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Autore: HarryJo    29/03/2012    9 recensioni
« Hanno trovato Mirtilla nel bagno delle ragazze al secondo piano. Dicono che sia morta ».
Quelle parole non ti toccavano. Ascoltavi annoiato i pettegolezzi e osservavi le occhiate orripilanti che si scambiavano le ragazze senza battere ciglio.
Mirtilla era morta e tu non te ne curavi, da perfetto Serpeverde quale eri.
Da perfetto assassino quale sei.

[Tom Riddle/Mirtilla Malcontenta]
Scritta per il primo turno del contest "Gli eredi di Serpeverde" di MedusaNoir e classificata terza. Partecipa anche a "Paring pazzi e difficoltà" di miki_tr, in attesa di giudizio.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Mirtilla non era più niente – non lo era mai stata.

  
« Hanno trovato Mirtilla nel bagno delle ragazze al secondo piano. Dicono che sia morta ».
Quelle parole non ti toccavano. Ascoltavi annoiato i pettegolezzi e osservavi le occhiate orripilanti che si scambiavano le ragazze senza battere ciglio.
Mirtilla era morta e tu non te ne curavi, da perfetto Serpeverde quale eri.

 Da perfetto assassino quale sei.

 Quella sciocca ragazza era così ingenua e tu straordinariamente sagace; l’avevi usata, astuto, senza rimpianti o lacrime. Non importava la sua vita, era una Mezzosangue qualunque, sporca, ingrata, deplorevole. Ripensarci ti procurava solo ribrezzo, nessun particolare rimorso per ciò che avevi fatto.
Era stato talmente semplice da risultare quasi noioso; consapevole del tuo fascino e della tua incredibile capacità di piegare le persone al tuo volere avevi ancora una volta fatto centro.
Le persone ti osservavano e ti facevano le condoglianze, parlottavano indicandoti con un’espressione impaurita. Temevano la tua reazione, erano spaventati da ciò che avresti potuto fare; c’era chi ti guardava come se dovessi scagliare maledizioni a tutti da un momento all’altro, chi invece ti stava accanto aspettando solo una tua lacrima, pronto per consolarti. Ma ovviamente tu rimanevi impassibile, e tutti pensavano che il tuo essere calmo e mite fosse una reazione ancora più orribile, una specie di chiuderti in te stesso.
Sciocchi.

 Come se tu l’avessi mai amata, vero, Tom?

 Era stata solo parte di un piano più grande. Non avevi mai provato nessun sentimento nemmeno quando la baciavi, quando la tenevi per mano o quando la vedevi raggiungerti ovunque tu andassi.
Mirtilla era un gioco e lo era sempre stata.
Quando avevi scoperto della sua ossessione per te avevi colto la palla al balzo, senza pensarci due volte. Era venuta da te e ti aveva baciato. La sua bocca, disgustosa e umida, ti aveva appena dato un’opportunità enorme e tu ancora non te ne rendevi pienamente conto. Mezza scuola era rimasta stupefatta a vedere che ricambiavi.
Ma eri così abile e astuto che nessuno avrebbe mai potuto intuire quali fossero le tue vere intenzioni! Avevi agito attentamente, montando il tuo piano con parsimonia e fingendo amore nei tuoi gesti; chi avrebbe potuto mai dubitare di Tom Riddle, il ragazzo migliore del corso, intelligente e incredibilmente carismatico?

 Pensavano che l’amassi, te ne rendi conto, Tom?

 Sei stato un attore così talentuoso da ingannare tutti. Tu, che nemmeno sapevi cos’era l’amore, eri stato capace di simulare e dissimulare con tanta abilità e semplicità da far sembrare tutto così reale. Ti bastava spiegare leggermente le labbra alla sua vista in un tentativo di sorriso, era sufficiente far scorrere una mano sulla sua schiena con delicatezza e rivolgerle la parola con dolcezza. Tante volte non potevi fare a meno di pensare che era più semplice fingere di amare che amare veramente.
E poi era diventata complice nel tuo piano, una parte essenziale, senza che lei se ne rendesse conto. Un giorno ti aveva trascinato nel bagno delle ragazze e tu, annoiato, l’avevi seguita.
« Chissà se i bagni delle ragazze sono come quelli dei maschi » avevi semplicemente commentato.

 Come se ti importasse veramente.

