore lì... sulle parti intime.
Mugolò mentre le sue labbra si distendevano in un sorriso soddisfatto.
Quel calore... il tremore... sulle parti intime...
-Gwen - sospirò allungando un braccio verso il lato nel quale dormiva di solito la sua Regina. La mano però strinse il nulla.
Fu allora che aprì gli occhi immaginando di vedere il volto della sua sposa.
Invece vi era solo il vuoto.
Quando spostò lo sguardo verso i propri genitali vide qualcosa che non si sarebbe mai e poi mai aspettato di vedere.
Ed un arturiano urlo riecheggiò per tutto il castello.


Merlin aveva fatto colazione, si era lavato e vestito ed adesso usciva dalla propria camera. Mentre si richiudeva la porta alle spalle la prima cosa che notò fu il trambusto che riecheggiava per i corridoi.
Un profondo senso di ansia gli avvolse la bocca dello stomaco e, lungo la via, fermò uno dei soldati.
-Che succede?-
-Un intruso mio signore... nelle stanze del Re - rispose il milite.
Merlin cominciò a percorrere i corridoi lanciato in una folle corsa e nel tragitto che lo separava dalle stanze di Arthur la sua mente iniziò a formulare ipotesi, una più pessimistica dell'altra.
Si passò da incantesimi a maledizioni, da creature magiche a belle principesse che poi lo avrebbero irretito e magari affogato nel lago di Avalon. Ansimava lo stregone quando spalancò la porta della camera di Arthur e trovò il sovrano nel letto avvolto dalla testa ai piedi nelle lenzuola.
-Arthur... che sta succedendo?- esclamò con il fiato ancora rotto per la corsa e la paura.
-EEEEETCHIUUUUUUU!!! - Fu la risposta del Re.



ATTO II




La paura lasciò presto il volto di Merlin per trasformarsi in stupore prima, curiosità poi ed ilarità malcelata quando vide finalmente il volto di Arthur.
Gli occhi del Re lacrimavano ed erano arrossati, per non parlare del naso che era diventato grosso e rosso come un peperone.
-Ar...thur?- mormorò tentando di soffocare le risate.
-Un... bostro... nella bia... cabera - balbettò il Re.
-Mostro? Che genere di mostro? - Merlin non sapeva più se ridere o preoccuparsi.
-Grigio... ardigli... zanne - balbettò nuovamente il Re ma, in quel mentre, qualcosa attirò l'attenzione dell'innato.
Sentì qualcosa sfiorarlo, strusciarsi contro i suoi stivali e portò la sua attenzione a terra. Sollevò entrambe le sopracciglia dallo stupore mentre il suo sguardo passava da Arthur alla bestia e viceversa.
-Un mostro eh?- sospirò lo stregone mentre si chinava in terra per prendere la "bestia" nelle mani.
-Un mostro tipo questo?- aggiunse mentre mostrava ad Arthur un gattino dal pelo grigio e dai grandi occhioni azzurri.
-Meowww!!! -
Ed un nuovo arturiano urlo esplose all'interno delle mura del castello.


-Che diavolo ti prende - esclamò Merlin mentre avvolgeva il gattino fra le braccia proteggendolo dall'improvvisa furia di Arthur.
-La besdia - esclamò il sovrano che si era già precipitato a prendere la sua spada.
-Sei impazzito... è solo un gattino - gli rispose Merlin indietreggiando.
-Zì... e quel "gaddino"... ha addendado alla dinasdia dei Bendragon -
-Attentato?... Cosa?- Merlin era quasi arrivato alla porta d'ingresso della camera di Arthur.
-Bi ha ardigliado... lì - esclamò Arthur indicando i reali gioielli di famiglia.
-Arthur... è piccolino, non controllano ancora i loro artigli a questa età... di certo lo hai spaventato.-
Cercava di mostrare comprensione nei riguardi del Re ma la verità era che se la stava ridendo sotto i baffi.
-E' lui ghe ha sbavendado me - esclamò il sovrano -EEEEETCHIUUUU!!!-
-Bordalo via... brima che decida di varlo arrosdo -
Merlin capì l'antifona e sparì dalle stanze del Re.





ATTO III




Merlin si era rifugiato nelle stanze di Jade ed insieme avevano preparato una ciotola con del  latte che adesso il gattino si stava gustando.
-Ma che gli sarà preso ad Arthur... tutte quelle scene per un gattino - Lo stregone si era accomodato su di una panca ed osservava il piccolo felino con un tenue, dolcissimo sorriso stampato sulle labbra.
-Tutto questo tempo passato al fianco del Re e non sapete che Sua Maestà è fortemente allergico ai gatti? - Gli rispose la ragazza suscitando lo stupore nel volto dello stregone.
-No... non lo sapevo - esclamò guardando la ragazza prima ed il gattino poi.
-Questo significa... che non potrà stare qui?- gli erano sempre piaciuti gli animali soprattutto da cuccioli, e questo gattino era in qualche modo speciale. Lo sentiva. Il micino sollevò il musetto verso Merlin -Prrr!!! - gli fece, e Merlin sorrise.
-Non è detta l'ultima parola... mio signore - gli rispose Jade; sfoderando un enigmatico quanto accattivante sorriso; prima di avviarsi verso la porta della stanza ed uscire lasciando il Consigliere da solo con il felino.

