Mammma:" No!" disse con tono autoritario, a braccia conserte. Lei Spagnola, di Cadice, Spagna e affianco mio padre un inglese DOC di Wolverhampton, seduto sulla sua poltrona rossa intendo a leggere un libro.
Beth:" Papà!" dissi rivolgendo lo sguardo su di lui con tono più sicuro, sperando che almeno lui mi aiutasse a convincere quella testa dura di mia madre!
Papà:" ordini superiori, non posso cara!" ritornando a leggere il suo libro e a farsi i fatti suoi. Bene, c'è una festa strepitosa che inizierà tra poche ore e io non potrò andarci, incavolata nera andai in camera mia e mi buttai sul letto, presi il telefono e inviai un messaggio a Liam.
- negativo fratello, B.- inviato. Dopop qualche minuto il telefono squillava, lo presi e risposi.
Beth:" pronto?!" dissi
Liam:" come negativo! lo sanno che vieni con me ?!" disse urlando dall'altra parte del telefono.
Beth:" non urlare ti sento, si lo sanno ma sai com'è mia madre, quando dice una cosa nessuno li fa cambiare idea!" dissi sbruffando. Beth:" ma sai come sono io invece, perciò faremo come al solito, ci vediamo alle 23.00 al solito posto!" dissi con un sorriso malizioso chiudendo la chiamata al ragazzo. Il nostro solito piano quando i miei non mi permettono di andare a qualche festa, mi preparo e aspetto che la via sia libera e poi fuori dalla finestra del salotto che da sulla strada e si va alla festa. Ore 23.00 sono già pronta vestitino corto nero, decoltè un filo di trucco e capelli lisci, silenzio totale in salotto e via, si va. Ed eccolo lì il mio migliore amico Liam Payne col suo solito sorriso e la sua aria da sfacciato, capelli corti mossi, look jeans e maglietta, dal carattere amorevole e solare. Andammo alla festa musica che si sentiva già da qualche isolato prima, macchine parcheggiate nei dintorni e molti ragazzi che erano già brilli del 5 o 6 bicchiere di birra o cose simili, ci divertimmo anche noi senza esagerare. Erano le 3.00 guardai l'orologio della cucina, ormai ero già in uno stato confusionale, Liam idem così decidemmo di ritornare a casa anche per non destare sospetti ai miei genitori. arrivata a casa aprì molto lentamente la porta d'ingresso di casa richiudendola alle mie spalle, quando d'un tratto si accese la luce della stanza.
Beth:" oh-oh!" dissi guardando i miei genitori seduti sul divano a braccia conserte fissarmi con un aria minacciosa.
Mamma:" Chicas, ora come ora, solo un miracolo te può salvare!" disse con quel suo accento spagnolo. Un miracolo, mi serve solo un miracolo, pensai.