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Autore: DirtyCharity    30/03/2012    6 recensioni
Solita situazione: lei lo ama da anni, lui non se ne è mai accorto. Possono un drago, un serpente ed il suo leale scatolone venire in aiuto dei nostri eroi?
-Terza Classificata al NaruHina Contest [III° Edizione: ’Saltando nel tempo’] indetto da Mokochan e Yume_no_Namida’ -
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kushina Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Autore: Lady Wird (DirtyCharity su EFP)
Titolo: A dragon, a snake and a carton
Personaggi e Pairing: Naruto/Hinata, Kushina, apparizioni: Ino, Sakura
Genere: Commedia, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: AU, Oneshot
Introduzione: Solita situazione: lei lo ama da anni, lui non se ne è mai accorto. Possono un drago, un serpente ed il suo leale scatolone venire in aiuto dei nostri eroi?
Note dell'Autore: piccola nota tecnica, i tre asterischi (***) annunciano il cambio di scena (generalmente temporale). Le note specifiche sono a fondo storia (non amo gli spoiler pre-storia >.<)



Fanfiction Terza Classificata al NaruHina Contest [III° Edizione: ’Saltando nel tempo’] indetto da Mokochan e Yume_no_Namida’ e vincitrice del premio Originalità

- Postata con un imbarazzante ritardo-



A dragon, a Snake and a Carton


Inverno 1999


«È-è permesso?» una lieve domanda provenne dall'ingresso di un piccolo appartamento, una ragazza si stava sostenendo al portone, come a cercar di trarre la forza – e probabilmente il coraggio- per entrare nel caldo ed intimo ambiente.


Quando, non ricevendo risposta, decise che per quel giorno aveva abusato anche troppo della sua audacia -in più si era praticamente auto-invitata- e stava per chiudere nel modo più silenzioso e discreto che poteva la porta, venne fermata da un urlo perentorio che la fece pietrificare sul posto.


«Dove pensi di scappare brutto scansafatiche?! Fermati immediatamente altrimenti ti metterò in punizione fino al giorno del tuo matrimonio!» Disse una voce dal tono intimidatorio e infuriato.


Hinata, la ragazza che aveva coraggiosamente tentato di accedere a quella casa, si spaventò ancora di più e cercò di darsi alla fuga: non avrebbe mai dovuto venire in quel posto!


E nel momento stesso in cui la giovane realizzava che no, quella non era proprio la sua giornata e che no, non avrebbe mai più accettato l'invito di un ragazzo -anche se si trattava di quel ragazzo- e che aveva sottovalutato il demone rosso a protezione della casa, venne agguantata per un braccio da una donna bellissima, dai lunghi capelli fulvi e da un sguardo confuso.


«Tu non sei quel screanzato di mio figlio» Esordì la signora che prese ad osservarla e studiarla: esile figura ma dalle forme ben sviluppate - modestamente celate-, occhi di un chiarissimo lilla, lunghi capelli neri e tremava come una foglia. Inutile dire che il drago rosso a protezione del castello si innamorò di quell'esserino. Esserino che avrebbe preferito essere a casa a studiare per il giorno dopo, nella noia della sua quotidianità.


«Devi essere un'amica di Naruto non è vero? Entra pure, quel maledetto è in camera sua attaccato a quel marchingegno infernale. Lo dicevo io a mio marito che non dovevamo prenderlo...» e nel trascinarla dentro casa continuò a borbottare contrariata. Poi la fece accomodare su una sedia e le si mise accanto, osservandola sorridendo.


Hinata era un tipo timido, abituata a passare inosservata, anzi era lei che studiava gli altri, imparando a conoscere le persone da lontano, non per alterigia -benché fosse l'erede di una ricca e facoltosa famiglia- ma per via del suo carattere modesto e impacciato.


Essere analizzata così da vicino e senza alcun pudore la stava mettendo ancor più in imbarazzo senza tener conto che lei era la mamma del ragazzo che le piaceva da molto tempo.


Quel pensiero la fece arrossire ancora di più e iniziò a tormentarsi le mani nel tentativo di sfogare la tensione.


Nel frattempo Kushina, le prese una ciocca di capelli e la fece passare tra le dita, come fossero dei preziosi fili, poi infranse il momento urlando, rivolta ad una tromba di scale, il nome del figlio, intimandogli di scendere immediatamente perché aveva ospiti.


