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Autore: Flame Weasley    29/03/2012    2 recensioni
A true assassin doesn't cry, I'm an assassin who loved an another assassin. I'm a dead assassin, and I cried
{Un vero assassino non piange. Io sono un assassino che ha amato un altro assassino. Io sono un assassino morto, e ho pianto}
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Caricai le pistole. L'ora era giunta, il mio ultimo assassinio.
«Mi avevi promesso che non l'avresti più fatto»
Ignorai la voce del ragazzo dietro di me e continuai a prepararmi.
«Ehi, mi ascolti?»
Il ragazzo mi prese per un braccio e mi volse verso di lui. Lo guardai fisso in quei profondi occhi castani, normalissimi e comunissimi occhi castani dei quali, ormai, mi ero innamorata.
«Ti ho promesso un sacco di cose...» dissi con voce tremante.
«Yuki, per favore, non andare.» Lo lessi nel suo viso, lo percepii nella sua voce; non voleva essere lasciato, come se sentisse che non sarei più tornata a casa.
«Sayorou, ti prego, lasciami fare quel che devo»
Mi avvicinai alle sue labbra, inspirai il suo respiro, come ad appropriarmene. Lo baciai. Un bacio veloce, poco appassionato, uno di quei baci che si perdono nel tempo, che si dimenticano,, perchè uguale a tutti gli altri.
Poi mi girai, afferrai le pistole e saltai giù dalla finestra di quel maledetto edificio.
Mentre correvo sotto il cielo invernale, in quella notte che puzzava di morte, intravidi la casa dove sarei sovuta andare. Era enorme. Queso l'associazione non me l'aveva detto e io non ero preparata per affrontare tutta la sorveglianza che, di sicuro, controllava ogni accesso. Estrassi dallo stivale un piccolo pugnale, perchè se avessi usato le pistole per eiminare la sorveglianza esterna avrei fatto troppo rumore. Mi avvicinai all'ingresso sul retro.
Quattro guardie.
Corsi davanti alle guardie e feci passare lievemente la lama del mio pugnale sulle gole di ognuna. Il sangue usciva a fiotti e sarebbero morti in fretta. Osservai compiaciuta la scena. Ero un'assassina, vedevo le stesse cose sin dalla mia tenera infanzia.
Poi, ricordai quel giorno. Il giorno in cui conobbi la vita, in cui conobbi quello strano e fastidioso sentimento che la gente chiama "amore"...
Era una notte come quella, stesso tanfo di morte, stesso rischio di morire, solo che Lui era lì, seduto vicino il muretto su cui caddi precipitosamente dopo che un proiettile mi trapassò la gamba. In quella notte, ricordai solo che il ragazzo mi prese e mi trascinò fino ad un edificio in rovina. L'aveva chiamato: "l'associazione". Prima di abbandonarmi all'ingresso, lui poggiò le sue labbra al mio orecchio e sussurrò dolcemente il mio nome...Come faceva a saperlo? Me lo chiesi ancora, davanti ai corpi senza vita di quelle guardie, mi disse anche che mi avrebbero curato e che avrei trovato un ottimo datore di lavoro.
Poi corse via e io abbandonai per qualche ora la vita che quel ragazzo mi aveva donato, avendo solo un impercettibile sussurro dentro il cervello. Per quelle ore, sentii perennemente la sua voce.
Cercai di concentrarmi sulla missione. Entrai di soppiatto dall'ingresso sul retro e cercai di capire da che parte passare per raggiungere la stanza del capo-casato che avrei dovuto uccidere.
Quella sera qualcosa non andava come sarebbe dovuta andare, i miei sensi erano lievemente assoppiti, così come la mia mente, così come il mio cuore.
Fu un colpo solo.
Soltanto uno.
Sentii un dolore lancinante sotto lo stomaco. Vidi il mio stesso sangue uscire a fiotti dalla ferita che qualcuno mi aveva fatto. Mi accasciai al suolo, come una ragazzina piangente che si lascia cadere inanime sul suo letto dopo la sua prima, seconda, milionesima delusione d'amore.
Mentre stetti a terra immersa nel mio sangue e mentre sentii debolmente le voci degli uomini della sorveglianza che dicevano che mi avevano fatto fuori, che l'assassina Noir era morta, feci una cosa che soltanto una volta nella mia vita, quando morì mia madre, riuscì a fare.
Come una bambina piansi. Piansi con tanto di singhiozzi. Non lo feci per la mia morte segnata, neanche per il fallimento di quella notte. Piansi perchè stavo infrangendo l'ennesima promessa fatta a Sayorou, lo stavo lasciando, stavo uccidendo l'altra metà della sua anima.
Fu così che vicino alla mia carcassa, con il mio sangue, riuscii a scrivere le mie scuse al ragazzo che mi aveva salvato in una situazione come quella, solamente tre anni prima. Scrissi un messaggio breve proporzionatoo a tutto quello che volevo dirgli e sempre per la prima volta, pregai un dio in cui non credevo che affinchè Lui fosse raggiunto dalle mie parole, in qualche modo.
Passò poco tempo, credo, e sentii in lontananza un grido rotto dai singhiozzi.
Era il mio nome.
Sayorou stava gridando il mio nome. Tra le lacrime abbozzai un triste sorriso, poco prima che qualcosa strappasse via la mia anima dal mio corpo sofferente. Quel qualcosa buttò ciò che restava di me in uno spazio totalmente nero.
Io non credevo nel paradiso ma nell'inferno sì. L'avevo appena abbandonato. Quella dov'ero in quel momento era semplicemente la dimora dell'oblio.
Esattamente come tre anni prim, abbandonai il mio mondo, il mio inferno, e solo una voce mi teneva compagnia.
Sì, era la voce di Sayorou, che pronunciava il mio nome. Sarebbe rimasto con me mentre ero sola nel mio dolore.
Ci fu una differenza, però, da tre anni prima.
Fu per sempre.

*Angolo autrice*

Prima di tutto: Piacere, io sono Vorreiilluminarti ecc ecc ecc..
Questa è la prima volta che pubblico qualcosa. Di solito mi piace scrivere le mie storie, farle leggere a qualche mia amica e poi tenermele tutte per me :D Questa volta però ho voluto tentare a pubblicarla e aggiungo che sono COMPLETAMENTE terrorizzata all'idea.
Questa storia è nata in un momento di depressione abbastanza straziante (si era notato, vero?), e devo ringraziare Meggie Styles (ebbene sì, anche lei è una scrittrice di efp) per aver provato a correggere qualche errore xD
Spero veramente che vi piaccia e ovviamente, ogni correzione/critica/osservazione è più che benvenuta, visto che il mio scopo è migliorare sempre di più :D
   
 
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