Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: mamie    30/03/2012    2 recensioni
Tomoyo chiede a Kurogane, finalmente tornato a casa, se ha capito cos'è la vera forza... :-)
Partecipa alla challenge Vitii et Virtutis di Starhunter.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Vizi e virtù'
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Partecipa alla challenge: Vitii et Virtutis di Starhunter

Prompt: Fortezza - Forza

LA VERA FORZA


  - Hai capito qual è la vera forza?
Il viso da bambola della principessa Tomoyo si è d’improvviso fatto serio.
 
- La voce che ho sentito era…
- Sì, era la mia… Quando il mio sigillo non ha più potuto proteggerti e sei stato colpito, stavi quasi per morire… Ma gli uomini sognano anche prima di morire.
- Così hai attraversato i sogni e mi hai suggerito il modo per salvarlo…
- Hai capito qual è la vera forza?
- Può darsi…
 
Kurogane si tocca la manica vuota sorridendo: - Io… ho sempre desiderato essere il più forte di tutti… in modo da non farmi sottrarre mai più coloro a cui volevo bene. Ma tanta forza… spesso porta con sé anche tanta sofferenza. E poi ci sono cose… che la forza da sola non basta a proteggere.
 
Il ninja lascia vagare per un attimo lo sguardo sul cielo notturno trapunto di stelle. Tutti i suoi dolorosi ricordi che il tempo non ha mai cancellato: il volto di sua madre, il sorriso di suo padre, i giorni passati ad indurire il corpo per le battaglie, le notti passate a masticare rabbia e vendetta, le tante immagini del loro assurdo viaggio fra i mondi… tutto da lì, dal castello di Shirasagi, sembra lontano.  E più di tutti gli altri è il volto del mago che gli si presenta alla mente, quel volto dilaniato dal desiderio insieme di vivere e di morire, la piega stanca delle labbra chiuse in un sorriso che è solo il brandello scolorito di una maschera infranta.
 
Tomoyo lo tocca, gentile, premurosa, sorridente di nuovo, la sua piccola principessa e signora che vede il futuro nei sogni. Sembra sapere tutto, ha capito tutto, l’ha letto negli occhi di Kurogane chiaro come inchiostro rosso sulla pagina bianca. Gli tocca la spalla ferita sfiorandola appena, per non fargli male.
- A quanto pare ora hai capito cos’è la vera forza.
 
 
Fay se ne sta immobile, dietro gli shosji, aspettando il permesso di Tomoyo per entrare, e trema un poco. Non riesce a dimenticare il sangue, tutto quel sangue che spruzzava via e li aveva imbrattati tutti, ed era il sangue di Kurogane.
Per lui.
Ha pianto Fay. Ha pianto per ore, senza riuscire a smettere. Invano Tomoyo lo consolava: - Non morirà. È forte.
Ha pianto per Kurogane, ha pianto per suo fratello che non sarebbe tornato, ha pianto per Sakura, per Shaoran e per il loro destino. Ha versato dal solo occhio che gli è rimasto tutte le sue lacrime mentre la cicatrice dall’altra parte del viso, coperta dalla benda nera, gli pulsava dolorosamente come se anche lì, anche nel suo occhio che non c’era più, premessero delle lacrime che non trovavano la strada per uscire.
Ha continuato a piangere finché la principessa non è venuta a dirgli che si era svegliato, che poteva vederlo.
Allora ha cercato di asciugarsi le lacrime e di ritrovare qualcosa che assomigliasse ad un sorriso, senza riuscirci. È riuscito a trovare solo una goffa rabbia macchiata di sollievo. “Stupido” pensa. E quando finalmente gli viene consentito di varcare quella soglia si impone di camminare piano e quasi non lo guarda.
Dio… è tutto fasciato e così pallido. Vederlo così bianco gli fa impressione, lui che è sempre stato così nero.
Imbarazzo.
Gelo.
Cosa dici ad uno che ha appena fatto una cosa simile per te? Grazie? Mi dispiace? Come stai?
Fay tira il fiato, poi gli molla un pugno sulla testa, con tutta la sua forza.
Kurogane stramazza più per la sorpresa che per il male e poi resta lì a guardarlo stralunato per un po’.
- Te lo dovevo signor Kurogane.
L’ha chiamato Kurogane.
E sorride.
Un sorriso vero.
Kurogane stira le labbra in quella smorfia pericolosa che equivale al suo, di sorriso.
- Tsk! Provaci un’altra volta e ti riduco in poltiglia.
 
La principessa Tomoyo trattiene appena una risatina e scivola via discreta, lasciandoli soli.




NOTA: Le frasi in corsivo sono riprese direttamente dal manga.
  
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