La risposta fu un lungo e lamentoso brontolio seguito dallo sbatacchiare di diversi suppellettili per poi finire con pesanti e rumorosi passi. «Uffa che palle mamma, lo sai che sono bloccato in quel livello del ca-» Iniziò a dire Naruto con tono di accusa, «vo-» accorgendosi troppo tardi della presenza della sua compagna di classe «lo».


La madre lo guardò con aria di sufficienza e si limitò a dire: «Almeno hai la decenza di arrossire!».


***


La situazione stava diventando troppo caotica e famigliare ed Hinata non poté fare a meno di sorridere divertita, ma senza farsi notare e nascondendosi dietro le sue mani.


Quel divertimento però non sfuggì a Naruto che la guardò rosso in volto in cerca di un qualsiasi tipo di aiuto. Aiuto che venne dato, inaspettatamente, dalla madre di lui quando gli disse di far accomodare l'ospite e di farsi perdonare per la magra figura che aveva fatto.

Mentre il ragazzo faceva strada alla ragazza che lo seguiva a testa bassa, Kushina gridò per farsi sentire un:


«Tra un po' vi porto su qualcosa da mangiare, vedete di non fare cose imbarazzanti!».


Hinata a momenti non cadde dalle scale per un mancamento, l'imbarazzo per le allusioni -unite alla situazione che già le aveva apportato un buon carico di stress- fu troppo per lei. Fortuna volle che un Naruto scarlatto si fosse girato in quel momento per rispondere a tono alla madre e l'avesse presa in tempo, facendola riavere subito.


«Ehi Hinata! Tutto bene?» chiese preoccupato il ragazzo, dimenticandosi della frecciatina della madre, mentre la trascinava nella stanza per farla sedere sul letto.


La giovane non sapeva più cosa fare: si trovava nella camera di Naruto Uzumaki, colui che le piaceva da almeno 3 anni e con cui non era riuscita a parlare per più di cinque minuti senza balbettare o sembrare una stupida, ma soprattutto erano soli.


Come cavolo aveva fatto a cacciarsi in quella situazione?!


***


Al mattino


«Hai sentito Hinata?! Naruto ha invitato tutti oggi ad andare a casa sua! Vieni non è vero?!» chiese con fare spigliato una bella ragazza dalla lunga e bionda coda di cavallo.

Hinata la guardò perplessa, non sapendo cosa rispondere alla compagna di classe.

«N-non lo so Ino. Naruto non mi ha invitata e non voglio disturbare...» rispose titubante la giovane Hyuga, affievolendo sempre di più il tono di voce.

«Sciocchezze! Ci andiamo tutti, non puoi mancare, in più l'invito era per tutta la classe, quindi anche tu!» le disse dandole un buffetto gentile sul naso.

«Va bene, vengo anche io!» assicurò sorridendo Hinata.


***


«Sai, non mi aspettavo una tua visita! In verità non aspettavo proprio visite» Le disse ridendo spensierato e cercando di simulare noncuranza tentò di nascondere in qualche modo il tipico disordine da sedicenne.


A quelle parole lei avrebbe voluto sotterrarsi sul serio. Mai, mai, mai più avrebbe dovuto dar ascolto ad Ino, a Sakura, al suo masochistico coraggio e -memore del tantra del cugino- al destino.


***


Al mattino


«Sakura, a-anche te oggi vai da Naruto?» chiese Hinata a Sakura, un'altra compagna di classe ed una delle amiche più strette del biondo in questione.

Di primo acchito la giovane dai bizzarri capelli rosa la guardò confusa, poi captò un segnale vagamente equivoco da una persona dietro Hinata e le rispose con un faticoso:

«N-si! Ma certo! Eh eh, chi potrebbe mai dimenticarsi di un appunt-incontro a casa Uzumaki! Ci vediamo là allora!»

Poi corse via verso Ino, che stava ridendo in un angolo, per farsi spiegare perché aveva dovuto mentire ad Hinata.


**


Naruto accortosi che la situazione stava peggiorando – ma c'è un limite al rossore in una persona?- in modo esponenziale e non sapendo bene come rimediare al qualcosa -cosa poi?!- che aveva detto di sbagliato dirottò il discorso, che non era mai esistito, sul suo cavallo di battaglia.