 E poi avevi scoperto che quel bagno era molto diverso da quello dei ragazzi. Mentre Mirtilla si sistemava i capelli allo specchio, lamentandosi del suo aspetto – ma non ti sorprendeva, quella ragazza non faceva altro che lamentarsi – avevi notato quel disegno di un serpente su uno dei rubinetti. Subito ti eri sentito eccitato, curioso, e prima di rendertene conto avevi parlato in Serpentese. La Camera dei Segreti si era aperta subito davanti ai te e Mirtilla aveva cominciato ad urlare. Con un gesto svogliato di bacchetta l’avevi Schiantata: non ti importava niente di lei, la sola cosa di cui ti curavi era dimostrare che eri l’erede di Salazar Serpeverde, tu, Tom, tu e nessun altro avrebbe mai potuto portare a termine l’opera che il Fondatore aveva iniziato…
Avresti usato il Basilisco per uccidere i Mezzosangue, per mostrare la superiorità assoluta del sangue puro e per tagliare quei rami nefandi del mondo magico.
Riuscivi a scorgere il tuo destino, la tua vocazione: ripulire il mondo dalla sporcizia che l’aveva infettato. E Mirtilla ti avrebbe aiutato, inconsapevole.

 Non te ne penti, vero, Tom?
Pensi ancora di aver fatto la cosa giusta, usandola e mettendo fine alla sua vita.

 La convincevi sempre a portarti in quel bagno, poi la Schiantavi e con un gesto pigro, al tuo ritorno dalla Camera, le facevi dimenticare l’accaduto. Ogni volta si risvegliava pensando di essere svenuta (e si lamentava).
Era insopportabile, infantile, piagnucolosa, eppure utile ai tuoi scopi. E l’utile lo tenevi stretto a te, a prescindere di quanto avresti voluto ucciderla quando piangeva per niente e quando apriva la bocca a sproposito.

 Beh, alla fine l’hai fatto, non è vero, Tom? L’hai uccisa.

 Era andata da qualche parte a piangere quel giorno – beh, succedeva sempre. Qualcuno l’aveva presa in giro per quegli orribili occhiali che la rendevano un’inguardabile secchiona lagnosa.
Con la scusa di andarla a cercare per consolarla, eri entrato nel bagno.
No, non ti era mai importato di lei, non ti interessava come stava. Le sarebbe passata, come sempre, e intanto tu avresti avuto modo di far uscire il basilisco dalla Camera dei Segreti. Era il tuo unico pensiero.
Avevi mormorato in Serpentese una sola parola, non curandoti di null’altro. La tua euforia era così grande che non ti eri accorto che qualcuno stava piangendo lì dentro, perché lei era effettivamente lì.
E, chissà, forse aspettava solo te.
« Apriti ».
Mentre davanti ai tuoi occhi si mostrava il passaggio, dietro alle tue spalle uno dei bagni si era aperto e una voce familiare – gracchiante, insopportabile – aveva urlato: « Vattene via! »
Non eri riuscito nemmeno a girarti e il suo corpo era caduto sul pavimento con un tonfo sordo.

 E tu, che hai fatto, Tom?
Hai sorriso.

 Mirtilla non era più niente – non lo era mai stata.
Era briciole, solo un corpo esanime. Non provavi nulla, la sua morte non ti sfiorava più di quanto l’avrebbe fatto quella di una zanzara
Tutti pensavano che ci stessi male. Tu invece ne eri quasi contento.

 E ancora oggi, ogni tanto, pensi solo che dovresti ringraziarla.

 

{ Spazio HarryJo.
Buonsalve. Strana storia con cui tornare nel fandom, vero?
Comunque, sono un’impedita con i titoli, lo so. Non so se ho reso bene la coppia, ma mi interessava parecchio scriverci e quindi l’ho fatto davvero molto volentieri. La One-Shot conta 1000 parole esatte, titolo escluso, chiaramente. Qui potete vedere un’alternativa alla morte di Mirtilla, o meglio, come potrebbe essere andata. Sinceramente non lo trovo molto inverosimile questo comportamento di Riddle, anzi, secondo me sarebbe stato molto “da lui”. Ah, potete dirmi che se fosse successa una cosa simile il fantasma di Mirtilla potrebbe ricordare la persona che ha visto all’interno del bagno (visto che la conosceva così bene). Ho semplicemente pensato che fosse successo tutto così in fretta che Mirtilla non potesse riconoscere Tom. Se vi sembra un’idea troppo sballata hai tutti i motivi del mondo, comunque, io ci ho solo provato! Spero che comunque non vi faccia troppo schifo!
Ha partecipato al primo turno de "Gli eredi di Serpeverde" di MedusaNoir classificandosi terza; partecipa inoltre al "Paring pazzi e difficoltà" di miki_tr, in attesa di giudizio.
Fatemi sapere cosa ne pensate se volete,
A presto,
Erica

   
 
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