 
-Sei assolutamente certa di quello che dici?- Mormorò Arthur a Jade.
La cerusica si era presentata nelle stanze del Re con un preparato per alleviare l'allergia.
-Devo approfondire le mie ricerche Maestà ma, sì, il legame fra Merlin e quella creatura è innegabile - asserì con un sorriso.
Il medicamento aveva fatto effetto quasi subito ed adesso Arthur riusciva quantomeno a respirare.
-Un... famiglio - ripetè il Re mentre si dirigeva verso il catino per sciacquarsi il viso.
-Esatto mio signore... sono esseri che spesso si presentano sotto forma di animali e sono molto simili a degli spiriti guida per uno stregone o una strega. Quel gattino... è nato per stare al fianco del Consigliere.- La ragazza cominciò ad avviarsi verso la porta.
-Un'altra cosa Maestà... è meglio che Merlin non sappia di questo legame. Entrambi lo devono scoprire da soli -
Arthur annuì prima di aggiungere -E... per quanto riguarda la mia allergia?-
-Purtroppo questa - e sollevò la boccetta vuota che stringeva nella mano -è solo una panacea mio signore. Allevierà per un pò i sintomi ma non è risolutiva -
Il sovrano sospirò rassegnato -Fammi sapere se trovi qualcosa di più... risolutivo o non solo non potrò avvicinarmi a quel gatto, ma neanche a Merlin
-Posso suggerire, mio signore, di rivolgerci ai druidi? Sono molto vicini alla natura, forse conoscono un modo-
-Intendi... con la magia?- Arthur inarcò un sopracciglio a quella idea.
-Le erbe purtroppo non vi forniranno una soluzione Altezza, temo che dovrete ricorrere alla magia -
Arthur sospirò ancora. Jade chinò rispettosamente il capo ed uscì dalla stanza.





-
ATTO IV



Due cavalieri si presentarono al campo druidi e vennero portati da Iseldir. Al druido venne detto che una questione urgente richiedeva la sua presenza a Camelot. Non scesero nei particolari ed al druido non rimase altro da fare che presentarsi al castello.
Venne accompagnato fino alle stanze della cerusica dove vi trovò anche Merlin.
-Emrys... Jade - accennò un saluto ad entrambi -Cosa succede?- domandò volendo arrivare subito al sodo.
Gli stregoni spiegarono il problema al druido che si mise immediatamente al lavoro.
Dopo qualche ora una pozione era pronta per essere consegnata al Re.
Iseldir stava illustrando alcune proprietà del prodotto quando la porta della stanza si aprì ed Arthur entrò come una furia.
-Allora... ci siete riusciiiiiieeeeetchiuuuuuu!!!- L'allergia era ritornata.
-Certo mio signore - Mormorò il druido sollevando la boccetta che reggeva in mano -questa pozione... - Arthur gliela strappò praticamente di mano e la stappò.
-Non mi importa se è amara...ho una sessione di addestramento con i cavalieri e quasi non riesco a respirare.-
-Capisco Sire - mormorò Iseldir -ma... - non terminò la frase, il Re aveva già tracannato tutto il liquido.
-Beh dai... pensavo peggio - ammise Arthur con un sorriso soddisfatto -Grazie mille - aggiunse prima di lasciare la stanza.
-Maestà... - mormorò Iseldir ma non fece in tempo ad aggiungere altro.
Per lunghi istanti vi fu silenzio nella camera.
-Forse avrebbe dovuto ascoltare le possibili controindicazioni prima di berla - mugolò il druido con la sua solita, impassibile flemma.
-Controindicazioni? Quali controindicazioni?- esclamarono Merlin e Jade all'unisono.
Un arturiano -MERLINNNNN!!!- echeggiò per i corridoi del castello.


Arthur non aveva fatto molta strada dopo aver lasciato le stanze del medico di corte.
Quando i tre lo trovarono teneva la schiena a ridosso di un muro e non osava scostarsi da lì.
-Arthur - esclamò Merlin e sembrava davvero preoccupato. -Che succede? Stai male?-
-Ti sembra che io stia bene Merlin?- esclamò con rabbia mista a sarcasmo.
Iseldir, Jade e Merlin si guardarono negli occhi prima di tornare su Arthur.
-A me non sembra che  tu stia tanto male -
-Beh ti sembra male eeeetchiuuuuu!!!-
Jade storse il naso -Sembra che non abbia funzionato dopotutto - mormorò la ragazza passando il suo sguardo su Iseldir.
-Beh... lo avevo detto che potevano esserci delle controindicazioni -
-Non avevi parlato di controindicazioni - esclamò Arthur osservando, sorpreso, Iseldir .
-E perchè tu non gli hai lasciato il tempo di parlartene asino di un Re - aggiunse Merlin di rimando.
-Comunque... a parte l'allergia che non è passata, non mi pare che vi siano altri problemi - ammise il flemmatico druido.
Il Re passò il suo sguardo sui volti dei tre e li osservò come se vi fossero degli estranei davanti a lui
-Non ci sono problemi? Non ci sono problemi dite? E questa come la chiamate? -
La schiena del Re si staccò dal muro per scoprire la lunga, folta, sinuosa ed arancione coda che fino a quel momento era rimasta celata dietro il suo corpo.
Tre non-arturiane risate riecheggiarono per il palazzo.