«Hinata! Ma lo sai che è appena stata presentata la Play2?! Lo sapevo che l'avrebbero fatta, non erano solo voci di corridoio!» Ed iniziò a sfornare un sacco di informazioni pratiche e specifiche che per lei potevano dire tutto e niente, però, benché non riuscisse a capire di cosa stesse parlando, la giovane si rilassò e seguì il discorso - recepì solo la parte: della grafica migliorata e puoi vedere pure i peli delle braccia che si muovono!-. Riuscì persino a sorridere a qualche -pessima- battuta del ragazzo che vedendola più tranquilla, iniziò a far lo spaccone e ad abbondare di termini che probabilmente non c'entravano col contesto.


«Ma non vedo l'ora che esca anche perché poi ci sarà il capitolo successivo di Metal Ge- o cavolo! Ho ancora la play accesa» esclamò di punto in bianco, lasciando un discorso a metà ed iniziandone un altro. «E-ehm, Hinata ti dispiace se..» e indicò lo schermo del televisore e la console che aspettavano pazienti il loro padrone e i suoi comandi. La giovane capì al volo il problema di Naruto e gli rivolse un timido sorriso incoraggiante. «Grazie!! Sei un angelo! Devo riuscire a finire questa parte! Almeno fino al save point, altrimenti se mamma se ne accorge mi stacca tutto e addio salvataggi!» La ringraziò quasi con le lacrime agli occhi, poi la trascinò senza tante cerimonie vicino a sé, sul morbido tappeto, poco lontano dallo schermo.


Insomma, non era così cafone da lasciarla in un angolo della stanza, dandole le spalle per di più, mentre lui si cimentava nel suo più forbito e “nobile” vocabolario e si muoveva insieme al joystick facendo rumorini strani.


Così Hinata ripiombò nella realtà, il braccio le bruciava ancora nel punto in cui lui l'aveva toccata, e calcolò approssimativamente che la distanza tra di loro era meno di trenta centimetri. Non era una psicopatica solo che quel giorno era tutto una novità, un caleidoscopio di emozioni che rischiava di sopraffarla.


Dopo svariate maledizioni -la fantasia non gli mancava di certo!- e indefiniti sbuffi la ragazza decise di spostare la sua attenzione sul gioco.


Snake


Conosceva molto bene il personaggio, la sua storia e sapeva a memoria quel livello.


Era verso la metà, quando il tutto iniziava a salire di difficoltà: dove discrezione e pazienza facevano da padrone.


Rise tra sé pensando che non erano i requisiti principe di Naruto, anzi: lui era chiassoso, esuberante e scalpitante.

Però non riusciva proprio ad andare avanti nella storia, veniva sempre avvistato e non faceva mai in tempo a celarsi che lo stanavano. Notò che si stava scaldando un po' troppo e decise che quella giornata non poteva peggiorare: di magre figure ne aveva fatte un'infinità, tanto valeva finire in grande.


Fece un grande sospiro, nel tentativo di scaricare la tensione, poi presa aria disse -un po' mangiandosi le parole e un po' borbottando- qualcosa che assomigliava ad un : «Na-naruto posso provare io?» Anche se in realtà la frase doveva finire con un: questo gioco lo conosco bene, l'ho anche finito. Ma il giovane capì solo la prima parte e dopo averla guardata scettico le lasciò il controller condito da un: «Stupiscimi»


Lei avrebbe voluto arrossire di nuovo e lasciare che il suo cuoricino battesse furioso, disorientandola, ma c'era in gioco la possibile ammirazione da parte di Naruto, non poteva deluderlo!


Anche perché qualche settimana prima – dopo aver scoperto da Sakura che Naruto stava stravedendo per Metal Gear Solid- aveva fatto l'impossibile per prendere in prestito dal cugino Neji la Playstation e per reperire quel gioco aveva sacrificato la sua paghetta.


Tutto per lui, per conoscere meglio i suoi gusti, le sue passioni.


Ma dovette ammettere con se stessa che la storia, la modalità di combattimento... le piacevano molto, si legavano bene con il suo carattere ed era riuscita ad empatizzare, in qualche modo, con il protagonista quasi subito – ossia dopo aver passato l'iniziale shock.


Trovò subito la familiarità dei tasti e dopo aver fatto cilecca una volta, guadagnandosi un'occhiata divertita del giovane vicino a lei, riuscì ad andare avanti senza problemi superando l'eterno ostacolo di Naruto. L'incredulità prese spazio sul volto del ragazzo che sorpreso, un po' deluso ma decisamente più esaltato si avvicinò ad Hinata guardando ritmicamente lo schermo e le sue dita, facendosi scappare qualche commento ammirato e qualche lamento -Ma io lo avevo fatto!- distraendo di tanto in tanto la Hyuga che cercava di non badare al profumo di Naruto e dal contatto dei loro corpi, voluto proprio da quest'ultimo.


Erano così presi da Snake, le sue missioni, l'essere sotto pressione per via del contesto, la storia che via via si andava sviluppando e rivelando che non fecero caso a Kushina che si presentò nella stanza con un vassoio carico di cibo e bevande, sicura di coglierli in flagrante. Ma vedendoli così presi dal quel macchinetto infernale – forse suo marito non aveva avuto tutti i torti nel comprarlo- fece il più piano possibile nel appoggiare il tutto sul comodino del figlio e pregò in diverse lingue che non cadesse niente, per non distogliere l'attenzione dei due giovani. Poi raggiunse la porta e rimase a guardarli per qualche minuto: Hinata a gambe incrociate teneva in mano quell'aggeggio più piccolo e dalla postura si capiva che era concentrata, suo figlio era in ginocchio, con una mano le teneva una spalla e con l'altra le indicava qualcosa sullo schermo incitandola o avvertendola di non si quale pericolo, strepitando e galvanizzandosi anche per lei.


Quando stava per chiudere la porta sentì un urlo fortissimo e ripiombò di scatto nella stanza trovandosi di fronte Naruto entusiasta che stava stritolando una Hinata semi sconvolta ma felice, il macchinetto abbandonato a terra.

Sgattaiolò di nuovo nel corridoio, sorridendo felice.

E bravo il mio Naruto”.


***


«Naruto, d-devo andare.» disse la ragazza dopo aver appoggiato il joystick per terra, alzandosi piano dal tappeto, star ferma per diverse ore nella stessa posizione le aveva bloccato tutte le articolazioni.

«Nooo Hinata rimani ancora per un livello! Ne mancano pochi, ne sono certo!» iniziò a supplicarla il giovane, arrivando a trascinarla di nuovo a terra, agguantandola e minacciandola di non lasciarla andare fino a che non avesse accetto di finire il livello successivo.


A momenti Hinata non svenne dall'imbarazzo, passi il toccarsi fugacemente, passi lo stare insieme tutto un pomeriggio ma... questo! Avrebbe volentieri assecondato i desideri di Naruto – o rimanere stretta a lui- ma non poteva pretendere altro per quel giorno, in più suo padre si sarebbe arrabbiato moltissimo se avesse tardato troppo. Quindi a malincuore cercò di liberarsi non riuscendoci.


Ad ogni tentativo il ragazzo la stringeva più forte e la poverina divenne rossa sia per lo sforzo che per l'imbarazzo e dovette agire con astuzia e pregò che Naruto soffrisse il solletico, altrimenti sarebbe svenuta sul serio.

Così partì all'attacco e iniziò a solleticare i fianchi del giovane avvertendo una pronta, e sorpresa, risposta: quando lui si staccò per inchiodare la mani colpevoli di tradimento lei sgusciò via, raccolse le sue cose e lo salutò velocemente.


Dopo aver raggiunto il piano inferiore salutò la signora Uzumaki con un piccolo inchino, ringraziandola per averla ospitata, ma ora doveva proprio andare. Per risposta ebbe un: «Ritorna pure quando vuoi!».


Al sol pensiero arrossì di nuovo ed uscì di casa, si mise a correre a perdifiato per riuscire a prendere l’ultima metro: un enorme sorriso le faceva compagnia.


***

Il giorno dopo


«Ahah Sasuke, io sono riuscito a fare quella parte! Come sei scarso!» Nei corridoi di un liceo qualunque si sentirono urla giubilanti e vittoriose, seguite da sbuffi disinteressati.


Quando la Hyuga entrò in classe venne accolta da un perentorio: «Hinata oggi torni da me che finiamo il gioco! E non ammetto repliche!» Poi Naruto, il fautore del piccolo trauma mattutino della ragazza tornò a concentrarsi nella sua rivalità con Sasuke Uchiha, lasciando la ragazza sorretta da Ino e Sakura che tentavano di farla riprendere – poteva sopportare lo stare da soli, ma queste cose pubbliche ancora non riusciva a reggerle- lanciandosi qualche sorrisetto complice.