ATTO V



Il gruppetto si diresse verso le stanze del Re ed era una comica solo a vederli.
Si muovevano appiccicati l'uno all'altro per evitare che chiunque potesse anche solo intravedere la fluente coda spuntata sul didietro del sovrano.
Solo quando furono al sicuro nelle quattro mura della stanza si abbandonarono ad un simultaneo sospiro di sollievo.
-E' tutta colpa di quel gatto malefico - esclamò Arthur mentre gettava, senza alcun riguardo, la spada sul tavolo.
-Non è colpa sua se tu sei allergico - gli rispose di rimando Merlin.
-Comunque questo è un guaio, sua Altezza non può certo rimanere in queste condizioni - mormorò Jade e vide Iseldir annuire.
-Trovate un modo di far sparire questa coda o giuro che vi mando alla gogna tutti e tre - minacciò Arthur.
I tre si irrigidirono ed annuirono e si diressero immediatamente verso la porta d'ingresso
-E... nessuno deve sapere nulla... CHIARO?- aggiunse il Re.
Gli altri annuirono nuovamente ed abbandonarono la camera.
Circa dieci minuti dopo la Regina, Sir Elyan, Sir Leon, Sir Gwaine e Sir Percival si presentarono nelle stanze del Re.
Un'arturiana imprecazione si levò nell'aere accompagnata da cinque non-arturiane risate.


Iseldir, Merlin e Jade erano ritornati nelle camere del Re ed erano riusciti a rimediare all'errore del druido e a far sparire la leggiadra coda dal didietro di sua maestà.
Ora non rimaneva che l'ultima carta da giocarsi.
-Siete certi che questa volta funzionerààààttchiiuuu - Arthur scosse il caso mentre si passava un fazzoletto sul naso tornato nuovamente rosso -Merlin hai già peli di gatto su tutto il tuo corpo? - sbuffò adocchiando poi di sbieco Iseldir.
-Sì Maestà... questa volta dovrebbe funzionare- mormorò il druido.
-Dovrebbe? - sentenziò di rimando il Re inarcando un sopracciglio.
-Funzionerà - fu la risposta dell'uomo mentre passava la boccetta di pozione al sovrano.
Arthur pareva ancora incerto, guardava la fialetta ed il suo contenuto con sospetto.
Lentamente rimosse il tappo e, ancor più lentamente cominciò a berne il contenuto.
Per lunghi minuti non accadde nulla, tutti guardavano il Re.
Arthur trasse un lungo, profondo respiro prima di indirizzare il proprio sguardo su tutti loro.
-Mi sento bene - esclamò con un sorriso.
E tutti loro gli sorrisero di rimando.
L'allergia sembrava passata del tutto ma ci sarebbe voluto del tempo per sapere se l'effetto sarebbe stato permanente o meno.
Arthur si avviò verso lo specchio controllando con particolare attenzione il proprio corpo a caccia di una qualsiasi cosa che andasse fuori dall'ordinario.
-E' tutto a posto Arthur, niente coda, niente orecchie, niente pulci - esclamò Merlin. -Sei splendente come un raggio di sole -
-Ed ora - aggiunse lo stregone -la prova del nove - Mise mani nella tasca del cappotto tirando fuori il piccolo gattino.
Arthur si avvicinò a Merlin ed al micino.
-Hai già deciso come chiamarlo?- chiese il Re.
-Si chiamerà Shion - rispose Merlin con un sorriso.
-Shion - mormorò Arthur mentre prendeva fra le mani il piccolo gattino.
Il Re avvicinò il proprio viso al musetto del micino -Benvenuto in famiglia piccolo - e sorrise.
-Prrr!!!- gli rispose lui cominciando a leccare il naso del Re.








Shion = Il nome di uno dei personaggi del manga "Proteggi la mia terra", magnifica opera e magnifico personaggio. Non è molto British ma era il nome del mio gattino che ora non c'è più.

Disclaimer: I personaggi di questa storia non mi appartengono eccetto per il personaggio di Jade che è di mia invenzione. I diritti appartengono alla BBC proprietaria della serie "Merlin". Se volete approfondire la conoscenza del mio personaggio vi invito a leggere i capitoli: "Jade" e "The pain sharer" della mia long "The darkest hours before the dawn".
  
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