***


Giugno 2010


«Hinata, guarda!!» un giovane di venticinque anni trascinò la sua compagna davanti ad un negozio di videogames indicandone uno in particolare. La giovane donna si reggeva il ventre con una mano e liberò l’altra dalla ferrea presa del marito per scostare la lunga massa di capelli che l’impeto dell’azione le aveva coperto il volto.

«Metal Gear Solid: Guns of the Patriots. Finalmente è uscito l’ultimo! Hinata dobbiamo prenderlo!»

Poi regalò un bacio alla bella moglie e iniziò a parlare alla pancia della ragazza, promettendo al feto una vita piena di console e giochi così da poter battere il figlio di quell’antipatico di Sasuke e magari conoscere l’amore, proprio come era successo al papà.

«Naruto, ma non starai esagerando?» Chiese ridendo Hinata, accarezzando la bionda zazzera del consorte.








Fine
































Note dell'Autore


Primo appunto, avrei tanto voluto usare i vari -chan, -kun e anessi e connessi, ma non sapendo bene come funzionano ho preferito rimanere sulla parte del sicuro, omettendoli.


Secondo: Essendo un AU ho deciso di tenere in vita i genitori di Naruto (rischiando non poco, visto che tutto sommato non possiamo sapere come sarebbe dal vero questa famiglia) e Kushina io la vedo così, insomma quando si son visti la prima ed unica volta c'era tutto il pathos doloroso e per forza il carattere forte di lei non è potuto trasparire troppo, credo XD. In più credo fortemente che conoscendo Hinata potrebbe innamorarsene perdutamente, è così carina e tenera! In più ha dei capelli di tutto rispetto anche lei!


Terzo: Non sono sempre stata così cretina da voler scrivere di un qualcosa, in questo caso gioco, che non conosco personalmente, ma non ho avuto tempo di giocarci (cavolo, sembra figo sul serio!) e mi son dovuta affidare a Wikipedia, quindi se siete appassionate della saga vi prego di perdonare le mie castronerie candidamente inventate ç_ç


Quarto: Lo so, non è chiarissimo e sicuramente potevo dare più spazio all'anno che ho scelto, però mi sembrava troppo forzato far dire loro che sono nel 1999 .-.

Devo ammettere che non ho rispettato quasi per niente il prompt Q_Q Ma non avevo proprio idea di cos'altro poter fare però ci tenevo a partecipare


Quinto: Amo Ino (Sakura proprio no, ma son stata brava qua u.u) e ce la vedo un sacco ad impicciarsi nelle questioni amorose altrui, guadagnandosi anche la complicità di Sakura, non ho saputo resistere al fascino della biondina XD


Basta non ho più niente da aggiungere! Ah si! Il titolo è terribilmente a caso u///u Il drago è Kushina, il serpente è il protagonista del gioco (Solid Snake) e il cartone è uno dei famosi nascondigli di Snake.



Di seguito ci sono i commenti delle due bravissime guidici. Se avessi postato a tempo debito avrei lasciato a loro l'opportunità di mettere i giudizi nei commenti ma... em.. son passati discreti mesi e temo si siano dimenticate di me (come è giusto che sia 8D)




Grammatica e stile: 13.5/15. 
Originalità: 4.5/5. 
IC: 14/15. 
Trama: 8/10 
Uso dell’Opzione contenuta nel Pacchetto Scelto: 8.5/10 
Giudizio personale: 8.5/10. 

Totale: 57/65 

Commento di Yume_no_Namida: Innanzitutto ti dico: io AMO Metal Gear! 
Seriamente: lo amo! Interi pomeriggi ad osservare mio fratello giocarci, ad aspettare che lui andasse a lezione di judo per poter prendere - clandestinamente - il possesso della consolle e fare la finta tonta, ogni qual volta saltava fuori una nuova, misteriosissima casella di salvataggio che ‘sicuramente a salvare sei stato tu, ma non lo ricordi perché eri troppo preso dal gioco’ [e il bello è che ci credeva pure! X°D]. 
Ma, a-hem! Mi sono lasciata troppo prendere la mano... torniamo alla storia, che è meglio! 
Dunque... tu affermi di non aver rispettato quasi per niente il prompt scelto. 
Vuoi sapere una cosa? 

... 

Io, invece, l’ho trovato piacevolissimo! 
Naruto drogato di playstation [è lui. Cazzo, se è lui! O meglio: il suo lato idiota elevato all’ennesima potenza! XD], che abbraccia Hinata in un impeto di euforia e fa lo sbruffone davanti a Sasuke [per non parlare di quando, ormai adulto ma eterno bambino, trascina la moglie davanti al negozio di videogiochi e programma la vita del nascituro] è una cosa fantastica: da morir dal ridere! 
E Kushina... personalmente la idolatrerei a vita! Lei e il suo insano ‘amore a prima vista’ per la futura nuora *O* 
Inutile dire che ho adorato anche Ino! Profonda, portinaia, sensibile, trasgressiva [volendo anche un po’ mignotta]... la servirei in tutte le salse! E Hinata forse è un po’ OOC nel momento in cui si lascia convincere così facilmente ad andare a casa di Naruto o prende in mano il joystick [me la vedo già, con gli occhi da assatanata e le dita consumate dai tasti! XD], ma quasi perfetta per tutto il resto del tempo :). 
Lo stile è semplice e pulito, tuttavia brillante! 
Soltanto un’espressione errata [non avrebbe mai dovuto venire in quel posto’ da sostituire con non sarebbe mai dovuta andare in quel posto’] e qualche piccolo abbaglio [quel screanzato’ in luogo di quello screanzato’ammettere con se stessa’nel appoggiare’ e un te’ - al posto di tu’ - troppo gergale per i miei gusti], ma niente di eccessivamente grave o compromissorio: really a good job! 
Sei stata una ventata d’aria fresca :). 
E... chissà? Magari a un prossimo contest! 
Mata ne! 

____ 

Grammatica e stile: 13.9/15 
Originalità: 4/5 
IC: 14.8/15 
Trama: 9/10 
Uso dell’Opzione contenuta nel Pacchetto Scelto: 10/10 
Giudizio personale: 9.5/10 

Totale: 61.2/ 65 

Commento di Mokochan: una storia davvero bella e scorrevole, fluida e divertente che ha fatto una cosa semplice: rendere questo contest meno deprimente. Sai com’è, in alcune fanfiction Naruto e Hinata sono morti, quindi la loro storia d’amore mi è apparsa abbastanza travagliata sia nel passato, sia nel presente che nel futuro *si deprime*. In ogni caso andiamo avanti! Non ho notato particolari errori, se non una punteggiatura che ha reso leggermente difficoltosa la lettura, comunque splendida nel complesso. 
Chissà perché, ho trovato la tua storia originalissima, fatta di momenti teneri e divertenti. Mi è piaciuto il modo in cui hai gestito i personaggi, dalla dolce Hinata alla decisa Kushina - che diciamolo: è dannatamente IC, bella e divertente** Naruto invece è il solito idiota, un colossale scemone! Ecco il mio Uzumaki Naruto! Ah, quanto ho riso leggendo il tuo scritto! 
Per l’IC, quindi, punteggio molto ma molto alto! X°° 
La trama è divertente, leggera, fluff. NaruHina al punto giusto - inoltre mi ha fatto spanciare il comportamento di Ino che orchestra tutto per far andare Hinata a casa di Naruto! Ma guarda te! X°° sì, ce la vedo anch’io a farsi gli affari degli altri, non a caso questo ruolo le viene conferito piuttosto spesso. 
E passiamo all’opzione contenuta nel tuo pacchetto: l’uscita, nel 1999, della PlayStation2. Roba che ha drogato Naruto, parrebbe, perché è arrivato a programmare la vita di suo figlio facendoci capire che lo farà diventare un malato di videogiochi - oltre che di Ramen, perché quella è un’altra fissa che non può mai mancare X° 
Povera Hinata, mi sa che ne vedrà ancora delle belle! 
Il mio giudizio personale! Bella, bella, bella, comica e divertente al punto giusto, mi ha strappato un sacco di risate! ^^ Davvero molto bella e tenera, complimenti! *__* 
Spero di ritrovarti presto in qualche altro contest! ** Alla prossima! 






La mia prima NaruHina in assoluto la dedico alla mia marmotta preferita <3

   
 
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